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Metafore del meridiano del cuore

Paradossalmente, secondo la medicina cinese le funzioni del Cuore sono scarse rispetto ad altri organi, ma la loro importanza e il loro corretto funzionamento a livello fisiologico sono vitali. Nella medicina cinese è un centro emozionale di saggezza, il “Governatore Supremo”, a dirigere con chiarezza le azioni.

Funzioni del cuore da testare in situazione di squilibrio:

  • Inserisce lo Shen. Lo spirito (Shen) vive nel cervello e nel cuore. La prima mente discerne gli eventi della vita e assume consapevolezza dei medesimi. La seconda mente mette in equilibrio i sentimenti ed è in grado di esprimerli con sincerità.
  • Controlla i vasi sanguigni. Se l’energia (Qi) del cuore è debole lo sarà anche il polso.
  • Comanda il sangue. Qui il Qi si trasforma da alimento in Sangue, determinando la forza di costituzione della persona.
  • Controlla il gusto, la parola e il sorriso.
  • Controlla il sudore. Il cuore detesta il calore.

Se il cuore vive uno squilibrio energetico si crea uno stato di sovraeccitazione, euforico, di agitazione o allegria smisurata, l’umore diventa variabile e passa da un’estremità all’altra, si possono raggiungere stati isterici. Si perde completamente il controllo. L’energia del cuore fluisce in maniera più lenta e si congestiona, provocando irregolarità nel ritmo cardiaco che si traducono in palpitazioni, tachicardia, nervosismo e insonnia.

Un cuore energeticamente equilibrato a livello somato-psichico induce a uno stato di serenità e generosità; saper dare e ricevere amore. L’energia equilibrata ed espansiva del cuore agevola una personalità dotata di chiarezza di idee, grande capacità di comprensione e assimilazione.

Il cuore corrisponde all’elemento Fuoco, la sua energia è espansiva, rapida e ascendente.

Metafore dell’elemento Fuoco:

  • Sei pieno di energie e provi passione per la vita?
  • Sei molto passionale e “caloroso” con le persone che ti circondano o al contrario sei “freddo” e incapace di mostrare le emozioni?
  • Pensa al Fuoco, cosa significa per la tua vita?.

Metafore del meridiano del Cuore:

  • Esiste un conflitto tra il tuo pensiero logico e la tua intuizione o tra le tue conoscenze e le tue emozioni?
  • Sei connesso con la tua anima nella vita quotidiana?
  • Sei in grado di riconoscere come ti senti e di comunicarlo agli altri?

Metafore del muscolo Sub-scapolare:

  • Nascondi qualcosa agli altri?
  • C’è qualcosa che dovresti raccontare?
  • Esiste qualche conflitto tra ciò che senti e ciò che pensi?

Trattandosi dell’organo con il quale pensiamo le emozioni, useremo il kit dele emozioni positive e negative per stabilire quale di esse crea squilibrio.

 

Maria Josefa Obiol Saiz.

 

Ad opera di microrganismi a trasmissione aerea

Secondo una relazione pubblicata nel periodico britannico The Guardian, il 25 maggio 2006, il microbiologo e dottore Dale Griffin, del Servizio Geologico degli Stati Uniti, batteri e funghi provenienti dall’Africa sono in grado di viaggiare per migliaia di chilometri. Le tormente tipiche delle aree desertiche possono trasportare gli organismi fino a 5 chilometri d’altezza. Il Dottor Griffin illustrava come, probabilmente. Il 10% di tali organismi è in grado di sopravvivere alla radiazione solare:

“Su 40 campioni d’aria prelevati in mezzo all’Atlantico, 24 hanno rivelato la presenza di significative quantità di microbi vivi, tra cui ben 26 colonie di batteri e 83 di funghi. Tali colonie includevano ceppi suscettibili di essere causa di malattia nell’essere umano, nell’animale e nelle piante. Un grammo di terreno tipico del Sahara contiene fino a un miliardo di batteri e gli esami condotti ipotizzano che circa due miliardi di tonnellate di particelle di terreno si trasmettono per via aerea intorno al pianeta ogni anno. Il Dottor Griffin e il suo team hanno sfruttato i test genetici per stabilire l’origine esatta degli organismi”.

Alcuni dei test che si realizzano nel Regno Unito per verificare la presenza di funghi e batteri hanno rivelato come taluni pazienti fossero stati esposti a organismi che, teoricamente, in ragione della loro localizzazione geografica, avrebbero reso impossibile tale esposizione. Tale analisi ha evidenziato pertanto le ragioni di un tale fenomeno.

Un ulteriore studio realizzato nel 2014 da un team internazionale di scienziati, tra i quali alcuni ricercatori dell’Università della California, San Diego, ha rilevato che la probabile causa della Sindrome di Kawasaki (EK) in Giappone, è un agente patogeno trasportato dal vento e proveniente de una fonte localizzata nel nordest della Cina. La Sindrome di Kawasaki è una misteriosa malattia infantile in grado di danneggiare in modo permanente le arterie coronariche.

