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Gen 10, 2020

Cos’è la moxibustione e a cosa serve?

Cos'è la moxibustione e a cosa serve?

Nel quadro delle terapie orientali tradizionali è necessario sottolineare che la moxibustione si può anche definire come il riscaldamento terapeutico di determinate aree cutanee. È una pratica della medicina tradizionale cinese che, tramite la ricerca dell’equilibrio energetico, è in grado di alleviare i sintomi di molte patologie. Scopriamo come tale pratica terapeutica opera.

 In cosa consiste la moxibustione

La moxibustione è una terapia antecedente al periodo neolitico. Tuttavia, questo metodo, così come lo conosciamo oggigiorno, è stato sviluppato in Occidente durante il XVII e il XVIII secolo.

Il termine moxibustione è nato ispirandosi alla parola giapponese “moekusa” che letteralmente si traduce come “erba che brucia” in particolare significa “cauterizzare”. La terapia si effettua bruciando su una superficie un materiale che è stato previamente riscaldato. Questo metodo terapeutico consiste nell’applicazione di calore che attiva i recettori termici della cute; in tale modo, questi stimoli, competono con i sistemi di modulazione del dolore combattendolo.

 I punti in cui il calore viene applicato solitamente coincidono con le aree utilizzate per l’agopuntura. Pertanto, è possibile curare alcune patologie equilibrando le funzioni fisiologiche di ogni singolo individuo.

La moxibustione utilizza la teoria dei canali. Un principio secondo il quale un organismo agisce come un sistema di reti in cui l’energia fluisce insieme al flusso sanguigno, interconnettendo ogni parte dell’organismo stesso.

Fattori esterni ed interni, come le emozioni o le energie che diventano non equilibrate, sono la causa delle carenze o dei malfunzionamenti di questo sistema. Di conseguenza, si verifica uno squilibrio energetico che causa numerose patologie e malesseri.

Moxibustion

Utilizzi della moxibustione

L’ambito clinico della moxibustione è piuttosto vasto e comprende problematiche ginecologiche e dermatologiche, malattie croniche, disturbi pediatrici, ecc. Soprattutto, questa terapia ha un effetto particolare sul trattamento e sulla gestione del dolore. Il calore moderato penetra nell’organismo del paziente generando una piacevole sensazione che aiuta a ridurre al minimo qualsiasi tipo di fastidio.

 La moxibustione è utilizzata principalmente per:

  • Disturbi digestivi.
  • Combattere il raffreddore, l’influenza e la tosse.
  • Dolori mestruali.
  • Diarrea o costipazione.
  • Infortuni, lesioni e traumi dovuti alle attività sportive.
  • Stanchezza e sindrome da fatica cronica.
  • Scarsa capacità di concentrazione e mancanza di memoria.
  • Dolori articolari, irrigidimento dorsale, artrite e artrosi.
  • Disfunzioni di carattere sessuale.
  • Problemi da stress e stati d’ansia.
  • Rafforzare il sistema immunitario favorendo l’aumento della produzione di globuli bianchi e di emoglobina.
  • Sintomi legati alla menopausa.
  • Circolazione inadeguata e ulteriori problematiche ematiche.
  • Alterazioni del metabolismo, ecc.

 La moxibustione si applica solitamente in combinazione con l’agopuntura, poiché entrambe le terapie sono complementari e compatibili. Ciò implica che il potere curativo di entrambi è combinato per ottenere risultati soddisfacenti.

Mag 6, 2019

Riflessologia plantare, per prendersi cura del proprio cuore

Riflessologia plantare, per prendersi cura del proprio cuore

La riflessologia plantare è una tecnica terapeutica che, tramite micro-stimolazione puntiforme (pressione) invia stimoli all’intero organismo. Le aree note come zone riflesse corrispondono, in tale pratica, alle differenti parti del nostro organismo. In questo contesto, dedicheremo particolare attenzione al punto riflesso che influisce, in particolare, sulla salute cardiaca.

 Punto riflesso cardiaco nella riflessologia plantare

La pianta del piede sinistro è il punto riflesso corrispondente al muscolo cardiaco. In particolare si colloca nel plantare mediale, sotto il secondo dito del piede denominato secondo una convenzione internazionale Digitus Secundis Pedis. Poco più in basso, in direzione del tallone, si trova il punto riflesso corrispondente al fegato. Per una buona salute cardiovascolare è necessario stimolare entrambe le aree.

