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Ago 13, 2019

Che cos’è la decodifica biologica e perché si utilizza?

Che cos'è la decodifica biologica e perché si utilizza?

Tra le terapie di origine naturale, la decodifica biologica è una delle più indicate. Un metodo terapeutico che, sia fisicamente sia emotivamente, ci insegna a cogliere i messaggi inviati dal nostro organismo. In questo contesto, desideriamo approfondire l’argomento per comprendere come si utilizza e quali sono i suoi benefici per la salute.

In cosa consiste la decodifica biologica?

La decodifica biologica è una terapia curativa fisica ed emotiva. Una proposta curativa estremamente recente che favorisce il recupero fisiologico del nostro organismo. Come? Questo metodo consente di “ascoltare” il nostro organismo. Ogni sintomo, disturbo o problema diviene una indicazione sulla via della guarigione. In tal modo è possibile individuare la causa principale e più radicata della patologia.

La decodifica biologica presuppone che ogni malattia è una conseguenza del nostro modo di pensare o di intendere la vita. Tali segnali emozionali generano codici che modificano il comportamento delle nostre cellule, rendendo più probabile il manifestarsi delle patologie. In altre parole, più limitato è il modo di pensare di una persona, più la sua salute sarà vulnerabile. Le emozioni e le risposte agli eventi esistenziali sono gli strumenti con cui opera la decodifica biologica.

Quali sono le patologie trattate con la terapia di decodifica biologica?

Si può decodificare qualsiasi tipo di disagio? La risposta è sì Il nostro inconscio cerca continuamente di manifestarsi in modalità diverse. Una delle modalità con cui si manifesta è tramite l’organismo. Ciò che è celato è sempre associato a emozioni di tipo somatico. È il cosiddetto inconscio biologico. In altre parole, ogni patologia ha la sua ragion d’essere. Grazie alla decodifica biologica, si ricerca l’origine o il significato del disagio biologico al fine di stimolare le risorse necessarie per la guarigione.

emozioni di tipo somatico

Tecniche utilizzate nella terapia di decodifica

Una terapia di decodifica può essere eseguita con diversi tipi di tecniche. Tra le più comuni ricordiamo l’ipnosi, la psicogenealogia, la programmazione neurolinguistica, l’EMDR (desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari) e la sofrologia. Peraltro, si realizzano anche delle sessioni, come ad esempio:

  • La linea temporale
  • La tecnica delle posizioni percettive.
  • La base per il trattamento delle difficoltà emotive.
  • Tecniche di integrazione cerebrale (TIC).
  • Terapia familiare.

In sintesi, la decodifica consiste nell’insegnare all’individuo a non “alimentarsi” di malattie o esperienze negative pregresse. Una guarigione emotiva in questo senso implica anche una guarigione fisica prodotta da emozioni inconsce e represse. Con tale metodo terapeutico la persona è in grado di raggiungere la parte più profonda del proprio essere al fine di risanare le ferite pregresse.

Fiori di Bach e le crisi di guarigione

Fiori di Bach e le crisi di guarigione

I fiori di Bach sono un rimedio terapeutico a base di essenze naturali. Il suo impiego si basa sulla teoria formulata dal Dott. Bach, il quale assicurava che tutte le malattie hanno un’origine emozionale da trattare. Oltre ai 38 rimedi floreali di Bach sussistono anche le cosiddette crisi di guarigione. Ossia, alcuni effetti collaterali che tratteremo in seguito.

 I fiori di Bach presentano controindicazioni?

 Si tratta di un rimedio terapeutico caratterizzato da una composizione priva di sostanze chimiche o attive che possono danneggiare l’organismo. Per tale ragione, finora, non sono state segnalate interazioni con altri farmaci. Il suo impiego è sicuro e privo di rischi.

Tuttavia, è importante distinguere tra controindicazioni e crisi di guarigione o effetti collaterali.

Come abbiamo già sottolineato in precedenza, i Fiori di Bach non hanno alcuna controindicazione, ma possono generare effetti collaterali. Ovvero, una ripercussione indesiderata sull’organismo dovuta a un farmaco o a una terapia.

Fiori di Bach e le crisi di guarigione

Le crisi di guarigione dei fiori di Bach

 L’organismo è inoltre in grado di reagire alla somministrazione di prodotti assolutamente naturali. In particolare a quelle sostanze, come i Fiori di Bach, che sono utilizzate per aprire la propria coscienza e ricercare una purificazione per liberarci dal problema. Questo trattamento ha lo scopo di evolvere da uno stato iniziale ad un altro, in un processo in cui ci può esservi un determinato rigetto fisico ed emotivo.

