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Test per le carenze nutrizionali

Paradossalmente nel XXI secolo e nella società occidentale, caratterizzate dalla ricchezza maggiore di tutte le epoche della storia dell’umanità, riscontriamo il sussistere di innumerevoli problematiche nutrizionali.

Come già abbiamo commentato in svariate occasioni, queste problematiche nascono dalla mancanza di un’adeguata alimentazione, della non corretta combinazione di alimenti, dallo stress, e in generale dalle nostre abitudini di vita poco salutari, che fanno sì che a livello cellulare il metabolismo diventi praticamente impossibile e si verifichino carenze nutrizionali.

Per questi motivi spesso nella chinesiologia ci troviamo a dover testare varie di queste carenze:

  • Disidratazione.
  • Enzimi.
  • Vitamine.
  • Sali minerali e oligoelementi.
  • Amminoacidi.
  • Sali di Shussler.

Test

  • Disidratazione: L’acqua è il principio nutritivo fondamentale che regola il corpo umano ed è pertanto essenziale per il corretto funzionamento dell’intero sistema metabolico dell’organismo. Esistono vari modi per verificare se l’organismo presenta una carenza d’acqua. Uno di questi consiste nell’usare una fiala d’acqua per correggere un AR (Arm Reflex).

In caso affermativo, il nostro paziente dovrà bere acqua per poter proseguire il test. Un’altra modalità prevede il tirare delicatamente i capelli. Nel caso in cui il paziente presenti un AR significa che siamo in presenza di disidratazione.

  • Enzimi: Gli enzimi sono sostanze fondamentali per il normale svolgimento di tutte le funzioni del corpo umano. Fungono da catalizzatori delle reazioni chimiche che si verificano nell’organismo per ottenere l’energia utilizzata dalle cellule al fine di conservare la vita. Per effettuare tale verifica è necessario usare la fiala per la carenza di enzimi, che è quella di Zinco metallico a 200 CH.

  • Vitamine: La loro mancanza potrebbe dipendere dalla scarsa qualità degli alimenti o al loro eccessivo riscaldamento durante la preparazione o a uno squilibrio della flora intestinale. Il procedimento per testarla si svolge in presenza di un AR biochimico, regolato con una fiala per la carenza di vitamine, che è la fiala Manganum metalicum a 200 CH.  Questa carenza può essere riscontrata anche toccando bilateralmente i due punti 41E in caso di correzione dell’AR.
  • Sali minerali e oligoelementi: Come avviene per le vitamine, la loro carenza può dipendere dalla scarsa qualità degli alimenti.Il procedimento per testarla si svolge in presenza di un AR biochimico, regolato con una fiala per la carenza di sali minerali e oligoelementi, che è la fiala Cuprum metalicum a 200 CH e Cobaltum metalicum a 200 CH. Questa carenza può essere riscontrata anche toccando bilateralmente i due punti 4TR in caso di correzione dell’AR.
  • Amminoacidi: Gli amminoacidi sono alla base di qualsiasi processo vitale, dal momento che sono assolutamente indispensabili nei processi metabolici. Le loro principali funzioni sono il trasporto ottimale dei principi nutritivi e l’ottimizzazione dello stoccaggio di tutti i nutrienti, ovvero acqua, grassi, carboidrati, proteine, sali minerali e vitamine.La loro carenza si individua nel caso in cui l’AR venga corretto con la fiala per gli amminoacidi o se toccando il punto 25 VG (punta del naso) si verifica un AR che regoli il mudra chimico.
  • Sali di Shussler: Possono stimolare o ripristinare le funzioni corporee, oltre che correggere i disturbi funzionali dell’organismo. Schussler ha scoperto che a partire da questi sali era possibile elaborare rimedi molto più efficaci dei puri minerali derivanti dall’alimentazione. È possibile eseguire il test con la fiala dei Sali di Shussler, costituita dai 12 sali.

Troviamo tutto ciò in un kit di base per la diagnosi e in un kit di sali di Shussler.

Ángel Salazar Magaña (angelsalamag@gmail.com)

Kinepharma.