 L’insufficienza cardiaca è una patologia severa caratterizzata dall’incapacità di fornire il sangue in quantità adeguata al muscolo cardiaco per garantirne il corretto funzionamento. Tale insufficienza determina una riduzione delle prestazioni cardiache. Per mitigare tali problematiche e assicurarci una buona qualità di vita è necessario stimolare le aree sopra menzionate.

Riflessologia plantare, per prendersi cura del proprio cuore

Benefici della riflessologia plantare a livello cardiaco

Le persone con problemi cardiaci, sovente, si sentono affaticate, poco attive, deboli e stanche. Ciò accade perché il cuore non riceve sangue a sufficienza. La riflessologia plantare apporta notevoli benefici riducendo i fattori di rischio cardiaco come indicato di seguito:

  1. Eseguendo una pressione sull’area del piede sinistro corrispondente al muscolo cardiaco si migliora la circolazione sanguigna. Il trattamento di questa parte dell’organismo convoglia sangue ricco di ossigeno alle arterie principali, favorendo così l’attività ghiandolare.
  2. Le manipolazioni e la pressione sulla parte riflessa del fegato situata al centro del piede destro contribuiscono al suo corretto funzionamento. Non dimenticate che il fegato è uno degli organi che proteggono il muscolo cardiaco, filtrando le tossine, disintossicando l’organismo e favorendo il deposito delle vitamine A, D, E e K.

 Fortunatamente, la riflessologia plantare ha evidenziato negli anni i suoi benefici per la salute. Mediante massaggi praticati in diverse aree delle piante dei piedi, è possibile prevenire alcune malattie, compresi i problemi cardiaci. Una pratica millenaria ancora non valorizzata pienamente in tutte le sue reali potenzialità

Mag 26, 2017

La tiroide e il Triplice Riscaldatore

La Tiroide e il Triplice Riscaldatore

La tiroide è una ghiandola a forma di farfalla posta nella parte anteriore del collo. Nonostante le piccole dimensioni rispetto agli altri organi del corpo, gli ormoni che produconointeressano tutte le cellule dell’organismo.

Ci sono otto meridiani di agopuntura collegati direttamente o indirettamente alla tiroide intorno al collo: quello dei Reni, del Fegato, della Cistifellea, della Vescica, dello Stomaco, della Milza, dell’Intestino Tenue e il Triplice Riscaldatore.

Per questo motivo, un disturbo legato a uno di questi meridiani può influire negativamente sulla funzione della ghiandola tiroidea.

Di conseguenza, per prevenire una qualsiasi disfunzione della tiroide è necessario estendere la diagnosi e il relativo trattamento a più di un meridiano.

Tuttavia, la ghiandola tiroidea è regolata dal meridiano Triplice Riscaldatore, conosciuto anche come Sanjiao.

Il Triplice Riscaldatore

Il Triplice Riscaldatore è un meridiano yang che appartiene all’elemento del Fuoco e che è accoppiato al Meridiano Maestro Cuore, che è unyin. Il suo momento di massima attività va dalle 21 alle 23, mentre 12 ore dopo si ha il suo momento di attività più bassa.
Non è collegato a un organo o a una struttura fisica in particolare perché la sua attività dipende da un insieme di funzioni dell’organismo.

Più concretamente, il suo nome fa riferimento ai tre segmenti del corpo che questo meridiano coordina in modo da mantenere l’omeostasi.

Questi tre segmenti sono chiamati “riscaldatori” e sono situati nel torace, nell’addome e nel bacino.

Partendo dalla parte esterna del dito anulare (1TR) e passando per il dorso della mano fino a raggiungere l’estremità esterna del sopracciglio (23TR) troviamo i tre riscaldatori, che si differenziano secondo le funzioni che regolano.

Riscaldatore Superiore:si occupa del trasporto dell’energia e del sangue necessari a tutte le parti del corpo. Gli organi che coordinano sono posti nella zona toracica ed è collegato al meridiano del Polmone e del Cuore.

Riscaldatore Medio: collabora alla digestione e all’assorbimento degli alimenti. Gli organi che coordinano sono posti nell’addome. Questo riscaldatore è collegato al meridiano dello Stomaco e della Milza.