Per comprendere le crisi di guarigione talvolta prodotte dai Fiori di Bach, dobbiamo parlare di catarsi. Il processo di guarigione di queste essenze è catartico. Ossia, una purificazione mentale, corporea ed emotiva che permette di sbloccare i sentimenti repressi che causano una data malattia.

Tale catarsi è parte integrante del processo di guarigione. Pertanto, anche se può essere considerato un effetto collaterale, è piuttosto una tappa necessaria verso la guarigione. Le crisi di guarigione dei Fiori di Bach generalmente si protraggono per un massimo di 4 giorni e sono solitamente esplicitate sotto forma di:

  • Nausea.
  • Vomito.
  • Cefalea.
  • Affaticamento.
  • Insonnia.
  • Irritabilità.
  • Nervosismo.
  • Sensazione di incapacità di comprensione.

Tutte queste sintomatologie sono necessarie per espellere gli effetti patogeni dall’organismo. È importante sottolineare che non tutti risentono di questi effetti collaterali e che sono più comuni nei processi di adattamento al trattamento.

In sintesi, le crisi di guarigione dei Fiori di Bach non sono pericolose. Sono al contrario sintomi passeggeri indicanti che la terapia sta producendo l’effetto desiderato.

9 sostanze nutritive per trattare la depressione

la depressione

Durante il trattamento della depressione è molto importante fornire al nostro organismo alcuni nutrienti che svolgono funzioni importanti, i quali, incidono direttamente o indirettamente sul nostro umore.

L’ Omega-3 aiuta a ridurre i livelli di colesterolo e l’accumulo di placca nel sangue. Riducendo il colesterolo cattivo, il corpo riceve un aiuto importante nella riduzione dello stress, dell’ansia e della tensione, prevenendo anche malattie cardiovascolari.

Acido Folico: (necessario per la produzione di energia) viene considerato uno dei principali alimenti del cervello. Se quest’ultimo funziona correttamente, si può prevenire l’ansia e l’affaticamento.
L’acido folico funziona meglio se combinato con la vitamina C, la vitamina B6 e la vitamina B12. Molti studi dimostrano che una carenza di acido folico può causare depressione, insonnia, perdita della memoria, iperirritabilità, apatia, affaticamento e ansia.

Il GABA (acido gamma-aminobutirrico) è un amminoacido che aiuta a ridurre l’ansia e a rilassarsi, permette di prendere decisioni in modo razionale, favorisce un sonno ristoratore e migliora la fase di recupero successiva a un allenamento. Alcuni studi dimostrano che ha effetti simili alla benzodiazepina.

SAM-e, abbreviazione della S-adenosil-metionina, si utilizza da tempo per il trattamento di questa sindrome. Sembra avere effetti più rapidi dell’erba di San Giovanni come terapia nutrizionale per curare la depressione. I risultati iniziano a vedersi solo dopo due settimane, ma è necessario assumerla per almeno un mese.

Il Selenio è un importante antiossidante che protegge i neurotrasmettitori. La carenza di selenio ha un effetto negativo sullo stato d’animo. Lo troviamo nell’erba medica, nei semi di finocchio, nel ginseng, nel burro, nell’aglio, nel fegato, nelle noci del Brasile, nei molluschi e altri pesci, nei semi di girasole, nell’achillea millefoglie, nelle germe di grano e lievito di birra.

selenio, noci del Brasile

La vitamina B1 (tiamina) ha effetti positivi sul sistema nervoso e sul benessere mentale. Lo troviamo nei piselli, nella soia, nel pane fortificato, nei cereali, nella pasta, nel pesce, nel maiale, nei chicchi di grano e nei fagioli. L’assunzione prolungata di grandi quantità di alcool esaurisce la riserva di vitamina B1 del corpo.

La carenza di vitamina B6 causa ansia e depressione. La formazione di alcune sostanze chimiche nel cervello richiede questa vitamina. Essa è presente nelle carni (in particolare negli organi, come il fegato), nei chicchi e nel germe di grano.

La vitamina B12 è necessaria per produrre energia, per la funzione cerebrale e per un sistema nervoso sano. Per questo motivo, è parte integrante della terapia nutrizionale per combattere la depressione.

