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4 rimedi omeopatici comuni per il raffreddore nei bambini

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Sebbene esistano vari rimedi omeopatici raccomandati per il raffreddore, quelli indicati di seguito sembrano essere alcuni tra i più comuni per i bambini.

ACONITUM: Si tratta di un rimedio utile in particolare nelle prime 24 ore dall’inizio del raffreddore. In generale i bambini sviluppano il raffreddore o la tosse dopo essere stati esposti al clima freddo e secco. Si risvegliano durante il sonno a causa della tosse secca e roca. Hanno la bocca secca, difficoltà respiratorie e scarsa espettorazione. La tosse peggiora con il freddo a causa dell’ingestione di acqua fredda, del fumo delle sigarette e durante la notte.

ALLIUM CEPA: Questo rimedio comune per il raffreddore è efficace quando i bambini hanno secrezioni nasali abbondanti e fluide, che peggiorano negli ambienti caldi e migliorano all’aperto. La secrezione nasale irrita le cavità nasali dei bambini, provocano disagio quando devono soffiarsi il naso. Possono inoltre presentare un abbondante lacrimazione (senza bruciore). Gli occhi sono spesso arrossati e i bambini tendono a sfregarli. Provano inoltre una sensazione di formicolio al naso e hanno forti starnuti. A volte la secrezione nasale parte dalla cavità sinistra per poi spostarsi a destra. Talvolta i bambini possono avere mal di testa congestizio nella parte frontale del capo.

raffreddore nei bambini

EUFRASIA: I bambini che hanno bisogno di usare Euphrasia presentano un’abbondante lacrimazione e una lieve secrezione nasale. Il bianco dell’occhio e le guance si arrossano a causa dell’abbondante lacrimazione. I sintomi oculari peggiorano all’aperto. L’abbondante secrezione nasale, spesso accompagnata da starnuti, peggiora durante la notte, quando i bambini dormono, e in caso di clima ventoso. Dopo un giorno o due di secrezioni abbondanti, il freddo si sposta verso la laringe, provocando una tosse forte e una voce rauca. La tosse peggiora durante il giorno e migliora quando si va a dormire.

PULSATILLA: Questo rimedio viene solitamente somministrato ai bambini che soffrono di raffreddori acuti o cronici. In generale presentano muco denso, giallo o verdastro, e secrezioni ridotte (che non irritano né bruciano le cavità nasali o la pelle del viso). In questi casi la congestione nasale peggiora la sera, soprattutto quando vanno a dormire, determinando una respirazione a bocca aperta durante il sonno. La congestione nasale tende ad alternarsi nelle cavità nasali. E peggiora in ambienti caldi, fluidificandosi invece all’aperto.  Nonostante la bocca secca, i bambini non presentano sensazione di sete.

La Pulsatilla è un rimedio omeopatici  molto comune per gli starnuti nei neonati, soprattutto in presenza di secrezioni nasali gialle o verdastre. I bambini che più comunemente si adattano alla sindrome della Pulsatilla sono emozionali, sensibili, temperamentali, piangono facilmente. Hanno bisogno di affetto e simpatia e sono facilmente impressionabili.

 

 

 

 

 

Mag 12, 2016

L’importanza dei Sali di Schüssler e come diagnosticare carenze in Kinesiologia

Sali di Schüssler

I Sali di Schüssler possono rivelarsi molto utili per la cura di molte malattie croniche e per evitare la formazione di malattie funzionali, ossia patologie che ostacolano il buon funzionamento di alcuni dei nostri organi.

I Sali di Schüssler non sono altro che il frutto delle ricerche approfondite del dottor Wilhelm Heinrich Schüssler (1821-1898) che, insieme ad altri specialisti del tempo, diede vita a quella che oggi conosciamo come “biochimica”.

Schüssler iniziò le sue ricerche con l’obiettivo di creare una terapia che semplificasse gli infiniti rimedi dell’omeopatia.

Per portare a termine i suoi studi, si dedicò all’analisi delle ceneri dei corpi cremati. Scoprì che nei diversi tessuti e organi dell’essere umano predominano differenti sali minerali. Per questo motivo, i sali presenti in un particolare tessuto avrebbero potuto rappresentare una soluzione nel caso di una malattia riguardante il tessuto stesso.

