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Proteina animale vs proteina vegetale

Definendo la DIGERIBILITÀ come la facilità di digerire un alimento, la proteina animale è più digeribile di quella di origine vegetale. La proteina di origine animale contiene alte quantità di aminoacidi essenziali e contribuisce ad una buona assimilazione del ferro quando ingerita. Le proteine vegetali sono meno digeribili. Bisogna saperle cucinare e combinare con carboidrati di buona qualità per usufruire dei loro nutrienti, senza provocare squilibri. Per ottenere un alto valore proteico, secondo l’Alimentazione Energetica bisogna combinare i cereali integrali con i legumi in un rapporto di 3 parti di cereali e 4 di legumi mentre secondo la Macrobiotica il rapporto si basa su 1 parte di legumi e 4 di cereali. Si consiglia di testare il rapporto su ogni paziente.

 La digestione delle proteine animali presuppone un consumo di energia e di minerali non richiesto dalle proteine di origine vegetale che si digeriscono con uno sforzo minore. Le proteine vegetali contengono alte quantità di minerali e vitamine che non producono tanta “acidità biologica” una volta metabolizzate. Le proteine animali richiedono minerali per essere metabolizzate. Queste ultime contengono pochi minerali, vitamine, fibre e antiossidanti.

Durante la digestione le proteine animali vanno in putrefazione invece di favorire la fermentazione. Tutto ciò contribuisce alla perdita della flora intestinale buona (Bacillus Acidophilus). La digestione delle proteine di origine vegetale non provoca tale processo. Esse si definiscono proteine “pulite”.

Le proteine vegetali contengono per lo più grassi insaturi mentre le proteine animali contengono grassi saturi che possono essere facilmente convertiti in colesterolo.

Le proteine animali contengono livelli elevati di acido urico a causa della presenza di alte quantità di amminoacidi. Poiché non tutti questi amminoacidi sono utilizzati, questi ultimi diventano tossici trasformandosi in Urea. Le proteine vegetali producono meno sostanze tossiche, per questo non sovraccaricano il fegato e i reni. Inoltre le proteine animali contengono antibiotici, ormoni, pesticidi, erbicidi e conservanti che intossicano il corpo.

A livello energetico, le proteine animali producono un effetto di contrazione e blocco molto importante a tutti i livelli. Ogni paziente è differente e, nonostante tutto quello che abbiamo detto in precedenza, alcune persone si ristabiliscono con una dieta ricca di proteine animali, come la Paleodieta. Parleremo di questa dieta in un altro momento.

Con un Test delle intolleranze alimentari da testare sul paziente si può determinare se a quest’ultimo conviene di più ingerire proteine animali o vegetali, tenendo in considerazione le sue particolari esigenze. Inoltre attraverso questo test si può definire per esempio, se le proteine animali di cui egli ha bisogno sono quelle che derivano dalla carne di pollame che è più digeribile rispetto a quella di manzo o bovino o di quelle di origine vegetale.

Come già abbiamo visto negli articoli precedenti di Kinepharma “L´ispessimento del sangue” generalmente consigliamo l’ingestione di poche proteine, meno del 20% del totale ingerito. Nella maggior parte dei casi ingerendo proteine derivanti da alimenti vegetali noteremo un cambiamento importante nella nostra qualità di vita.

Maria Josefa Obiol Saiz.

Collaboratrice Kinepharma.

Metafore del meridiano dello stomaco

L’elemento del meridiano dello stomaco è la Terra, ciò che nutre, le radici necessarie per lo sviluppo, avere stabilità e raggiungere gli obiettivi di vita.

Il meridiano dello stomaco è associato alla ricezione del cibo e all’attivazione delle funzioni digestive. La digestione inizia nel cervello, il quale attiva le funzioni gastriche e associa le componenti mentali ed emotive a ciò che mangiamo, oltre a tutte le informazioni ricevute dai cinque sensi. Ma è nello stomaco che saranno assorbite tutte le sostanze nutritive associate ai pensieri e ai sentimenti. Allo stesso tempo esso servirà da magazzino temporaneo di tali idee in vista di una futura assimilazione.

Molte volte mangiamo senza masticare correttamente, o mangiamo cibi contenenti additivi tossici o energiamente morti. Per tanto dobbiamo osservare quali emozioni o pensieri non stiamo masticando/analizzando, quali sono tossici per il nostro organismo e quali non sono utili per i nostri scopi (mangiamo qualsiasi cosa per sopprimere la fame, abbiamo un compagno per non sentirci soli).

Le domande chiave che dobbiamo porre ad una persona con problemi inerenti allo stomaco sono:

Sei felice? Sei soddisfatto?

Dopo un pranzo di buona qualità, nutritivo, di facile digeribilità, privo di sostanze tossiche che ci fanno ammalare e saporito, in grado di soddisfare la componente sensoriale/emozionale, ci sentiamo felici e soddisfatti.

Allo stesso modo, quando ci nutriamo di pensieri ed emozioni sane, utili e produttive ci sentiamo felici e soddisfatti.

METAFORE DEL MERIDIANO DELLO STOMACO

Ha a disposizione le risorse necessarie per raggiungere i suoi obiettivi?