Zinco: questo sale minerale essenziale ha effetti positivi sul sistema nervoso e aiuta a produrre un effetto calmante. Lo troviamo nelle ostriche, nella carne, nel pollame, nelle noci, nei fagioli e nei latticini.

 

 

 

Mag 12, 2017

Il sistema endocrino e le emozioni positive

il sistema endocrino e le emozioni positive

Le nostre emozioni non sono altro che il risultato di reazioni chimiche che avvengono nel nostro organismo.

In questo processo, gli ormoni agiscono da protagonisti. Le reazioni chimiche generano stimoli che a livello mentale si traducono in emozioni negative, come la rabbia e la tristezza, o emozioni positive, come l’amore e la felicità.

Per gestire questi stimoli è necessario essere consapevoli di quali ormoni devono essere sintetizzati affinché la nostra mente generi emozioni positive e soprattutto in che modo è possibile aumentarne il livello all’interno del nostro organismo.

In presenza di stati di depressione cronica è importante sapere se i nostri neurotrasmettitori e ormoni vengono sintetizzati correttamente da parte del sistema endocrino. Per fare questo, la kinesiologia può aiutarci con il test del sistema endocrino.

Le emozioni positive  e le endorfine

Le endorfine sono gli analgesici naturali del corpo, in quanto bloccano il dolore. La maggior parte delle persone è a conoscenza del fatto che l’esercizio fisico rilasci endorfine, ma ne ignora l’origine. Molto tempo fa, nell’età della pietra, le endorfine giocavano un ruolo molto importante nella sopravvivenza dei nostri antenati, bloccando il loro dolore e facendoli scappare dai predatori. Oggi, invece, non dovendo sfuggire ai predatori, le endorfine vengono prodotte solo durante esercizi anaerobici. Questi ormoni ci aiutano a resistere allo sforzo fisico, anche quando siamo a corto di riserve di ossigeno.
Come aumentare il livello di endorfine:

  • Fare esercizio per affrontare il dolore cronico.
  • Mangiare cibi piccanti, perché la lingua presenta recettori che reagiscono alle spezie inviando al cervello messaggi molto simili ai segnali di dolore, affinché vengano rilasciate endorfine.

Le emozioni positive  e la serotonina

La serotonina è l’ormone responsabile della felicità, in quanto regola il nostro stato d’animo, previene la depressione, l’irritabilità e la frustrazione, facendoci sentire più allegri e soddisfatti.

Come aumentare il livello di serotonina:
• Trascorrere del tempo al sole, in quanto la luce solare fa sì che l’organismo produca vitamina D, che porta al rilascio di serotonina.
• Pensare o immaginare situazioni passate o proiettate nel futuro che ci rendano felici, allegri o che semplicemente ci facciano sentire bene. Il nostro cervello produce serotonina grazie allo stimolo generato da questi pensieri.
• Consumare alimenti ricchi di triptofano, una sostanza che l’organismo converte in serotonina.
• Un allenamento di bassa intensità permette al corpo di produrre serotonina durante l’esercizio aerobico, a differenza di quello anaerobico che rilascia endorfine.

le emozioni positive e la dopamina

Le emozioni positive  e la dopamina

La dopamina è l’ormone del piacere che viene liberato nel momento in cui ci si sforza per raggiungere un obiettivo. La dopamina, infatti, ci motiva a lavorare duro per ricevere la soddisfazione di uno scopo raggiunto e mantiene viva la concentrazione.

Come aumentare il livello didopamina:
•Prefissarsi obiettivi giornalieri, mensili o a lungo termine, che aumentano la produzione di dopamina. E’ importante avere obiettivi sui quali concentrare la nostra attenzione.
• Prefissarsi come obiettivo l’esercizio fisico, grazie al quale la dopamina, la serotonina e le endorfine aumentano alla pari.
• Consumare alimenti ricchi di proteine.

Le emozioni positive  e l’ossitocina

L’ossitocina è l’ormone dell’amore, che viene rilasciato in grandi quantità durante i rapporti sessuali, il parto e alcuni contatti affettuosi, come gli abbracci e le carezze. L’ossitocina rafforza i sentimenti di amore e di fiducia.

Come aumentare il livello diossitocina: 
•Mostrare affetto agli amici, al partner e alla famiglia. Abbraccia i tuoi genitori e i tuoi amici o accoccolati con il/la tuo/a compagno/a.

 

Ott 14, 2016

Il rapporto tra il DNA, le nostre emozioni e lo stress

DNA

Il DNA si genera nel momento in cui veniamo concepiti. Queste informazioni genetiche, che ereditiamo dai nostri genitori, non rimangono inalterate ma vengono influenzate da fattori esterni.