Riscaldatore Inferiore: fornisce il flusso di energia necessario per la metabolizzazione dell’acqua, la sua conservazione e la sua secrezione sotto forma di urina. Gli organi in questione si trovano nella zona del bacino. Il riscaldatore inferiore è collegato ai meridiani dei Reni e della Vescica.

Analía Iglesias
analia@sibuscas.com

 

 

 

 

Lug 15, 2016

Tutto quello che devi sapere sul Meridiano del Polmone

Tutto quello che devi sapere sul Meridiano del Polmone

La settimana scorsa vi abbiamo fatto un breve riassunto su alcuni meridiani. Tuttavia, questa settimana vi proponiamo un approfondimento sul meridiano del Polmone.

Il meridiano del Polmone è un meridiano ying, che è opposto al suo meridiano yang, quello dell’intestino grasso.

Il muscolo collegato al meridiano del polmone e che dobbiamo testare con la kinesiologia è il dentato anteriore. E’ situato nella parte laterale superiore del tronco e ha il compito di fissare la scapola al trapezio, permettendo così l’utilizzo del braccio.

Come ben sappiamo, la respirazione è un atto fondamentale per vivere. In più, la nostra forma di inspirare ed espirare può offrirci informazioni su come ci sentiamo, anche quando non siamo coscienti dell’emozione che proviamo in quel momento.

Per la medicina tradizionale cinese, la respirazione è una delle manifestazioni del QI, l’energia vitale. Prendiamo l’energia attraverso i polmoni, la usiamo e successivamente la liberiamo con l’espirazione. La respirazione è un costante intercambio tra le frontiere, fisiche e psichiche.

Quando controlliamo la nostra respirazione, è necessario stabilire se avviene con facilità, se è tranquilla e ritmica, se il ventre si solleva o se, al contrario notiamo che l’aria ristagna e che quindi che non viene rilasciata e che non si respira con una certa libertà o fluidità.

Quest’ultimo caso può indicare, ad esempio, depressione, solitudine o tristezza.

La parte inferiore e laterale del polmone il diaframma, ne incentiva il movimento e, a ogni respirazione, esercita pressione sugli organi dell’addome, ossia lo stomaco, la milza, la cistifellea, il fegato, l’intestino crasso e tenue, i reni e la vescica, così come il cuore. Quando espiriamo, il diaframma si rilassa e lascia più spazio agli organi. Ogni volta che respiriamo, gli organi dell’addome si rivitalizzano come se ricevessero un piccolo massaggio.

la respirazione

Tutti gli organi mantengono sempre, e nel migliore dei casi, un movimento leggero. Sia il sangue che la linfa circolano grazie al movimento circolatorio, in modo che le impurità possano assimilare meglio le tossine ed eliminarle attraverso l’intestino.

Pertanto, se trattiamo il meridiano del polmone, ci prendiamo cura e rafforziamo la flessibilità vitale delle relazioni tra gli organi, ma più generalmente anche il nostro organismo.

L’agopuntura è un buon strumento per trattare quei punti del meridiano che richiedono una stimolazione per ristabilire il flusso normale di energia. I punti di agopuntura del meridiano del polmone curano principalmente malattie e problemi alle vie respiratorie, come ad esempio tosse, dolore al petto, mal di gola, rigonfiamento delle tonsille, starnuti, febbre, polipi nasali, congestione nasale e scoli nasali.

Può poi trattare problemi strutturali, come dolore alla spalla, al gomito e alla zona alta del braccio, rendendone difficile l’elevazione, difficoltà nello stendere e piegare le dita della mano e dolore alla zona alta della schiena.

Alcuni problemi emotivi relazionati al meridiano del polmone possono essere la depressione, la claustrofobia, l’agorafobia, la confusione mentale, la mancanza di memoria, l’insonnia e la sonnolenza.

Come vediamo, essere coscienti di come respiriamo e rieducare il nostro modo di inspirare ed espirare può portare cambiamenti evidenti sia a livello fisico che a livello emozionale. Da qui, l’importanza di praticare tecniche come la meditazione, il mindfulness, lo yoga o il taichí chi kung, che aiutano a rilassarci e a respirare in maniera corretta.

Dic 31, 2015

Lo sai che esiste uno stretto legame tra il sistema endocrino e i 7 chakra?

Chakra

La parola chakra in sanscrito significa “ruota della conoscenza”. I chakra sono centri energetici in movimento distribuiti nel nostro corpo. Ognuno di essi governa diversi organi, ghiandole, funzioni fisiologiche, emozioni, sentimenti e pensieri.

