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Mag 30, 2018

Quali sono i fattori che causano la stipsi?

stipsi

La funzione di evacuazione intestinale ideale dovrebbe consistere in due o tre evacuazioni giornaliere. La frequenza corretta di evacuazione giornaliera dovrebbe essere almeno di una volta al giorno ma se si verifica che tale funzione avviene a intervalli temporali più prolungati si manifesta una sintomatologia intestinale detta stipsi.

D’altra parte, si consumano generalmente tre pasti giornalieri, ognuno dei quali produce sostanze di scarto che devono essere eliminate.

Per riuscire ad alleviare tale sintomatologia intestinale è innanzitutto necessario determinare qual è o quali sono le cause principali scatenanti.

Una volta accertato che la stipsi non deriva da malattie gastro-intestinali (quali SII (Sindrome dell’Intestino Irritabile), disbiosi, candidosi ecc.) è opportuno considerare i seguenti fattori quali possibili cause di questa sintomatologia intestinale.

  • Carenza di fibra nella dieta alimentare
  • Valvola ileocecale chiusa
  • Assunzione giornaliera insufficiente di acqua
  • Assunzione di integratori a base di ferro

Carenza di fibra nella dieta alimentare
Generalmente un organismo richiede un’assunzione minima giornaliera di fibra che varia dai 25 ai 30 grammi per evitare che si manifestino i sintomi della stipsi. Purtroppo, le tecniche moderne di trasformazione dei prodotti alimentari tendono frequentemente a eliminare la fibra dagli alimenti, di conseguenza, l’assunzione giornaliera di molte persone è inferiore ai 20 grammi. In tal caso per alleviare i sintomi della stipsi, è sufficiente aumentare l’assunzione giornaliera di fibra.

fibra nella dieta alimentare

Valvola ileocecale chiusa
La valvola ileocecale è posizionata tra l’intestino tenue e l’intestino crasso. In buona sostanza essendo situata nella stessa area dell’appendice molto frequentemente quello che si ritiene sia un problema di irritazione all’appendice, si rivela come un problema a carico di questa valvola. Questa piccola valvola svolge due funzioni molto importanti. In primo luogo funge da barriera impedendo al contenuto tossico dell’intestino crasso di riversarsi nell’intestino tenue. In secondo luogo, impedisce alle sostanze alimentari contenute nell’intestino tenue di passare nell’intestino crasso prima che i processi digestivi siano completati.

Questa valvola talvolta può incepparsi o bloccarsi, dando origine alla cosiddetta valvola ileocecale chiusa. Questa condizione può causare sintomi di stipsi.

Fortunatamente, mediante un test kinesiologico, possiamo controllare lo stato della valvola ileocecale ed eseguire semplici manipolazioni che permettono di riaprire la valvola qualora essa sia bloccata.


Assunzione giornaliera insufficiente di acqua
A volte l’organismo necessita solamente di un apporto più regolare di acqua in modo tale che la funzione intestinale si svolga correttamente. È stato dimostrato che bere giornalmente dai sei agli otto bicchieri d’acqua può, in alcune persone, correggere i sintomi della stipsi.


Assunzione di integratori a base di ferro
L’assunzione di ferro in varie forme, utilizzando integratori per il trattamento dell’anemia oppure contenuto in qualche complesso multi-vitaminico può, in alcune persone, causare sintomi di stipsi.

In questi casi, è consigliabile assumere il complesso multi-vitaminico o l’integratore durante il pasto più abbondante della giornata, generalmente a mezzogiorno, quando i livelli di acido cloridrico nello stomaco sono elevati. Per essere assimilato e digerito adeguatamente, il ferro richiede livelli appropriati di acido cloridrico.

 

Mag 16, 2018

L’importanza dei bifidobatteri in relazione alla salute a lungo termine dell’organismo

bifidobatteri

Una parte importante della ricerca medica è attualmente focalizzata sullo studio della microflora intestinale (o microbioma) che alberga nel tratto digestivo umano.

Questi trilioni di microrganismi contribuiscono a regolare il nostro sistema immunitario, endocrino, digestivo e metabolico.