Lo stress, i traumi, l’esposizione prolungata a radiazioni o sostanze nocive e lo stile di vita possono influire sul DNA.

Le nostre informazioni genetiche non sono altro che una serie di interruttori che possono attivarsi o meno, a seconda di quello che il nostro organismo percepisce dall’esterno.

Secondo Bruce Lipton, autore de “La Biologia delle Credenze”, i geni non controllano la nostra biologia ma vengono controllati da fattori esterni alla cellula, pensieri e credenze inclusi.

E’ per questo motivo che il nostro destino non è predeterminato nel codice del DNA. Tutto quello che succede intorno alla cellula svolge un ruolo fondamentale. Nonostante sia vero che all’interno del nostro organismo tutto si verifica solo grazie alla tendenza intrínseca dei geni, le nostre cellule possono scegliere tra numerose opzioni per generare il nostro stato fisico.

Dal nostro punto di vista, gli stimoli e gli agenti esterni possono determinare la nostra salute futura.

cure e affetto durante l’infanzia

Le attenzioni della madre durante l’infanzia, soprattutto nei primi mesi di vita, possono definire alcune caratteristiche genetiche riguardanti il modo in cui il piccolo affronterà  la sua vita.

Gli studi dimostrano che quando una persona riceve cure e affetto durante l’infanzia, dimostra un atteggiamento più rilassato e reagisce in modo equilibrato di fronte a situazioni di stress durante l’età adulta.

Contrariamente, quelli che non hanno ricevuto le stesse cure e attenzioni, riusciranno a tollerare con fatica lo stress, mostrando più nervosismo e minore capacità ci gestire le situazioni difficili. Questa teoria non è affatto assurda, considerando che per la maggior parte di noi sentirci protetti ci dà calma e sicurezza.

L’ippocampo è la parte del nostro cervello che gestisce le emozioni e che archivia tutta la nostra esperienza  fin dai primi anni di vita. Gioca, poi, un importante ruolo nei momenti di reazione a situazioni stressanti.

Per rispondere allo stress, il nostro organismo mette in moto le sue fonti energetiche, in modo da compiere l’azione. Come risultato abbiamo la secrezione di adrenalina e cortisolo, gli ormoni dello stress. Quando il pericolo percepito passa, gli ormoni diminuiscono, l’organismo attinge dalle riserve e passa a uno stato di riposo.

Per compiere la funzione di messaggeri questi ormoni devono unirsi ai recettori (“serrature”) delle cellule per comunicare loro ciò che devono fare.

Quando l’ormone dello stress si unisce ai giusti recettori, essi possono interagire da intermediari con il DNA della cellula e attivare i geni responsabili della risposta allo stress.

Ci sono recettori in tutto il nostro corpo e, a seconda della situazione, si attivano quelli a essa relativi. Ad esempio, se dobbiamo uscire correndo, l’ormone dello stress giungerà innanzitutto ai recettori dei muscoli delle gambe.

Quando la situazione di stress è passata e sono stati liberati ormoni sufficienti, i recettori emettono un segnale al DNA affinchè i geni implicati vengano disattivati.

Le cure della madre nei confronti di un figlio influiscono sull’attività di un gene che produce recettori di cortisolo. Le coccole e le attenzioni  permettono al gene di essere pienamente attivo, occupando un ruolo fondamentale di termostato nel controllo della risposta allo stress, mantenendo il giusto equilibrio. Nel caso contrario, essendo inattivo, non c’è nessun termostato che controlli la risposta, così che si vive in una situazione di continuo stress.

Ago 12, 2016

Il chakra del cuore e la sua importante funzione

chakra del cuore - anahata

Il quarto chakra, il chakra del cuore,  si trova al centro del petto, tra la 4ª e la 5ª vertebra della colonna vertebrale.

È strettamente connesso al modo in cui ci nutriamo e alimentiamo energeticamente gli altri.

Regola i polmoni, il cuore e il timo, la ghiandola che stimola il sistema immunitario, la crescita e controlla il sistema linfatico. Regola anche la respirazione a tutti i livelli dell’organismo. Le spalle, le clavicole e le mani sono collegate a questo centro energetico.