È in grado di utilizzare le sue risorse in modo efficace?

Quali elementi nutritivi, emozioni o idee digerisce?

METAFORE DEL MUSCOLO GRAN PETTORALE CLAVICOLARE

Per quanto riguarda la maniera di raggiungere il suo obiettivo, è umile o molto orgoglioso?

METAFORE DEL MUSCOLO ANGOLARE DELLA SCAPOLA

Ha difficoltà a mettere la testa sulle spalle, letteralmente o metaforicamente?

Pensa che può camminare a testa alta?

METAFORE DEI MUSCOLI DEL COLLO

Ha tutto sotto controllo o lascia cose in sospeso nei suoi progetti?

METAFORE DEL MUSCOLO BRACHIORADIALE

È in grado di ricominciare quando si rende conto che si era sbagliato su qualcosa di importante?

Nel perseguire i suoi obiettivi, è autosufficiente o ha bisogno dell’aiuto degli altri?

Pensa che qualcuno la manipoli?

È flessibile nel modo in cui procede o rimane fermo sulle sue decisioni ignorando ciò che non capisce?

In breve, il meridiano dello stomaco ci parla di come usiamo le risorse di cui disponiamo. Scegliere bene ciò che ci nutre e fare una buona ‘digestione’ di cibo /pensieri/ emozioni  sono elementi chiave per avere un meridiano dello stomaco in equilibrio.

 

Maria Josefa Obiol Saiz.

Collaboratrice Kinepharma.

 

L’ispessimento del sangue

I problemi che si verificano nel sistema circolatorio e che causano molte altre malattie, iniziano con l’ispessimento del sangue. Tale fenomeno impedisce la corretta ossigenazione dei tessuti, l’arrivo dei nutrienti alla cellula e la rimozione dei residui e delle sostanze tossiche generati nei  diversi processi biologici del corpo. Il risultato immediato è un peggioramento della salute che inizia con una congestione del sistema linfatico.

Quando il sangue si ispessisce, le piastrine si congestionano e si uniscono tra loro attacandosi le une alle altre. Quando questo sangue raggiunge i capillari, non può scorrere con fluidità di conseguenza l’ossigeno e i nutrienti non arrivano correttamente alla cellula.  Secondo Andreas Moritz questo è uno dei principali motivi per cui si manifestano i tumori e una gran varietà di malattie acute e croniche, quali infarti, ictus, sclerosi multipla, fibromialgia, morbo di Alzheimer, Parkinson, ecc.

Il corpo reagisce al fine di garantire il flusso regolare del sangue e di conseguenza ingrossa le pareti dei vasi sanguigni.

Cause

La causa principale dell’ispessimento del sangue è la proteina alimentare. Non abbiamo la stessa capacità che hanno per esempio gli animali carnivori di digerire proteine di origine animale.  Nella migliore delle ipotesi, riusciamo a digerire un 25% del totale ingerito;  il resto circola nel sangue fino a raggiungere i tessuti intercellulari, mescolandosi al resto delle  tossine generate dalle cellule e al resto di cellule morte, che a loro volta sono anche sostanza proteica.

Questo fa sì che il fluido intercellulare si trasformi in una sorta di gel che non consente il passaggio dei nutrienti alle cellule, i quali rimangono intrappolati in una schiuma densa, aumentando così il rischio di morte delle cellule per inanizione.

A questo punto è logico pensare che in questa società di sovrabbondanza, la maggior parte delle persone, nonostante siano sovralimentate, è malnutrita e ciò si può costatare dalle grandi quantità di cibo ingerito per cercare di compensare la sensazione di “fame cellulare”. Ciò è aggravato dalla mancanza di idratazione e dall’ingestione sempre maggiore di oli di bassa qualità, prodotti elaborati con conservanti e additivi tossici per l’uomo e di prodotti raffinati. Il risultato è una società malata, con un’incidenza di malattie degenerative o circolatorie mai vista in passato.

In riferimento agli alimenti ricchi di proteine, questi ultimi sono i più grandi produttori di acido e quelli che più ispessiscono il sangue. L’organismo cerca di impedire la morte cellulare rimuovendo questo eccesso di proteine dal fluido intercellulare trasformando tale proteina in fibra di collagene che si deposita sulla parete dei vasi sanguigni, causandone un ispessimento che se non risanato provoca l’indurimento delle arterie e un possibile collasso del sistema. Allo stesso tempo vi è una congestione del sistema linfatico che per assorbire questa parte di proteina in eccesso impedisce ancor di più la disintossicazione del corpo.

Vi sono segnali che il paziente può notare in relazione a tale fenomeno:

  • Problemi digestivi.
  • Calcoli biliari nel fegato e nella cistifellea.
  • Gonfiore addominale.
  • Aumento di peso e grasso accumulato sulla pancia (uomini) e fianchi (donne).
  • Intorpidimento di braccia e gambe mentre si dorme.
  • Cattiva circolazione con estremità fredde in inverno e calore eccessivo in estate.
  • Problemi cutanei.