La Sindrome di Kawasaki è fra le cause più comuni di cardiopatia acquisita nei bambini. Si tratta di una malattia difficile da diagnosticare e, in assenza di un trattamento idoneo, il 25 percento dei bambini affetti può sviluppare complicazioni quali attacchi cardiaci, insufficienza cardiaca congestiva o morte prematura. La percentuale di prevalenza dell’EK è in aumento tra i bambini di Asia, Stati Uniti ed Europa Occidentale. Si prevede che entro il 2020, un adulto su 1600 dell’intera Unione Europea sarà affetto dalla Sindrome.

Gli esperti di un team multidisciplinare hanno comunicato che le prove raccolte suggeriscano che la causa più plausibile dell’EK sia una “tossina modificata o una molecole ambientale” originaria del Nordest della Cina, possibilmente associata a Candida, la quale è stata messa in correlazione con la vascolite coronarica di Kawasaki nell’ambito di test condotti su topi.

Il tutto serve a dimostrare come svariate particelle siano in grado di viaggiare nell’atmosfera e quali siano le possibile ripercussioni sulla salute. La polvere vulcanica, per esempio, è in grado di viaggiare per migliaia di chilometri, attraversando i quattro continenti in tutta semplicità. I campioni di polvere prelevati nell’area della Falesia Lewis/Ghiacciaio Beardmore nell’Antartide sono stati identificati quali un mix di cenere vulcanica, probabilmente di origine australiana.

La contaminazione industriale viaggia quindi più rapidamente dell’uomo. Batteri, candide e particelle di polvere vengono trasportate per migliaia di chilometri e la loro trasmissione non si limita all’aria, ma agli indumenti di quanti viaggiano da un paese all’altro o al trasporto di merci.

Si raccomanda quindi di prevenire possibili contagi, mantenere alte le difese immunitarie e testare sempre la presenza di batteri e candide con un kit basico.

 

Ángel Salazar Magaña (angelsalamag@gmail.com)

Kinepharma.

 

Fattori principali per la tutela della salute

Ricordo che un amico kinesiologo affermava che se le persone fossero veramente consapevoli della loro salute e di tutto ciò che si potrebbe fare per prevenire problemi futuri, non sussisterebbe la necessità di curare nessuno, o almeno con l’urgenza con la quale interveniamo nella maggior parte dei casi.

Probabilmente per tale motivo la medicina convenzionale si è specializzata nel trattamento dei sintomi senza fermarsi ad analizzare l’origine dei problemi dell’uomo. Forse dovremmo renderci conto che il problema proviene da molti settori e soprattutto dal non conoscere noi stessi. Dovremmo essere più esigenti con la nostra medicina, chiedere di essere curati in modo più olistico e completo, attraverso la prevenzione continua per poter affrontare i nostri problemi alla radice.

Se la persona diventa un tutt’uno con il proprio essere, è improbabile che abbia abitudini poco sane per la propria salute, comprendendo inoltre che la mente e il corpo sono intereconnessi tra loro, fanno parte della stessa energia di cui siamo fatti e che a sua volta costituisce l’intero universo.

Considerando aspetti più pratici, dal mio punto di vista i fattori principali per controllare il nostro futuro stato di salute sono:

  • Stile di vita: svolgere attività fisica o sedentarietà, abitudini dannose, tipo di alimentazione, lavoro, vita sociale, ecc.
  • Stato d’animo a lungo termine: tendenza generale della persona, non è importante avere una brutta giornata di tanto in tanto, ma avere uno stato d’animo positivo e vivere una vita felice, raggiungere un determinato livello sotto il quale il nostro equilibrio e la nostra salute sarebbero in pericolo.
  • Sistema immunitario: esso è relazionato a molti altri fattori. Inanzitutto, è in stretta connessione con il fattore sopra descritto, ma anche con lo stress, l’alimentazione e lo stile di vita (attività fisica moderata e abitudini sane).
  • Stato generale degli organi emuntori e del sistema linfatico: è molto importante che le principali armi di pulizia dell’organissmo siano in buone condizioni di salute (reni, fegato, intestino, polmoni, pelle e sistema linfatico).
  • Grado di tossicità nella cellula: L’attività metabolica dell’organismo genera radicali liberi che con l’alimentazione (conservanti, residui di pesticidi, eccesso di proteine e alimenti in generale, la loro alterazione a temperature elevate, ecc), l’nquinamento ambientale e interno causato dal nostro metabolismo alterato (ad esempio in caso di stress) impediscono alla cellula di alimentarsi, respirare correttamente ed eliminare i propri rifiuti.

Protocollo e test

Partendo da questa base, la cosa più importante sarà:

  • Conoscere le abitudini del nostro paziente (alimentazione, attività fisica, idratazione, abitudini tossiche ..): E ‘importante formulare un questionario e creare una scheda del cliente.
  • Conoscere lo stato d’animo del paziente a lungo termine: dobbiamo rivedere le fiale della psiche, la depressione endogena o esogena nel caso in cui si verifichi un’alterazione del suo stato d’animo.
  • Conoscere lo stato del suo sistema immunitario: abbiamo bisogno di sapere se è malato continuamente (bassa immunità) oppure no. Si devono rivedere la fiala del reticolo endoteliale, già noto come Sistema fagocitario mononucleare (MPS), quelle del sistema immunitario intestinale, del timo, della milza, del pancreas, del midollo osseo e dell’autoimmunità. Ciò ci fornirà una visione generale sulle condizioni del sistema immunitario del paziente. Non dimentichiamo che il sistema immunitario, il sistema endocrino e il sistema limbico sono strettamente interconnessi e un cambiamento in uno qualsiasi di questi tre sistemi influenza i restanti.
  • Revisione degli organi emuntori, come già abbiamo detto con le fiale del rene, del fegato, dell’intestino, dei polmoni, della pelle e del sistema linfatico.
  • Analizzare la tossicità cellulare del paziente: arrivati a questo punto, ho ottenuto già alcune informazioni sulle sue abitudini. Saprò se il mio paziente è vegetariano o no, se mangia proteine in eccesso, se consuma zuccheri e farine raffinate o sostanze tossiche come alcool, tabacco ecc, se non svolge attività fisica o non beve abbastanza acqua.