È conosciuto come chakra del cuore per diverse ragioni. È associato alla funzione respiratoria e cardiaca di questo organo. È collegato all’essenza dell’essere umano, l’amore. Ma principalmente, viene chiamato cuore poiché è il centro del sistema di chakra, dal momento che il vortice è il punto di unione tra i 3 chakra collegati al mondo materiale e i 3 collegati allo spirito; per questo motivo alcuni lo conoscono anche come chakra del transito. Tra le sue funzioni vi è quella di tradurre i messaggi dello spirito alla terra e quelli della terra allo spirito, ossia, dall’alto verso il basso e dal basso verso l’alto.

Dal punto di vista fisico, le funzioni del cuore sono essenziali e senza di esse non potremmo vivere. Abbiamo bisogno dei suoi battiti per non morire, e lo stesso accade con la respirazione.

Dal punto di vista più emotivo, il nostro nutrimento e motore è l’amore, poiché ogni esperienza di vita ci spinge a ricercare nell’amore l’unica uscita. Purtroppo non nasciamo con questa esperienza, bensì nel corso della nostra evoluzione cresciamo e dominiamo a diversi livelli “l’arte di amare”.

Quando nasciamo, pur essendo amore puro, siamo diamanti grezzi che devono essere lucidati dall’esperienza, per apprendere i valori diverse volte attraverso la sofferenza e le ingiustizie.

chakras

Il colore del chakra del cuore è il verde, il colore della natura, e simboleggia la capacità guaritrice e di trasformazione della terra, la stessa che invecchia e perisce in inverno per poi risorgere e germogliare nuovamente in primavera, trasmettendo gioia e vita. Allo stesso modo, la sofferenza o il dolore si curano attraverso l’amore, la compassione e il perdono.

Il suo elemento è l’aria, poiché questa è fondamentale per vivere. La respirazione è così essenziale che avviene senza rendercene conto, in modo automatico. È strettamente collegata ai sentimenti, al cuore. L’ansia, la stanchezza, la paura o la sorpresa modificano il nostro modo di respirare.

Da qui, l’importanza di imparare a respirare correttamente. Quando la respirazione è profonda, ritmica e consapevole, si ristabilisce l’ordine del nostro essere interiore. Ecco perché è consigliabile dedicare un po’ di tempo ogni giorno alla meditazione, concentrandoci sulla nostra respirazione e riposando la mente, con l’obiettivo di riequilibrare il corpo sia a livello fisico che spirituale.

Lug 22, 2016

Il potere curativo della cromoterapia

cromoterapia

La cromoterapia è una terapia complementare per stimolare l’energia vitale e la capacità auto curativa dell’organismo. Pur non avendo utilità diagnostica, i suoi effetti terapeutici sono benefici per il processo di guarigione.

E’ una terapia che coinvolge la sfera mentale dell’individuo, stimolandone o attenuandone l’organismo o le condizioni mentali.

Osservando gli animali, possiamo notare alcuni esempi evidenti del potere del colore.

Gli studiosi hanno costatato che il blu, in alcuni casi, favorisce e accelera la crescita dei girini. Le uova di pesce si sviluppano e si aprono prima del previsto, a seconda del colore del recipiente che le contiene.

Per altri tipi di animali, come i topi o le cavie, a sangue caldo come gli umani, l’azione dei colori è inversa: infatti, il rosso ne accelera la crescita, mentre il blu e il verde la ritardano.

Generalmente, nella maggior parte dei mammiferi, i colori della luce agiscono sui tessuti, la luce rossa-arancione stimola l’ipofisi, mentre il metabolismo del calcio è sensibile ad altri colori specifici. La luce rossa li rende presbiti, mentre quella viola li rende miopi.

Per tenere lontano le mosche e le zanzare sembra essere efficace dipingere la parete di blu.

In definitiva, tutto ciò che ci circonda è colore. Il nostro comportamento e le nostre emozioni sono sempre collegate ai colori: il blu del mare, che ci calma e ci rilassa, o il rosso dei semafori, che ci eccita e ci angoscia.

Il colore agisce direttamente sulla mente umana, svegliando una vasta gamma di emozioni, a seconda che siano colori caldi o freddi, forti o tenui, ecc.

Il potere curativo della cromoterapia

Ogni colore scatena in noi un’emozione, ad esempio:

Il rosso stimola lo spirito e favorisce lo sforzo intellettuale o fisico per un tempo limitato, troppo a lungo invece può causare affaticamento.

L’arancione ci dà ottimismo e benessere, aiuta a migliorare e a uscire da stati depressivi o a creare un bell’ambiente lavorativo nel caso in cui si dipingano le stanze di questo colore.

