L´anorgasmia

Si definisce anorgasmia l’incapacità di raggiungere l’orgasmo, nonostante il desiderio e l’eccitazione durante le relazioni sessuali. Di seguito descriveremo in che modo si verifica questo fenomeno. È indispensabile specificare quali sono gli organi, ormoni e processi interessati per ripristinare la corretta circolazione dell’energia sessuale.

Gli organi coinvolti a livello cerebrale sono:

Neocorteccia: è la sede nella quale si presentano tutti i dati forniti dai sensi attraverso il sistema nervoso sulla base dei quali stabiliamo qual’è la realtà, come ci sentiamo e come agiremo. Per tale motivo, al suo interno si generano la maggior parte dei blocchi sessuali.

  • Talamo: è strettamente collegato al sistema limbico e al sesso.
  • Sistema limbico: è la sede nella quale si generano l’amore e il desiderio sessuale.
  • Amigdala: è responsabile della gestione delle emozioni.
  • Ghiandola pituitaria: rilascia beta-endorfine, l’ossitocina e la vasopressina.
  • Ipofisi: è collegata all’eccitazione e all’orgasmo.
  • Ipotalamo: gestisce il rilascio di ormoni, in particolare del testosterone.
  • Tronco encefalico: è la sede nella quale si raggiunge l’orgasmo a livello cerebrale. Al suo interno si trovano i centri del piacere. Se questi ultimi non si attivano, non si raggiunge l’orgasmo.

La comunicazione tra il cervello e gli organi genitali avviene attraverso il sistema nervoso centrale e i principali nervi coinvolti sono:

  • Nervo ipogastrico: trasmette informazioni dall’utero e dalla cervice uterina.
  • Nervo pelvico: trasmette informazioni dalla vagina, dalla cervice uterina e dal retto.
  • Nervo pudendo: trasmette informazioni dal clitoride.
  • Nervo vago: trasmette informazioni dall’utero, dalla cervice uterina e dalla vagina.

Parleremo in generale anche del sistema nervoso simpatico e parasimpatico.

Gli ormoni coinvolti nel sesso dai quali dipenderà il corretto funzionamento di questo sistema sono:

  • Ossitocina: aumenta la sensazione di fiducia, bloccando lo stress.
  • Beta-endorfine: riducono il dolore.
  • Vasopressina: aumenta il senso dell’unione.
  • Testosterone: agisce sui centri del piacere e sulle zone erogene periferiche come il clitoride.
  • Dopamina: il suo effetto è posteriore all’orgasmo, riduce la libido dopo aver consumato il rapporto sessuale.

Quando si riceve uno stimolo sessuale, nella neocorteccia si decide se è opportuno avere un rapporto sessuale e di conseguenza si innescano una serie di cambiamenti fisiologici qui di seguito dettagliati:

  • Le ghiandole di Bartolino lubrificheranno la vagina.
  • Le ghiandole di Skene produrranno e si riempiranno di un liquido che sarà espulso durante l’orgasmo.
  • Si verifica un fenomeno di vasocostrizione della vagina e delle labbra interne ed esterne che si espanderanno e aumenteranno di dimensioni.
  • L’utero si eleva facilitando l’arrivo dello sperma fino all’ovulo.

Gli ultimi studi hanno dimostrato che l’orgasmo si raggiunge attraverso le vibrazioni della cervice uterina durante il rapporto sessuale. Un orgasmo non è molto diverso da un condensatore, l’eccitazione cresce fino a quando salta la scintilla nel centro del piacere nel tronco encefalico. Durante l’orgasmo l’area del cervello situata dietro all’occhio sinistro, conosciuta come zona orbitofrontale, semplicemente si spegne.

Questa è la parte del cervello responsabile dei processi che coinvolgono la ragione e il controllo. Gli ormoni rilasciati producono sensazioni di piacere che si diffondono dai genitali a tutto il corpo. Essi si uniscono al sangue concentrato nei genitali durante l’eccitazione attraverso la vasopressione generata a livello della vagina e dei genitali esterni, il quale dopo  l’orgasmo, è rilasciato nuovamente circolando per il corpo.

Possiamo identificare quali organi sono colpiti e se vi è uno squilibrio ormonale con specifici test delle malattie cervello e sistema nervoso, sistema endocrino e sugli organi.

Come trattamento, oltre alle sostanze necessarie che stimolano l’equilibrio ormonale a livello fitoterapico, omeopatico o ortomolecolare, la priorità deve essere quella di rendere consapevole il paziente del funzionamento del proprio corpo. Ciò gli permetterà nei seguenti rapporti sessuali di ascoltare il proprio corpo, visualizzando tutti i processi, contribuendo in tal modo al raggiungimento di rapporti sessuali piacevoli.

 

Maria Josefa Obiol Saiz.

Collaboratrice Kinepharma.

 

 

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