Benché non si possano toccare, la loro importanza è essenziale poiché collegano i punti vitali di ciascun individuo: le emozioni, la mente, la salute fisica e lo spirito.

A livello fisico i chakra sono collegati al sistema endocrino, formato dagli organi responsabili di produrre e secernere delle sostanze chiamate ormoni nella circolazione sanguigna, con lo scopo di trasmettere messaggi agli organi affinché compiano una determinata funzione. In questo modo, vengono regolate le attività vitali del nostro organismo.

Essi sono legati sia al sistema endocrino che alle emozioni. Quindi, quando uno di questi centri energetici è bloccato per qualche causa, fisica o emotiva, si possono registrare delle disfunzioni degli organi o della psiche, corrispondenti alle aree controllate da ciascun chakra o centro energetico.

In definitiva, ognuno dei 7 chakra governa delle ghiandole del sistema endocrino e a sua volta diverse funzioni psichiche e aree emotive della persona.

La dimensione approssimativa di un chakra è di 10 cme la sua forma assomiglia, secondo gli indù, a una ninfea o a un fior di loto.
Tuttavia, affinché questa ninfea fiorisca, è necessario che si svegli il serpente Kundalini. Questo serpente è la metafora della saggezza e tale saggezza giace addormentata alla base della nostra colonna, in attesa di essere svegliata. Tale risveglio si riferisce al momento in cui avvertiamo il bisogno di ampliare la nostra coscienza, di imparare e di acquisire maggiore saggezza.

Parlando della Kundalini ci riferiamo al Primo chakra, chiamato Muladhara o Chakra della radice, che come abbiamo detto è situato alla base della colonna, il coccige.

Ormoni

Questo primo chakra regola le ghiandole surrenali che si trovano sopra le reni. Tali ghiandole secernono diversi ormoni di grande importanza come quelli che regolano il metabolismo dei grassi, delle proteine o dei carboidrati e controllano l’equilibrio del sale nei liquidi corporei. Inoltre si tratta della ghiandola che produce l’adrenalina, conosciuta come l’ormone primitivo della sopravvivenza che prepara l’organismo alla fuga di fronte a una minaccia.

D’altra parte, il colore di questo chakra è il rosso. Ciò significa che se attraverso un test kinesiologico rileviamo la presenza di uno squilibrio del primo chakra, si può applicare il trattamento dei colori. Per questo, possiamo utilizzare oggetti, occhiali o luci di colore rosso che permettano al paziente di respirare in modo rilassato mentre si concentra su quel colore.

Inoltre il Chakra della radice è collegato alla terra, che simboleggia la sicurezza materiale, gli istinti sessuali e il denaro.

Se questo chakra è in armonia ci mostriamo sicuri di noi, rispettiamo noi stessi e gli altri. Si sviluppa il senso pratico e la gioia di vivere.

Se, al contrario, il Chakra della radice non è in armonia, la persona si sente insicura, ha una bassa autostima e tende all’aggressività.

Puoi rilevare qualsiasi disarmonia realizzando un test kinesiologico con il kit dei chakra e trattare lo squilibrio con la terapia del colore, del suono o con qualsiasi trattamento energetico noto che durante il test muscolare dia una risposta affermativa e si mostri come una soluzione al problema.

D’altra parte, se esiste un problema dei chakra sarebbe interessante realizzare un test del sistema endocrino per verificare se questo è stato in qualche modo colpito. Per farlo, è disponibile il kit di prove del sistema endocrino.

Analía Iglesias (analia@sibuscas.com)

Kinepharma

Dic 24, 2015

Scopri perché l’agopressione è così efficace

Agopressione

Quando parliamo di agopressione facciamo riferimento a quell’insieme di tecniche che, secondo medicina tradizionale cinese, consistono nel colpire lievemente o premere delicatamente con le dita, determinati punti di agopuntura noti anche come “Tecniche di pressione del meridiano”.

 Ma che differenza c’è tra agopressione e agopuntura? Le tecniche di agopressione fanno sì che ogni persona, tramite colpetti o manipolazione di tali punti, possa concentrarsi interiormente sull’argomento specifico che desidera affrontare, pensando a esso o esponendolo ad alta voce. In questo modo è possibile lavorare con maggiore precisione al motivo per il quale la persona si sente male, che si tratti di una fobia, di depressione, rabbia, dolore fisico, ecc.

