Intolleranza al glutine
Il glutine è una miscela proteica presente non solo nel grano, ma in tutte le specie di Tritico, come il frumento, il farro, il kamut, la segale, l’orzo, l’avena e le loro varietà ibride.
L’intolleranza al glutine viene comunemente chiamata “malattia celiaca”. Si manifesta in individui geneticamente predisposti attraverso una reazione infiammatoria, provocata da un problema immunitario causato da questa proteína. Tutto ciò avviene a livello della mucosa dell’intestino tenue, nel quale l’assorbimento corretto delle sostanze nutritive viene meno.
I sintomi che si presentano sono solitamente perdita di appetito e di peso, distensione addominale, anemia, diarrea cronica e vomito. Nei bambini, invece, provoca un ritardo della crescita, che generalmente si verifica poco dopo l’inizio di assunzione di cereali. Molte volte, però, si ha una situazione asintomatica, soprattutto al principio.
Questa malattia viene associata ad altre, come l’anemia, l’infertilità, l’osteoporosi, la malattia tiroidea o la depressione. Per questo motivo lo sviluppo di una di queste patologie può essere dovuto all’intolleranza a questo alimento.
E’ necessario porre molta attenzione alle etichette degli alimenti, perché la maggior parte di essi contengono glutine, anche se in piccole percentuali. Si possono invece consumare cibi naturalmente privi di glutine come il riso, il mais, la frutta, le patate, la verdura e la carne e il pesce non lavorati.
L’intolleranza al glutine non deve essere confusa con l’allergia al glutine. Per quest’ultima il consumo di glutine è assolutamente vietato, perchè può provocare uno shock anafilattico o addirittura la morte.
Come possiamo identificare questa malattia con la kinesiologia?:
Prima di tutto, si può verificare la presenza di un’intolleranza alimentare grazie alla fiala causticum D 30, che provocherà un AR se posta sul paziente. La fiala di glutine, in contrasto, correggerà questo AR (Arm Reflex o l’accorciamento del braccio). Questo materiale si può trovare nel kit intolleranze alimentari.
Angel Salazar
Kinepharma
Prevenire il diabete di tipo II in kinesiologia
Per la terapia antinfiammatoria, è necessario trovare quali sono i fattori scatenanti, i chiamati “triggers” in inglese, ad esempio le tossine esogene, endogene, le allergie, le disglicemie e i radicali liberi. Per questo, l’intestino riveste un ruolo fondamentale nel campo delle allergie e delle infiammazioni.
Nel diabete di tipo II, un gruppo di esperti guidati da Gerald I. Shulman dell’Università di Yale, nel New Haven, negli Stati Uniti, ha scoperto che l’insulina blocca la produzione di glucosio nel fegato attraverso l’inibizione della scomposizione dei grassi e che la soppressione del processo normale d’inibizione è dovuta al fatto che, a causa dell’infiammazione del tessuto adiposo (grasso), si verifica un aumento della produzione del glucosio epatico e iperglicemia.
Inizialmente si ha solo un aumento dell’insulina nel sangue, senza alcun sintomo (circa un quarto della popolazione, senza zucchero nel sangue e senza sintomi, ha un livello elevato d’insulina nel sangue). Tutto questo con il passare del tempo innesca un processo infiammatorio che colpisce il fegato, aumentando gli acidi grassi liberi, i trigliceridi e il colesterolo nel sangue, oltre a un aumento della pressione arteriosa e problemi cardiovascolari.
Un’altra conseguenza è l’inibizione della produzione di DHEA (Deidroepiandrosterone), un ormone che produce le surrenali, che a loro volta provocano un aumento del cortisolo e dell’ossidazione del fegato.
Come possiamo evitare un aumento di produzione d’insulina? Intervenendo fondamentalmente sui ricettori ormonali dell’insulina, per cercare di ripararli e farli funzionare in modo corretto. L’esercizio, la dieta e tutto ciò che colpisce la membrana cellulare come gli acidi grassi essenziali, lo zinco, la vitamina E, il cromo, il magnesio, l’acido alfa-lipoico svolgono un ruolo molto importante.
Come verifichiamo un livello alto d’insulina? Posizionando l’ampolla sul paziente si verifica un AR (Arm reflex). Se il livello di glucosio nel sangue è alto, ovviamente si manifesterà un AR. Inoltre, dobbiamo cercare problemi o disturbi metabolici, come la mancanza di ormoni sessuali, un eccesso di cortisolo o in particolare un’assenza di DHEA.
Ángel Salazar Magaña
Kinepharma.
Geopatologie e consigli pratici
La geopatologia, di cui molte volte non ci si rende conto, viene solitamente avvertita nella propria casa o nel proprio ufficio. Per questo motivo, quando facciamo un viaggio è importante utilizzare il mudra per verificare il nostro corretto rilassamento. Se, per esempio, in una camera manifestiamo un AR (Arm Reflex o l’accorciamento del braccio), è necessario cambiare sistemazione affinchè questo AR sparisca, in modo da dormire meglio e assicurare il nostro equilibrio energetico.