Inoltre saprò se il suo fegato e il suo sistema linfatico sono in buone condizioni. Se entrambi risultano essere congestionati, è probaile che l’eccesso di rifiuti del metabolismo cellulare insieme alle sostanze tossiche che l’organismo non ha potuto assimilare, stanno provocando un “soffocamento cellulare”, in quanto la cellula essendo circondata da materia proteica non assimilata non è in grado di eseguire correttamente nè le sue funzioni metaboliche e nè lo scambio di ossigeno e nutrienti. Ciò si può esaminare con un kit di base e uno di catalizzatori intermedi.

 

Ángel Salazar Magaña (angelsalamag@gmail.com)

Kinepharma.

Digiuno

Molta gente ha iniziato a mostrare interesse per i benefici del digiuno da maggio 2010, quando  sul quotidiano francese Le Figaro è apparsa la storia di Prahlad Jani, indiano di 82 anni, che raccontò di aver trascorso più di 70 anni senza acqua né cibo.

Jani che dagli 8 anni d’età intraprese la vita da monaco errante, iniziò un lungo digiuno che arriva fino ai nostri giorni questo giorno. La sua storia è stata verificata da un team di 35 scienziati dell’organizzazione Defense Research & Development Organization of India.

L’esperimento che è durato 15 giorni, comprendeva imaging a risonanza magnetica (MRI), analisi del sangue, misurazioni del cervello e dell’attività cardiaca di Jani. Il team di ricercatori non ha trovato nessuna prova in grado di dimostrare che Jani avesse mangiato o bevuto qualcosa durante i 15 giorni di esperimento. I medici hanno affermato che dopo essere digiunato per due settimane, l’ottantenne indù era più sano di una persona di 40 anni.

In Europa già dall’inizio del XX secolo ha avuto inizio la ricerca e l’applicazione della terapia del digiuno. Queste indagini sono state avviate in Russia e in Germania, con eccellenti risultati su pazienti affetti da qualsiasi tipo di malattia, come l’asma, malattie psichiatriche, tumori e malattie degenerative.

Sessant’anni fa, in contrasto con la pratica abituale,  il dottor Korsakov di Mosca, consentí a un paziente con disturbi mentali, che non voleva mangiare, di continuare in quello stato. I risultati ottenuti furono spettacolari: in tre settimane, il paziente si riprese, fu dimesso e ritornò ad una vita normale.

Il documentario “Il digiuno, una nuova terapia“, trasmesso sulla rete franco-tedesca ARTE nel marzo del 2012, mostra chiaramente come si fanno questi digiuni e i controlli effettuati, descrivendo attraverso i suoi protagonisti i fantastici risultati ottenuti con la terapia del digiuno.

Attualmente nell’ambito della ricerca spiccano l’Istituto CNRS di Strasburgo e il Dipartimento di Medicina Naturale dell’ospedale universitario “Charité” di Berlino. Per quanto riguarda il campo della terapia si distinguono la clinica Goriachinsk in Russia, ai piedi del  lago Baikal e la clinica Buchinger in Germania (1953) e Marbella (1973), che d più di 60 anni, cura tutti i tipi di pazienti con ottimi risultati.

Processo del digiuno

Innanzitutto bisogna specificare che il digiuno prolungato deve essere effettuatto sotto controllo medico e di solito va da cinque giorni a tre settimane a seconda della gravità della malattia. A volte deve essere ripetuta una seconda fase di digiuno, dopo che sia trascorso un po’ di tempo.

 Il digiuno non è la cura, però crea le condizioni essenziali affinchè l’organismo possa curarsi solo, in quanto tutte le tossine accumulate a causa della cattiva alimentazione, lo stress, e l’inquinamento sono rimossi ed eliminati.

Il peggio arriva il secondo o terzo giorno che è conosciuto come “crisi di acidosi“, il corpo accumula corpi chetonici, ciò non significa che la reazione del sangue sia acido, in realtà si trata di una diminuzione di alcalinità dovuta all’eliminazione di calcio e magnesio per neutralizzare i suddetti corpi chetoni. Questa fase si verifica quando il corpo ha esaurito le riserve di glicogeno e comincia a trasformare i grassi in energia.

Secondo lo pneumologo Dr. Sergei Osinin, che da quarant’anni studia gli effetti del digiuno su pazienti asmatici, non si verifica nessun incidente, constatando che le cellule polmonari migliorano dopo 12 giorni di digiuno eliminando completamente l’istamina responsabile dell’ipersecrezione e gli spasmi muscolari.