Individuazione di metalli pesanti nell’organismo

Si tratta di un problema sempre più comune e non può essere riscontrato con un’analisi delle urine o del sangue a meno che tali sostanze siano in stato transitorio. I metalli pesanti si accumulano nel corpo, prevalentemente nei grassi o nelle ossa.

Gli organi più colpiti dai metalli pesanti sono:

  • Reni
  • Fegato
  • Cervello

E in secondo luogo:

  • Ossa
  • Tiroide

Sono i due muscoli utilizzati per testare la presenza di metalli pesanti:

  • Pettorale maggiore clavicolare (il 99% delle volte risulta positivo).
  • Psoas (il 100% delle volte risulta positivo).

Il test con la chinesiologia olistica si effettua tirando le braccia e incrociandole. Se ciò provoca un AR (Arm Reflex) significa che la persona presenta metalli pesanti. La fiala generale che indica la presenza di metalli pesanti è la Mercurius solubilis 30DH, che rientra in un test basico.

A questo punto si dovrebbe verificare quale sia il metallo che provoca l’intossicazione. I metalli più diffusi (al 99% in tutti i casi) sono:

  • Piombo (Pb)
  • Mercurio (Hg)
  • Alluminio (Al)
  • Arsenico (As)
  • Cadmio (Cd)
  • Nichel (Ni)
  • Rame (Cu)

Per testare tali tossicità si usa un kit per tossine. Una volta stabilito quale sia il metallo specifico interessato, dovremo verificare quali sono gli organi colpiti. Nel 99% dei casi saranno reni, fegato o cervello.

Test degli organi coinvolti

Per testare quali siano gli organi nei quali si accumulano i metalli pesanti si vanno a toccare i centri neuro linfatici (NL) o si utilizza un filtro per gli organi:

  • Reni: I relativi NL si trovano 1″ verso l’alto e 1″ lateralmente rispetto all’ombelico.
  • Fegato: I relativi NL si trovano nell’emitorace destro, tra le costole cinque-sei, dal capezzolo verso lo sterno.
  • Cervello: I relativi NL si trovano al di sotto dell’apofisi coracoide, su una linea costituita da vari punti, su entrambi i lati.
  • Tiroide: tra le costole due-tre, vicino allo sterno.
  • Ossa: è necessario eseguire il test con il filtro o la fiala.

Semplicemente toccando il punto NL relativo a ciascun organo è possibile individuare dove si trovano i metalli pesanti. Quando toccando il punto in questione l’AR scompare, saremo in presenza dell’organo in cui si trova il metallo pesante.

Il trattamento sarà stabilito in base alla gravità della tossicità e al livello di contaminazione del paziente.

Nei casi molto gravi ci si avvarrà dell’omeopatia, nella fattispecie dell’EDTA (acido etilendiamminotetraacetico) o del DMPS (dimercaptopropanolo solfato) o del DMSA (acido dimercaptosuccinico). Nei casi meno gravi o intermedi si utilizzeranno oligoelementi quali il selenio o lo zolfo e ci si avvarrà della medicina ortomolecolare con l’impiego di amminoacidi solforati o composti quali l’MSM o l’aglio. Nei casi che presentano minore contaminazione di useranno piante o alghe quali la clorella o lo zenzero.

I drenanti omeopatici quali solidago, berberis, galium, toex e altri possono risultare fondamentali nelle prime fasi di disintossicazione di fegato, reni e cervello.

 

Angel Salazar (angelsalamag@gmail.com)

Kinepharma.

Cosmopatie

Nell’ambito della chinesiologia energetica è possibile che si debbano affrontare problemi legai alle cosmopatie o patologie cosmobiologiche.

Le cosmopatie si verificano quando non siamo correttamente allineati con l’universo. Ciò può provocare alterazioni in varie zone del corpo, chiamate climi corporei. Esistono 12 climi o divisioni, che sono legati a 12 segni zodiacali. Il cielo regola le energie yang e la terra quelle yin.

