Dic 26, 2017

Cardo mariano: scopri tutte le malattie che è in grado di prevenire.

cardo mariano

I benefici del cardo mariano derivano dall’estrazione dall’organismo delle tossine in grado di causare diversi sintomi e malattie, come lo sviluppo del cancro, il colesterolo alto, il diabete, i calcoli renali, disturbi della cistifellea, effetti negativi della chemioterapia e dell’alcol, danni della pelle e molto altro.

Il cardo mariano può favorire una sana funzione digestiva mediante la formazione di enzimi, aumentando la produzione di bile, riducendo l’infiammazione e ammorbidendo le membrane mucose di tutto il corpo.

Come antiossidante, il cardo mariano è tanto potente quanto altri importanti nutrienti, come la vitamina E o la vitamina C, che contribuiscono a combattere i danni dei radicali liberi e a rallentare il processo di invecchiamento che può portare allo sviluppo della malattia. Contiene in particolare elevati livelli di estratti lipofili dei semi della pianta, che agiscono come antiossidanti bioflavonoidi che migliorano le difese immunitarie e rallentano lo stress ossidativo.

 Benché presenti diversi benefici, il cardo mariano è più conosciuto per la sua caratteristica di difensore naturale del fegato e di disintossicante. Il fegato lavora costantemente per difenderci dalle tossine più comunemente presenti nella nostra vita quotidiana, agendo da filtro ed eliminando le sostanze nocive dall’organismo.

‏È stato dimostrato che il cardo mariano riduce, o addirittura annulla, i danni al fegato causati dai farmaci soggetti a prescrizione, dagli antibiotici, dall’inquinamento, dai metalli pesanti, ecc.

Il cardo mariano per la detossificazione e la salute del fegato

Il cardo mariano per la detossificazione e la salute del fegato

Come menzionato, il cardo mariano è un potente disintossicante. Aiuta a ricostruire le cellule del fegato mentre elimina le tossine dal corpo che vengono elaborate per mezzo di quest’ultimo.
Il cardo mariano è efficace per l’annullamento naturale degli effetti nocivi derivanti dal consumo di alcol, dai pesticidi che ingeriamo attraverso gli alimenti, dai metalli pesanti e perfino dall’inquinamento dell’aria che respiriamo.

Il fegato in realtà è il nostro organo interno più grande ed è responsabile di una serie di funzioni disintossicanti essenziali. Lo stato del nostro sangue nel corpo dipende principalmente dalla salute del nostro fegato. In quanto “purificatore del sangue”, il fegato deve pulire attivamente il sangue tutti i giorni per poter rifornire la maggior parte dei sistemi dell’organismo.

Il fegato contribuisce ad eliminare le sostanze nocive del sangue, favorisce la produzione di ormoni, disintossica il corpo, rilascia il glucosio nel torrente sanguigno in modo da offrire al nostro organismo energia stabile e rilascia la bile nell’intestino tenue affinché il grasso venga assorbito mediante gli alimenti.

Pertanto, è molto importante mantenere il fegato in buone condizioni. Per conoscere lo stato del tuo fegato, possiamo realizzare il nostro test kinesiologico utilizzando il kit di base ampliato. Successivamente, per valutare il trattamento con cardo mariano o qualsiasi altra pianta benefica, è possibile utilizzare il test generale di fitoterapia.

Dic 5, 2017

5 nutrienti per raffreddore e influenza

raffreddore e influenza

Il modo più efficace di proteggersi dai comuni raffreddori e dall’influenza consiste nel rafforzare il nostro sistema immunologico. È stato dimostrato che molti nutrienti potenziano notevolmente il sistema immunitario, migliorando e curando raffreddore e influenza. Di seguito ve ne consigliamo alcuni.