Il Dottor Schüssler registrò numerose cartelle cliniche, appartenenti alle persone le cui ceneri venivano analizzate, prendendo in forte considerazione la loro data di nascita e il tipo di malattie che avevano contratto. Grazie a ciò, dimostrò che tutti i pazienti presentavano quantomeno la carenza di un sale fondamentale o base e di uno secondario o complementare. Queste carenze di sali minerali nei tessuti, poi, coincidevano con le malattie sofferte.

biochimica

La biochimica di Schüssler afferma che, nella composizione del nostro organismo, esistono in forma naturale 12 sali minerali, fornitici anche attraverso l’alimentazione, a partire dai quali si possono elaborare rimedi al fine di normalizzare le funzioni alterate del corpo, stimolandone il recupero.

Per esempio;

–          se durante il processo di crescita e di formazione delle ossa interviene, tra gli altri sali, il fosfato di calcio, è comprensibile e necessario fornire questa sostanza all’organismo in caso di rottura o di osteoporosi, in modo da permettere un corretto recupero.

–          se i sali che intervengono nel tessuto muscolare sono il fosfato di magnesio e il fosfato di potassio, si può giungere alla conclusione che possano essere utilizzati in modo soddisfacente nel caso si verifichino problemi alla muscolatura.

Un altro passo importante è stato quello di realizzare che, se i sali si presentano sotto forma di polvere, si diluiscono nell’acqua e si bevono a piccoli sorsi, la maggior parte di essi viene assorbita dalla mucosa orale. In questo modo, non seguendo il lento processo digestivo, l’acido cloridrico presente nello stomaco non interferisce e l’assorbimento è sicuramente maggiore.

Con la scoperta della diluizione omeopatica dei sali minerali, vennero rivelati i Sali di Schlüsser, 12 importanti minerali che armonizzano il metabolismo, dal momento che stimolano e regolano la sua capacità autocurativa senza rischi di effetti collaterali.

Ma come possiamo diagnosticare le carenze di sali minerali attraverso la kinesiologia?

Test diagnostico per le carenze di Sali di Schüssler

Per sapere esattamente di quale Sale ha bisogno il nostro corpo, collocheremo sopra il nostro ombelico il filtro diagnostico dei Sali di Schlüssler allo stato neutro, in modo da identificare una possibile carenza di sali minerali. Il cambiamento dell’AR ne indica la presenza.

Successivamente, facciamo passare ognuno dei 12 filtri di Sali di Schlüssler per determinare qual è quello necessario alla cura della nostra carenza.

Possiamo anche far passare direttamente i 12 filtri di Sali di Schlüssler, senza il bisogno di alcun filtro diagnostico, e verificare seduta stante quale sale può migliorare la nostra salute.

Analía Iglesias (analia@sibucas.com)

Kinepharma

Mar 10, 2016

Le dosi infinitesimali e gli 8 principi dell’omeopatia

omeopatia

Agiscono analogamente al sole, che può produrre una grande quantità di reazioni biochimiche negli essere viventi benché i suoi raggi siano privi di materia, ossia trasportino solo energia, provocando effetti sia fisici che emotivi sulla persona.

Conosciamo la capacità del sole di aumentare la produzione di melanina della pelle favorendo l’abbronzatura, di accrescere la produzione di alcuni neurotrasmettitori e di generare un effetto antidepressivo.

Tutto ciò senza che i raggi solari contengano alcun principio chimico che influisca sul nostro organismo.

Le dosi omeopatiche funzionano allo stesso modo, con una quantità di materia così straordinariamente piccola, quasi impercettibile, ma che ha comunque la capacità fisica di provocare delle reazioni biologiche in qualunque essere vivente, che si tratti di una persona, di un animale o di una pianta.

Queste dosi di sostanze chimicamente attive e così infinitamente piccole vengono definite dosi infinitesimali.

L’omeopatia presenta 8 principi di base che regolano questa disciplina.

1 Il principio di similitudine: “Similia Similibus Curentur” che significa “il simile si cura con il simile”.

2 La forza vitale: si riferisce all’energia che regola le funzioni vitali di ciascun individuo.

3 La vix medicatrix: è la forza autocurativa della natura stessa, che tende sempre a mantenere l’integrità dell’individuo. La natura: il nostro organismo soffre di squilibri (malattie) e la funzione dell’omeopatia e di tutta la medicina naturale è aiutare l’organismo affinché la sua stessa natura recuperi l’equilibrio da sola.