Altri benefici del digiuno sono:

  • Interruzione delle cattive abitudini alimentari;
  • Eliminazione della dipendenza da cibo e  additivi tossico come caffè, tabacco, alcool, ecc.;
  • Disintossicazione, depurazione e pulizia del corpo;
  • Perdita di peso, effetto di ringiovanimento;
  • Aumento dell’efficacia del sistema immunitario e una maggiore resistenza alle malattie;
  • Riduzione delle infiammazioni e del dolore;
  • Pulizia degli organi emuntori come fegato, reni, intestino, pelle e polmoni;
  • Riduzione delle allergie;
  • Miglioramento della pelle (eczema, psoriasi, orticaria, ecc.);
  • Miglioramento dell’acutezza dei sensi (udito, vista e gusto);
  • Diminuzione dello stress e miglioramento dell’umore e del sonno;
  • Maggiore lucidità, concentrazione e aumento della memoria;
  • Maggiore equilibrio emotivo;
  • Miglioramento delle funzioni digestive;
  • Eliminazione della costipazione, riparazione della flora intestinale e eliminazione della candida

E molti altri.

Nei prossimi articoli vedremo qual è il procedimento migliore per iniziare questo tipo di terapia e le fasi da seguire.

 

Ángel Salazar Magaña (angelsalamag@gmail.com)

Kinepharma.

 

Aspetti da considerare sul test degli alimenti

Quando si esegue un test sugli alimenti dobbiamo innanzitutto fare una distinzione tra allergia alimentare e intolleranza. L’allergia colpisce il sistema immunitario per cui vi è una produzione di fattori immunologici e istamina.

Molti alimenti che mangiamo contengono proteine che all’inizio sono estranee all’organismo. Queste proteine sono assimilate dall’organismo in seguito alla loro scomposizione in amminoacidi, i quali sono poi ristruttutati secondo uno schema altamente individualizzato, determinato dalla genetica di ogni individuo. Attraverso questo processo, tali proteine si trasformano in proteine proprie dell’organismo, favorendo in tal modo l’assimilazione degli alimenti nell’organismo.

Le proteine che durante il processo di digestione non si scompongono completamente o parzialmente nello stomaco, ma rimangono per così dire estranee all’organismo, passano al sistema immunitario dell’intestino che è altamente sviluppato e con l’ausilio di speciali leucociti del sangue, i linfociti T soppressori, sono trasformate in proteine tollerabili, cioè compatibili con le nostre proteine.

Se a causa di qualche errore congenito o acquisito del sistema di difesa dell’organismo, le proteine rimangono estranee all’organismo, queste ultime agiscono come veri e propri antigeni provocando reazioni infiammatorie con la conseguente liberazione di sostanze vasoattive, vale a dire reazioni allergiche. La loro manifestazione patologica si verifica nel tratto digestivo e consiste essenzialmente in una permeabilità elevata ed un’insufficienza funzionale della mucosa intestinale.

Al contrario l’intolleranza è la capacità di ingerire quantità normali di cibo per ragioni non correlate al sistema immunitario. La reazione conseguente all’ingestione dell’alimento si produce con ritardo (dopo alcuni giorni), o quando si ingerisce una quantità maggiore dello stesso.  L’intolleranza al lattosio per esempio rientra in questa categoria. Il prodotto a cui si è intolleranti è un pericolo a lungo termine in quanto danneggia il sistema digestivo e quello fisiologico, ma non provoca lo stesso danno che causa un prodotto a cui si è allergici.

Sia per l’intolleranza sia per l’allergia, quando si esegue il test conviene partire da un AR (Arm Reflex) provocato dalle fiale, o dal punto del corpo che le definisce. Questo perchè se si parte ad esempio da un AR nascosto e la fiala del prodotto in concreto lo corregge, è propabile che il corpo abbia bisogno di questo prodotto, non perché lo danneggi.

A volte accade che ciò che pensiamo sia una intolleranza alimentare è semplicemente una combinazione erronea degli alimenti che mangiamo; nel 1951 il Dr. Herbert Shelton della Scuola di Salute di San Antonio (Texas) pubblicò il libro “La combinazione degli alimenti” in cui descrisse le regole di base, tuttora vigenti, della giusta combinazione degli stessi. Sarebbero errate le seguenti combinazioni:

  • Combinazione di acidi con amidi, ad esempio limoni, ananas, pompelmo con patate.
  • Combinazione di proteine con amidi, ad esempio pasta con carne.
  • Combinazione di proteine con diverse proteine, ad esempio carne di vitello con carne di maiale.
  • Combinazione di acidi con proteine, ad esempio pomodori con carne.
  • Combinazioni di grassi con proteine, ad esempio burro e tutti i tipi di salse di olii con noci, formaggio, uova e carne.
  • Combinazione di zuccheri con proteine, ad esempio salse dolci o marmellate con carne.
  • Combinazione di zuccheri con amidi, ad esempio zuccheri con pasta.
  • Combinare melone e anguria con altri alimenti.

Per questo è necessario sapere che tipo di alimenti assume il paziente, e in particolare come  combina gli stessi. Molte persone hanno scoperto che realmente il melone non gli faceva male, semplicemente lo mangiavano in combinazione con altri prodotti. Anguria e melone devono essere consumati in pasti separati, eliminando in questo modo tutti i problemi digestivi: produzione di gas intestinali, eruttazione, acidità, etc.