Le energie telluriche nocive vengono chiamate geopatie. Sulla Terra, oltre alle correnti sotterranee d’acqua, depositi di sale o di minerali, esistono una rete chiamata curry e delle linee chiamate Hatmann che si incrociano. Esistono poi dei punti cancro (luoghi della corteccia terrestre nei quali convivono due o più concause delle geopatie. In tali punti si verifica un’elevata concentrazione di emissioni energetiche). Tutto ciò può influenzarci in funzione delle nostre condizioni e dall’esposizione. La situazione può aggravarsi in presenza di cosmopatie e da qui deriva l’importanza della cosa.

Mudra: Il dito del cuore è teso e le altre dita appoggiano sul pollice.

Test: Eseguendo il mudra e cambiando l’indicatore, si manifesta una Cosmopatia. Lo fissiamo e verifichiamo quale dei 12 climi corporei sta interessando.

CLIMA ZONA REGGENZA
CANCRO ALTA ADDOMINALE Seni, latte materno, pettorali, costole, diaframma, stomaco, fegato, sistema digerente, succhi gastrici e saliva
CAPRICORNO GINOCCHIA Scheletro, capelli, unghie, pelle, denti, articolazioni e parte superiore del viso.
PESCI PIEDI Ghiandole, gangli linfatici, mucose, intestini e liquido sieroso pleurico.
GEMELLI SCHIENA Clavicole, scapole, braccia, mani, sistema nervoso periferico, apparato respiratorio, pettorali e costole.
ARIETE TESTA Ossa craniche e viso, denti, mascella superiore, cervello, motricità e occhi.
VERGINE BASSA ADDOMINALE Ventre, addome, intestino, assorbimento e assimilazione degli alimenti, appendice, vescica, utero e sistema nervoso centrale (SNC).
LEONE TORACE Cuore, arterie coronariche, rachide e midollo spinale
ACQUARIO GAMBE Circolazione sanguigna, sistema nervoso autonomo, colonna vertebrale e midollo spinale
BILANCIA LOMBOSACRALEPELVICA Sistema circolatorio (vene), reni, soprarenali, gonadi, lombari e sistema vasomotorio.
TORO COLLO CERVICALE Cervello, palato, mascella inferiore, udito, lingua, gusto, tonsille, timo, tiroide e gola.
SAGITTARIO COSCE Vie respiratorie, anca, sacro, coccige, iliaco, sistema arterioso e sistema vasomotorio.
SCORPIONE VIE ESCRETORIE Gonadi (mestruazione), naso e globuli bianchi.

Trattamento: a ogni clima corrisponde uno dei Sali biochimici di Shussler. Se sappiamo quale sia il clima alterato dobbiamo trattarlo con il relativo sale. Resta da individuare soltanto il dosaggio:

  • CANCRO: Sale n. 1, meridiano triplice riscaldatore
  • CAPRICORNO: Sale n.2, meridiano vescica biliare
  • PESCI: Sale n.3, meridiano reni
  • GEMELLI: Sale n.4, meridiano milza/pancreas
  • ARIETE: Sale n. 5, meridiano intestino tenue
  • VERGINE: Sale n.6, meridiano fegato.
  • LEONE: Sale n.7, meridiano vescica
  • ACQUARIO: Sale n.8, meridiano intestino crasso
  • BILANCIA: Sale n.9, meridiano maestro cuore
  • TORO: Sale n.10, meridiano cuore
  • SAGITTARIO: Sale n.11, meridiano polmoni
  • SCORPIONE: Sale n.12 meridiano stomaco.

Con il sale di Schussler adeguato in grado di correggere la cosmopatia è possibile ottenere le indicazioni necessarie per capire quale CLIMA era interessato e riequilibrarlo. A tale fine è opportuno utilizzare un Kit di Sali di Schussler.

 

Angel Salazar (angelsalamag@gmail.com)

Kinepharma.

 

L’obesità in kinesiologia

L’obesità è un sintomo causato dall’eccessivo assorbimento corporeo che comporta un maggiore accumulo di grassi e proteine rispetto a quanto serva al nostro organismo per vivere in maniera salutare. Ciò può comportare innumerevoli problemi di salute. Uno dei quali è il diabete tipo 2.