Lo scopo di tali tecniche consiste pertanto nel dare sollievo o nell’eliminare i disturbi emozionali, psichici o fisici.

L’agopressione ha trovato la sua prima applicazione in occidente negli anni 60, quando la cultura cinese si è estesa oltre i propri confini.  Fin da subito ha esercitato grande fascino la scoperta o la presentazione di un sistema di flussi energetici, similare al sistema circolatorio, nervoso o linfatico che avvolgeva il corpo ed era particolarmente reattivo in determinati punti (punti di agopuntura).

Attualmente le tecniche di agopressione rientrano nella cosiddetta “psicologia energetica”. Tale aspetto della psicologia dimostra che esiste un collegamento diretto tra il sistema energetico del corpo, la psiche, le emozioni e il comportamento.

Il sistema meridiano o il sistema dei flussi energetici sono dunque soltanto altri sistemi che costituiscono l’organismo (linfatico, circolatorio, muscolare, ecc.) e che svolgono una funzione fondamentale nella risoluzione dei problemi di salute. Ed è così perché si tratta del sistema che funge da collegamento tra la parte fisica e la parte mentale, emozionale e spirituale, svolgendo un ruolo fondamentale nell’elaborazione e trasmissione di emozioni e sensazioni fisiche negative, come il dolore.

Secondo Roger Callahan, pioniere della psicologia energetica, “La causa di tutte le emozioni negative o delle patologie risiede nello squilibrio del sistema energetico del corpo”. Si tratta inoltre anche del sistema dal quale è possibile risolvere il problema.

Quando una sensazione o un’emozione, un dolore fisico o un evento è troppo intenso perché sia assimilato, il sistema dei meridiani può smettere di elaborare gli impulsi e bloccarsi. Ovviamente si verifica un cortocircuito nel sistema, che smette di funzionare in modo corretto.

La cosa più difficile del nostro sistema energetico è che quando insorge un problema in un punto, compromette altri meridiani con i quali comunica. In seguito tale cortocircuito viene conservato, assieme alla sensazione o il pensiero di aver causato il problema, tornandosi ad attivare e provocando un nuovo cortocircuito ogni volta che la persona sente di nuovo la stessa sensazione o pensiero.  Con l’agopressione è possibile modificare questo cattivo collegamento conservato e riattivare il circuito per evitare che succeda di nuovo.

tappeto per agopressioneMa per quali problemi è utile l’agopressione?
L’agopressione può essere utilizzata per i problemi più svariati, come ad esempio per porre fine a paure e fobie, per il trattamento di perdite di memoria croniche, per emozioni negative quali tristezza, colpa o ira, per il trattamento del mal di schiena, per tutti i disturbi muscolari, per la gestione dello stress, per migliorare la circolazione linfatica, ecc.

Affinché il trattamento sia efficace, è importante tenere conto del fatto che, più c’è chiaro qual è il problema che dobbiamo risolvere, più efficace e rapida sarà la sua correzione, ovvero meglio conosci il nome del file che stai cercando, prima lo troverai per poterlo modificare.

Come si devono esercitare le pressioni?
Generalmente si esercitano con due dita, nello specifico con indice e medio e si eseguono da 5 a 8 colpetti. In ogni modo è possibile continuare un po’ di più se necessario per ottenere la correzione.

Per praticare l’agopressione è anche possibile usare il tappeto per agopressione, costituito da punte in fibra naturale che poste sotto il corpo provocano una stimolazione nervosa dei principali punti riflessologici, attivando i meridiani di agopuntura del corpo.

Analía Iglesias (analia@sibuscas.com)

Kinepharma

Fattori che scatenano patologie secondo la medicina cinese

Secondo la medicina cinese, gli agenti sono quei fattori che provocano una deviazione nella linearità od ortopatia, cioè che colpiscono alla salute di un individuo e si differenziano in:

  • Agenti esterni, che in cinese sono noti anche come o sei eccessi climatici.
  • Agenti interni, noti anche come le sette emozioni (movimento interno).
  • Agenti neutri nei quali rientrano i disturbi alimentari, gli eccessi di attività o inattività o gli eccessi sessuali e le lesioni esterne.