Possiamo controllare queste combinazioni incompatibili, utilizzando le fiale di un test delle intolleranze alimentari e combinando diverse fiale di prodotti ai quali i pazienti non sono intolleranti come proteine, carboidrati, zuccheri e grassi.

 

Ángel Salazar Magaña (angelsalamag@gmail.com)

Kinepharma.

Disidratazione

L’acqua è l’elemento base regolatore o nutritivo funzionale di tutte le reazioni biologiche presenti in natura, pertanto essenziale per una corretta alimentazione e l’adeguato funzionamento delle relazioni metaboliche.

Per poter vivere, l’acqua è più importante del cibo. Una persona può sopravvivere per settimane senza mangiare, ma solo pochi giorni senz’acqua. Quest’ultima è un elemento essenziale del sangue, della linfa, delle secrezioni corporee (liquido extracellulare) e delle cellule del corpo (liquido intracellulare). Più della metà del peso di un adulto (60% negli uomini e 54% nelle donne) si deve a questo composto. Il mezzo extracellulare contiene un terzo dell’acqua corporea totale, compreso il liquido plasmatico e quello che occupa gli spazi interstiziali; il mezzo intracellulare a sua volta contiene i restanti due terzi. Le cellule comunicano correttamente tra loro se vi è un’idratazione adeguata; se invece ciò non avviene, sopraggiunge la malattia.

L’acqua è il mezzo universale di cui tutti gli organi hanno bisogno per garantire il proprio funzionamento.  È coinvolta nella digestione, l’assorbimento, la circolazione e la secrezione; è essenziale nella regolazione della temperatura corporea e svolge un ruolo importante in tutte le funzioni meccaniche, in quanto serve come lubrificante nelle articolazioni e consente il movimento delle viscere nella cavità addominale. I prodotti di scarto o tossine dei tessuti sono trasportati al sangue in soluzioni acquose, il cui contenuto in acqua è di circa l’80%, per poi essere eliminati attraverso le urine che a loro volta sono formate per nove decimi da questo composto.

L’acqua svolge un ruolo importantissimo nei succhi gastrici secreti dalle ghiandole, nel trasporto degli enzimi all’apparato digerente, nel trasporto dei nutrienti digeriti al sangue e alla linfa. Nel torrente sanguigno circolano continuamente più di 4 litri di acqua. Il rene ha bisogno di grandi quantità di acqua per trasportare tossine o materiali di rifiuto disciolti.

A livello del sistema respiratorio, l’acqua fluidifica il muco, nel sistema urinario favorisce una corretta diuresi, nell’apparato digerente mantiene le feci pastose permettendo una corretta defecazione e a livello cutaneo interviene nei processi di purificazione (brufoli, eczema, orticaria, ecc) canalizzando l’eliminazione delle sostanze tossiche attraverso gli organi emuntori.

Il corpo perde acqua in quattro modi:

  • Attraverso la pelle sottoforma
  • Di traspirazione dai polmoni, come vapore acqueo nell’aria espirata,
  • Dai reni nelle urine e
  • Dall’intestino attraverso le feci.

L’organismo ha bisogno di 1,8/2,8 litri di acqua al giorno, a seconda della costituzione, del clima e l’attività della persona.

Per tale ragione è indispensabile ingerire ogni giorno almeno 4-6 bicchieri di acqua ovvero 1/1,5 litri di acqua per favorire il corretto funzionamento degli organi. Molta acqua in eccesso si assorbe attraverso l’alimentazione, cioè attraverso frutta e verdura e tutti gli alimenti ingeriti.  Pertanto è consigliabile consumare alimenti con alto contenuto di acqua, ricchi di acqua fisiologica, che dovrebbero far parte della nostra dieta quotidiana in una percentuale considerevole, come le verdure e la frutta fresca, i legumi e i semi.

Una volta ingerita, l’acqua è rapidamente assorbita attraverso il tratto digerente, per poi raggiungere il sangue e la linfa, sebbene una parte resti con i residui alimentari nel colon per favorire una corretta evacuazione.

Test

Per verificare la presenza di disidratazione, tireremo delicatamente i capelli del paziente, se il test dà AR (Arm Reflex) vi è mancanza di acqua. Se ciò si verifica, anche il test degli indici fotonici darà problemi, poiché quest’ultimo si basa sulla comunicazione efficace delle cellule. Se vi è disidratazione, questo test ci può indicare che i prodotti non sono corretti, quando il problema è la mancanza di acqua nel paziente. Pertanto deve essere il primo test da realizzare.

Se facendo la ruota dei muscoli, vi sono vari muscoli che tremano durante il test, siamo in presenza di mancanza di acqua. E ‘importante per compensare questo disidratazione con acqua di qualità senza contaminare, mai acqua corrente del rubinetto e preferibilmente acqua pura.

 

Angel Salazar Magaña (angelsalamag@gmail.com)

Kinepharma

Gli squilibri del sistema immunitario

Vi sono cinque diversi tipi di squilibri del sistema immunitario:

Immunità deficiente: in particolare, è il caso di quei bambini o adulti costantemente malati, i quali dopo essere guariti da una malattia ne contraggono un’altra. È necessario ricostruire le loro difese immunitarie, in mancanza delle quali il processo patologico non fa che aggravarsi.