Il giallo stimola il sistema nervoso e l’apparato locomotore, apre la nostra mente e favorisce l’apprendimento. E’ il colore indicato per incoraggiare le persone introverse.

Il verde è il colore ideale per calmare i nervi, aiuta ad abbassare la pressione e a purificare il sangue. In tutti i casi, favorisce la rigenerazione tanto fisica quanto mentale.

Il blu, se di un tono tenue, ci aiuta a raggiungere un perfetto stato di meditazione, risvegliando il nostro istinto. In un ambiente in cui predomina, tutto (idee e situazioni) si comprende e si assimila facilmente.

Il viola, conosciuto per il suo potere sedativo e calmante per il cuore, favorisce l’eliminazione delle tossine e la produzione dei leucociti (cellule di difesa). Viene considerato uno stimolante dei valori spirituali dell’individuo, migliorandone l’autostima e la dignità.

Il bianco è noto come la somma di tutti i colori e risulta sempre utile per il trattamento di qualsiasi disturbo.

La cromoterapia è una delle possibilità comprese nella vasta gamma di trattamenti che si possono testare con il nostro test kinesiológico. Si collocano tutti i colori sull’ombelico e si utilizza il kit del test delle terapie, per identificare il trattamento più adeguato per il paziente, come l’agopuntura, la fitoterapia, l’omeopatia, la cromoterapia e la gemmoterapia.

Mar 31, 2016

Cosa rappresenta e per quali motivi si blocca il chakra radice?

Cosa rappresenta e per quali motivi si blocca il chakra radice?

 

Il primo centro energetico si trova alla base della colonna, all’altezza del coccige e del perineo, punto collocato tra l’ano e gli organi genitali, che regola assieme alle ghiandole surrenali. C’è chi mette in relazione questo chakra con il naso, le braccia e le gambe. Questo chakra ha molto a che fare con la protezione e la sopravvivenza.

Questo primo chakra è noto con il nome sanscrito di Muladdhara, che significa “radice, sostegno”. Si tratta infatti della radice che ci sorregge e ci unisce alla terra, che regola le funzioni base: alimentazione, riposo, sessualità, autoconservazione e tutela della specie.

Questo chakra ci obbliga ad ascoltare e a prenderci cura del nostro corpo come contenitore sacro dello spirito.

È frequente trovare delle correnti di pensiero che respingono il mondo materiale focalizzandosi sullo spirito. Il cibo, il corpo, il denaro e il sesso vengono percepiti come elementi perniciosi e ci se ne allontana per raggiungere il Nirvana. Tuttavia non possiamo collocarci su un solo punto, poiché anche l’altro ha bisogni di manifestarsi, è intrinseco nell’essere umano. Non è possibile arrivare allo spirito senza il corpo, che deve essere considerato e curato in maniera adeguata affinché non si ammali e per utilizzarlo come veicolo per compiere ciò che è chiamato a fare.

Il chakra radice è collegato alla terra e a tutto ciò che da essa proviene. Mangiare in modo sano ed equilibrato, fare esercizio fisico, dormire bene, esprimere ciò di cui si ha bisogno e lottare per ottenerlo, guadagnare denaro per vivere in linea con le proprie esigenze, sono gli aspetti fondamentali di un chakra radice sano.

chakra radice

Questo è connesso al senso dell’olfatto, il primo senso che ogni essere umano sperimenta alla nascita. L’odore infatti attira il neonato al seno e risveglia in lui l’istinto di attaccarsi per succhiare. Si tratta di un meccanismo di sopravvivenza ereditato dagli animali, ci suggerisce il pericolo ed è strettamente legato alla sessualità, essendo secondo innumerevoli studi la principale causa dell’attrazione sessuale tra gli esseri umani.

Il chakra radice è connesso anche con il diritto al possesso. Per il solo fatto di trovarci sulla Terra meritiamo si ricevere tutto il necessario per garantire la nostra sopravvivenza. Quando ci viene negato tutto ciò che è fondamentale, ovvero gli alimenti, gli indumenti, un tetto, un servizio sanitario, il contatto fisico… si viola il diritto al possesso e si compromette il chakra radice, che ci trasforma in esseri risentiti, violenti o timorosi.

Secondo la psicologia transpersonale, una persona che sceglie di soffrire la fame o rifiutare il cibo, come avviene nel caso dei disturbi alimentari come l’anoressia o la bulimia, ha il chakra radice seriamente danneggiato.