Vitamina D
La ricerca ha mostrato che l’ottimizzazione dei livelli di vitamina D rappresenta una delle migliori strategie per mantenersi in salute ed evitare i comuni raffreddori, l’influenza e altri virus stagionali. Tramite una catena di reazioni chimiche, la vitamina D aumenta la produzione di una sostanza chiamata catelicidina nelle cellule del sistema immune, come le cellule killer naturali (NK), neutrofili e monociti, che attaccano i patogeni invasori.

 Vitamina C
La vitamina C è particolarmente abbondante nei globuli bianchi. I globuli bianchi attirano invasori estranei, per poi distruggerli con enzimi e radicali liberi. La vitamina C protegge i globuli bianchi dai danni durante tale processo. E aumenta la produzione e la funzione di altri componenti del sistema immune, incluse le cellule killer naturali e l’interferone (un messaggero biochimico che promuove l’attività antivirale).

La vitamina C non viene prodotta dal corpo, quindi deve essere ottenuta con altri mezzi. Un modo consiste nel mangiare più delle cinque porzioni di frutta e verdura raccomandate quotidianamente. Poiché è poco probabile che la maggior parte delle persone consumino sufficiente vitamina C nella loro dieta, si raccomanda di assumere un integratore, in particolare nei momenti in cui si è colpiti da raffreddore o influenza.

Lievito di birra
Si tratta di uno dei lieviti più studiati e viene utilizzato da secoli per preparare pane, birra e vino. Il lievito di birra aumenta di quattro volte l’attività delle cellule killer naturali (NK). Questa maggiore efficacia consente al sistema immunitario di funzionare a livelli superiori con meno cellule NK, evitando al corpo lo stress e il dispendio energetico di doverne produrre di più.

Glutatione, broccoli

Glutatione
Il glutatione è un composto presente in ogni singola cellula del nostro organismo ed è indispensabile per la vita stessa. Se ciascuno di noi possedesse un “misuratore di glutatione” all’interno del corpo, simile al misuratore di benzina di un’automobile, occorrerebbe mantenerlo sempre il più pieno possibile per ottenere una funzione immunologica ottimale e un invecchiamento salutare.

Tutti i gruppi alimentari contengono glutatione, ma le fonti più ricche sono le verdure crucifere, come i cavolini di Bruxelles, il cavolfiore, i broccoli, il cavolo, il cavolo cappuccio, il crescione, ecc.

 Propoli
Il propoli è la resina marrone, cerosa e appiccicosa che le api raccolgono dai germogli degli alberi essudati, che vanta incredibili proprietà antisettiche, antibatteriche, antimicotiche, antivirali, antinfiammatorie e antipiretiche (antifebbrili), il che lo rende un ottimo alleato contro i virus.

4 rimedi omeopatici comuni per il raffreddore nei bambini

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Sebbene esistano vari rimedi omeopatici raccomandati per il raffreddore, quelli indicati di seguito sembrano essere alcuni tra i più comuni per i bambini.

ACONITUM: Si tratta di un rimedio utile in particolare nelle prime 24 ore dall’inizio del raffreddore. In generale i bambini sviluppano il raffreddore o la tosse dopo essere stati esposti al clima freddo e secco. Si risvegliano durante il sonno a causa della tosse secca e roca. Hanno la bocca secca, difficoltà respiratorie e scarsa espettorazione. La tosse peggiora con il freddo a causa dell’ingestione di acqua fredda, del fumo delle sigarette e durante la notte.

ALLIUM CEPA: Questo rimedio comune per il raffreddore è efficace quando i bambini hanno secrezioni nasali abbondanti e fluide, che peggiorano negli ambienti caldi e migliorano all’aperto. La secrezione nasale irrita le cavità nasali dei bambini, provocano disagio quando devono soffiarsi il naso. Possono inoltre presentare un abbondante lacrimazione (senza bruciore). Gli occhi sono spesso arrossati e i bambini tendono a sfregarli. Provano inoltre una sensazione di formicolio al naso e hanno forti starnuti. A volte la secrezione nasale parte dalla cavità sinistra per poi spostarsi a destra. Talvolta i bambini possono avere mal di testa congestizio nella parte frontale del capo.

