Perché gli integratori a base di vitamina B12 contengono cianuro?
All’insaputa della maggioranza dei consumatori, il cianuro si trova in una vasta gamma di vitamine e alimenti sotto forma di cianocobalamina.
Fortunatamente, ha un potenziale di dannosità estremamente basso poiché il cianuro è organicamente legato alla cobalamina (vitamina B12), che contribuisce a eliminarlo dall’organismo. Tuttavia, tale molecola si eliminerà in modo adeguato, a condizione che, l’organismo sia in buona salute e fisiologicamente risponda in maniera ottimale e che la persona non sia esposta in modo significativo al cianuro o a composti xenobiotici correlati.
La cianocobalamina si rinviene nel 99% delle vitamine contenenti B12 presenti sul mercato, poiché è relativamente economica (estratta dai fanghi di depurazione attivi o prodotta mediante sintesi chimica totale) e stabile (non deperibile).
Nonostante la sua ampia diffusione, non è la forma ideale di assunzione di vitamina B12, poiché il cianuro deve essere eliminato dalla cobalamina prima che possa svolgere le sue indispensabili funzioni biologiche nell’organismo. Sebbene siano in corso molte ricerche sul valore potenziale della vitamina B12 associata al cianuro, essa può potenzialmente causare problematiche ed eventuali danni.
Di fatto, quando una persona soffre di avvelenamento da cianuro, come a volte accade dopo l’inalazione di fumi o vapori contenenti tale sostanza e viene dunque sottoposta a terapia, che sostanza gli viene somministrata? L’Idrossicobalamina è sostanzialmente una forma naturale della vitamina b12 la quale legandosi con facilità al cianuro si trasforma in cianocobalamina (rendendolo dunque depurabile e idoneo a essere eliminato). Tale sostanza è poi rapidamente espulsa dall’organismo attraverso i polmoni e i reni.
Le persone con un carico corporeo maggiore o una maggiore esposizione al cianuro, come i fumatori, hanno meno probabilità di essere effettivamente in grado di depurare il cianuro in eccesso che assumono tramite la propria dieta o tramite gli integratori, rendendo i livelli solo apparentemente benefici riscontrati in alcune vitamine e alimenti un problema reale.
In realtà, questa non è la prima volta che emerge la possibile tossicità della cianocobalamina. Già nel 1992 è stato pubblicato un rapporto della Royal Society of Medicine degli Stati Uniti, in cui si sostiene la tesi della sospensione di questa sostanza dall’utilizzo negli integratori vitaminici. Un ulteriore ricerca pubblicata nel 1997 sulla rivista Blood, ha dimostrato che la cianocobalamina “antagonizza la vitamina B12 in vitro e causa la morte cellulare per carenza di metionina“.
Il cianuro in forma non vitaminica, ovviamente, è estremamente tossico. È interessante notare che la cianocobalamina è classificata come un pericoloso inquinante ambientale (se disperso in atmosfera) noto per causare gravi problemi di salute.
Un approccio completamente diverso per mantenere livelli adeguati di vitamina B12 è il sostegno al microbiota intestinale, tali batteri benefici infatti, sono responsabili della produzione di questa indispensabile vitamina. Ad esempio, il Lactobacillus reuteri è stato studiato per le sue proprietà generatrici di vitamina B12. Altre risorse alimentari utilizzabili come fonte di B12 bio-disponibile sono i funghi bianchi (champignon), la spirulina e la clorella.
La forma biochimica ideale della vitamina B12 come integratore è rappresentato dalla metilcobalamina, che, sebbene più costosa, è in grado di essere assorbita molto bene a livello sublinguale diventando prontamente disponibile dalle cellule sotto forma di metile.
Si deve inoltre rilevare che la categoria di farmaci noti come inibitori della pompa protonica (bloccanti del reflusso gastro-esofageo) impediscono l’assorbimento della vitamina B12 così come gli alimenti cucinati nel microonde subiscono l’inattivazione di tale vitamina.