Per realizzare il mudra, bisogna collocare il dito indice sul pollice, il medio sotto al pollice, l’anulare sul pollice e il mignolo dritto. Quando il paziente presenta un AR, significa che è affetto da una geopatologia, che provoca un cambio di informazione all’interno del nostro organismo.
Possiamo anche utilizzare la fiala di Silice 60 DH o, in alternativa, di Lithium carbonicum D60, entrambe contenute in un kit di geopatologie.
I disturbi più comuni che le geopatologie possono presentare sono:
- Insonnia
- Astenia ad alzarsi o cronica
- Mal di testa o di schiena ad alzarsi
- Dolori reumatici
- Problemi circolatori o cardiaci (tachicardia senza causa apparente)
- Nervosismo, irritabilità
- Depressione
- Compromissione del sistema immunitario, malattie autoimmuni o degenerative
Consigli
Se abbiamo intenzione di cambiare casa, è fondamentale verificare la qualità biologica del luogo, per accettarsi che non si trovi nelle vicinanze di linee di alta tensione o trasformatori e che non sia caratterizzato da forti anomalie geobiologiche, tra cui i corsi d’acqua sotterranei.
Innanzitutto, vanno evitati i punti geopatogeni connessi alle stanza in cui dormiamo, lavoriamo o viviamo per diverse ore al giorno. I dispositivi che emettono radiazioni elettromagnetiche, come strumenti per ascoltare musica, televisioni, radio, computer e cellulari, devono essere allontanati da questi luoghi.
Dormire con la finestra aperta purifica l’ambiente dalle radiazioni ed evita di respirare aria rarefatta. E’ consigliabile preferire fibre naturali a vestiti sintetici e mobili trattati antisetticamente nella propria abitazione, soprattutto in camera da letto.
Angel Salazar Magaña
Kinepharma.
Diagnosticare il livello di stress con la tecnica di pre-stress in kinesiologia
Molte persone soffrono di stress. La nostra routine è solitamente caratterizzata da azioni quotidiane che tutti i giorni provocano in noi stress. Oggigiorno, siamo così abituati a essere stressati che la possibilità di passare del tempo in completo relax ci destabilizza.
Lo stress è una reazione fisiologica dell’organismo, nel quale intervengono diversi meccanismi di difesa grazie ai quali affrontiamo quelle situazioni percepite come pericolose o che richiedono uno sforzo (fisico, di attenzione, di memoria, ecc…).
Possiamo quindi dire che è una reazione a un problemache si presenta.Alcuni sintomi son facili da identificare, come il nervosismo, l’inquietudine e l’ansia, mentre altri meno, basti pensare all’ aumento delle pulsazioni e della sudorazione o alla dilatazione delle pupille.
Nonostante sia una reazione naturale e necessaria per la nostra sopravvivenza, il ritmo di vita e l’eccesso di obblighi provocano un abuso del sistema di difesa e porta con sé problemi di salute.
Quando questo meccanismo avviene troppo spesso, si manifesta un sovraccarico per l’organismo che crea tensione e provoca alcune malattie che ostacolano il corretto sviluppo e il buon funzionamento del corpo.
I primi sintomi che percepiamo sono, ad esempio, problemi di memoria, difficoltà di concentrazione e sbalzi di umore.
Le situazioni che ci causano stress sono varie e molteplici, soprattutto quando qualcosa non va, quando dobbiamo affrontare un cambiamento, iniziare un nuovo lavoro, chiudere una relazione, sposarci, fare un esame, un trasloco, accettare una malattia, quella di un familiare o la perdita di un caro.
Lo stress produce poi alcuni disturbi, come la perdita o la caduta dei capelli, la depressione, l’obesità o il sovrappeso, la diminuzione del desiderio sessuale e della fertilità, un ciclo mestruale irregolare, l’acne, l’ulcera, l’insonnia, problemi digestivi e malattie cardiache.
Ci sono persone che manifestano i disturbi provocati da stress solo nel momento in cui si trovano nella situazione scatenante. Se ciò accade, durante il test kinesiologicodell’AR il paziente non darà risposte affermative in relazionealle parti del corpo implicate. Il test muscolare, ossia quello sui muscoli collegati alla sintomatologia da stress, daranno un AR come risposta, dimostrandosi forti.
Per aiutare il corpo a ricordare un qualunque tipo di stress, possiamo utilizzare la tecnica del pre-stress.
Questa tecnica consiste nello stimolare i punti pre-stress mediante il tapping:
9VC
24VC
26VG
Dopo aver realizzato il tapping in questi tre punti, il nostro corpo ha riattivato o ricordato le reazioni latenti che ci provoca la situazione stressante, mostrandoci quali muscoli sono deboli e sui quali dobbiamo lavorare.
Abbiamo a disposizione circa 20 minuti per realizzare nuovamente il test muscolare. Grazie allo stimolo dei punti pre-stress, verificheremo che i muscoli, gli organi e i meridiani deboli che prima non davano risposta con un AR, ora lo fanno.
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