Il diritto alla sicurezza, ad avere un’abitazione e alla protezione regola anch’esso questo chakra. Quando non disponiamo delle risorse economiche sufficienti o pur avendole temiamo che si esauriscano, questo chakra si blocca.

Gli adulti che soffrono della sindrome di Peter Pan, ovvero sfuggono la maturità e non vogliono assumersi le responsabilità della loro vita, sono persone che hanno grandi difficoltà a sopravvivere correttamente e bloccano questo chakra.

Il chakra radice riguarda anche la stabilità, la famiglia, l’ambito nel quale nasciamo e cresciamo, le nostre origini, dove si genera gran parte di ciò che siamo, che desideriamo e che nascondiamo. È il nostro primo contatto con la realtà e con i rapporti con gli altri. È ciò che ci conferisce il senso di appartenenza. Se un albero non ha radici solide (disturbi familiari) finisce per cadere. Il chakra radice non sarà sano.

Con il kit per il test dei Chakra è possibile individuare i blocchi su uno qualsiasi dei 7 chakra.

Analía Iglesias (analia@sibuscas.com)

Kinepharma

Mar 24, 2016

Perché il fegato è l’organo della felicità?

Perché il fegato è l’organo della felicità?

Il fegato è l’organo della felicità perché se in condizioni sane e di equilibrio, è legato direttamente alla generosità, all’altruismo, alla creatività, alla pazienza, alla tolleranza, alla capacità di pianificazione e progettazione, al desiderio di espansione della coscienza e alla sete di conoscenza.

Il fegato delimita la nostra zona più basilare e istintiva, la zona digestiva e intestinale, con il cuore, l’area più aperta al cosmo, la coscienza o mente superiore.

Rappresenta il confine che filtra e si assicura che non passi nulla di inappropriato dall’intestino (emozioni non digerite e tossicità alimentari) verso il cuore.
Non consente il passaggio di emozioni tossiche, esattamente come a livello fisico, impedisce che entrino sostanze tossiche nel sangue, filtrando e trasformando il sangue proveniente dall’intestino (dalla digestione) in sangue “vero” e depurato dalla tossicità.

Parallelamente, tutte le impurità originate dalla digestione saranno filtrate dallo stesso in modo che il sangue abbia una composizione adeguata alle esigenze del nostro organismo.

Una delle cause principali di una salute cagionevole o del fatto che ci ammaliamo, è radicata nella perdita di forza degli organi del nostro corpo e nello stress causato dal tipo di vita complessa che conduciamo oggigiorno.

Generiamo problemi pisco-emozionali che, per la maggior parte, somatizziamo a livello organico. Il fegato condiziona e regola questa capacità così umana di stressarsi e somatizzare.

contenimento emotivo, somatizzazione

Quando il fegato si logora, si soprasatura o si intossica, a causa di una cattiva alimentazione (abuso di proteine animali, sale, fritture, latticini, alcol, agenti tossici chimici o fisici, ambientali o alimentari) riscontra più difficoltà a depurare le emozioni e a renderle assimilabili. Di conseguenza, non riesce a portare a termine la sua funzione di attenuare l’effetto di un impatto emozionale indesiderato e regolare la nostra capacità di reazione e gestione di fronte a una situazione avversa.

Se il fegato si trova in cattive condizioni, immagazziniamo emozioni come la frustrazione e il contenimento emotivo che non ha niente a che vedere con la parte spirituale ma con la rabbia, l’intolleranza, la contrarietà, l’aggressività contenuta, la colpevolezza, ecc. che rappresentano tutte emozioni non digerite.

 Il contenimento emotivo è una delle principali cause del blocco di energia nel fegato e impedisce che l’energia circoli appropriatamente nell’organismo.

L’energia non si distribuisce in modo uniforme a tutti gli organi e alle zone del corpo e può produrre un eccesso in alcuni e una carenza in altri.

L’emozione traumatica vissuta intensamente, in solitudine e senza soluzione apparente può fare pressioni sull’inconscio corporeo affinché metta in moto una risposta biologica che possa alleviare o smorzare in qualche modo tale tensione emotiva, dando luogo alla somatizzazione.

Test degli organi

Per stabilire se esistano logorii o sovrasaturazioni del fegato, dopo l’esecuzione preventiva del Pretest, senza registrare nulla (in stato neutro) o dopo aver registrato un AR nascosto dal campo chimico, collocheremo il filtro del fegato del kit del test degli organi basico o del test degli organi ampliato.
Se il filtro ci dà AR, significa che sussiste uno squilibrio nel fegato, quindi registreremo l’informazione e cercheremo il trattamento.