L’obesità può dipendere da:

  • Alimentazione eccessiva e/o eccessivo consumo di alimenti “cattivi” (eccesso di sale, grassi e zucchero) e scarso consumo di alimenti “buoni” (verdure, frutta e fibre).
  • La vita sedentaria
  • Tossicità cellulare causata sostanzialmente dall’alimentazione, tramite la quale il corpo avvolge la tossina di grasso e la accumula lontano dalle zone in cui possa provocare danni.
  • Problemi emotivi che vi fanno “trattenere” e proteggerci tramite l’“accumulo”. Il peso eccessivo rappresenta l’esigenza di protezione. Cerchiamo protezione da ferite, affronti, critiche, abusi, ecc. L’obesità riflette il nostro timore nei confronti della vita.
  • Stress

Molte di queste cause possono trovare una soluzione semplicemente educando le persone, non soltanto per quando riguarda l’alimentazione (e il bere), ed essendo consapevoli del fatto che ogni conflitto passa attraverso la mente e può spingere l’individuo a mangiare in questo modo. Ma può diventare anche:

  • Una semplice abitudine
  • Non sapere davvero cosa si consuma
  • Conflitto fondamentale o affezione emozionale (esempio semplice). Ad esempio il pensiero consapevole “Voglio perdere peso” e il pensiero non consapevole “Se perdo peso devo comprare dei vestiti nuovi e non me lo posso permettere”
  • Trauma passato relativo all’immagine e all’autostima

La kinesiologia può aiutare in questo processo mediante l’osservazione della risposta muscolare a semplici test: può scoprire dove risiede lo squilibrio nel corpo e anche se c’è qualche conflitto in corso. Nel caso in cui siano presenti sostanze tossiche, metalli pesanti, stress emotivo, cause strutturali o energetiche che compromettano il circuito, il test muscolare AR (Arm Reflex) ce lo dirà, indicando uno squilibrio.

Una volta individuato lo squilibrio, ci indicherà quali sono i fattori che lo provocano e cosa servirà per aiutare ripristinare il giusto equilibrio.

Le cause possono essere migliaia: un alimento specifico che dà intolleranza, problemi strutturali o cause energetiche. Ricercheremo ogni eventualità, circoscrivendo sempre di più il problema.

Un approccio kinesiologico al controllo del peso implicherebbe innanzitutto una storia clinica completa del cliente, inclusi i dettagli relativi alle sue abitudini alimentari. Al primo appuntamento si cerca di riequilibrare la persona nell’ambito prioritario compromesso. Una volta riequilibrato il corpo, la kinesiologia è in grado di mostrare al  cliente l’effetto del consumare determinati alimenti in modo tale da poterli eliminare in tempo.

Nel caso in cui il problema si riscontri a livello chimico, potrebbero esserci integratori nutrizionali in grado di aiutare rapidamente a risolvere il problema: il cromo, la radice di liquerizia (ottimo integratore per aiutare a regolare lo zucchero nel sangue) o ad esempio il complesso B e la vitamina C, che sono ottimi integratori per equilibrare l’eccesso di peso provocato dallo stress adrenalinico, o gli enzimi digestivi che aiutano il corpo ad assorbire i principi nutritivi e a scomporre gli alimenti per ottenere energia, o ancora gli oligoelementi quali cromo, potassio, zinco-rame o litio ed altri ancora possono aiutare a migliorare il problema.

Se il problema di peso dipende dallo stress emotivo, i Fiori di Bach possono aiutare in maniera decisiva: cherry plum per chi ha paura di perdere il controllo, pine per chi si sente in colpa per qualche motivo o chesnut bud nel caso in cui si ripetano costantemente gli stessi modelli negativi.

Tutte queste informazioni possono essere ottenute mediante il test muscolare e con un buon kit di lavoro, come il kit dei Fiori di Bach nel caso in cui il problema derivi da cause emotive.

 

Ángel Salazar (angelsalamag@gmail.com).

Kinepharma.