4 L’individualità morbosa: ogni essere vivente sviluppa le malattie in un modo particolare.

5 L’individualità medicamentosa: è la prescrizione di un medicinale individuale a seconda dei sintomi di ciascun malato.

6 Sperimentazione pura: è lo studio dei sintomi provocati da una certa sostanza e la dimostrazione della sua capacità curativa.

7 La dose minima: si riferisce alla dose, in concentrazioni molto ridotte, di farmaci omeopatici.

8 I miasmi: includono le malattie croniche, l’eredità e le tendenze individuali a soffrire di alcune tipologie di malattie.

Il principio di similitudine afferma che il simile può curare il simile. Quindi, tutte le sostanze in grado di provocare alcuni sintomi sull’individuo sano sono anche capaci di curarli nel malato in cui si manifestano.

Un esempio è l’effetto che produce il taglio di una cipolla sulle mucose. Il naso cola e gli occhi lacrimano, sintomi simili al raffreddore comune. Per questo motivo, la cipolla “Allium cepa”, in dosi omeopatiche, è uno dei medicinali omeopatici abituali per la cura del raffreddore comune.

dose minima

Il principio della dose minima è molto importante in lomeopatia, poiché da esso dipende l’efficacia del trattamento. Consiste nel determinare la quantità minima di sostanza capace di provocare la reazione desiderata nell’individuo.

I trattamenti omeopatici vengono elaborati partendo da qualsiasi sostanza di origine animale, vegetale, minerale o di sintesi che, preparata in un modo specifico e rispettando severi processi di diluizione e dinamizzazione, dimostra un potenziale terapeutico.

Circa il 40% dei trattamenti omeopatici è di origine vegetale, il 10% è di origine animale e il 50% è di origine minerale, chimica, ecc.

Attraverso alcuni protocolli ben definiti di successive diluizioni e agitazioni, le tossine delle sostanze utilizzate dopo il processo di elaborazione diventano innocue.

In seguito a questi trattamenti vengono impregnate in un eccipiente inerte, il lattosio, di dimensioni e forme diverse, come sfere, granuli compressi o in alcuni paesi zuccherini.

Eseguendo un test omeopatico è possibile determinare la cura omeopatica adatta e le dosi con cui è necessario trattare il nostro paziente.

Omeopatia per la cura dell’occhio

Chi non hai mai avuto problemi agli occhi?. Molti bambini, soprattutto in estate, si svegliano con un occhio o con entrambi gli occhi arrossati, come appiccicosi, occhi rossi, classici sintomi di congiuntivite o di “occhio rosa”, che è un’infiammazione della congiuntiva (la sottile membrana che copre la superficie interna delle palpebre e la parte bianca del globo oculare).

Si tratta di un disturbo piuttosto fastidioso, e lo dico per esperienza personale, dal momento che la mia passione per il nuoto fa sì che spesso il cloro mi provochi irritazioni agli occhi, disturbi oculari di tutti i tipi e secchezza.

Questi disturbi, se non risolti velocemente, possono diventare quasi cronici poiché una volta alterato l’equilibrio di questa parte del corpo, qualsiasi fattore irritante (inquinamento, polvere, fumo o altri fattori) accelerano l’infiammazione e l’infezione dell’occhio.

Se non risolti in breve tempo daranno sicuramente luogo una congiuntivite, infiammazione della congiuntiva, o a una cheratite, che è l’infiammazione della cornea.

Le cause della congiuntivite possono essere di due tipi:

Infettiva

  • Batterica
  • Virale
  • Parassitaria
  • Micotica

Non infettiva

A partire da un’irritazione continua provocata da un’attività come il nuoto, nella quale l’occhio è a contatto con l’acqua che contiene cloro o per altri motivi, come la mancanza di liquido lacrimale o problemi di rifrazione dell’occhio non corretti.

  • Allergico
  • Tossico (causato da agenti irritanti quali il fumo, l’inquinamento ambientale, la polvere, ecc.)

I sintomi tipici che si presentano nei pazienti sono gli occhi arrossati e le palpebre appiccicose al mattino, a causa dell’incremento delle secrezioni dell’occhio.