Immunità esuberante: si verifica quando la reazione delle difese immunitarie è eccessiva. Di fronte a un agente aggressore, la risposta immunitaria alle aggressioni è sproporzionata. Esempi evidenti di questo genere sono le allergie, l’artrite e i reumatismi. Questa situazione deriva da un eccesso di PGE2 (Prostaglandine E2) associata a un deficit di PGE1 (Prostaglandine E1). Il corpo mette in atto mezzi di difesa immunitaria che non è poi in grado di controllare.

In caso di carenza di acidi grassi essenziali, l’azione frenante della PGE1 scompare, lasciando il campo libero alla PGE2 la quale, a quel punto, non può essere più controllata.

Immunità aberrante: quando il tessuto trattiene agenti aggressori (tossine) nelle cellule, a volte può succedere che l’organismo non riconosca più il tessuto come parte integrante di se stesso, ma come agente aggressore. Essendo un estraneo, il corpo deve distruggerlo e produce anticorpi contro le proprie cellule o tessuti. È ciò che accade nelle malattie autoimmuni: miopia, sclerodermia, lupus eritematoso, sclerosi multipla, sclerosi a placche, diabete, morbo di Parkinson, ecc.…

Immunità deviata o perversa: la osserviamo nei tumori dapprima benigni e poi maligni (cancro).

Immunità perduta: l’AIDS e le malattie ad esso associate sono legate alla scomparsa delle difese immunitarie o energia. Secondo la dottoressa Kousmine, l’insorgere dell’AIDS sarebbe la conseguenza logica degli errori alimentari.

Lo squilibrio del sistema immunitario ha origine nel tratto gastrointestinale. Infatti, la mucosa intestinale è formata da un solo strato di cellule che rappresenta approssimativamente una superficie di 250/400 metri con uno spessore di 25 millesimi di millimetro.

Gli oltre 100 milioni di batteri che contiene l’intestino in circostanze normali non sono dannosi. Se la flora intestinale perde tale equilibrio possono insorgere malattie di tipo immunitario. Affinché si conservi questo equilibrio, il nostro organismo rinnova la mucosa ogni 4-5 giorni, ma per svolgere tale funzione il corpo deve avere a disposizione il materiale necessario. Da ciò deriva l’importanza di una dieta sana e completa, in quanto l’impermeabilità della parete intestinale dipende dall’apporto adeguato di acidi grassi essenziali.

In situazioni normali vi è sempre un passaggio minimo di agenti infettivi dall’intestino al sangue e alla linfa, in seguito il fegato si occuperà della disintossicazione da queste sostanze. Per svolgere questa funzione di eliminazione degli agenti infettivi o tossici, il corpo si avvale di emuntori, il cui scopo è espellere i rifiuti dal corpo all’esterno:

  • La pelle attraverso la sudorazione;
  • I polmoni attraverso la respirazione;
  • Il sistema urogenitale attraverso l’urina e le mestruazioni;
  • Il sangue attraverso la circolazione sanguigna e linfatica;
  • L’intestino attraverso le feci.

Questi organi emuntori sono vere valvole di scarico. Se il fegato è sopraffatto quando gli emuntori funzionano male, o non funzionano, il corpo deve utilizzare necessariamente altri meccanismi di scarico per sopravvivere. Con quest’atto ha inizio il processo subdolo della malattia, che se non sradicato fin dal principio, può causare una malattia degenerativa cronica, di tipo allergico, artritico-reumatoide, autoimmune, un tumore benigno o maligno e l’AIDS.

Test

Vi è una fiala che è quella dell’autoimmunità allergie inyectopase di Pascoe. Ma dovremmo verificare altre fiale tra cui quella del sistema immunitario intestinale, della mucosa intestinale, del reticolo endoteliale, tutte quelle che appartengono ad un test basico.

Trattamento: tra i prodotti necessari per equilibrare il sistema immunitario vi sono la vitamina C, la Vitamina A, la Vitamina E, la vitamina P (bioflavonoidi), la vitamina B6, la vitamina B12, l’acido folico, la vitamina F, l’olio di enotera, l’olio di borragine, olio di pesce, olio di lino, l’echinacea, il propoli, la pappa reale, il germanio, il selenio, il ferro, il magnesio, il rame-oro-argento.

Altri test che possono indicare se il sistema immunitario funziona male sono: switching, timo, surrene, midollo osseo e della milza.

Angel Salazar Magaña (angelsalamag@gmail.com)

Kinepharma

Il nesso tra cancro e obesità

Il cancro e l’obesità sono correlate per mezzo di un evidente legame che è costituita dalla tossicità. Il corpo è una macchina fantastica molto complessa e ben sincronizzata, lo squilibrio di una zona induce effetti su di un organo o su un insieme di tessuti ad esso correlato. Quando le sostanze chimiche entrano nella circolazione sanguinea i suoi componenti nocivi, si depositano negli organi e nei tessuti più deboli e vulnerabili, poiché questi ultimi non riescono ad eliminarli del tutto.