I sei eccessi climatici

  • Vento. Può risultare utile immaginare che il paziente sia stato esposto al vento. In questo caso, come avviene per gli altri agenti, non ha importanza se l’evento si sia realmente verificato. I segni tipici di un’aggressione da vento esterno sono i seguenti: mal di testa, congestione nasale, flusso lacrimale, occhi arrossati, mal di gola, tosse irritante, brividi. Approfondendo ulteriormente possono aggiungersi dolori casuali, nevralgie, disturbi articolari, spasmi o paresi, eruzioni cutanee, prurito, febbre. Corrisponde alla funzione energetica del fegato.
  • Freddo. Una prolungata esposizione al freddo determina sintomi quali febbre senza sudori, mal di testa, dolore alla nuca, dolori diffusi al corpo, lingua umida e ricoperta da una patina bianca. Quando avanza verso i meridiani: convulsioni, dolori agli arti, cianosi a labbra e unghie, estremità fredde. Quando la penetrazione del freddo è più profonda si presentano dolori addominali, diarrea, vomito, lingua pallida ricoperta, lingua umida e battito profondo. Corrisponde alla funzione energetica di reni e polmoni.
  • Umidità. La comparsa di sintomi determinati dall’umidità è un chiaro segnale cdi scarsa forza di assimilazione della funzione energetica della milza. Umidità significa mancanza di elaborazione, di pulizia e conseguente permanenza dei residui. Si stabilisce una differenza tra i segni dell’umidità dell’area superiore: nausea, congestione nasale, pelle giallastra, difficoltà respiratorie e nell’area inferiore: gonfiore addominale, disturbi ginecologici, flusso torbido, oltre a umidità esterna, sudorazione generale, grande stanchezza e avvilimento, gonfiore, disturbi articolari costanti e umidità interna: sensazione di compressione al petto e al centro dell’addome, mancanza di appetito, nausea e vomito, diarrea, ecc. Corrisponde alla funzione energetica della milza.
  • Afa estiva. I segni tipici includono febbre, obnubilazione, fiato corto, sudore generale, sete intensa, lingua di colore rosso scuro, lingua ricoperta da una patina giallastra. Corrisponde alla funzione energetica del cuore.
  • Grande secchezza. Si stabilisce una differenza rispetto alla secchezza fredda: lieve mal di testa, brividi, mancanza di sudorazione, tosse, mal di gola, congestione nasale, lingua ricoperta da una patina asciutta e secchezza calda: febbre accompagnata da sudori, mal di gola, tosse secca, dolori al petto, scarsa espettorazione muco-sanguinolenta, secchezza del naso, lingua ricoperta da una patina asciutta e giallastra. Corrisponde alla funzione energetica dei polmoni.
  • Calura. I sintomi tipici sono: febbre alta, grande inquietudine del paziente, sete intensa, mal di gola, arrossamento al viso, sclere arrossate, lingua di colore rosso scuro, lingua ricoperta da una patina giallastra spessa e asciutta. Corrisponde alla funzione energetica del cuore.

Sette emozioni

Sotto forma di movimenti interni o commozione interna, queste forze sono in grado di determinare un’eteropatia come agente endogeno.

  • Desiderio o anelito. Questa espressione di sentimenti nel senso di un intenso vissuto emotivo corrisponde alla funzione energetica del cuore.
  • Rabbia, agitazione, ira. L’eccessiva eccitazione corrisponde alla funzione energetica del fegato.
  • La preoccupazione. Determina una ripercussione sugli eventi ritmici nella funzione energetica dei polmoni.
  • Pensare, meditare. Questa emozione contraddistingue la forza di integrazione, la forza di trasformazione e la forza di assimilazione dell’individuo. Per tale motivo corrisponde alla funzione energetica della milza.
  • Il lutto. Corrisponde alla funzione energetica dei polmoni.
  • Paura. La paura e l’ansia inibiscono le manifestazioni della vita e determinano una paralisi dei movimenti interni. Il timore corrisponde pertanto alla funzione energetica dei reni.
  • Spavento, shock. Un evento che provoca spavento o shock blocca il flusso Qi e compromette le funzioni energetiche di cuore e reni.

Oltre ai sintomi descritti per una migliore definizione della diagnosi energetica, è possibile usare un Test di meridiani di  agopuntura, utilizzando le fiale più adeguate per confermare la diagnosi.

Questo articolo trae spunto dal libro Atlante di agopuntura (Atlas de acupuntura) di Carl-Hermann Hempen.