Si possono verificare anche gonfiore dell’occhio (blefarite), che risulterà parzialmente chiuso, sensazione della presenza di un corpo estraneo e pressione nell’occhio e sensazione di bruciore. Tali sintomi possono tuttavia cambiare da un paziente all’altro. In alcuni casi si presentano anche fotofobia e lacrimazione.

Rimedi omeopatici per la cura dell’occhio

L’omeopatia può sicuramente migliorare questi sintomi e curare con successo la congiuntivite e le problematiche legate all’occhio. Vediamo alcuni rimedi per trattare questi disturbi agli occhi:

Apis mellifica:

Palpebre gonfie, occhi con congiuntive molto arrossate, quasi scarlatte come si trattasse di carne viva, specialmente agli angoli dell’occhio. È possibile che siano presenti bruciore, palpebre appiccicose e lacrimazione. La persona che ha bisogno del rimedio si sente spesso irritabile.

Arsenicum album:

Bruciore agli occhi, con lacrimazione acida-acre. Palpebre rosse, soprattutto sui bordi, edematose, irritate, granulose. Infiammazione esterna molto dolorosa con fotofobia e lacrimazione.

Belladonna:

I pazienti che hanno bisogno di questo rimedio presentano spesso arrossamento agli occhi, come fossero iniettati di sangue. Può presentarsi anche un dolore pungente all’occhio, accompagnato da una sensazione di calore. Il paziente può presentare anche febbre. È molto utile nei casi in cui la comparsa dei sintomi è molto rapida.

Eufrasia:

È utile in caso di lacrimazione che brucia sulla pelle degli occhi e della zona circostante. A volte si forma una secrezione verdastra o biancastra, accompagnata da una sensazione di sabbia negli occhi. Può verificarsi anche una lieve e costante secrezione dal naso.

Argentum nitricum:

Questo rimedio si usa quando le palpebre presentano gonfiore e secrezione giallastra simile a pus, arrossamento della parte bianca dell’occhio (sclera) e degli angoli interni. Gli occhi possono presentarsi stanchi e doloranti a causa di luce e calore. Servono compresse fredde e aria fresca.

Mercurius solubilis:

I pazienti che hanno bisogno di questo rimedio spesso si sentono male e sono sensibili a caldo e freddo. La secrezione è di colore giallastro e può irritare le palpebre e i margini dell’occhio. Si possono verificare anche eruzioni attorno agli occhi e alle palpebre.

Echinacea:

Si combina con gli altri rimedi per trattare le infezioni degli occhi. Contribuisce ad eliminarne le cause.

Pulsatilla:

Questo rimedio si usa quando sono presenti cospicue secrezioni dense e giallastre negli angoli interni degli occhi, oltre a bruciore. Può essere presente un’infiammazione nell’area lacrimale. Le compresse fredde applicate sugli occhi sono in questi casi una buona soluzione.

Le varie aziende omeopatiche quali Lehning,  Heel,  Boiron offrono alcuni prodotti che combinano vari dei summenzionati rimedi per trattare questi disturbi. Tra questi desideriamo mettere in evidenza la soluzione oftalmica di Boiron, indicata per l’irritazione degli occhi e per i disturbi oculari in generale.

In chinesiologia prenderemo in esame le condizioni dell’occhio con il kit per gli organi nel quale troviamo la fiala per l’occhio in toto, il cristallino, la retina ecc.

 

Ángel Salazar Magaña (angelsalamag@gmail.com)

Kinepharma.

 

 

Il paradosso delle diluizioni nei rimedi omeopatici

La medicina omeopatica mostra una grande differenza rispetto a quella allopatica, poiché il prodotto è terapeuticamente tanto più potente quanto più è diluito, al contrario dei rimedi chimici solitamente utilizzati nella medicina ufficiale, poiché la loro diluizione fa sì che risultino meno attivi e pertanto abbiano un minore potere curativo.

Ciò dipende dal fatto che si tratta di rimedi “dinamici” che agiscono a un livello più profondo rispetto alla biochimica. Tale livello, detto “dinamico”, fa sì che il rimedio sia più potente, sebbene contenga un minore quantitativo di sostanza. Lo stesso Hahnemann rimase inizialmente sorpreso da questo risultato, poiché all’inizio era interessato a diluire la dose quanto possibile, al fine di ridurre i danni che il prodotto potrebbe causare nel paziente.