 

Memoria di vecchie cicatrici

L’organismo registra nella sua memoria tutte le ferite fisiche e psichiche riportate nel tempo.  Tali cicatrici provocano uno stress neuromuscolare e rendono la persona più suscettibile e propensa a ferite future. Cercheremo di eliminare le vecchie cicatrici con una tecnica che ne rimuove completamente le tracce.

Quando un paziente nuovo ci richiede un consulto medico, gli mostriamo un foglio con un semplice disegno del corpo umano. Su di esso dovrà riprodurre tutte le ferite, cicatrici, interventi chirurgici, punti di sutura, etc. che ha riportato, in quanto il corpo memorizza tutte queste cicatrici. Ogni volta in cui si riporta una lesione, il corpo reagisce con una reazione di fuga e tende a contrarsi, memorizzando anche in tal caso tutto ciò a cui è soggetto.

Prima di applicare questa tecnica è necessario verificare se le cicatrici sono patogene, Kinepharma blog, novembre 2012, “Cicatrici patogene“. In tal caso è necessario trattare prima la parte fisica e in seguito concentrarsi sul trattamento psichico della memorizzazione del danno. Queste memorizzazioni negative alterano in maggiore o minor misura il funzionamento del corpo.

Prima di effettuare il trattamento possiamo verificare l’abduzione massima di un’estremità.  Grazie a questo trattamento il corpo diventa più flessibile e aumenta l’angolo di abduzione delle estremità.

Test

Il paziente estende al massimo il collo toccandosi allo stesso tempo la cicatrice e il terapista effettua il test; se il risultato è un AR (Arm Reflex) significa che è presente una memoria emozionale in una vecchia cicatrice che deve essere trattata.

Registriamo l’informazione della memoria del test e cerchiamo il fiore di Bach, che corrisponde all’emozione provata in quel momento ed è in grado di correggere l’AR.

Trattamento

Si somministrano due gocce del fiore di Bach corrispondente e il paziente si tocca la cicatrice con una mano mentre il terapista flette delicatamente la testa al massimo, senza forzare troppo, resta qualche secondo in questa posizione e poi ritorna lentamente alla posizione iniziale.

Verifichiamo se il trattamento è stato efficace. Il paziente si tocca la cicatrice, stende la testa e ripetiamo il test, se non si ha come risultato AR, significa che il trattamento è stato efficace (la maggior parte del danno è stato eliminato). Se il risultato è AR, dobbiamo ripetere il trattamento fino a che non sparisce.

In seguito verifichiamo l’abduzione massima dell’estremità e noteremo come l’angolo di separazione è aumentato. Ogni volta in cui si elimina la memoria di un danno passato, il corpo diventa sempre più flessibile.

Per esempio i problemi di cervicale, dovuti a un colpo o a un danno passato, se riusciamo ad applicare correttamente questa tecnica, possono migliorare notevolmente. La memoria di questi danni si manifesta solo in posizione di estensione e la correzione va effettuata in flessione.

 

Ángel Salazar Magaña (angelsalamag@gmail.com)

Kinepharma.

Fattori principali per la tutela della salute

Ricordo che un amico kinesiologo affermava che se le persone fossero veramente consapevoli della loro salute e di tutto ciò che si potrebbe fare per prevenire problemi futuri, non sussisterebbe la necessità di curare nessuno, o almeno con l’urgenza con la quale interveniamo nella maggior parte dei casi.

Probabilmente per tale motivo la medicina convenzionale si è specializzata nel trattamento dei sintomi senza fermarsi ad analizzare l’origine dei problemi dell’uomo. Forse dovremmo renderci conto che il problema proviene da molti settori e soprattutto dal non conoscere noi stessi. Dovremmo essere più esigenti con la nostra medicina, chiedere di essere curati in modo più olistico e completo, attraverso la prevenzione continua per poter affrontare i nostri problemi alla radice.

Se la persona diventa un tutt’uno con il proprio essere, è improbabile che abbia abitudini poco sane per la propria salute, comprendendo inoltre che la mente e il corpo sono intereconnessi tra loro, fanno parte della stessa energia di cui siamo fatti e che a sua volta costituisce l’intero universo.