Infine, occorre tener presente che se durante l’esecuzione del nostro test delle vitamine, osserviamo una carenza di vitamina B12, dobbiamo valutare se il problema deriva dal tipo di dieta (dieta ipo-proteica) del paziente o eseguire un test dell’apparato digestivo per valutare la possibilità di un eventuale problema a carico delle mucose, infezioni latenti, metalli pesanti o qualsiasi altra causa che ne abbia ridotto la capacità di assorbimento.
13 Proprietà terapeutiche basate su prove scientifiche dell’olio di cocco
Nonostante l’olio di cocco abbia sofferto di un certo disconoscimento a causa di alcune interpretazioni non veritiere negli ultimi anni, di rado riceve il riconoscimento che realmente merita. Non solo è un grasso saturo “buono” ma è anche un eccezionale agente terapeutico con molteplici e utili impieghi per la salute.
Tra gli esempi di come questo grasso saturo “buono” agisce in modo salutare sull’organismo, citiamo:
- Brucia i grassi: Paradossale, vero? Un grasso saturo che può accelerare la riduzione del grasso presente nella zona addominale. Per confermare tale effetto esistono attualmente due studi scientifici comprovati i quali dimostrano che solamente due cucchiai il giorno (30 ml), sia negli uomini sia nelle donne, sono in grado di ridurre la massa grassa addominale in un intervallo di tempo che varia da 1 e 3 mesi.
- Potenziamento cerebrale: Una ricerca pubblicata nel 2006 sulla rivista Neurobiology of Aging ha dimostrato che la somministrazione di trigliceridi a catena media (che si trovano più frequentemente nell’olio di cocco) in 20 soggetti affetti dal morbo di Alzheimer o da lieve deterioramento cognitivo ha portato a un aumento significativo dei corpi chetonici (ad appena 90 minuti dal momento del trattamento) associabili a un miglioramento cognitivo quantitativamente misurabile in soggetti affetti da disfunzione cognitiva non severa.
- Elimina la pediculosi: In combinazione con spray di anice, l’olio di cocco è più efficace come trattamento dell’insetticida permetrina.
- Guarisce le ferite: Il cocco è stato utilizzato da tempo immemore per accelerare la guarigione delle ferite. Tre dei meccanismi individuati alla base di questi effetti curativi, sono la capacità di accelerare la ri-epitelizzazione, migliorare l’attività degli enzimi antiossidanti e stimolare l’ulteriore reticolazione del collagene all’interno del tessuto da riparare.
L’olio di cocco inoltre ha dimostrato di operare sinergicamente con trattamenti tradizionali, ad esempio la sulfadizina argentica, velocizzando il recupero dalle ferite causate da ustioni. - Alternativa ai FANS: I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) sono farmaci impiegati per trattare sia il dolore sia l’infiammazione.
Tuttavia, è stato dimostrato che l’olio di cocco possiede proprietà antinfiammatorie, analgesiche e antipiretiche, il che lo rende un’alternativa valida ai farmaci convenzionali. - Attività anti-ulcerosa: È interessante notare che il latte di cocco (che include componenti dell’olio di cocco) ha dimostrato di essere altrettanto efficace del classico sucralfato (complesso anti-ulceroso).
-
- Anti-micotico: nel 2004, 52 ceppi di Candida sono stati isolati ed esposti all’olio di cocco. Nelle risultanze è stato osservato che la specie più nota, la Candida albicans, presenta la suscettibilità maggiore a tale esposizione.
I ricercatori hanno raccomandato l’olio di cocco per affrontare il trattamento delle infezioni fungine in considerazione della particolare resistenza di alcune specie di Candida che risultano essere meno sensibili ad altri farmaci antimicotici. - Aumento del testosterone: è stato dimostrato che l’olio di cocco riduce lo stress ossidativo a livello testicolare, con conseguente aumento significativo dei livelli di testosterone.