A partire da quel momento cambiò tutta la sua filosofia sulla terapia, come di legge in un articolo del 1827 nel quale Hahnemann esprimeva le sue perplessità in merito al potere terapeutico della diluizione su un farmaco frantumato. Dichiarava che la dose dinamica nelle diluizioni che andavano oltre le leggi della chimica non mostrava lo stesso comportamento rispetto alle dosi solitamente utilizzate, in modo tale che l’utilizzo di rimedi appropriati nella miscela fortemente diluita non creava un problema, ma al contrario rafforzava il miglioramento.

Questo è il paradosso dell’omeopatia e dei suoi rimedi e che risulta tanto incomprensibile e frustrante per la maggior parte dei medici che si sono formati in occidente. Per loro l’idea che o rimedi molto diluiti possano produrre forti effetti curativi pare essere priva di ogni senso dal punto di vista della fisica newtoniana.

Ciò è poi stato condiviso da altri medici come Wilhelm Lux (1796-1849), uno dei collaboratori di Hahnemann. Egli supponeva che tutte le patologie contagiose recano in sé il veicolo della propria cura. Per questo motivo ha sperimentato un rimedio contro il carbonchio, diluendo fino a 30 una goccia di sangue di un animale colpito dalla malattia”.

La sua conclusione fu la stessa di Hahnemann: le diluizioni elevate erano più potenti rispetto a quelle ridotte, dunque il loro potere farmacologico era più forte. Lo denominò “aumento energetico della diluizione”, mettendo in risalto l’importanza di tali processi di potenziamento.

Di fatto oggi le patologie croniche vengono trattate nell’omeopatia con l’uso delle diluizioni più alte, partendo ad esempio da 30 DH.

Impieghi dell’omeopatia in unzione della diluizione

La conclusione di tutto ciò è dunque che le informazioni omeopatiche possono essere modulate con le varie diluizioni utilizzate. Per tale motivo gli impieghi dell’omeopatia variano in funzione delle potenze utilizzate:

  • Le basse diluizioni, comprese tra 1 e 8 DH, stimolano le funzioni fisiologiche, più orientate all’organo interessato dal problema e nelle patologie acute.
  • Le diluizioni intermedie, comprese tra 8 e 30 DH, regolano le funzioni fisiologiche, che presentano una maggiore estensione sintomatica. Inducono il sistema interessato al recupero, trattandosi di patologie acute che possono diventare croniche in un futuro prossimo.
  • Le diluizioni elevate, oltre 30 DH, agiscono nell’ambito della persona nel suo insieme, a livello di tutto l’organismo. Tratta sia il rapporto multisistemico degli organi sia la modalità di razione psicologica del paziente rispetto alla patologia e al suo stato d’animo. Viene utilizzata nelle patologie croniche, con un effetto durevole e un forte effetto mentale.

 

Ángel Salazar Magaña (angelsalamag@gmail.com)

Kinepharma.

Trattamento dell’arteriosclerosi con l’omeopatia

Da sempre si dice che l’uomo è vecchio quanto le sue arterie. Migliori sono le condizioni delle nostre arterie, maggiori sono le probabilità di una vita lunga e in salute. Ma oggi il principale rischio per la nostra salute riguarda l’arteriosclerosi, prima causa di morte in occidente, oltre a una serie di problematiche legate alla salute quali: ictus, cardiopatie, apoplessie, ipertensione arteriosa, per citarne soltanto alcune.

Il termine arteriosclerosi descrive varie patologie connesse al sistema cardiovascolare e le molte arterie e i vasi sanguigni che lo compongono. Si contraddistingue per l’ostruzione delle arterie del nostro corpo e la sua incidenza aumenta con l’età.

Si tratta di un processo graduale, tramite il quale le nostre arterie perdono elasticità e flessibilità. Tale indurimento non costituisce di per sé una patologia, ma in concomitanza con alti fattori quali tabagismo, stress e una non corretta alimentazione ricca di grassi può diventare in poco tempo un disturbo grave. L’arteriosclerosi può provocare una riduzione dell’irrigazione sanguigna, sclerosi e ispessimento delle pareti delle arterie.

L’arteriosclerosi si differenzia dall’aterosclerosi. Quest’ultima implica l’accumulo di depositi grassi nelle pareti più interne delle arterie di dimensioni medie e grandi. L’aterosclerosi conduce spesso a patologia coronarica, infarto e altre problematiche, poiché determina la comparsa di coaguli di sangue nelle arterie e l’indurimento delle stesse. Tali eventi si verificano tuttavia soltanto in stadio avanzato.