I ricercatori hanno costatato che il microbioma intestinale è strettamente correlato al benessere psicologico, alla salute cardiovascolare e alla capacità di contrastare le malattie.

La ricerca ha inoltre dimostrato che il ripristino dell’equilibrio ottimale della flora intestinale può contribuire a migliorare la salute dell’organismo a lungo termine.

Tra i batteri più importanti e benefici del microbioma intestinale si annoverano quelli appartenenti al genere dei bifidobatteri.

 I bifidobatteri apportano ampi benefici alla salute dell’organismo: contrastano le allergie, gli elevati livelli di colesterolo, le malattie respiratorie, lo stress e gli stati ansiosi.

 In età infantile, il nostro organismo presenta un numero elevato di bifidobatteri. I livelli dei bifidobatteri diminuiscono con l’avanzare dell’età, l’alimentazione non corretta, l’utilizzo di antibiotici e altri agenti esterni.

Approssimativamente, la percentuale di bifidobatteri salutari presenti nel microbiota dell’intestino umano durante l’età infantile è del 60%.

In età adulta, i numero di bifidobatteri diminuisce attestandosi a una percentuale che varia dal 30% al 40%, in età matura la percentuale scende a circa il 10%, e diminuisce ulteriormente a meno del 5% in età senile.

fibra prebiotica

Per favorire il ripristino di livelli salutari dei bifidobatteri, i ricercatori hanno studiato una fibra prebiotica chiamata xilo-oligosaccaride (XOS), derivante da tutoli di mais non transgenici.

Lo xilo-oligosaccaride fornisce un ambiente naturale ideale per la proliferazione dei batteri salutari che si trovano nel tratto gastro-intestinale.

Nelle ricerche condotte, si è riscontrato che lo xilo-oligosaccaride contribuisce a ripristinare la salubrità intestinale e a favorire la proliferazione di bifidobatteri in soli 14 giorni, senza per questo favorire la proliferazione di altri batteri dannosi.

Questo prebiotico si è dimostrato efficace anche in quantità relativamente piccole.

La presenza di una minore quantità di bifidobatteri comporta, di fatto, una maggiore proliferazione di batteri pericolosi e nocivi per la salute, per tale ragione è importante mantenere un numero adeguato di batteri benefici nel nostro organismo.

Per crescere e moltiplicarsi, i bifidobatteri devono ricevere il nutrimento appropriato. Tuttavia, la dieta alimentare di molte persone è notoriamente carente di fibra, principale fonte alimentare dei bifidobatteri.

Il termine prebiotico può essere sconosciuto ad alcune persone, ma in sostanza, i prebiotici sono conosciuti e disponibili da diversi anni anche se noti come fibra solubile.

Per ottenere un aumento significativo dei bifidobatteri, si dovrebbe ingerire una dose elevata di fibra solubile.

Secondo l’esito di una ricerca, è stato necessario ingerire da 10 a 20 grammi di FOS (frutto-oligosaccaridi), un determinato tipo di fibra solubile, per ottenere un aumento significativo dei bifidobatteri.

In alcune persone, alte dosi d’integratori a base di fibre possono causare eccessiva flatulenza, gonfiore e crampi intestinali.

Tuttavia, recenti ricerche hanno dimostrato che lo xilo-oligosaccaride contribuisce ad aumentare in misura significativa e sicura i livelli di bifidobatteri benefici.

Con l’aiuto del Kit per il test basico possiamo verificare se mancano o abbiamo troppi batteri intestinali di un determinato tipo.

 

 

Mag 2, 2018

6 benefici comprovati della propoli

propoli

Le api producono una sostanza chiamata propoli raccogliendo le secrezioni resinose dagli alberi di pino e da altri sempreverdi. Miscelano tale resina con particelle di cera e polline e la trasportano all’alveare. Questa miscela è utilizzata dalle api come materiale costruttivo, isolante e rivestimento protettivo di tutte le superfici interne dell’alveare (riparare le celle, sigillare le eventuali fessure, ridurre il foro di volo alla giusta misura in previsione dell’inverno, sigillare l’arnia, ecc..).