- Riduzione del gonfiore della prostata: è stato dimostrato che l’olio di cocco riduce l’ipertrofia prostatica benigna indotta dal testosterone.
- Miglioramento del livello di lipidi nel sangue: L’olio di cocco ottimizza costantemente il rapporto LDL/HDL nel sangue di chi lo utilizza. A tale proposito, l’olio di cocco non deve essere considerato come “un grasso saturo che ostruisce le arterie”.
- Assorbimento di sostanze nutritive liposolubili: Recentemente è stato dimostrato che l’olio di cocco è più efficace dell’olio di cartamo nel migliorare l’assorbimento dei carotenoidi presenti nel pomodoro.
- Benessere osseo: È stato dimostrato che l’olio di cocco riduce lo stress ossidativo intra-osseo, prevenendo danni strutturali a carico dell’osso osteoporotico.
- Filtro solare: L’olio di cocco neutralizza i raggi UV fino al 30%
Naturalmente, quando parliamo di olio di cocco, ci riferiamo solo a una componente dell’incredibile palma da cocco. Ad ogni modo, ogni componente, comprese la fibra del guscio di cocco, la proteina e l’acqua di cocco, hanno applicazioni terapeutiche attualmente confermate solamente da riscontri empirici.
.
Recent Posts
Recent Comments
Archives
- Luglio 2023
- Giugno 2023
- Maggio 2023
- Aprile 2023
- Marzo 2023
- Febbraio 2023
- Dicembre 2022
- Novembre 2022
- Ottobre 2022
- Settembre 2022
- Luglio 2022
- Maggio 2022
- Aprile 2022
- Febbraio 2022
- Gennaio 2022
- Dicembre 2021
- Novembre 2021
- Ottobre 2021
- Settembre 2021
- Luglio 2021
- Giugno 2021
- Maggio 2021
- Aprile 2021
- Marzo 2021
- Febbraio 2021
- Gennaio 2021
- Dicembre 2020
- Ottobre 2020
- Settembre 2020
- Agosto 2020
- Luglio 2020
- Giugno 2020
- Maggio 2020
- Aprile 2020
- Marzo 2020
- Febbraio 2020
- Gennaio 2020
- Dicembre 2019
- Novembre 2019
- Ottobre 2019
- Settembre 2019
- Agosto 2019
- Giugno 2019
- Maggio 2019
- Aprile 2019
- Marzo 2019
- Febbraio 2019
- Gennaio 2019
- Dicembre 2018
- Novembre 2018
- Ottobre 2018
- Settembre 2018
- Agosto 2018
- Luglio 2018
- Giugno 2018
- Maggio 2018
- Aprile 2018
- Marzo 2018
- Febbraio 2018
- Gennaio 2018
- Dicembre 2017
- Novembre 2017
- Ottobre 2017
- Settembre 2017
- Agosto 2017
- Luglio 2017
- Giugno 2017
- Maggio 2017
- Aprile 2017
- Marzo 2017
- Febbraio 2017
- Gennaio 2017
- Dicembre 2016
- Novembre 2016
- Ottobre 2016
- Settembre 2016
- Agosto 2016
- Luglio 2016
- Giugno 2016
- Maggio 2016
- Aprile 2016
- Marzo 2016
- Febbraio 2016
- Gennaio 2016
- Dicembre 2015
- Novembre 2015
- Ottobre 2015
- Settembre 2015
- Agosto 2015
- Luglio 2015
- Giugno 2015
- Maggio 2015
- Aprile 2015
- Marzo 2015
- Febbraio 2015
- Gennaio 2015
- Dicembre 2014
- Novembre 2014
- Ottobre 2014
- Settembre 2014
- Agosto 2014
- Luglio 2014
- Giugno 2014
- Maggio 2014
- Aprile 2014
- Marzo 2014
- Febbraio 2014
- Gennaio 2014
- Dicembre 2013
- Novembre 2013
- Ottobre 2013