Considerando aspetti più pratici, dal mio punto di vista i fattori principali per controllare il nostro futuro stato di salute sono:

  • Stile di vita: svolgere attività fisica o sedentarietà, abitudini dannose, tipo di alimentazione, lavoro, vita sociale, ecc.
  • Stato d’animo a lungo termine: tendenza generale della persona, non è importante avere una brutta giornata di tanto in tanto, ma avere uno stato d’animo positivo e vivere una vita felice, raggiungere un determinato livello sotto il quale il nostro equilibrio e la nostra salute sarebbero in pericolo.
  • Sistema immunitario: esso è relazionato a molti altri fattori. Inanzitutto, è in stretta connessione con il fattore sopra descritto, ma anche con lo stress, l’alimentazione e lo stile di vita (attività fisica moderata e abitudini sane).
  • Stato generale degli organi emuntori e del sistema linfatico: è molto importante che le principali armi di pulizia dell’organissmo siano in buone condizioni di salute (reni, fegato, intestino, polmoni, pelle e sistema linfatico).
  • Grado di tossicità nella cellula: L’attività metabolica dell’organismo genera radicali liberi che con l’alimentazione (conservanti, residui di pesticidi, eccesso di proteine e alimenti in generale, la loro alterazione a temperature elevate, ecc), l’nquinamento ambientale e interno causato dal nostro metabolismo alterato (ad esempio in caso di stress) impediscono alla cellula di alimentarsi, respirare correttamente ed eliminare i propri rifiuti.

Protocollo e test

Partendo da questa base, la cosa più importante sarà:

  • Conoscere le abitudini del nostro paziente (alimentazione, attività fisica, idratazione, abitudini tossiche ..): E ‘importante formulare un questionario e creare una scheda del cliente.
  • Conoscere lo stato d’animo del paziente a lungo termine: dobbiamo rivedere le fiale della psiche, la depressione endogena o esogena nel caso in cui si verifichi un’alterazione del suo stato d’animo.
  • Conoscere lo stato del suo sistema immunitario: abbiamo bisogno di sapere se è malato continuamente (bassa immunità) oppure no. Si devono rivedere la fiala del reticolo endoteliale, già noto come Sistema fagocitario mononucleare (MPS), quelle del sistema immunitario intestinale, del timo, della milza, del pancreas, del midollo osseo e dell’autoimmunità. Ciò ci fornirà una visione generale sulle condizioni del sistema immunitario del paziente. Non dimentichiamo che il sistema immunitario, il sistema endocrino e il sistema limbico sono strettamente interconnessi e un cambiamento in uno qualsiasi di questi tre sistemi influenza i restanti.
  • Revisione degli organi emuntori, come già abbiamo detto con le fiale del rene, del fegato, dell’intestino, dei polmoni, della pelle e del sistema linfatico.
  • Analizzare la tossicità cellulare del paziente: arrivati a questo punto, ho ottenuto già alcune informazioni sulle sue abitudini. Saprò se il mio paziente è vegetariano o no, se mangia proteine in eccesso, se consuma zuccheri e farine raffinate o sostanze tossiche come alcool, tabacco ecc, se non svolge attività fisica o non beve abbastanza acqua.

Inoltre saprò se il suo fegato e il suo sistema linfatico sono in buone condizioni. Se entrambi risultano essere congestionati, è probaile che l’eccesso di rifiuti del metabolismo cellulare insieme alle sostanze tossiche che l’organismo non ha potuto assimilare, stanno provocando un “soffocamento cellulare”, in quanto la cellula essendo circondata da materia proteica non assimilata non è in grado di eseguire correttamente nè le sue funzioni metaboliche e nè lo scambio di ossigeno e nutrienti. Ciò si può esaminare con un kit di base e uno di catalizzatori intermedi.

 

Ángel Salazar Magaña (angelsalamag@gmail.com)

Kinepharma.