La nostra raccomandazione è di fare esercizio fisico e di adeguare la dieta eliminando le proteine animali e riducendo considerevolmente il consumo di proteine, aumentare il consumo di acqua di qualità, eliminare le sostanze tossiche (caffè, tabacco, alcol, additivi), sostituire alimenti non processati con particolare attenzione con frutta e verdura fresca, eliminare cibo fritto e grassi polinsaturi o idrogenati aumentando il consumo di acidi grassi essenziali in particolare di omega 3.

Nonostante vi siano molte fiale che possiamo testare, per arrivare all’origine del problema sarebbe conveniente utilizzare una fiala molto importante: quella dell’ossigenazione nonchè quella dell’acido e della linfa che si possono trovare in un test di base di chinesiologia. Possiamo anche usare un test di coagulazione del sangue.

 

Ángel Salazar Magaña (angelsalamag@gmail.com)

Kinepharma.

Il calcio e il magnesio

Il calcio fornisce all’organismo l’energia di contrazione YANG indispensabile per il mantenimento dell’impulso vitale. Contribuisce alla contrazione dei muscoli. Fa sì che i nervi e il cervello funzionino adeguatamente, fornisce i mezzi affinchè gli impulsi elettrici viaggino lungo i nervi fino ai muscoli. Aiuta a regolare il ritmo cardiaco e la pressione arteriosa. Il calcio contrae il cuore.

Il magnesio fornisce al corpo l’energia di rilassamento/dispersione YING. Rilassa i muscoli. Inibisce gli impulsi elettrici (se non bilanciato, provoca cambiamenti comportamentali bruschi causati da un’eccessiva attività elettrica nel cervello). Rilassa il cuore per la sua contrazione successiva per mantenere la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa.Regola i livelli di zucchero nel sangue. Supporta il sistema immunitario e prende parte a 300 reazioni biochimiche.

Affinchè il corpo sia in grado di utilizzare il calcio, quest’ultimo dovrebbe essere in un rapporto 1:2 con il magnesio, con il pH corretto in modo che possano essere assorbiti, giusta proporzione in una dieta ricca di cereali integrali, legumi, verdure, pesce, sottaceti e semi; in particolare sesamo.

Quando aumenta il livello di acidità del sangue, il corpo attinge alla sua riserva alcalina, calcio, magnesio e potassio depositati nelle ossa, nei denti, nelle articolazioni, nelle unghie e nei capelli. Ciò provoca la decalcificazione e la demineralizzazione del corpo; causa diretta degli squilibri come artrite, artrosi, ipertensione, disturbi dei denti e delle gengive, fratture, osteoporosi, rachitismo, celiachia, crampi, tetania, epilessia, insonnia, morbo di Parkinson, sindrome premestruale, problemi alle unghie, invecchiamento, scottature solari ecc.

PROTOCOLLO MANCANZA DI CALCIO

Verificare le cause della mancanza di calcio:

  • Lo stress: causa principale di acidificazione organica.
  • La mancanza di assunzione di calcio di buona qualità (menzionati anteriormente).
  • Alimenti acidificanti (zucchero raffinato, caffè, droghe, proteine animali, cereali raffinati, alcol).
  • Analizzare gli organi colpiti con il test degli organi incluso quello della ghiandola paratiroide responsabile dell’assorbimento del calcio e quello dell’ormone che regola tale elemento nel sangue, l’ormone paratiroideo (PTH), fiala presente nel kit dell’apparato endocrino ampliato.
  • Verificare se è un problema di vitamine: test vitamina D, B e K, presenti nel kit delle vitamine coinvolte nel processo di assorbimento del calcio.

Trattamento consigliato:

  • Aumentare l’esposizione al sole per sintetizzare maggiori quantità di vitamina D.
  • Moderato esercizio fisico quotidiano per aumentare la massa ossea e prevenire la perdita di calcio.
  • Assumere magnesio. Questo minerale, che è strettamente legato al calcio, aiuta a regolare e mantenere i suoi livelli nel sangue.
  • Consumare verdure ricche di clorofilla che agiscono come accumulo di energia della luce solare, secondo il dottor Bernard Jersen. Salute magica della clorofilla.
  • Per massimizzare l’assorbimento, evitare le diete contenenti livelli elevati di proteine, così come l’eccesso di alcol, caffeina e l’assunzione di sodio.
  • Provare ad aumentare la fiducia in se stessi e l’autostima. La svalutazione è un fattore psicosomatico che può contribuire alla decalcificazione delle ossa.

 

Maria Josefa Obiol Saiz.

Collaboratrice Kinepharma.

Influenza del fegato sul sistema circolatorio

Il fegato riveste un ruolo fondamentale sul sistema circolatorio e sul cuore. Un fegato sano protegge questo sistema ed è essenziale per disintossicare e purificare il sangue venoso proveniente dalla vena porta dall’addome, pancreas e milza. Inoltre, il fegato è responsabile del metabolismo dell’alcool e della disintossicazione del corpo dalle tossine, sia da quelle esterne sia da quelle prodotte da microrganismi come batteri o parassiti presenti nel nostro organismo.

