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Feb 26, 2016

Curiosità utili sui chakra

Curiosità utili sui chakra

I centri energetici del corpo sono posizionanti all’interno della nostra colonna vertebrale, connessi al cosiddetto canale Sushuma. Questo canale sale dal perineo (punto situato tra l’ano e i genitali) fino all’apice della testa.

I chakra sono dei veri vortici di energia che ruotano su se stessi, cambiando il senso di rotazione da un chakra all’altro, dall’uomo alla donna.

In base alla polarità dei chakra, la rotazione può avvenire in senso orario o in senso antiorario.

La rotazione verso destra si caratterizza per la predominanza del principio maschile o yang. In stato di armonia, rappresenta la volontà e l’attività, in disarmonia, l’aggressività e la violenza.

La rotazione verso sinistra è correlata al principio femminile o yin. In stato di armonia, rappresenta la sensibilità, la ricettività e l’accordo, in disarmonia, la debolezza.

Il 1°, 3°, 5° e 7° chakra sono chakra maschili mentre il 2°, 4° e 6° sono chakra femminili.

Tenendo presente che la rotazione varia in base al sesso della persona:

– Nella donna, i chakra maschili si muovono verso sinistra e quelli femminili verso destra.

– Nell’uomo, avviene il contrario, i chakra maschili si muovono verso destra e quelli femminili verso sinistra.

Questo spiega molti degli stereotipi radicati nella nostra cultura. Per esempio, il chakra basale o 1° nell’uomo ruota verso destra, esprimendo più attivamente il senso di conquista e di dominio nell’ambito materiale e sessuale.

Nel caso della donna, il chakra basale, ruota verso sinistra, rendendola più sensibile alla forza vivificatrice e generatrice della terra.

Nel 2° chakra si invertono i segni. Nella donna va verso destra, indicando una maggiore energia attiva nell’espressione dei sentimenti e nell’uomo gira verso sinistra tendendo verso qualcosa di ricettivo, spesso perfino verso l’atteggiamento passivo.

Un’altra curiosità legata ai chakra è la loro evoluzione. Alcuni esperti nel campo propendono per cicli evolutivi nei centri energetici, nello specifico, cicli di 7 anni per ognuno dei centri.
Secondo queste teorie, durante ogni ciclo di 7 anni, siamo aperti a determinate influenze o esperienze, vale a dire che viviamo esperienze legate a un chakra, (partendo sempre dal 1° o dal 7° chakra).

Secondo la tradizione indù, il periodo di maggiore attivazione di ogni singolo chakra dura mediamente sette anni (il che significa che questa non può verificarsi in un altro momento della vita).

Chakra

Il chakra 1° si svilupperebbe da 0 a 7 anni.

Il 2° da 7 a 14.

Il 3° da 14 a 21.

Il 4° da 21 a 28.

Il 5° da 28 a 35.

Ciò non implica che i sette tipi di energia non agiscano tutti nello stesso momento secondo la fase della vita: quello che cambia è la predominanza.
Se un chakra non è riuscito a svilupparsi adeguatamente nell’età che gli è confacente, le successive fasi della vita continueranno a risentire di qualche carenza o squilibrio a livello di quel chakra.

Tuttavia, le esperienze che ci si presentano nella vita offrono sempre la possibilità di un ripescaggio per recuperare le occasioni non realizzate. Da qui, l’importanza di mantenere tutti i chakra sbloccati e in funzione contemporaneamente. Da questo dipenderà il nostro stato di pace e armonia.

La kinesiologia è un buono strumento di diagnosi dello stato dei nostri chakra. A questo scopo è possibile utilizzare il kit di test dei chakra e verificare se questi stiano operando correttamente o meno.

Analía Iglesias (analia@sibuscas.com)

Kinepharma

Feb 18, 2016

Il potere di EFT “tapping” e come aiutare noi stessi con la kinesiologia emozionale

 Meridiano Intestino Tenue 3

 EFT è un acronimo inglese che sta per Tecnica di Libertà Emozionale. Questo strumento, dimostratosi altamente efficace, si basa sull’idea che tutte le emozioni negative si originano da uno squilibrio o interferenza nel sistema energetico naturale del corpo, così come, inversamente, qualsiasi emozione negativa quale paura, tristezza o rabbia si manifesta nel nostro sistema energetico causando blocchi e disturbi.

La tecnica EFT Tapping utilizza gli stessi meridiani energetici già noti nell’agopuntura e agopressione. Picchiettando delicatamente con le dita i punti chiave dei meridiani, contribuiamo a ripristinare nel sistema il naturale equilibrio e a restituire al nostro canale di energia la sua libertà di movimento.

Di seguito si indicano alcuni dei punti di agopuntura più rilevanti nell’applicazione del EFT Tapping:

1-      Lato esterno della mano, corrispondente al meridiano Intestino Tenue 3. È conosciuto come punto karate essendo ubicato negli angoli di entrambe le mani che coincidono con la zona con cui un karateka colpisce qualunque oggetto.

