Osteoartrite, l’artrite più comune

L’osteoartrite è uno dei tipi di artrite più comuni, colpisce milioni di persone in tutto il mondo ed è riguarda l’infiammazione delle cartilagini delle articolazioni. La loro usura, che è degenerativa, comporta la comparsa del dolore nello svolgere attività fisiche semplici, quali camminare, chinarsi o addirittura dormire. Si possono manifestare anche intorpidimento o rigidità nelle zone articolari.

Prorpio come l’artrite reumatica, si tratta di una patologia infiammatoria e dalle molteplici cause. Ciò viene illustrato benissimo nell’articolo del blog kinepharma “Enfermedades inflamatorias” (Patologie infiammatorie) del 15 novembre 2012. Il corpo presenta una serie di sovraccarichi e quando non è in grado di eliminare tutto, cede. In quel momento si manifestano dolori, eczemi, asma, allergie, reumatismi e tra questi l’osteoartrite.

Il metodo più comune per stabilire se siamo affetti da osteoartrite consiste nell’effettuare una radiografia (mediante raggi X) o una risonanza magnetica.

L’osteoartrite può colpire qualsiasi parte del corpo, ma prevalentemente punti quali ginocchia, gomiti, collo, schiena, anche o mani. Una serie di studi dimostra la correlazione tra l’intestino e le allergie alimentari con le patologie reumatiche.

Test e trattamento

Il test può essere effattuato con un test per le infiammazioni, in particolare la fiala di TNF-α o CRP, ma al contempo è possibile studiare lo stato dell’intestino tenue e dell’intestino crasso e della relativa membrana, nonché le eventuali allergie alimentari.

I fattori positivi in questo tipo di patologie sono i seguenti:

  • Il movimento: La mancanza di esercizio fisico rappresenta una delle principali cause di osteoartrite. L’esercizio costituisce la prevenzione a questa patologia.
  • L’alimentazione: Un’alimentazione ricca in antiossidanti e pesce unitamente all’eliminazione di latticini, zucchero e glutine sono fondamentali. È risaputo che l’alterazione del metabolismo provocata dal glucosio incide parecchio sui processi infiammatori. Ciò presuppone non soltanto un adeguato livello di gluscosio, ma anche di insulina, dal momento che a volte si verifica un eccesso della medesima a causa della resistenza dell’organismo alla sua azione.

È poi necessario evitare altri fattori negativi, quali caffè, alcol o tabacco.

 

Angel Salazar Magaña (angelsalamag@gmail.com)

Kinepharma

 

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