Gli organi indeboliti si danneggiano o si ammalano e infine iniziano a funzionare male. Il risultato sono le cisti, la resistenza all’insulina, le malattie polmonari e renali, i calcoli biliari, i disturbi del sistema immunitario (il 65% del nostro sistema immunitario si trova nell’intestino), l’infiammazione cronica, i problemi ormonali e così fino anche al manifestarsi di un tumore.

Anche se ciò avviene, è sempre possibile invertire questo processo, il sovrappeso e l’obesità provengono da una “crisi di tossicità“, uno stato in cui l’individuo non può far fronte al sovraccarico tossico.

Le tossine utilizzano come rifugio il tessuto grasso, questo è il modo attraverso il quale il nostro corpo si mantiene lontano da mali maggiori: accumulando l’eccesso di scorie metaboliche e di altre tossine. Accumulando queste sostanze nelle cellule grasse, le quali presentano un indice metabolico basso, l’organismo mantiene i suoi veleni fuori dal flusso sanguigno, in modo che non possano raggiungere altri tessuti e organi.

Indubbiamente gli individui obesi presentano nel loro organismo un’accumulazione tossica che induce il mal funzionamento di altri organi e sistemi. Come conseguenza di ciò, tutto il corpo soffre e comincia a non funzionare correttamente. È per ciò che molte volte nella nostra particolare esperienza, ci rendiamo conto che arrivati ad un determinato punto costa tanto dimagrire. Dopo che ci siamo liberati di qualche chilo in più, è come se il grasso non vuole più diminuire. Questo deriva dal fatto che il sistema è sovraccarico di tossine, o perché il corpo presenta un’obesità elevata, di conseguenza tutti gli organi del corpo riducono l’attività ed iniziano a perdere il processo naturale di funzionamento al quale sono destinati.

Perdono anche la capacità di metabolizzare e ridurre il grasso in maniera efficace questo si riflette anche a livello cellulare: il metabolismo della cellula rallenta poiché incontra una maggiore difficoltà nel metabolizzare i diversi elementi che sopraggiungono, poiché sono più faticosi per la cellula i processi di eliminazione e acquisizione di energia. Questo si manifesta nella persona attraverso un perenne stato di assopimento e stanchezza.

L’intero processo crea un circolo vizioso in cui l’eccesso di tossine porta all’obesità, l’eccesso di grasso e della cellulite rallenta il metabolismo e quest’ultimo porta a guadagnare più peso.

Test

Il sovrappeso ci indicherà che questo processo è in corso, dovremo anche conoscere le abitudini alimentari e lo stile di vita del nostro paziente. Non sarà raro trovare nel paziente una dieta povera, alcune intolleranze alimentari, una condizione non buona del fegato e degli intestini, una vita sedentaria, lo stress ed una ridotta idratazione. Tutto ciò determina uno stato di bomba ad orologeria ed inoltre si genera un circolo vizioso dal quale è difficile uscire fuori.

Forse vi è una situazione di blocco di un qualche organo che occorre rimuovere. Possiamo utilizzare un kit per il controllo degli organi soprattutto lo stato degli organi emuntori e del sistema linfatico, nonché di un test  basico che possa rilevare lo stato di precancro e cancro, ma, inoltre, sarà necessario individuare gli alimenti che il nostro paziente dovrà eliminare dalla sua dieta e dargli alcune raccomandazioni sul suo stile di vita, per esempio una qualche attività fisica, una corretta idratazione quotidiana e l’evitare di ingerire gli alimenti tossici e le proteine animali, ecc.

 

Angel Salazar Magaña (angelsalamag@gmail.com)

Kinepharma.

Trattamenti con acqua di mare

Le cellule del nostro corpo sono circondate da un fluido: il fluido interstiziale. Attualmente sappiamo che l’acqua di mare contiene più di 75 elementi chimici della tavola periodica degli elementi di Mendeléiev. Tutti questi elementi sono fondamentali per il corretto funzionamento del nostro organismo. Tra questi bisogna rimarcare il sodio, il più abbondante, che, insieme al potassio, si occupa della regolazione della quantità di acqua presente nei nostri tessuti; il calcio, che contribuisce alla formazione delle ossa e partecipa attivamente a molte reazioni metaboliche come quelle che facilitano la contrazione muscolare e la coagulazione del sangue; il magnesio, responsabile della regolazione del metabolismo del calcio; il silicio, che si trova nelle ossa, nelle unghie e nei capelli ed agisce sul sistema immunitario e lo iodio, che è l’elemento specifico dell’acqua di mare.

Il pH dell’acqua salata è di 7.2; lo stesso del corpo umano. Al suo interno possono vivere perfettamente i globuli bianchi, a differenza della soluzione salina, comunemente usata, che ha un pH di 5.5 (pH acido).

In Canada e in altri paesi (non in Europa) è legale persino iniettarla. Nel XX secolo, lo scienziato francese René Quinton (1867-1925) rimarcò le proprietà curative dell’acqua di mare nella pubblicazione del suo famoso Metodo Marino. Salvò migliaia di bambini malati iniettandogli acqua salata. Gli dedicarono un monumento e lo nominarono Ufficiale della Legion d’Onore. In Francia fino agli anni 80 la prescriveva la previdenza sociale fino a quando non fu proibito iniettare qualsiasi sostanza che non fosse stata sterilizzata. L’acqua di mare perde le sue proprietà quando supera i 40 gradi centigradi, di conseguenza non può essere utilizzare.