raffreddore nei bambini

EUFRASIA: I bambini che hanno bisogno di usare Euphrasia presentano un’abbondante lacrimazione e una lieve secrezione nasale. Il bianco dell’occhio e le guance si arrossano a causa dell’abbondante lacrimazione. I sintomi oculari peggiorano all’aperto. L’abbondante secrezione nasale, spesso accompagnata da starnuti, peggiora durante la notte, quando i bambini dormono, e in caso di clima ventoso. Dopo un giorno o due di secrezioni abbondanti, il freddo si sposta verso la laringe, provocando una tosse forte e una voce rauca. La tosse peggiora durante il giorno e migliora quando si va a dormire.

PULSATILLA: Questo rimedio viene solitamente somministrato ai bambini che soffrono di raffreddori acuti o cronici. In generale presentano muco denso, giallo o verdastro, e secrezioni ridotte (che non irritano né bruciano le cavità nasali o la pelle del viso). In questi casi la congestione nasale peggiora la sera, soprattutto quando vanno a dormire, determinando una respirazione a bocca aperta durante il sonno. La congestione nasale tende ad alternarsi nelle cavità nasali. E peggiora in ambienti caldi, fluidificandosi invece all’aperto.  Nonostante la bocca secca, i bambini non presentano sensazione di sete.

La Pulsatilla è un rimedio omeopatici  molto comune per gli starnuti nei neonati, soprattutto in presenza di secrezioni nasali gialle o verdastre. I bambini che più comunemente si adattano alla sindrome della Pulsatilla sono emozionali, sensibili, temperamentali, piangono facilmente. Hanno bisogno di affetto e simpatia e sono facilmente impressionabili.

 

 

 

 

 

Nov 3, 2017

7 principi nutritivi che regolano lo zucchero nel sangue e migliorano la funzionalità del pancreas.

Ecco alcuni suggerimenti che aiutano a equilibrare i livelli di zucchero nel sangue, favorendo la corretta funzionalità dell’insulina nel pancreas.

Cannella

Cannella. La cannella, un estratto della corteccia di un piccolo albero tipico del sud-est asiatico, viene utilizzata da millenni nella medicina tradizionale cinese. La ricerca preliminare ha dimostrato che assumere almeno un grammo di cannella al giorno può aiutare a mantenere normali i livelli di glucosio nel sangue. La ricerca a livello cellulare indica che la cannella contiene un polifenolo (antiossidante vegetale) in grado di agevolare l’attivazione dei ricettori dell’insulina nelle cellule, in modo tale che il glucosio possa penetrare al loro interno.

Cromo. Il cromo è fondamentale per mantenere normali i livelli di zucchero nel sangue. È necessario per il normale metabolismo di grassi e carboidrati. Il cromo svolge un ruolo importante nel fattore di tolleranza del glucosio, migliorando pertanto la sensibilità nei confronti dell’insulina.

Solfato di vanadio I ricercatori dell’Università di British Columbia, a Vancouver, hanno dimostrato che la somministrazione orale del solfato di vanadio aiuta a mantenere livelli sani di trigliceridi e colesterolo, nonché adeguati livelli di glucosio nel sangue.

Gymnema Sylvestre In India l’erba Gymnema Sylvestre è stata utilizzata per centinaia di anni dalla medicina Ayurveda. Aiuta a equilibrare i livelli di zucchero nel sangue e supporta la funzione delle cellule produttrici di insulina del pancreas.

Ginseng. La ricerca suggerisce che l’assunzione del ginseng può aiutare a migliorare l’umore e il rendimento psicofisico, oltre che a ridurre i livelli di zucchero del sangue a digiuno.