I sintomi più comuni dell’arteriosclerosi dipendono prevalentemente dal fatto che le arterie siano le più colpite, ma solitamente comportano ipertensione, patologia arterioso coronarica, vertigini, impotenza negli uomini e infarto o paralisi in casi estremi.

Trattamento omeopatico dell’arteriosclerosi

In questi anni sono stati effettuati abbastanza studi sulle terapie omeopatiche, con ottimi risultati. Leggiamo dunque maggiori informazioni sull’omeopatia applicata a questa patologia. Si è osservato che con il trattamento omeopatico giusto le modifiche determinate dall’arteriosclerosi possono essere invertite, anche in pazienti con storia familiare positiva. Ciò avviene sempre purché si modifichino le abitudini alimentari e lo stile di vita in generale, inserendo un esercizio fisico moderato. I principali rimedi omeopatici per l’arteriosclerosi sono i seguenti:

Tabacum

Secondo Boger y Cartier, si tratta del rimedio omeopatico più frequentemente consigliato nei casi di angina pectoris con arteriosclerosi delle coronarie e ipertensione arteriosa. La diluizione è solitamente pari a 3 o 4 CH.

Baryta Muriatica

È indicato per i pazienti di età avanzata. Questo farmaco provoca lesioni alle vene e alle aorte, simili a quelle causate dall’ateroma senile. Dal punto di vista della terapia omeopatica è ideale, dal momento che sarebbe difficile trovare un altro farmaco analogo a questo rispetto all’arteriosclerosi. Ciò perché si basa sulla legge dell’analogia, ovvero qualcosa che può provocare la patologia in dosi massicce, con piccole dosi ha un effetto terapeutico. Il concetto è simile a quello dei vaccini.

Risulta pertanto efficace nel trattamento dell’ipertensione arteriosa, della degenerazione vascolare, nelle patologie cerebrali di origine vascolare, negli aneurismi, in caso di nausea, ecc. Viene solitamente utilizzato in dosi pari a 3CH, 6 CH o 30 CH.

Aurum muriaticum

Secondo il dottor Gisevius di Berlino si tratta del rimedio migliore per questa patologia. Lo usa con diluizione 4CH con ottimi risultati e lo consiglia per l’ipertrofia del cuore, per la congestione al petto e per le palpitazioni forti alla testa. È ottimo nelle persone di età avanzata ed è particolarmente indicato per i problemi arteriosi alla testa.

Natrum Iodatum

Estremamente utile nell’ipertensione arteriosa in diluizione 1CH, particolarmente all’inizio del trattamento, passando poi man mano che si procede nel trattamento a 3CH e a 4CH. Il battito rallenta, si fa meno intenso, soprattutto in caso di arteriosclerosi con angina pectoris e in caso di vertigini e dispnea.

I summenzionati rimedi sono i rimedi specifici che possono risultare necessari durante il trattamento dell’arteriosclerosi nei pazienti. Tuttavia, il trattamento omeopatico deve implicare una terapia costituzionale al fine di invertire le modifiche e arrestare il progredire di qualsiasi patologia, inclusa l’arteriosclerosi.

Tuttavia, in chinesiologia è possibile utilizzare un kit per il test omeopatico per verificare quale sia il trattamento più indicato.

 

Ángel Salazar Magaña (angelsalamag@gmail.com)

Kinepharma.

Cos’è la medicina vibrazionale?

La Medicina vibrazionale, nota anche come medicina dell’energia, è il trattamento di cura della salute della “nuova era”. Gli scienziati stano chiudendo la frattura esistente tra la medicina occidentale tradizionale e le terapie supplementari, per aiutarci a comprendere le differenze tra le due opzioni e come i terapeuti possono lavorare con entrambe al fine di creare un trattamento integrale della salute dei clienti che coinvolge copro, mente e spirito.

Cos’è la medicina vibrazionale?

Il suo approccio alla diagnostica e al trattamento delle patologie si basa sul concetto che siamo tutti dei sistemi unici di energia. Secondo questa idea è possibile diagnosticare vari tipi di patologie basandosi sulla conoscenza delle varie frequenze energetiche derivanti dal corpo umano e che possono essere misurate.