Non solo, la propoli funge anche da barriera antisettica, proteggendo l’alveare da contaminazioni e da invasori esterni come topi, serpenti e lucertole. L’etimologia della parola “propoli” deriva dal greco “propolis”, in altre parole “davanti alla città” che, in senso figurato, assume il significato di “difesa della città”.

Le proprietà antimicrobiche della propoli proteggono l’alveare da virus e batteri. I ricercatori hanno scoperto analizzando le api che vivono in alveari nei quali vi è la presenza di questa sostanza, una percentuale di batteriosi nel loro organismo molto bassa e un sistema immunitario molto più forte e resistente.

Non solo le api beneficiano della propoli. Per migliaia di anni l’uomo, e nella fattispecie medici, guaritori o chi praticava la medicina popolare, a qualsiasi latitudine, (le proprietà di questa sostanza erano note a Greci, Romani, Arabi e Incas) hanno utilizzato la propoli per curare ascessi, guarire ferite e combattere le infezioni. A tal proposito è bene ricordare che la propoli era elencata come farmaco ufficiale già nelle farmacopee londinesi del XVII secolo.

Studi recenti confermano un lungo elenco di benefici per la salute che offre la propoli. È altresì importante ricordare che attualmente, sono stati eseguiti oltre 2000 studi e ricerche riguardanti quest’argomento. Di seguito sono elencati solamente alcuni dei suoi effetti benefici per la salute.

Azione antimicrobica

La Propoli presenta molteplici proprietà antibatteriche, antimicotiche e antivirali. Nei bambini, si è scoperto che:

  • Previene le infezioni delle vie respiratorie
  • Rafforza le vie aeree superiori, evitando i sintomi causati dal comune raffreddore
  • Previene le infezioni dell’orecchio medio

 

propoli

Cura le ustioni

La propoli può favorire la guarigione delle ustioni minori. I ricercatori hanno comparato una crema per la pelle a base di propoli a un farmaco utilizzato per trattare le ustioni, la sulfadiazina argentica. I risultati della ricerca hanno dimostrato che la propoli è efficace quanto il farmaco nel trattamento delle ustioni di secondo grado.

 Previene la carie.

I medici greci e romani utilizzavano la propoli come disinfettante orale. Studi recenti dimostrano che può essere efficace nel trattamento di parodontiti e gengiviti.

Numerosi studi hanno inoltre dimostrato che gli estratti di propoli limitano il formarsi della placca e riducono il rischio di carie dentaria.

Altri studi dimostrano che può anche aiutare a rigenerare la polpa dentale, così come il tessuto osseo e cartilagineo.

 

Tratta i parassiti

Test preliminari dimostrano che la propoli può eliminare i parassiti. In una ricerca, i soggetti che hanno assunto propoli hanno avuto un indice di successo compreso tra il 52% e il 60% nell’eliminazione della giardia (protozoo parassita che causa la giardiasi).


Rimuove le verruche

In un esperimento cieco semplice, randomizzato, di 3 mesi, 135 pazienti, con diversi tipi di verruche, hanno assunto propoli per via orale, echinacea o placebo. I pazienti con verruche comuni hanno raggiunto rispettivamente un indice di guarigione del 75% e del 73%. I risultati sono stati, dunque, significativamente migliori rispetto a quelli associati all’echinacea o al placebo.

Utile nella lotta contro il cancro del/della:

  • Cervello
  • Pancreas
  • Testa e collo
  • Rene e della vescica
  • Pelle
  • Prostata
  • Torace
  • Colon
  • Fegato
  • Sangue

 

La Propoli è una sostanza sorprendentemente complessa che contiene fino a 300 principi attivi. Si è scoperto che questi principi sono utili nella cura del cancro in vari modi, tra cui:

  • Prevenire la crescita di nuovi vasi sanguigni che alimentano le cellule tumorali
  • Prevenire la diffusione o la metastasi del cancro da un organo all’altro
  • Interrompere la divisione delle cellule tumorali
  • Indurre l’apoptosi o morte cellulare programmata

Inoltre, è stato riscontrato che la propoli riduce gli effetti collaterali o la tossicità dei farmaci chemioterapici utilizzati nel trattamento del cancro.

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