Quando il fegato, a causa di cattive abitudini alimentari e mancanza di idratazione, si sovraccarica di calcoli biliari all’interno dei suoi condotti o della cistifellea, questi ultimi alterano la struttura di base dei lobuli epatici. Di conseguenza i vasi sanguigni che irrorano tale area si curvano e si verifica una riduzione dell’apporto interno di sangue, per cui la capacità di purificazione di questo organo diminuisce notevolmente.

Il risultato è un crescente accumulo di sostanze tossiche nel sangue e nel fegato. Ciò può provocare un’ostruzione del flusso di sangue venoso al cuore, provocando aritmie o anche infarti del miocardio e un danno sempre più profondo al sistema cardiaco e circolatorio.

Un’altra conseguenza è che le proteine delle cellule morte e le proteine che non sono potute essere scomposte entrano nel sangue e si accumulano nelle pareti dei vasi sanguigni rendendo più difficile la circolazione del sangue e stimolando l’organismo a produrre più globuli rossi causando un aumento dell’ematocrito. Per tale motivo molte persone con questo problema hanno un tono rosso della pelle del viso e del torace. Questo ispessimento del sangue rallenta la circolazione sanguigna per cui il rischio di coagulazione risulta essere maggiore.

Test e trattamento

La formazione di coaguli di sangue è uno dei principali fattori di rischio di infarto o ictus. Poiché il grasso non può coagularsi, tale rischio deriva dall’elevata concentrazione proteica nel sangue. Come abbiamo visto in uno dei nostri articoli del 11 dicembre 2013 “Fiala di omocisteina.” Questo aminoacido solforato provoca piccoli coaguli di sangue che danno origine al danno arteriale. Si stima che questa sostanza è quaranta volte più affidabile del colesterolo nel determinare il rischio di malattie cardiovascolari. Questa fiala lo troviamo in un kit di malattie del apparato circolatorio.

Inoltre vi sarebbero altre fiale come PCR, coagulazione del sangue, trombina, vitamina K che ci aiuteranno ad ottenere una diagnosi particolarmente accurata di questo problema. In principio possiamo verificare se il fegato funziona correttamente con la fiala di quest’organo, quella dei calcoli biliari, calcoli epatici, dei dotti biliari o della colecistite che si trovano in un kit di malattie di fegato e vescicola biliare.

La nostra raccomandazione affinché il medico la dia a sua volta al suo paziente è:

  • Eliminare le principali sostanze tossiche come il caffè, il tabacco, alimenti fritti e l’alcool.
  • Aumentare il consumo di acqua di qualità soprattutto nelle ore mattutine.
  • Diminuire l’assunzione di proteina a un 15-20% nell’alimentazione e se possibile eliminare le proteine animali, in particolare l’assunzione di carne.
  • Assumere molte fibre e verdure.
  • Assumere sostante drenanti per il fegato come cardo mariano, tarassaco, carciofo, taurina, ecc.
  • Eseguire una pulizia del fegato e della cistifellea, secondo il metodo descritto da Hulda Clark o Andreas Moritz.

Il risultato sarà un netto miglioramento della salute, dell’energia e della vitalità del paziente grazie ad un migliore funzionamento di questo importante organo.

 

Angel Salazar Magaña (angelsalamag@gmail.com)

Kinepharma.

Muffa tossica nera

La muffa nera, nota con il nome scientifico Stachybotrys chartarum o Atra, è nera o verde scura e comporta seri problemi per la salute se aspirata, ingerita o inalata.

Il tricotecene è un tipo di micotossina prodotto dalle muffe tossiche. Il tricotecene è una delle micotossine più note per la loro estrema tossicità e per la difficoltà di distruzione. Provocano i seguenti sintomi:

Sintomi a carico dell’apparato circolatorio:

Aritmia, pressione arteriosa bassa, lesione al midollo spinale, emorragia, vomito con sangue, emorragia cerebrale e ad altri organi.

Sintomi a carico dell’apparato respiratorio:

Difficoltà respiratorie, edema polmonare, emorragia polmonare, mal di gola, sensazione di bruciore alla gola, sanguinamento delle gengive, moccicare, prurito sanguinamento e ostruzione nasale.

Problemi legati alla vista e agli occhi:

Infiammazione agli occhi e dolore, occhi arrossati o con macchie di sangue, vista sfocata e peggioramento della vista, itterizia.

Problemi cutanei:

Bruciore alla pelle, dermatite e itterizia.

Problemi legati al sistema immunologico:

Immunosoppressione e infezioni ricorrenti

Problemi legati al sistema riproduttivo:

sterilità, aborto involontario, impotenza, problemi nello sviluppo del feto.

Stanchezza e malessere.

A livello mentale e neurologico:

Confusione, offuscamento, riduzione della soglia di attenzione, difficoltà di concentrazione e all’attenzione, riflessi lenti, disorientamento, nausea, perdita della memoria e problemi legati alla memoria, alterazione della capacità di apprendimento, allucinazioni, stati di shock, ansia, depressione, aggressività e cambiamenti di personalità, crisi epilettiche, convulsioni e intorpidimento.

Le micotossine tricoteceni T-2 sono le uniche micotossine impiegate nelle armi biologiche.