Ginseng

Niacinamide Alcuni anni fa i ricercatori hanno scoperto che la nicotinamide (la forma di niacina [vitamina B3] più solubile in acqua) poteva ripristinare le cellule beta del pancreas, o perlomeno rallentarne la distruzione. La niacinamide è disponibile e solitamente viene considerata molto sicura. Si distingue dalla niacina poiché non provoca rossore o dilatazione dei vasi sanguigni.

Luce del sole: I bassi livelli di vitamina D nel corpo sono stati associati ad alterazioni nella tolleranza al glucosio. La luce solare aiuta a trasformare un composto chiamato squalene, naturalmente presente nella pelle, in vitamina D3. Fare una passeggiata quotidiana nel parco affinché il sole possa fare effetto sulla nostra pelle contribuirà pertanto a migliorare i livelli di glucosio nel sangue.

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Ott 27, 2017

5 alternative ai farmaci tradizionali per alleviare i dolori dell’artrite

artrite

Per alleviare il dolore e aumentare la mobilità nei casi di artrite, la medicina naturale prevede, tra le altre, le seguenti sostanze nutritive:

Curcuma / Curcumina

La curcuma (Curcuma longa) è una spezia caratteristica della cucina indiana, e la curcumina è l’ingrediente attivo responsabile dell’aroma della curcuma e del colore arancio-giallognolo. Tuttavia, la curcumina non è solo un semplice pigmento. È anche un potente rimedio medicinale. La curcuma è un forte antiossidante ed eliminatore di radicali liberi, ma le sue proprietà antinfiammatorie lo rendono particolarmente efficace per alleviare i dolori dell’artrite. Assunta per via orale, la curcuma può arrestare i dolori dell’artrite in tutto il corpo. Applicata localmente, si può usare per trattare articolazioni specifiche.

Capsaicina

La capsaicina è il componente che conferisce il sapore piccante ai peperoncini. Applicare la capsaicina localmente è una terapia clinicamente dimostrata e sicura per alleviare il dolore dell’artrite. La capsaicina si unisce ai recettori nervosi e inizialmente causa una sensazione di formicolio ardente, seguita da un effetto analgesico o da un blocco del dolore. Puoi realizzare tu stesso la crema di capsaicina. Mescola semplicemente una parte di polvere di cayenna con cinque parti di vasellina riscaldata e applica l’unguento sulle articolazioni doloranti.

Bromelina

Enzima estratto dalla pianta dell’ananas, la bromelina ha dimostrato la sua efficacia nel trattamento dell’infiammazione. Di fatto, l’uso di 250 mg di bromelina due volte al giorno tra i pasti si è rivelato efficace addirittura nel trattamento dell’artrite reumatoide. In uno studio, oltre il 70% dei pazienti che ha assunto bromelina ha riferito meno infiammazioni e dolore alle articolazioni e una maggiore mobilità. Quando si usa come aiuto alla digestione deve essere assunta dopo i pasti, ma quando si usa per l’infiammazione e il dolore, è meglio assumerla tra i pasti.

Niacinamide

Nel corso degni anni ’30, il Dott. William Kaufman documentò centinaia di casi di pazienti gravemente immobilizzati a causa dell’artrite che riacquistarono la mobilità e l’autosufficienza grazie alla terapia a lungo termine con niacinamide. Sebbene la niacinamide (una forma di vitamina B3) non si consideri un composto antinfiammatorio o analgesico, a quanto pare la sua capacità di scatenare la riparazione delle superfici delle articolazioni riduce drasticamente il dolore e l’infiammazione.

Glucosamina condroitina

Il solfato di glucosamina funziona nella creazione delle proteine che compongono la cartilagine sana. La rigidità e il dolore delle articolazioni segnalano che queste proteine essenziali si stanno scomponendo e, di conseguenza, che la cartilagine si sta erodendo. Per contribuire a evitare questa erosione, il solfato di condroitina assicura una fornitura costante dei nutrienti necessari per riparare le proteine danneggiate e crearne di nuove.

