L’utilità della malattia

Nelle nostre sedute incontriamo persone che presentano malattie croniche o che si complicano in modo non abituale. In questi casi è opportuno chiedersi in cosa queste persone risultano favorite dall’essere malate, quali aspetti della loro vita non devono affrontare in questo modo o quali modifiche dovrebbero apportare alla loro vita e non lo fanno a causa della malattia. Solitamente questa è la chiave per guarire da questo tipo di squilibri.

Ci sono persone che non vogliono essere sane, perché la malattia fornisce loro determinati vantaggi, anche quando pagano un prezzo decisamente alto a tale fine. Questa situazione viene chiamata Reverso psicologico o autosabotaggio.

Ci sono persone che non vogliono guarire, ma che vogliono essere guarite, intendendo questo fatto come un gesto d’amore, l’amore che non sentono per loro stesse.

I motivi principali per cui potrebbe risultare preferibile essere malati sono, tra altri meno comuni, i seguenti:

  • Provare l’amore che non provano per loro stesse. La persona si sente amata quando viene curata, accudita. Il problema è che alla fine vengono abbandonate dalle persone amate, dal momento che i malati che non vogliono curarsi risultano negativi e si danno per vinti. Rubano l’entusiasmo, l’allegria e la positività delle persone che li circondano.
  • Il cambiamento risulta spaventoso.   La paura di cambiare uno stile di vita che li rende malati con uno più favorevole ma sconosciuto, come ad esempio lasciare un lavoro che li rende infelici per intraprendere un’attività che li soddisfi pur comportando dei rischi.
  • La paura di confrontarsi con una persona nociva. Non lo fanno per la paura delle conseguenze, ma perché quel rapporto risulta in qualche modo vantaggioso per loro o per compassione nei confronti dell’altro.
  • Paura della solitudine. Il processo di guarigione passa attraverso la rottura di un rapporto insano che fa perdere le energie, ma non si ha il coraggio di affrontare la solitudine.
  • Paura di cambiare vita.
  • Problemi legati all’ego. A volte la guarigione dipende dall’abbandono di determinati tipi di comportamento, come l’orgoglio o la sottomissione a cui non si è disposti.
  • Sensazione di sicurezza. La malattia è una situazione stabile che il malato conosce bene.
  • Le ferite diventano un mezzo per manipolare e controllare.

In questo modo, molte persone preferiscono rimanere inconsciamente malate piuttosto che apportare i cambiamenti necessari per vivere in modo sano de equilibrato.

Test

Si usano una serie di frasi che il paziente dovrà formulare rispetto ai propri aspetti personali, di vita, di lavoro, familiari, ecc. Nel caso in cui in qualcuna di esse si ottenga l’AR, effettueremo l’opportuna registrazione e tratteremo il paziente con tecniche emozionali: fiori di Bach punto di agopuntura 3DI, Integrazione delle emozioni e liberazione della tensione emotiva (IE ed LTE).

Dobbiamo spiegare loro che qualsiasi processo di guarigione prevedere la rinuncia a vivere nel passato, il fatto di smettere di essere vittime e vedere il cambiamento come una possibilità per sentirsi nuovamente vivi e non come qualcosa di pericoloso. Indirizzare il pensiero e l’energia al passato devia la forza vitale di cui le cellule e gli organi hanno bisogno per funzionare e guarire.

 Con il kit per le emozioni negative possiamo discernere quale sia la causa che tiene legati al passato, come l’amarezza, la paura, il risentimento, l’arroganza, il dubbio, ecc. Tali emozioni generano importanti perdite di energia. Il perdono guarisce tali filtrazioni. Liberandocene possiamo utilizzare tutte le nostre energie per guarire.

Con il kit per le emozioni positive possiamo scoprire quale sia l’emozione potenziatrice in grado di aiutarci in questo processo, come la perseveranza, l’innocenza, l’idealismo, ecc. Inoltre con il kit dei Fiori di Bach possiamo stabilire quali fiori potrebbero essere utili come trattamento in questo caso.

 

Maria Josefa Obiol Saiz.

Collaboratrice Kinepharma.

 

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