2-      Inizio del sopracciglio, ovvero, il lato più vicino al naso. Questo punto è bilaterale e corrisponde al meridiano Vescica 2.

3-      Estremità laterale dell’occhio o coda dell’occhio, ovvero, il lato in prossimità dell’orecchio.  Questo punto corrisponde al meridiano Vescica Biliare 1 ed è bilaterale, quindi il tapping deve essere effettuato su entrambi i lati contemporaneamente.

4-      Sotto l’occhio, proprio sotto l’inizio dell’osso. Questo punto corrisponde al meridiano Stomaco 1.

5-      Sotto il naso, proprio sopra il labbro superiore. Questo punto corrisponde al meridiano Vaso Governatore 26.

6-      Mento, situato sotto il labbro inferiore, corrisponde al punto 24 del meridiano Vaso Concezione.

 Punti di agopuntura

7-      All’inizio delle due clavicole, in corrispondenza del meridiano Rene 27.

8-      Sotto il braccio, al di sotto delle ascelle, nelle costole. Questo punto corrisponde al meridiano Milza 21.

9-      Nell’area dell’apice della testa, localizzata nella parte superiore-centrale del capo. Corrisponde al meridiano Vaso Governatore 20.

 Come già sappiamo, mentre applichiamo la tecnica del tapping, dobbiamo concentrarci su pensieri legati al dolore che proviamo, ricordi infelici, emozioni scomode, dipendenze da cibo o qualsiasi altro problema su cui desideriamo lavorare.

Se realizzata correttamente, i fattori emozionali soggiacenti che contribuiscono al problema, generalmente vengono liberati insieme ai blocchi di energia.

A volte, il miglioramento dello stato emozionale o salutare è permanente mentre in altri casi il processo deve continuare; ciò significa che ripeteremo il procedimento ogni volta che i sintomi si ripresentano e verificheremo che si riducano o eliminino rapidamente.

Durante il giorno, si susseguono innumerevoli situazioni emozionali e questo fa sì che, in alcuni casi, il paziente non riesca a individuare correttamente l’emozione o il problema che lo sta interessando. Con la kinesiologia emozionale siamo in grado di scoprirlo.

A questo scopo, possiamo utilizzare un qualsiasi Kit de test emozionale ed energetico.  Con il kit di test emozionale è possibile capire verso che tipo di emozioni tende il paziente mentre con il kit delle emozioni negative, possiamo scavare più in profondità e determinare l’emozione concreta su cui è necessario lavorare con tecniche di liberazione emozionale.

Analía Iglesias (analia@sibuscas.com)

Kinepharma

Feb 11, 2016

I benefici del selenio nella prevenzione del cancro

selenio

Il selenio è un minerale essenziale e un efficace antiossidante che dobbiamo sempre tenere in considerazione e introdurre abitualmente nella nostra dieta.

Tra le qualità di questo noto minerale è possibile sottolineare il miglioramento del metabolismo della vitamina E, che contribuisce al suo massimo utilizzo da parte del nostro organismo.

Inoltre, è davvero efficace nella prevenzione di patologie cardiache e nella prevenzione d’infezioni virali.

Tuttavia, una delle proprietà più note e studiate in maniera approfondita è la protezione dal cancro alla prostata.

Il selenio è stato classificato tra gli agenti chemio preventivi, grazie alla sua capacità di arrestare il cancro prima che questo acquisisca maggiore forza.

Negli anni novanta fu realizzato uno studio su 974 persone con precedenti di cancro alla prostata. Gli individui furono divisi in due gruppi di studio; vennero somministrati 200 microgrammi di selenio a uno e un placebo all’altro.

Dopo 6 anni di trattamento fu constatato che nel gruppo al quale era stato somministrato il selenio si erano sviluppati solo 13 casi di cancro alla prostata, mentre nel gruppo placebo erano stati registrati 35 casi.

Inoltre, nell’ambito degli studi sull’incidenza di questo minerale sul cancro ai polmoni e del colon-retto, si registrò una percentuale minore nelle persone trattate con selenio.

Quindi, è evidente che introdurre nella nostra dieta questo importante minerale può contribuire alla prevenzione della comparsa di questa malattia. Quello che non è chiaro è se questi benefici siano dovuti al fatto che il cancro può ridurre o esaurire le riserve di selenio nell’organismo stimolandone lo sviluppo o se il selenio agisca da solo come rimedio contro il cancro.

cancro alla prostata

Gli studi diretti a indagare sugli effetti del consumo degli integratori alimentari a lungo termine, suggeriscono che i livelli ridotti di selenio aumentano il rischio di sviluppare la malattia.

