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In che modo l’auricoloterapia può esserci d’aiuto nel trattamento delle patologie

Come ben sapete, l’auricoloterapia è una tecnica terapeutica che agisce su alcuni punti dell’orecchio esterno che vengono sollecitati al fine di diagnosticare e trattare diversi disturbi. Conosciuta anche come medicina auricolare, questa metodica ha dimostrato i suoi notevoli benefici per la salute. Vediamo come agisce e quali patologie può mitigare.

 Che cos’è l’auricoloterapia?

È Il ricorso all’agopuntura praticata nell’area dell’orecchio esterno, tale tecnica cominciò ad essere utilizzata nell’antica Cina. Tuttavia, la sua recente evoluzione è stata sviluppata su iniziativa del neurologo Dr. Paul Nogier.

Per comprendere appieno questa tecnica è necessario chiarire che il nostro orecchio racchiude un microsistema che riflette tutti gli organi, le strutture ossee ecc. presenti nel corpo umano in cui si osservano diverse mappature cerebrali evidenziate dal neuroscienziato canadese Wilder Penfield. Tali mappature sensoriali si proiettano su diverse aree del nostro organismo, in particolare nell’orecchio.
Un trattamento auricoloterapico consiste nella punturazione di diversi punti dell’orecchio esterno e di altre parti del corpo utilizzando aghi chirurgici monouso o sfere magnetiche metallizzate.

Pertanto, tutte le patologie che sono legate ad uno squilibrio organico, possono essere trattate con questa metodologia.

 L’auricoloterapia apporta sempre un beneficio. Sia che si tratti di curare, fermare il progredire della patologia, od ottenere un semplice miglioramento dei sintomi, ecc. Tali condizioni dipenderanno sempre dalla gravità e dalla cronicità della stessa nonché dalle precedenti condizioni di salute del paziente.

Patologie che possono essere trattate mediante auricoloterapia

L’effetto terapeutico dell’agopuntura praticata sull’orecchio esterno è stato documentato nel trattamento di patologie come:

  • Stati d’ansia e stress.
  • Emicrania e cefalee.
  • Paralisi facciale.
  • Rinite e sinusite.
  • Fischio all’orecchio (acufene).
  • Sindrome di Ménière.
  • Alcune tipologie di sordità.
  • Dolori cervicali.
  • Asma bronchiale.
  • Ipotensione essenziale.
  • Patologie del colon.
  • Disturbi mestruali.
  • Malpresentazione fetale.
  • Prostatite cronica.
  • Disfunzione erettile.
  • Eiaculazione precoce.
  • Infertilità maschile e femminile.
  • Malattie dermatologiche.
  • Supporto in materia di tossicodipendenza da droghe, alcool e tabacco.

Si potrebbero aggiungere ulteriori patologie a questo elenco, in quanto ogni giorno, si registrano nuovi risultati positivi dell’auricoloterapia sulla nostra salute i quali vengono pubblicati sul sito web dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

L’agopuntura è una componente della medicina tradizionale cinese che non distingue tra patologie, ma piuttosto tra diversi tipologie di pazienti. In altre parole, ogni caso deve sempre essere valutato individualmente e in modo personalizzato, al fine di trovare la migliore soluzione al problema.

 

Fiori di Bach e le crisi di guarigione

Fiori di Bach e le crisi di guarigione

I fiori di Bach sono un rimedio terapeutico a base di essenze naturali. Il suo impiego si basa sulla teoria formulata dal Dott. Bach, il quale assicurava che tutte le malattie hanno un’origine emozionale da trattare. Oltre ai 38 rimedi floreali di Bach sussistono anche le cosiddette crisi di guarigione. Ossia, alcuni effetti collaterali che tratteremo in seguito.

 I fiori di Bach presentano controindicazioni?

 Si tratta di un rimedio terapeutico caratterizzato da una composizione priva di sostanze chimiche o attive che possono danneggiare l’organismo. Per tale ragione, finora, non sono state segnalate interazioni con altri farmaci. Il suo impiego è sicuro e privo di rischi.

Tuttavia, è importante distinguere tra controindicazioni e crisi di guarigione o effetti collaterali.

Come abbiamo già sottolineato in precedenza, i Fiori di Bach non hanno alcuna controindicazione, ma possono generare effetti collaterali. Ovvero, una ripercussione indesiderata sull’organismo dovuta a un farmaco o a una terapia.

Fiori di Bach e le crisi di guarigione

Le crisi di guarigione dei fiori di Bach

 L’organismo è inoltre in grado di reagire alla somministrazione di prodotti assolutamente naturali. In particolare a quelle sostanze, come i Fiori di Bach, che sono utilizzate per aprire la propria coscienza e ricercare una purificazione per liberarci dal problema. Questo trattamento ha lo scopo di evolvere da uno stato iniziale ad un altro, in un processo in cui ci può esservi un determinato rigetto fisico ed emotivo.

Per comprendere le crisi di guarigione talvolta prodotte dai Fiori di Bach, dobbiamo parlare di catarsi. Il processo di guarigione di queste essenze è catartico. Ossia, una purificazione mentale, corporea ed emotiva che permette di sbloccare i sentimenti repressi che causano una data malattia.

Tale catarsi è parte integrante del processo di guarigione. Pertanto, anche se può essere considerato un effetto collaterale, è piuttosto una tappa necessaria verso la guarigione. Le crisi di guarigione dei Fiori di Bach generalmente si protraggono per un massimo di 4 giorni e sono solitamente esplicitate sotto forma di:

  • Nausea.
  • Vomito.
  • Cefalea.
  • Affaticamento.
  • Insonnia.
  • Irritabilità.
  • Nervosismo.
  • Sensazione di incapacità di comprensione.

Tutte queste sintomatologie sono necessarie per espellere gli effetti patogeni dall’organismo. È importante sottolineare che non tutti risentono di questi effetti collaterali e che sono più comuni nei processi di adattamento al trattamento.

In sintesi, le crisi di guarigione dei Fiori di Bach non sono pericolose. Sono al contrario sintomi passeggeri indicanti che la terapia sta producendo l’effetto desiderato.

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