 

Ott 14, 2017

4 benefici dell’Ubiquinolo “CoQ10” che ne dimostrano l’importanza

Ubiquinolo "CoQ10"

L’Ubiquinolo, più conosciuto come Coenzima Q10, è presente in tutte le nostre cellule. Si tratta di un enzima naturale che svolge un ruolo importante in una serie di funzioni del corpo. Sebbene il nostro organismo lo sintetizzi naturalmente, è possibile che si renda necessaria un’integrazione a seconda dell’età o dello stato di salute.

Quando siamo giovani, il nostro corpo sintetizza livelli sufficienti di ubiquinone in ubiquinolo per contrastare i radicali liberi e creare energia sufficiente. Man mano che invecchiamo però, il nostro corpo non è più in grado di produrre ubiquinolo a sufficienza e i radicali liberi hanno maggiori possibilità di danneggiare le cellule.

Avere bassi livelli di ubiquinolo può comportare una perdita di energia e un’accelerazione della comparsa dei segni di invecchiamento.

Cosa può fare l’ubiquinolo?

In presenza di livelli ottimali di ubiquinolo, il nostro corpo è più attrezzato per svolgere determinati processi organici importanti per la salute.

La salute cardiovascolare: studi condotti dimostrano che una presenza salutare di ubiquinolo comporta un cuore sano. Tra gli altri benefici, l’integrazione di ubiquinolo aiuta i pazienti con insufficienza cardiaca a pompare il sangue in maniera molto più efficace, anche di più rispetto ai casi in cui viene assunto ubiquinone, ovvero la forma non sintetizzata di ubiquoinolo.

Livelli di zucchero nel sangue: in seguito a recenti ricerche è stato inoltre dimostrato che le persone affette da diabete hanno in corpo all’incirca il 75% in meno di ubiquinolo rispetto al gruppo di controllo non diabetico a causa degli effetti dello stress ossidativo. Integrare tali carenze può contribuire a migliorare la salute delle persone diabetiche.

 Produzione di energia: l’ubiquinolo agisce sintetizzando l’energia mitocondriale e producendo ATP (adenosina trifosfato). Si tratta della principale energia intermedia negli organismi viventi, motivo per il quale l’ubiquinolo può aumentare davvero i livelli di energia. È raccomandato per gli atleti che si dedicano a discipline di resistenza e a tutte le persone che soffrono di affaticamento, stanchezza e letargia.

Ubiquinolo "CoQ10", energia

Antinvecchiamento: Contrastare gli effetti dell’invecchiamento significa sostanzialmente combattere i radicali liberi.

I radicali liberi sono gli atomi che hanno perso un elettrone diventando instabili. Per recuperare l’elettrone mancante, rubano gli elettroni degli altri atomi. L’ubiquinolo – Coenzima Q10 è ricco in elettroni e fornisce ai radicali liberi elettroni di ricambio. In questo modo si evita una reazione a catena in cui gli atomi rimangono intrappolati in un ciclo di perdita e furto di elettroni.

Aumentare i livelli di ubiquinolo significa dunque aiutare a ridurre i segni dell’invecchiamento. Aiuta inoltre a rompere la struttura dei radicali liberi. In questo modo li neutralizza, evitando ulteriori danni.

Ott 3, 2017

Impara ad amare le tue Ghiandole Surrenali

Ghiandole Surrenali

Le ghiandole surrenali svolgono alcune funzioni davvero importanti come la produzione di cortisolo, ormone che secerniamo nei momenti di stress e il controllo dei livelli di zucchero nel sangue.

Ogni ghiandola surrenale pesa, in un adulto, dai 4 ai 5 grammi. Sono situate esattamente sopra i reni e sono di colore giallastro. Ogni ghiandola è diversa: una ha forma triangolare, mentre l’altra ha la forma di una mezzaluna. Vengono individuate per la prima volta alla sesta settimana di gestazione.
Il termine “surrenale” deriva dal latino ‘ad renes’, che significa vicino al rene.