Dopo aver risolto il problema olisticamente, è fondamentale che il paziente individui il focolaio della muffa tossica che lo sta intossicando e che lo elimini con l’ausilio di un professionista. Nel frattempo è indispensabile evitare qualsiasi contatto con la muffa.

Si dovrà inoltre testare in che modo provvedere alla disintossicazione. Nei casi di intossicazione da muffa, l’alga marrone dà buoni risultati, solitamente un grammo al giorno, ma si testerà anche altri depurativi. Sono ottimi i prodotti di Sanum, sebbene ne esistano molti altri. Questi sono quelli che controllano le candide e i funghi. Nell’omeopatia si offrono, tra le altre, le seguenti soluzioni di Sanum (tranne l’ultima):

  • Mucokehl D5.
  • Pefrakehl D4.
  • Notakehl D5.
  • Fortakehl D5.
  • Nigersan D5.
  • Albicansan D4.
  • Candida Albicans 30 C di Boiron.

Al fine di individuare l’influenza delle muffe, si usa la fiala per Muffe contenuta in un test basico. Questa fiala contiene Pilz I + Pilz II (in tedesco schimmelpilz significa muffa). L’I si usa per individuare una serie di muffe, con una miscela di Alternaria Tenius sp, Botrytis cinerea, Curvularia sp, cladosporium sp, Fusarum sp e Helminthosporium hal. Il II si usa per individuare altri tipi di muffe ed è composto da Aspergillius sp, Penicillium sp, Pularia pullulans, Mucor mucedo, Rhizopus nigricans e Lacrimans serpula. La fiala di Kinepharma prevede le due tipologie assieme, mentre alcune aziende le tengono divise.

 

Maria Josefa Obiol Saiz.

Collaboratrice Kinepharma.

 

 

Il latte di mucca

Trova sempre più riscontro l’ipotesi che i latticini non comportino tutti i benefici che vengono loro attribuiti, bensì il contrario.

Il latte commerciale che troviamo attualmente nei supermercati è composto da proteine, grassi, glucidi, ormoni, residui di antibiotici ed erbicidi, calcio aggiunto, vitamine sintetiche, additivi alimentari e globuli bianchi pieni di pus (per legge è consentito che un milligrammo di latte contenga da 1 a 1,5 milioni di globuli bianchi con pus, derivanti dalle infezioni provocate dalle deplorevoli condizioni di vita delle vacche negli allevamenti).

  • LE PROTEINE.   La RENINA è l’enzima che idrolizza l’α-lactoalbumina e la β-caseina del latte materno. Il 75% della popolazione interrompe la produzione della renina al raggiungimento del terzo anno di età, impedendone la corretta assimilazione. Il problema si aggrava con il latte di mucca, che è composto da α-caseina e α-lactoalbumina, con una percentuale diversa per ciascun individuo. Quando giungono nell’intestino, l’α-caseina e la α-lactoalbumina penetrano attraverso la parete intestinale danneggiandola e determinando l’iperpermeabilità intestinale. Quando passano nel sangue agiscono come antigeni e il sistema immunitario si attiva per eliminarli. Ciò determina mucosità, asma, diabete di tipo I nei bambini, eczema, acne, artrite reumatoide.   L’α-lactoalbumina è la principale responsabile delle allergie al latte.
  • I GRASSI.   Il latte contiene un enzima, la XANTINA OSSIDASI, che passando nel sangue provoca danni vascolari. Al fine di porre rimedio a tali danni (ateromi) si creano delle pareti di ateromi (cumuli di colesterolo sulla parete di un’arteria), che riducono il calibro dei vasi e restringono il flusso di sangue. Se si staccano possono arrivare a embolizzare le arterie e impedire completamente il passaggio del sangue.
  • I GLUCIDI.   Il lattosio è il glucide tipico del latte. Sino ai tre anni di età circa l’essere umano produce l’enzima LATTASI, che scompone il lattosio in glucosio e galattosio. Il 75% della popolazione non genera lattasi e dunque non digerisce il lattosio. Per tale motivo di verifica con grande frequenza il fenomeno dell’intolleranza e dell’allergia al lattosio. Tale fenomeno è correlato, con l’avanzare dell’età, alla comparsa di cataratte e di cancro alle ovaie.
  • GLI ORMONI.   Il latte di mucca contiene l’ormone della crescita IGF-1. Il latte materno lo contiene con una minore concentrazione, dal momento che un essere umano non deve crescere quanto un vitello. È in stretta correlazione con il cancro al seno poiché favorisce la suddivisione cellulare. Di fatto, il farmaco normalmente somministrato per combattere il cancro al seno è un inibitore dell’IGF-1.
  • RESIDUI DI ANTIBIOTICI E PESTICIDI. Sono il risultato dell’eccessiva somministrazione di antibiotici e di alimenti transgenici, nonché dell’elevata quantità di pesticidi somministrata alle vacche.

Il principale fattore di incidenza è la comparsa di ceppi resistenti e di alcuni effetti tossici. Inoltre gli antibiotici presenti nel latte possono determinare un’alterazione della flora intestinale, lo sviluppo di microrganismi patogeni e la riduzione della sintesi di vitamine, allergia, disbatteriosi ed eccesso di crescita.