Per trovare il trattamento, provocheremo inizialmente uno stimolo toccando il chakra di ciascuna mano per verificare che una delle due braccia ci risponda.

Dopodiché possiamo collocare i diversi mudra energetici, emotivi, chimici e strutturali sull’ombelico del paziente o sopra il braccio del chakra della mano che ha risposto di fronte allo stimolo.  In questo modo, localizzeremo il campo su cui occorre maggiormente lavorare per trattare il problema epatico.

Analía Iglesias (analia@sibuscas.com)

Kinepharma

Feb 18, 2016

Il potere di EFT “tapping” e come aiutare noi stessi con la kinesiologia emozionale

 Meridiano Intestino Tenue 3

 EFT è un acronimo inglese che sta per Tecnica di Libertà Emozionale. Questo strumento, dimostratosi altamente efficace, si basa sull’idea che tutte le emozioni negative si originano da uno squilibrio o interferenza nel sistema energetico naturale del corpo, così come, inversamente, qualsiasi emozione negativa quale paura, tristezza o rabbia si manifesta nel nostro sistema energetico causando blocchi e disturbi.

La tecnica EFT Tapping utilizza gli stessi meridiani energetici già noti nell’agopuntura e agopressione. Picchiettando delicatamente con le dita i punti chiave dei meridiani, contribuiamo a ripristinare nel sistema il naturale equilibrio e a restituire al nostro canale di energia la sua libertà di movimento.

Di seguito si indicano alcuni dei punti di agopuntura più rilevanti nell’applicazione del EFT Tapping:

1-      Lato esterno della mano, corrispondente al meridiano Intestino Tenue 3. È conosciuto come punto karate essendo ubicato negli angoli di entrambe le mani che coincidono con la zona con cui un karateka colpisce qualunque oggetto.

2-      Inizio del sopracciglio, ovvero, il lato più vicino al naso. Questo punto è bilaterale e corrisponde al meridiano Vescica 2.

3-      Estremità laterale dell’occhio o coda dell’occhio, ovvero, il lato in prossimità dell’orecchio.  Questo punto corrisponde al meridiano Vescica Biliare 1 ed è bilaterale, quindi il tapping deve essere effettuato su entrambi i lati contemporaneamente.

4-      Sotto l’occhio, proprio sotto l’inizio dell’osso. Questo punto corrisponde al meridiano Stomaco 1.

5-      Sotto il naso, proprio sopra il labbro superiore. Questo punto corrisponde al meridiano Vaso Governatore 26.

6-      Mento, situato sotto il labbro inferiore, corrisponde al punto 24 del meridiano Vaso Concezione.

 Punti di agopuntura

7-      All’inizio delle due clavicole, in corrispondenza del meridiano Rene 27.

8-      Sotto il braccio, al di sotto delle ascelle, nelle costole. Questo punto corrisponde al meridiano Milza 21.

9-      Nell’area dell’apice della testa, localizzata nella parte superiore-centrale del capo. Corrisponde al meridiano Vaso Governatore 20.

 Come già sappiamo, mentre applichiamo la tecnica del tapping, dobbiamo concentrarci su pensieri legati al dolore che proviamo, ricordi infelici, emozioni scomode, dipendenze da cibo o qualsiasi altro problema su cui desideriamo lavorare.

Se realizzata correttamente, i fattori emozionali soggiacenti che contribuiscono al problema, generalmente vengono liberati insieme ai blocchi di energia.

A volte, il miglioramento dello stato emozionale o salutare è permanente mentre in altri casi il processo deve continuare; ciò significa che ripeteremo il procedimento ogni volta che i sintomi si ripresentano e verificheremo che si riducano o eliminino rapidamente.

Durante il giorno, si susseguono innumerevoli situazioni emozionali e questo fa sì che, in alcuni casi, il paziente non riesca a individuare correttamente l’emozione o il problema che lo sta interessando. Con la kinesiologia emozionale siamo in grado di scoprirlo.

A questo scopo, possiamo utilizzare un qualsiasi Kit de test emozionale ed energetico.  Con il kit di test emozionale è possibile capire verso che tipo di emozioni tende il paziente mentre con il kit delle emozioni negative, possiamo scavare più in profondità e determinare l’emozione concreta su cui è necessario lavorare con tecniche di liberazione emozionale.

Analía Iglesias (analia@sibuscas.com)

Kinepharma

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