Esistono parecchi esempi di energia vibrante: il suono, la luce, le onde radio, i raggi X e il forno a microonde sono soltanto alcuni. La medicina vibrazionale tiene in considerazione tutte le forme di energia vibrazionale che contribuiscono a modificare il sistema dell’energia umana. Dal punto di vista della fisica quantistica, le molecole biochimiche che costituiscono il corpo fisico costituiscono anche una forma di energia vibrazionale.

Fu Albert Einstein a scoprir che la materia e l’energia sono due forme diverse che esprimono la medesima cosa. Le cellule contengono molecole costituite da componenti più piccoli chiamati atomi. La teoria di Einstein fu provata e dimostrata a livello atomico, pertanto si può dire che nel livello atomico il corpo umano è costituito da vari tipi di energia vibrazionale.

Il modello di vibrazione

Le nostre cellule e i nostri organi sono sostentati da una serie di sistemi di distribuzione di energia specializzati, alimentati dai principi nutritivi e dall’ossigeno, come altresì da un flusso di energia vitale. Ciò è stato riconosciuto da molto tempo dalla medicina orientale, nota come qi o prana. Tale energia può essere migliorata o inibita da vari fattori.

Nella medicina vibrazionale uno dei fattori riconosciuti come responsabili del flusso di energia vitale sono le nostre emozioni, i nostri comportamenti, il modo in cui ci relazioniamo con gli altri e la nostra consapevolezza. In questo modello le nostre emozioni non fanno riferimento soltanto alle reazioni neuro-chimiche nel sistema limbico del cervello, ma sono anche influenzate da un maggiore campo di energia spirituale. Le nostre reazioni agli eventi della vita non solo si registrano nella nostra memoria, ma coinvolgono anche i sette principali centri di energia vitale del corpo (chakra) e sono responsabili dei nostri modelli di comportamento, atteggiamento, pensiero e credenza, come altresì delle problematiche fisiologiche associate al sistema nervoso.

Un altro aspetto del modello vibrazionale di guarigione riguarda il riconoscimento dell’importanza dell’energia spirituale. L’aspetto spirituale può essere visto come una forza motivante che migliora il corpo fisico.

È il corpo fisico consentire che lo spirito che ospita interagisca con altre persone e abbia relazioni importanti quali apprendere e creare. Sono queste esperienze e il suo effetto sull’energia vitale l’approccio fondamentale della guarigione vibrazionale. I due sistemi energetici operativi principali sono il sistema dei meridiani e il sistema dei chakra.

Tecniche di guarigione vibrazionale

Esiste un numero sempre maggiore di terapie che lavorano sul sistema vibrazionale del corpo: agopuntura/agopressione, rimedi omeopatici, essenze floreali, il suono, il colore, la guarigione con cristalli e reiki (guarigione con le mani), per citarne soltanto alcuni.

Vista l’origine dei blocchi energetici (tramite le reazioni alle esperienze di vita) il trattamento è specifico per ciascun individuo. I terapeuti che praticano in questo modo vengono visti come strumento che agevola il processo di guarigione, dal momento che il loro lavoro consiste nell’aiutare le persone a comprendere e a creare le modifiche di cui i pazienti hanno bisogno nella loro vita.

La cura del corpo vibrazionale

Il punto chiave per quanto riguarda la medicina vibrazionale è l’approccio alla spiritualità, alle emozioni, agli atteggiamenti, ai comportamenti e alle credenze. Ci sono dei passaggi che si possono fare per migliorare le frequenze di vibrazione del proprio corpo, una semplice modifica al comportamento, come l’aumento dell’esercizio fisico, il miglioramento nell’alimentazione o il fatto di prendersi del tempo per esaminare i propri obiettivi e la propria posizione nella vita può scatenare una variazione in un sistema energetico, migliorando il flusso della forza vitale, che si traduce in una reazione fisica immediata.

Analizzare le aree della nostra vita nelle quali ci sentiamo bloccati, prefissando delle mete, e la cosa più importante è adottare le opportune misure volte a creare un cambiamento di vita. Annoteremo i nostri sentimenti man mano che avanziamo verso il nostro obiettivo. Registreremo qualsiasi cambiamento nel nostro copro fisico e ciò ci conferirà una sensazione di potere sulla nostra vita e sulla nostra salute.

 

Angel Salazar (angelsalamag@gmail.com)

Kinepharma.

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