Nell’epoca in cui viviamo siamo bombardati dalla luce artificiale. Non soltanto quella delle lampadine, ma anche quella dei monitor dei computer, delle TV, dei cellulari o dei tablet. Ciò può confondere i nostri ritmi cicardiani, legati all’alternanza di luce e buio. Il nostro ritmo cicardiano è in grande sintonia con gli ormoni rilasciati dalle ghiandole surrenali. In caso di affaticamento surrenale, è normale che un sonno di buona qualità rappresenti una priorità. È dunque importante abituarsi a dormire quando fa buio e a svegliarsi naturalmente con la luce del sole.

 Come già indicato, le ghiandole surrenali svolgono un ruolo molto importante nella produzione degli ormoni di cui abbiamo bisogno, in particolare nei momenti di stress. Per tale motivo, al fine di mantenere in equilibrio la produzione di questo ormone è fondamentale verificare quale sia la causa soggiacente dello stress. Quando ci si pone questa domanda, è importante ricordare che il problema non è mai oggettivamente rappresentato dal problema in sé. È spesso la risposta che diamo ai problemi e le risposte sono solitamente elaborate dal nostro subconscio attraverso esperienze che risalgono alla prima infanzia.  Ha dunque un senso indagare in questo ambito in riferimento a una miglioria dell’affaticamento surrenale.

emozioni negative

Per approfondire le questioni legate ai traumi o alle emozioni negative che generano malessere, possiamo effettuare un test chinesiologico attraverso il quale la persona si addentra nel proprio passato e tramite le risposte muscolari prende coscienza della causa originaria del trauma. Per imparare a effettuare il test può essere interessante il nostro articolo “Come curare un trauma psichico con la kinesiologia“.

Se le tue ghiandole surrenali sono affaticate, è opportuno non praticare attività sportive intense, che peggiorano la spossatezza e accentuano il problema. Possiamo passare ad attività sportive più leggere, come una bella camminata o nuoto a bassa intensità.

Un buon aiuto per le ghiandole surrenali può arrivare anche iniziando la giornata con una buona colazione, costituita da proteine di alta qualità (come uova, avocado, semi di Chia, ecc.). In questo modo le aiuterai a mantenere adeguati livelli di cortisolo e a stabilizzare lo zucchero nel sangue nell’arco della giornata.

Set 22, 2017

5 importanti nutrienti consumati in tutto il mondo

Cina – Ginseng

In Cina si utilizzano la radice intera e l’estratto della pianta di ginseng, da cui si ottengono tutti i vantaggi dei componenti naturali del ginseng e dei relativi ingredienti attivi più potenti. Il ginseng viene classificato come un “adattogeno”. Gli adattogeni sono sostanze naturali che aiutano a regolare gli ormoni e a supportare il sistema immunologico, aiutando il corpo a riequilibrare e contrastare lo stress persistente. Il ginseng può aumentare l’energia, la lucidità mentale e la resistenza allo stress.

Cuba – Guayaba

La guayaba è uno dei dolci più diffusi sull’isola caraibica. Tale usanza pare apportare benefici alla pressione arteriosa. In uno studio controllato condotto su 120 pazienti che presentano una pressione arteriosa alta, 61 pazienti hanno mangiato una guayaba al giorno prima di un pasto e gli altri 59 non hanno apportato alcuna variazione alla loro dieta. Dopo 12 settimane, i pazienti che hanno mangiato la guayaba tutti i giorni hanno visto ridursi la pressione arteriosa sistolica in media di nove punti, mentre la pressione diastolica si è abbassata di otto punti.

È stato dimostrato che anche il succo di guayaba riduce i livelli di zucchero nel sangue in maniera significativa. Si consiglia di tenere sotto controllo i livelli di insulina quando si consuma la guayaba tutti i giorni e, se necessario, ridurre le dosi.