Mariano Arnal, nel suo libro “Come bere acqua di mare” parla delle sue eccellenti proprietà. Tra esse bisogna evidenziare:

  • La proprietà alcalinizzante/regolatrice dell’ambiente interno.
  • La proprietà disinfettante e cicatrizzante.
  • La proprietà disintossicante e purgante. Per la pulizia dell’intestino propria dello yoga (Shank Prakshalana).

Nel suo libro Mariano Arnal sostiene che se si considera che la quantità di sale consigliata al giorno è di 9 grammi e la quantità di sale per litro di acqua di mare è di 36 grammi di sale per litro; la quantità raccomandata di acqua di mare da ingerire è di ¼ di litro di acqua di mare con ¾ di litro di acqua o succo.

TEST

Useremo un campione di sale marino naturale. Se dà AR, effettueremo il test per cambiamento di indicatore:

  • Diversi campioni a diverse concentrazioni di sale marino in acqua minerale (1 g/l, 3 g/l, 6g/l, 9 g/l).
  • Quanta acqua alla concentrazione adeguata dovrebbe essere consumata quotidianamente in ml.
  • Per quanto tempo bisogna continuare il trattamento.

A tal fine si utilizeranno bolle o fiale vuote che saranno riempite con acqua di mare alle concentrazioni sopra indicate o con acqua pura e sale marino non raffinato.

In pratica osserveremo che i clienti spesso necessitano meno di un litro al giorno a concentrazioni molto più basse di quelle raccomandate da Mariano Arnal. Ciò è dovuto, nella maggior parte dei casi, al consumo eccessivo di sale raffinato. Consigliamo l’abolizione totale di quest’ultimo dalla dieta. Ripeteremo nuvamente il test dopo minimo 21 giorni.

 

Maria Josefa Obiol Saiz.

Collaboratrice Kinepharma.

 

Basi della dieta paleo applicabili alla kinesologia

Il Dr. Loren Cordain ha pubblicato nel 2002 il libro “La dieta paleolitica”, in cui descrive come la dieta seguita dai nostri antenati ottenesse ottimi risultati contro tutti i tipi di malattie e processi infiammatori. Questa interpretazione si basa sulla logica  semplice secondo cui la dieta migliore per gli esseri umani è quella a cui siamo più adatti  geneticamente. Vediamo come ciò si applica al nostro trattamento di kinesiologia.

La Dieta Paleo è un approccio nutrizionale basato sulla biologia evolutiva. Consiglia una dieta simile a quella che l’uomo seguirebbe in un ambiente naturale, a base di carne, pesce e frutta. Sostiene che l’uomo ha un sistema digestivo adatto a questo tipo di alimentazione da 190.000 anni e non al tipo predominante ora, precedente all’agricoltura, che ha solo 7000 anni.

La Dieta Paleo sconsiglia:

  • Consumo di cereali. Il glutine presente nei cereali contiene gliadina, una proteina che i semi utilizzano come arma biochimica contro i predatori. E’ tossica per l’uomo in quanto genera permeabilità intestinale, principale causa di insorgenza di infiammazioni croniche associate a malattie autoimmuni come il cancro, malattie cardiache e articolari.
  • Consumo di legumi. Sostiene che gli esseri umani sono evolutivamente impreparati ad assimilare le loro proteine, contrariamente a quanto ritenuto dalla macrobiotica, secondo cui esse vengono assimilate se consumate insieme ai cereali.
  • Fruttosio e zuccheri raffinati. Sono i principali responsabili dei processi infiammatori. Il glucosio, vitale per organi come il cervello, può essere sintetizzato dall’organismo dai grassi animali, mediante il processo di gluconeogenesi.
  • L’alcol, aceto, sale e cibi raffinati.

La dieta Paleo raccomanda:

  • Consumo di tutti i tipi di verdure. Essi saranno la base della nostra alimentazione, essendo la fonte dei pochi carboidrati consumati e micronutrienti (vitamine, minerali, ecc). Fra i carboidrati, sono consentiti solo riso bianco e patate.
  • Consumo di proteine animali (carne, pesce e uova) e noci. Ricche di calorie, stimolano una bassa produzione di insulina e sono una perfetta fonte di proteine e grassi sani. Basti pensare che la percentuale di acidi grassi essenziali negli animali che vivono allo stato brado è più elevata, in particolare di omega-3, cosa che  favoriva i processi digestivi. Tuttavia questa raccomandazione non viene seguita, al contrario non ci alimentiamo di proteine animali e consumiamo proteine vegetali.
  • Consumo moderato di frutta. Preferibilmente la più acida.

Non si può stabilire quale sia dieta migliore per tutti ma piuttosto una linea chiara che ci dice di consumare cibi più naturali e meno elaborati, con abbondanza di prodotti vegetali. Ogni persona è diversa, ha esigenze e squilibri differenti. In kinesiologia utilizzeremo il test di base e il test delle intolleranze alimentari al momento di consigliare un trattamento nutrizionale, testando tutti i cibi e ottenendo così una chiara indicazione di quella che dovrebbe essere la dieta dei nostri clienti.

Maria Josefa Obiol Saiz.

Collaboratrice Kinepharma.

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