  • LE VITAMINE SINTETICHE.   Il palmitato di vitamina A sintetico è tossico in dosi elevate, come avviene per la maggior parte delle vitamine sintetiche.
  • IL CALCIO.   Il latte è “arricchito” con calcio artificiale. Si tratta del carbonato di calcio minerale, ovvero del gesso. Presenta l’inconveniente di non essere ben assorbito dall’organismo, aumentando il rischio di formazione di calcoli renali, calcificazioni al seno e può depositarsi nelle articolazioni contribuendo al manifestarsi di fenomeni artritici.

Qualsiasi bravo chinesiologo sarà ben lungi dal pragmatismo tipico della medicina convenzionale e non darà nulla per scontato. Ogni singola seduta è diversa, ciascun individuo è unico e reagirà in maniera differente ai singoli prodotti. Per tale motivo si consiglia di testare il latte o qualsiasi altro alimento prima di introdurlo nella propria dieta o di eliminarlo, usando il test delle intolleranze alimentari.

 

Maria Josefa Obiol Saiz.

Collaboratrice Kinepharma.

 

L´anorgasmia

Si definisce anorgasmia l’incapacità di raggiungere l’orgasmo, nonostante il desiderio e l’eccitazione durante le relazioni sessuali. Di seguito descriveremo in che modo si verifica questo fenomeno. È indispensabile specificare quali sono gli organi, ormoni e processi interessati per ripristinare la corretta circolazione dell’energia sessuale.

Gli organi coinvolti a livello cerebrale sono:

Neocorteccia: è la sede nella quale si presentano tutti i dati forniti dai sensi attraverso il sistema nervoso sulla base dei quali stabiliamo qual’è la realtà, come ci sentiamo e come agiremo. Per tale motivo, al suo interno si generano la maggior parte dei blocchi sessuali.

  • Talamo: è strettamente collegato al sistema limbico e al sesso.
  • Sistema limbico: è la sede nella quale si generano l’amore e il desiderio sessuale.
  • Amigdala: è responsabile della gestione delle emozioni.
  • Ghiandola pituitaria: rilascia beta-endorfine, l’ossitocina e la vasopressina.
  • Ipofisi: è collegata all’eccitazione e all’orgasmo.
  • Ipotalamo: gestisce il rilascio di ormoni, in particolare del testosterone.
  • Tronco encefalico: è la sede nella quale si raggiunge l’orgasmo a livello cerebrale. Al suo interno si trovano i centri del piacere. Se questi ultimi non si attivano, non si raggiunge l’orgasmo.

La comunicazione tra il cervello e gli organi genitali avviene attraverso il sistema nervoso centrale e i principali nervi coinvolti sono:

  • Nervo ipogastrico: trasmette informazioni dall’utero e dalla cervice uterina.
  • Nervo pelvico: trasmette informazioni dalla vagina, dalla cervice uterina e dal retto.
  • Nervo pudendo: trasmette informazioni dal clitoride.
  • Nervo vago: trasmette informazioni dall’utero, dalla cervice uterina e dalla vagina.

Parleremo in generale anche del sistema nervoso simpatico e parasimpatico.

Gli ormoni coinvolti nel sesso dai quali dipenderà il corretto funzionamento di questo sistema sono:

  • Ossitocina: aumenta la sensazione di fiducia, bloccando lo stress.
  • Beta-endorfine: riducono il dolore.
  • Vasopressina: aumenta il senso dell’unione.
  • Testosterone: agisce sui centri del piacere e sulle zone erogene periferiche come il clitoride.
  • Dopamina: il suo effetto è posteriore all’orgasmo, riduce la libido dopo aver consumato il rapporto sessuale.

Quando si riceve uno stimolo sessuale, nella neocorteccia si decide se è opportuno avere un rapporto sessuale e di conseguenza si innescano una serie di cambiamenti fisiologici qui di seguito dettagliati:

  • Le ghiandole di Bartolino lubrificheranno la vagina.
  • Le ghiandole di Skene produrranno e si riempiranno di un liquido che sarà espulso durante l’orgasmo.
  • Si verifica un fenomeno di vasocostrizione della vagina e delle labbra interne ed esterne che si espanderanno e aumenteranno di dimensioni.
  • L’utero si eleva facilitando l’arrivo dello sperma fino all’ovulo.

Gli ultimi studi hanno dimostrato che l’orgasmo si raggiunge attraverso le vibrazioni della cervice uterina durante il rapporto sessuale. Un orgasmo non è molto diverso da un condensatore, l’eccitazione cresce fino a quando salta la scintilla nel centro del piacere nel tronco encefalico. Durante l’orgasmo l’area del cervello situata dietro all’occhio sinistro, conosciuta come zona orbitofrontale, semplicemente si spegne.

Questa è la parte del cervello responsabile dei processi che coinvolgono la ragione e il controllo. Gli ormoni rilasciati producono sensazioni di piacere che si diffondono dai genitali a tutto il corpo. Essi si uniscono al sangue concentrato nei genitali durante l’eccitazione attraverso la vasopressione generata a livello della vagina e dei genitali esterni, il quale dopo  l’orgasmo, è rilasciato nuovamente circolando per il corpo.