Gambia – Papaya

Alcuni medici pediatri di Banjul, in Gambia, hanno scoperto che la polpa della papaya è un ottimo rimedio contro le ustioni. Contiene in effetti enzimi proteolitici quali la papaina e la chimopapaina, che aiutano a eliminare i tessuti morti, tenendo pulita la ferita e prevenendo le infezioni. Tale capacità unica spiega anche perché per secoli la papaya sia stata utilizzata per eliminare con successo le verruche e altre imperfezioni della pelle.

Semi di Chia

Messico – Semi di Chia

L’olio di chia contiene la maggior quantità di acidi grassi omega-3 di qualsiasi pianta conosciuta. Il suo utilizzo vanta una storia lunghissima nelle culture azteca e maya. È ricco di antiossidanti. Rappresenta inoltre un’ottima fonte di proteine e calcio, con un ridotto contenuto di sodio. Contiene meno carboidrati netti rispetto ad altri cereali ed è un’eccellente fonte di fibra solubile e insolubile.

Giappone – Tè verde

In Giappone il tè verde è la bevanda più diffusa, con un consumo medio compreso tra le 8 e le 10 tazze al giorno. I polifenoli del tè verde promuovono livelli normali di colesterolo, inibendo l’aggregazione piastrinica. Gli studi condotti hanno dimostrato che bere tè verde può aiutare a curare e prevenire varie condizioni di salute, inclusi acne, osteoartrite, ingrandimento della prostata, nonché a ridurre il rischio di tumore al colon, al seno, alle ovaie, alla prostata e ai polmoni. Supporta il sistema immunologico e aiuta il corpo a combattere le infezioni.

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Set 15, 2017

In che modo il microbiota intestinale migliora la salute immunitaria

microbiota intestinale

Proprio come ci si aspetta, il nostro microbiota intestinale svolge funzioni specifiche che migliorano la capacità di digerire, assorbire ed eliminare gli alimenti che consumiamo; tuttavia, i benefici dei batteri intestinali vanno ben oltre la digestione.

Uno dei benefici non legati alla digestione più noti dei batteri intestinali buoni è un sistema immunitario più forte. Ciò accade in diversi modi, ma generalmente è il risultato della capacità del nostro microbiota di evitare che gli organismi patogeni si impossessino del nostro corpo.

Come un sottoprodotto naturale dello stesso metabolismo, i microbi che vivono con noi producono sostanze che il nostro corpo utilizza per rafforzare le difese contro i batteri, i lieviti e altri organismi invasori. Gli studi hanno dimostrato, ad esempio, che i batteri che ricoprono gli intestini rafforzano la barriera che impedisce agli agenti patogeni di uscire dal tratto gastrointestinale e di penetrare nell’organismo. Questo è particolarmente importante nell’intestino crasso, dove la materia fecale si accumula prima di essere eliminata. Senza una barriera forte in questa zona, le tossine delle feci possono essere riassorbite, causando un carico supplementare per il nostro sistema immunitario. È quello che succede nel caso della sindrome dell’intestino permeabile.

Questo meccanismo di protezione dipende da un acido grasso conosciuto come butirrato o acido butirrico, prodotto dalle specie di batteri intestinali Lactobacillus e Bifidobacterium. Una delle principali funzioni del butirrato è promuovere la crescita delle membrane mucose che ricoprono gli intestini e aumentare la produzione di muco. Questa mucosa allinea e protegge le pareti degli intestini e si stacca costantemente portando con sé gli agenti patogeni.

membrane mucose

I batteri buoni favoriscono la salute immunitaria mantenendo nell’apparato digerente un livello di pH al quale è difficile, se non impossibile, che i batteri indesiderati, come la salmonella (che provoca intossicazioni alimentari), la shigella (che causa diarrea) e l’E. coli (che può causare patologie intestinali e insufficienza renale cronica), mettano radici e si sviluppino. La flora intestinale sana produce anche un acido grasso volatile che, insieme ad altri sottoprodotti, rende difficile la sopravvivenza di funghi e lieviti.