 

Ángel Salazar Magaña (angelsalamag@gmail.com)

Kinepharma.

Meridiani di agopuntura in kinesiologia

Per conoscere il paziente parecchi chinesiologi utilizzano il test dei meridiani dell’agopuntura o il test dei sette Chakra. Le energie che consentono il funzionamento del corpo umano vengono chiamate yin e yang e comunicano tra loro e con tutti gli organi tramite alcuni canali detti meridiani.

Molti terapeuti ritengono che il fattore energetico domini tutto il resto, quindi nel caso in cui si trovino blocchi sui canali energetici del corpo (meridiani) o sui centri o vortici detti Chakra che consentono lo scambio e la regolazione dell’energia con l’esterno e vengano eliminati, risolveremo parecchi problemi.

Ciascun meridiano compie un proprio tragitto specifico nel corpo, che si divide in due parti: La via interna e la via esterna.

  • La via interna ha origine in un organo, percorre il corpo internamente e si collega al percorso esterno del punto dell’agopuntura.
  • La via esterna si conclude nella parte finale del punto dell’agopuntura ed è collegata a un altro percorso interno, che la fa tornare all’organo di origine trasformando il tragitto complessivo o meridiano in un circuito chiuso.

Ciascun meridiano assume normalmente il nome dell’organo di origine o della sua funzione. Le più importanti sono quindici:

  • Intestino tenue, Cuore, Milza-pancreas, Fegato, Stomaco, Intestino crasso, Polmone, Vescica biliare, Triplice riscaldatore, Pericardio, Rene, Vescica, ad eccezione dei
  • Due che si trovano sulla linea mediana. Il meridiano che scorre nella zona posteriore viene chiamato Vaso Governatore, quello anteriore è il cosiddetto “Vaso Concezione” e il
  • Meridiano centrale o Chong Mai passa attraverso la parte centrale del corpo. Ha origine nella zona del perineo, passa attraverso l’ombelico e arriva al cuore. Una delle sue diramazioni sale lungo la schiena e funge da serbatoio per i vari meridiani, mentre l’altra sale nella parte anteriore fino alla laringe e termina nella zona della bocca.

Test dei meridiani

Il test dei meridiani dell’agopuntura è maggiormente indicato in caso di disturbo organico causato prevalentemente da un blocco o da una disfunzione dei meridiani. Il test dei Chakra viene utilizzato in caso di problematiche puramente energetiche, sebbene in alcuni casi possano essere usati entrambi,come abbiamo visto in uno dei nostri articoli dello scorso 22 Maggio ” I chakras in kinesiologia“.

In caso di metodo dell’AR (Arm Reflex) chimico, la fiala per il meridiano in grado di risolvere l’AR indicherà che tipo di problema ha il paziente e quale organo o sistema interessa. Come già sappiamo, ogni singolo meridiano dell’agopuntura è associato a una serie di organi e sistemi, motivo per il quale un AR chimico può essere risolto consultando appunto i meridiani, ad esempio:

  • Il Meridiano del Polmone (P): Gli specialisti di medicina cinese e gli agopuntori utilizzano questo meridiano quando il paziente presenta sintomi quali problemi respiratori (asma, bronchite cronica, perdita di voce), o problemi derivanti da disturbi gastrici (tra i quali diarrea o indigestione).
  • Il Meridiano del Cuore (C): Ottimo punto da trattare per le persone che presentano problemi cardiaci di qualsiasi natura (infarti, aritmie, tachicardia per citarne alcuni) e problemi di linguaggio.

Ciascuna fiala indicherà dunque la direzione da seguire nel trattamento del paziente e quali organi o sistemi trattare.

Ma anche in caso di AR energetico ci indicherà il bisogno di un trattamento energetico, dal momento che attraverso i meridiani circola l’energia vitale, in moto tale da collegare l’uomo e metterlo in comunicazione con l’universo. Ciascun meridiano ha un punto specifico contraddistinto da grande energia che consente l’accesso dall’esterno. Tali punti si chiamano punti dell’agopuntura e sono vari. Ciascun punto ha una funzione specifica ch infonde energia al corpo. Una volta individuato il meridiano in questione, useremo dunque l’agopuntura, l’auricolopuntura, le gemme, ecc.

 

Angel Salazar Magaña (angelsalamag@gmail.com)

Kinepharma.

 

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