Aspetti da considerare sul test degli alimenti

Quando si esegue un test sugli alimenti dobbiamo innanzitutto fare una distinzione tra allergia alimentare e intolleranza. L’allergia colpisce il sistema immunitario per cui vi è una produzione di fattori immunologici e istamina.

Molti alimenti che mangiamo contengono proteine che all’inizio sono estranee all’organismo. Queste proteine sono assimilate dall’organismo in seguito alla loro scomposizione in amminoacidi, i quali sono poi ristruttutati secondo uno schema altamente individualizzato, determinato dalla genetica di ogni individuo. Attraverso questo processo, tali proteine si trasformano in proteine proprie dell’organismo, favorendo in tal modo l’assimilazione degli alimenti nell’organismo.

Le proteine che durante il processo di digestione non si scompongono completamente o parzialmente nello stomaco, ma rimangono per così dire estranee all’organismo, passano al sistema immunitario dell’intestino che è altamente sviluppato e con l’ausilio di speciali leucociti del sangue, i linfociti T soppressori, sono trasformate in proteine tollerabili, cioè compatibili con le nostre proteine.

Se a causa di qualche errore congenito o acquisito del sistema di difesa dell’organismo, le proteine rimangono estranee all’organismo, queste ultime agiscono come veri e propri antigeni provocando reazioni infiammatorie con la conseguente liberazione di sostanze vasoattive, vale a dire reazioni allergiche. La loro manifestazione patologica si verifica nel tratto digestivo e consiste essenzialmente in una permeabilità elevata ed un’insufficienza funzionale della mucosa intestinale.

Al contrario l’intolleranza è la capacità di ingerire quantità normali di cibo per ragioni non correlate al sistema immunitario. La reazione conseguente all’ingestione dell’alimento si produce con ritardo (dopo alcuni giorni), o quando si ingerisce una quantità maggiore dello stesso.  L’intolleranza al lattosio per esempio rientra in questa categoria. Il prodotto a cui si è intolleranti è un pericolo a lungo termine in quanto danneggia il sistema digestivo e quello fisiologico, ma non provoca lo stesso danno che causa un prodotto a cui si è allergici.

Sia per l’intolleranza sia per l’allergia, quando si esegue il test conviene partire da un AR (Arm Reflex) provocato dalle fiale, o dal punto del corpo che le definisce. Questo perchè se si parte ad esempio da un AR nascosto e la fiala del prodotto in concreto lo corregge, è propabile che il corpo abbia bisogno di questo prodotto, non perché lo danneggi.

A volte accade che ciò che pensiamo sia una intolleranza alimentare è semplicemente una combinazione erronea degli alimenti che mangiamo; nel 1951 il Dr. Herbert Shelton della Scuola di Salute di San Antonio (Texas) pubblicò il libro “La combinazione degli alimenti” in cui descrisse le regole di base, tuttora vigenti, della giusta combinazione degli stessi. Sarebbero errate le seguenti combinazioni:

  • Combinazione di acidi con amidi, ad esempio limoni, ananas, pompelmo con patate.
  • Combinazione di proteine con amidi, ad esempio pasta con carne.
  • Combinazione di proteine con diverse proteine, ad esempio carne di vitello con carne di maiale.
  • Combinazione di acidi con proteine, ad esempio pomodori con carne.
  • Combinazioni di grassi con proteine, ad esempio burro e tutti i tipi di salse di olii con noci, formaggio, uova e carne.
  • Combinazione di zuccheri con proteine, ad esempio salse dolci o marmellate con carne.
  • Combinazione di zuccheri con amidi, ad esempio zuccheri con pasta.
  • Combinare melone e anguria con altri alimenti.

Per questo è necessario sapere che tipo di alimenti assume il paziente, e in particolare come  combina gli stessi. Molte persone hanno scoperto che realmente il melone non gli faceva male, semplicemente lo mangiavano in combinazione con altri prodotti. Anguria e melone devono essere consumati in pasti separati, eliminando in questo modo tutti i problemi digestivi: produzione di gas intestinali, eruttazione, acidità, etc.

Possiamo controllare queste combinazioni incompatibili, utilizzando le fiale di un test delle intolleranze alimentari e combinando diverse fiale di prodotti ai quali i pazienti non sono intolleranti come proteine, carboidrati, zuccheri e grassi.

 

Ángel Salazar Magaña (angelsalamag@gmail.com)

Kinepharma.

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