Ad opera di microrganismi a trasmissione aerea

Secondo una relazione pubblicata nel periodico britannico The Guardian, il 25 maggio 2006, il microbiologo e dottore Dale Griffin, del Servizio Geologico degli Stati Uniti, batteri e funghi provenienti dall’Africa sono in grado di viaggiare per migliaia di chilometri. Le tormente tipiche delle aree desertiche possono trasportare gli organismi fino a 5 chilometri d’altezza. Il Dottor Griffin illustrava come, probabilmente. Il 10% di tali organismi è in grado di sopravvivere alla radiazione solare:

“Su 40 campioni d’aria prelevati in mezzo all’Atlantico, 24 hanno rivelato la presenza di significative quantità di microbi vivi, tra cui ben 26 colonie di batteri e 83 di funghi. Tali colonie includevano ceppi suscettibili di essere causa di malattia nell’essere umano, nell’animale e nelle piante. Un grammo di terreno tipico del Sahara contiene fino a un miliardo di batteri e gli esami condotti ipotizzano che circa due miliardi di tonnellate di particelle di terreno si trasmettono per via aerea intorno al pianeta ogni anno. Il Dottor Griffin e il suo team hanno sfruttato i test genetici per stabilire l’origine esatta degli organismi”.

Alcuni dei test che si realizzano nel Regno Unito per verificare la presenza di funghi e batteri hanno rivelato come taluni pazienti fossero stati esposti a organismi che, teoricamente, in ragione della loro localizzazione geografica, avrebbero reso impossibile tale esposizione. Tale analisi ha evidenziato pertanto le ragioni di un tale fenomeno.

Un ulteriore studio realizzato nel 2014 da un team internazionale di scienziati, tra i quali alcuni ricercatori dell’Università della California, San Diego, ha rilevato che la probabile causa della Sindrome di Kawasaki (EK) in Giappone, è un agente patogeno trasportato dal vento e proveniente de una fonte localizzata nel nordest della Cina. La Sindrome di Kawasaki è una misteriosa malattia infantile in grado di danneggiare in modo permanente le arterie coronariche.

La Sindrome di Kawasaki è fra le cause più comuni di cardiopatia acquisita nei bambini. Si tratta di una malattia difficile da diagnosticare e, in assenza di un trattamento idoneo, il 25 percento dei bambini affetti può sviluppare complicazioni quali attacchi cardiaci, insufficienza cardiaca congestiva o morte prematura. La percentuale di prevalenza dell’EK è in aumento tra i bambini di Asia, Stati Uniti ed Europa Occidentale. Si prevede che entro il 2020, un adulto su 1600 dell’intera Unione Europea sarà affetto dalla Sindrome.

Gli esperti di un team multidisciplinare hanno comunicato che le prove raccolte suggeriscano che la causa più plausibile dell’EK sia una “tossina modificata o una molecole ambientale” originaria del Nordest della Cina, possibilmente associata a Candida, la quale è stata messa in correlazione con la vascolite coronarica di Kawasaki nell’ambito di test condotti su topi.

Il tutto serve a dimostrare come svariate particelle siano in grado di viaggiare nell’atmosfera e quali siano le possibile ripercussioni sulla salute. La polvere vulcanica, per esempio, è in grado di viaggiare per migliaia di chilometri, attraversando i quattro continenti in tutta semplicità. I campioni di polvere prelevati nell’area della Falesia Lewis/Ghiacciaio Beardmore nell’Antartide sono stati identificati quali un mix di cenere vulcanica, probabilmente di origine australiana.

La contaminazione industriale viaggia quindi più rapidamente dell’uomo. Batteri, candide e particelle di polvere vengono trasportate per migliaia di chilometri e la loro trasmissione non si limita all’aria, ma agli indumenti di quanti viaggiano da un paese all’altro o al trasporto di merci.

Si raccomanda quindi di prevenire possibili contagi, mantenere alte le difese immunitarie e testare sempre la presenza di batteri e candide con un kit basico.

 

Ángel Salazar Magaña (angelsalamag@gmail.com)

Kinepharma.

 

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