Possiamo identificare quali organi sono colpiti e se vi è uno squilibrio ormonale con specifici test delle malattie cervello e sistema nervoso, sistema endocrino e sugli organi.

Come trattamento, oltre alle sostanze necessarie che stimolano l’equilibrio ormonale a livello fitoterapico, omeopatico o ortomolecolare, la priorità deve essere quella di rendere consapevole il paziente del funzionamento del proprio corpo. Ciò gli permetterà nei seguenti rapporti sessuali di ascoltare il proprio corpo, visualizzando tutti i processi, contribuendo in tal modo al raggiungimento di rapporti sessuali piacevoli.

 

Maria Josefa Obiol Saiz.

Collaboratrice Kinepharma.

 

 

L’utilità della malattia

Nelle nostre sedute incontriamo persone che presentano malattie croniche o che si complicano in modo non abituale. In questi casi è opportuno chiedersi in cosa queste persone risultano favorite dall’essere malate, quali aspetti della loro vita non devono affrontare in questo modo o quali modifiche dovrebbero apportare alla loro vita e non lo fanno a causa della malattia. Solitamente questa è la chiave per guarire da questo tipo di squilibri.

Ci sono persone che non vogliono essere sane, perché la malattia fornisce loro determinati vantaggi, anche quando pagano un prezzo decisamente alto a tale fine. Questa situazione viene chiamata Reverso psicologico o autosabotaggio.

Ci sono persone che non vogliono guarire, ma che vogliono essere guarite, intendendo questo fatto come un gesto d’amore, l’amore che non sentono per loro stesse.

I motivi principali per cui potrebbe risultare preferibile essere malati sono, tra altri meno comuni, i seguenti:

  • Provare l’amore che non provano per loro stesse. La persona si sente amata quando viene curata, accudita. Il problema è che alla fine vengono abbandonate dalle persone amate, dal momento che i malati che non vogliono curarsi risultano negativi e si danno per vinti. Rubano l’entusiasmo, l’allegria e la positività delle persone che li circondano.
  • Il cambiamento risulta spaventoso.   La paura di cambiare uno stile di vita che li rende malati con uno più favorevole ma sconosciuto, come ad esempio lasciare un lavoro che li rende infelici per intraprendere un’attività che li soddisfi pur comportando dei rischi.
  • La paura di confrontarsi con una persona nociva. Non lo fanno per la paura delle conseguenze, ma perché quel rapporto risulta in qualche modo vantaggioso per loro o per compassione nei confronti dell’altro.
  • Paura della solitudine. Il processo di guarigione passa attraverso la rottura di un rapporto insano che fa perdere le energie, ma non si ha il coraggio di affrontare la solitudine.
  • Paura di cambiare vita.
  • Problemi legati all’ego. A volte la guarigione dipende dall’abbandono di determinati tipi di comportamento, come l’orgoglio o la sottomissione a cui non si è disposti.
  • Sensazione di sicurezza. La malattia è una situazione stabile che il malato conosce bene.
  • Le ferite diventano un mezzo per manipolare e controllare.

In questo modo, molte persone preferiscono rimanere inconsciamente malate piuttosto che apportare i cambiamenti necessari per vivere in modo sano de equilibrato.

Test

Si usano una serie di frasi che il paziente dovrà formulare rispetto ai propri aspetti personali, di vita, di lavoro, familiari, ecc. Nel caso in cui in qualcuna di esse si ottenga l’AR, effettueremo l’opportuna registrazione e tratteremo il paziente con tecniche emozionali: fiori di Bach punto di agopuntura 3DI, Integrazione delle emozioni e liberazione della tensione emotiva (IE ed LTE).

Dobbiamo spiegare loro che qualsiasi processo di guarigione prevedere la rinuncia a vivere nel passato, il fatto di smettere di essere vittime e vedere il cambiamento come una possibilità per sentirsi nuovamente vivi e non come qualcosa di pericoloso. Indirizzare il pensiero e l’energia al passato devia la forza vitale di cui le cellule e gli organi hanno bisogno per funzionare e guarire.

 Con il kit per le emozioni negative possiamo discernere quale sia la causa che tiene legati al passato, come l’amarezza, la paura, il risentimento, l’arroganza, il dubbio, ecc. Tali emozioni generano importanti perdite di energia. Il perdono guarisce tali filtrazioni. Liberandocene possiamo utilizzare tutte le nostre energie per guarire.

Con il kit per le emozioni positive possiamo scoprire quale sia l’emozione potenziatrice in grado di aiutarci in questo processo, come la perseveranza, l’innocenza, l’idealismo, ecc. Inoltre con il kit dei Fiori di Bach possiamo stabilire quali fiori potrebbero essere utili come trattamento in questo caso.

 

Maria Josefa Obiol Saiz.

Collaboratrice Kinepharma.