Infine, il microbiota aiuta anche a mantenere un transito intestinale regolare. Più breve è il tempo di transito dell’intestino, meno possibilità ci sono che le tossine siano riassorbite nel nostro sistema sanguigno.

Per realizzare una diagnosi sullo stato del sistema immunitario intestinale, della mucosa intestinale e per verificare la presenza di batteri, virus o parassiti, è disponibile il kit di test di base o di base ampliato.

 

 

Set 8, 2017

Onde beta e alfa: Come controllare l’energia elettrica del nostro cervello?

Onde beta e alfa

Il nostro cervello è costituito da migliaia di milioni di cellule cerebrali chiamate neuroni, che utilizzano l’elettricità per comunicare tra loro.

La combinazione di milioni di neuroni che inviano segnali contemporaneamente produce una notevole attività elettrica nel cervello, che può essere rilevata utilizzando apparecchiature mediche sensibili, quali l’elettroencefalogramma.

Tale attività elettrica del cervello viene percepita come un modello di onde cerebrali, per la sua natura ciclica (ondulatoria)

Le onde Beta corrispondono al modello di onda cerebrale più comune. Le onde cerebrali Beta si producono quando siamo completamente svegli, vigili, attivi. Si tratta delle onde che vengono attivate in condizioni di lotta-fuga percepite dal nostro cervello. L’emisfero sinistro (razionale) è quello che rimane maggiormente attivo. Quando l’attività delle onde Beta diventa molto intensa, i nostri emisferi cerebrali non sono più sincronizzati.

 Lo stato Beta è necessario per il corretto funzionamento nella vita quotidiana. Un aumento della frequenza delle onde compromette sicuramente la lucidità e la capacità decisionale, nonché l’apprendimento.

Le onde Alfa hanno una frequenza più bassa. Tale stato si genera quando i pensieri non sono davvero concentrati e la mente vaga liberamente. E ci si trova in una condizione di rilassamento, meditazione o di sonno veglia. Le onde cerebrali Alfa sono attive anche quando si è immersi nelle attività quotidiane, come ad esempio curare il giardino, farsi una doccia o passeggiare. Le onde Alfa sono considerate come il ponte di collegamento tra la mente cosciente e il subconscio.

È possibile allenare il cervello per modificare il tipo di onde cerebrali con l’apprendimento della meditazione e di tecniche di meditazione.

meditazione

In generale viviamo a un ritmo cerebrale Beta, ovvero in uno stato di allerta, pronti a elaborare risposte, soluzioni o reazioni.

Le frequenze delle onde Beta oscillano tra i13 e i 60 impulsi al secondo nella scala Hertz. Lo stato Beta si contraddistingue per una condizione di agitazione, tensione, pressione, premura, ansia e stress.

 Quando modifichiamo lo stato cerebrale in stato Alfa, riduciamo le onde cerebrali. Ne deriva il beneficio di essere dello stato ideale del cervello per un rendimento ottimale e di apprendimento.

Siamo più efficienti quando si analizzano situazioni complesse, si apprendono nuove informazioni, si memorizzano dati o si svolgono attività complicate.

Anche alcune forme di meditazione, esercizi di rilassamento e attività che consentono di raggiungere una sensazione di tranquillità, creando naturalmente questo stato Alfa.

D’accordo con i neuroscienziati, l’effetto di riduzione del ritmo cerebrale da Beta ad Alfa tramite tecniche di rilassamento profondo cambia i livelli di alcune sostanze chimiche che apportano benefici.

Gli studi mostrano che gli stati Alfa aumentano notevolmente i livelli di beta-endorfina, norepinefrina e dopamina. Questi prodotti chimici naturali sono legati a sentimenti di chiarezza mentale diffusa e generano un contesto interno per il nuovo apprendimento e l’accesso alle informazioni previamente incamerate. Questo effetto positivo dura ore e a volte addirittura giorni.

 

 

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