D’altra parte, negli studi in vitro, è stato possibile verificare che la seleniometionina, una forma comune di selenio, causa la morte cellulare delle cellule del cancro alla prostata, mentre le cellule prostatiche restano in perfetto stato di fronte all’azione del selenio.

Esistono anche delle prove del fatto che questo minerale protegga il nostro DNA, le proteine e i grassi dell’organismo dal danno ossidativo, grazie alla sua azione antiossidante. Tenendo conto che è l’ossidazione delle cellule il fattore che espone l’organismo allo sviluppo del cancro, molti scienziati condividono l’idea che sia il selenio che altri antiossidanti, come la vitamina E, siano realmente benefici per proteggerci dalla comparsa di cellule cancerogene.

Alcuni alimenti ricchi di selenio sono l’aglio, la cipolla, il riso integrale, la farina d’avena, la crusca, così come le uova, i frutti di mare, il pollo e il fegato.

In ogni caso, a volte la mancanza di minerali nel terreno agricolo o la perdita di selenio durante la lavorazione degli alimenti, può comportare un deficit di selenio nella dieta. Quindi, è consigliabile verificare le carenze di selenio, vitamina E o qualsiasi altro antiossidante e, in caso affermativo, assumere qualche integratore alimentare.

Per rilevare le possibili carenze di minerali o vitamine, possiamo realizzare il test kinesiologico utilizzando il kit di test per minerali e vitamine.

Analía Iglesias (analia@sibuscas.com)

Kinepharma

 

Feb 4, 2016

L’importanza delle vitamine nella prevenzione e nel miglioramento delle patologie

vitamine

Le vitamine, a differenza dei farmaci chimici, lavorano insieme all’organismo per il corretto sviluppo di tutte le funzioni vitali.

In uno stato ottimale di salute il nostro corpo ha bisogno di dosi molto ridotte di vitamine per soddisfare le sue necessità di base. Tuttavia, una persona può essere soggetta a una carenza vitaminica per diverse cause.

Il nostro corpo non può produrre quasi nessuna di esse, motivo per cui dobbiamo ottenerle in misura maggiore attraverso la nostra dieta.

Il caso di deficit vitaminico più comune deriva da un’alimentazione inadeguata o povera di nutrienti; ad ogni modo, si possono anche rilevare delle carenze dovute a complicanze dell’apparato digerente originate da problemi di assorbimento di tali nutrienti.
Possiamo distinguere chiaramente due gruppi di vitamine in base alle loro caratteristiche:

Vitamine idrosolubili, ossia solubili in acqua.
Queste vengono eliminate mediante l’urina e dobbiamo assumerle quotidianamente per raggiungere la percentuale necessaria per il buon funzionamento organico.
Sono vitamine idrosolubili la vitamina C e le vitamine del gruppo B.

Vitamine liposolubili, ossia solubili nei grassi.
Queste restano depositate nel nostro organismo per un tempo maggiore, quindi è più difficile che il corpo presenti una loro carenza.
Sono vitamine liposolubili la vitamina A, D, E e K.

carenza vitaminica

Tuttavia, le vitamine non contribuiscono solamente al funzionamento della maggior parte delle azioni biochimiche dell’organismo, mantenendo la nostra salute in ottimo stato, ma con il tempo stanno anche rivelando le loro grandi proprietà di regressione e cura di numerose malattie.

Ad esempio, è stata dimostrata dalle ricerche scientifiche l’efficacia della vitamina E in pazienti con problemi cardiaci, con una riduzione della percentuale di attacchi cardiaci del 70% rispetto al gruppo placebo.

 Le vitamine possono essere la soluzione a diversi problemi, consentendo la regressione o rallentando lo sviluppo di molte malattie; non c’è bisogno di dire che l’inclusione nella nostra dieta quotidiana di alimenti che forniscono una buona fonte di vitamine e minerali inciderà positivamente sul nostro futuro.

Abituandoci a una dieta ricca di frutta e verdura, negli anni potremo verificare una minore tendenza ad ammalarci rispetto agli altri. Ad esempio, ciò riguarda patologie comuni come quelle legate a un livello di colesterolo elevato, alla pressione sanguigna alta o ai dolori alle ossa e alle articolazioni in generale.

Il processo di invecchiamento si verifica in misura maggiore o minore a seconda dello stato delle nostre cellule. Tenendo conto del fatto che queste si mantengono energiche e vivaci grazie in parte agli effetti positivi delle vitamine, possiamo far sì che i nostri organi e apparati siano regolati da cellule sane e non danneggiate, consentendo così un cuore che pompa con più forza, un pancreas poco danneggiato e una pelle più curata e flessibile.

La kinesiologia è un buon sistema per determinare se il nostro corpo soffre di carenze vitaminiche. Per questo, è possibile eseguire un test delle vitamine con il kit di test per ciascuna di esse e suggerire il trattamento con integratori vitaminici, se necessario.

Analía Iglesias (analia@sibuscas.com)

Kinepharma

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