 

Disintossicazione da metalli pesanti

L’intossicazione da metalli pesanti o altre tossine è la responsabile della maggior parte delle patologie che durano oltre sei settimane. È stato dimostrato che molti cancri e patologie infettive rappresentano un tentativo del corpo di immobilizzare le neurotossine presenti (Yoshiaki Omura).

I principali metalli pesanti coinvolti nelle questioni di salute sono: mercurio, piombo, cadmio, nichel e zinco, oltre agli elementi intermedi alluminio e arsenico.

Il medico Dietrich Klinghart M.D ha verificato che quando eliminiamo il mercurio dal corpo, anche gli altri metalli tossici se ne vanno, a causa della liberazione del trasporto assonale nelle cellule nervose. All’interno delle cellule nervose, il mercurio distrugge i microtuboli, inibendo le tossine e altri residui.

Le principali fonti di mercurio sono le amalgame dentali, i pesticidi, il vaccino antitetanico e l’acqua “potabile”.

Si accumula l’82% del mercurio inalato, e soltanto il 7% del mercurio ingerito. Ma allora per quale motivo le amalgame sono nocive? Perché quando viene ingerito, il mercurio delle amalgame è diluito nella saliva e viene trasformato in mercurio volatile dalla flora intestinale (processo di metilazione), passando nella circolazione sanguigna e raggiungendo fegato, reni, bile e cuore, punti in cui questa sostanza tossica si accumula maggiormente. Il mercurio oltrepassa inoltre la barriera ematoencefalica arrivando al cervello e disturbando la barriera stessa, agevolando l’ingresso di altre tossine e inibendone l’uscita. E sono le responsabili di quasi tutte le patologie che riguardano il sistema nervoso.

Sinora in chinesiologia il trattamento con Clorella è quello più diffuso. Si è scoperto però che la Clorella non è sufficiente. In caso di intossicazione acuta sarebbe opportuno consigliare questi tre alleati:

  • Il coriandolo mobilizza le sostanze tossiche nello spazio intracellulare (i metalli pesanti attaccando i mitocondri, fonte dell’energia cellulare), in particolare quelli delle cellule nervose e delle ossa, sino a raggiungere lo spazio extracellulare.
  • La Clorella mobilizza i metalli pesanti, radioattivi e altre tossine dagli spazi extracellulari all’intestino crasso, che vengono poi eliminati attraverso le feci.
  • L’olio di pesce serve per riparare i danni causati al sistema nervoso.

È assolutamente indispensabile rafforzare il corpo prima di iniziare la disintossicazione, dal momento che potrebbe essere molto difficile mantenerla per un corpo debilitato.

Prestare particolare attenzione quando si testa la posologia e avvisare il paziente in merito alla serietà della questione. È bene tenere conto del fatto che si mobilizzano sostanze tossiche che erano sedimentate. Se i tre componenti (olio, coriandolo e clorella) non lavorano in sincrono, il problema potrebbe aggravarsi, dal momento che stiamo muovendo molte sostanze tossiche dall’interno delle cellule verso lo spazio extracellulare per mobilizzarle fino all’intestino crasso.

È possibile testare anche altri rimedi quali l’aglio silvestre, la vitamina C500 retard, gli acidi grassi EPA/OEP, il cardo mariano o Desmodium ascendens. Al contempo si rende opportuno trattare la probabile presenza di candidosi.

A livello energetico è necessario considerare che molto spesso a questo processo si associano vari organismi e che si renderà opportuno liberare il paziente.

Il consumo di sostanze depurative ha risultati meravigliosi, ma il modo migliore per eliminare le sostanze tossiche dall’organismo è tramite il corretto funzionamento del nostro sistema linfatico, che può essere ottenuto con LA RESPIRAZIONE PROFONDA.

La respirazione diaframmatica basica consiste nel respirare contando uno, trattenere l’aria nella parte bassa dell’addome contando quattro ed espirando contando due. Ovvero: se respiriamo per due secondi, tratteniamo l’aria schiacciando la cassa toracica per otto secondi ed espiriamo per quattro secondi.

La Respirazione Diaframmatica è molto utile come processo di autoguarigione consapevole. Mentre chiediamo alla persona di fare la respirazione, possiamo spiegarle che se il sistema linfatico fosse un albero, la cassa toracica sarebbe il fusto e che comprimendo e decomprimendo si favorisce la circolazione della linfa purificante in tutto il corpo. Una volta preso coscienza del funzionamento del sistema di pulizia, si può suggerire di visualizzare un merkaba in movimento nel plesso solare, mentre si effettuano tre respirazioni tre volte al giorno. Se inoltre si chiede di cercare al proprio interno i pensieri, le emozioni e i ricordi tossici e di visualizzarli facendoli uscire dal corpo tramite la respirazione, le componenti emotiva, spirituale e fisica del corpo lavoreranno all’unisono e i risultati saranno fantastici.

Si potranno usare il test per le tossine o un test per le patologie del cervello e del sistema nervoso con fiale quali mercurio, piombo e arsenico tra le altre, molto utili per individuare e localizzare le sostanze tossiche nell’organismo. Per vedere il metabolismo cellulare potranno usare il kit di catalizzatori intermedi.

 

Maria Josefa Obiol Saiz.

Collaboratore kinepharma.

 

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