Palati

In kinesiologia olistica si considera che abbiamo sette livelli o sette mondi che vanno dal mondo minerale a quello spirituale e sono:

  • Mondo minerale: obbedisce alle funzioni di base. Il test da effettuare è il test muscolare.
  • Mondo vegetale: corrisponde al sistema vegetativo, al rapporto organico e all’attività midollare. Sarebbe la parte emotiva delle emozioni non coscienti che si sentono. Il test da effettuare è quello della lunghezza delle gambe.
  • Mondo animale: corresponde al sistema endocrino ed è collegato alle strategie che utilizziamo per vivere. Il test da effettuare corrisponde a quello della lunghezza delle braccia.
  • Palato duro: corrisponde all’ipofisi o ghiandola pituitaria, all’identificazione personale, alle emozioni sociali e al nostro riconoscimento interiore.
  • Palato molle: corrisponde all’epifisi o alla ghiandola pineale ed è la conoscenza della nostra evoluzione ed il  rapporto con il mondo esterno.
  • Mondo spirituale: sono i livelli sottili e causali che in principio sono esaminati con terapie diverse dalla Kinesiologia come reiki, la psicologia trascendentale, ecc.

Test

Pertanto nel test dei palati ciò che effettiamo è da un lato l’identificazione dell’essere umano in rapporto alla società nel proprio contesto personale e dall’altro la relazione che ha con il mondo interiore.

In questo caso il protocollo di Kinesiologia lo realizziamo attraverso tre test:

  • Il paziente allunga le mani. Il terapista tira e le unisce; il paziente rilassa le braccia e il terapista tira nuovamente, sia che il test dia o no AR, si continua (Arm Reflex).
  • Il paziente si tocca con la lingua il palato duro (ipofisi-ghiandola pituitaria), che è l’identificazione personale, il rapporto con noi stessi, con il nostro mondo interiore. Il test si effettua con gli occhi aperti e chiusi. Sia che il test dia o no AR, il terapista continua.
  • Il paziente si tocca con la lingua il palato molle (epifisi-ghiandola pineale) che è il rapporto con il mondo esterno. Il test va effettuato con gli occhi aperti e chiusi.

Se il paziente non ha dato AR in nessun test, si continua con il protocollo. Se dà AR in qualche test, si effettua il super test di localizzazione terapeutica (STL). Con la mano al contrario rivolta in alto e molto tesa come se fosse una calamita, cerco per zone senza toccare il paziente e testo qual è quella che dà l’AR maggiore. In seguito, quando la trovo, metto la mano sopra, toccando leggermente la zona con la mano girata verso l’alto e registro. Dopodiché, tiro le braccia fino a quando l’AR non va via, (lo annullo). Bisogna identificare l’AR fino a che non svanisce e si somatizzi il problema.

Adesso cerco con il cerchio un nuovo AR che corrisponderebbe agli organi colpiti da somatizzazione, lo registro con gli occhi aperti e chiusi e cerco le cure adeguate. Questo dovrebbe essere sufficiente per correggere i problemi identificati a questo livello.

Ancora una volta effettuo solo i test che hanno dato come risultato AR. Quest’ultimo dovrebbe essere svanito, ma nel caso in cui dovesse ripresentarsi, ripeto l’STL ed applico il trattamento adeguato, fino a quando non annullo l’AR in questa parte del protocollo.

 

Ángel Salazar Magaña (angelsalamag@gmail.com)

Kinepharma.

Gli squilibri del sistema immunitario

Vi sono cinque diversi tipi di squilibri del sistema immunitario:

Immunità deficiente: in particolare, è il caso di quei bambini o adulti costantemente malati, i quali dopo essere guariti da una malattia ne contraggono un’altra. È necessario ricostruire le loro difese immunitarie, in mancanza delle quali il processo patologico non fa che aggravarsi.

Immunità esuberante: si verifica quando la reazione delle difese immunitarie è eccessiva. Di fronte a un agente aggressore, la risposta immunitaria alle aggressioni è sproporzionata. Esempi evidenti di questo genere sono le allergie, l’artrite e i reumatismi. Questa situazione deriva da un eccesso di PGE2 (Prostaglandine E2) associata a un deficit di PGE1 (Prostaglandine E1). Il corpo mette in atto mezzi di difesa immunitaria che non è poi in grado di controllare.

In caso di carenza di acidi grassi essenziali, l’azione frenante della PGE1 scompare, lasciando il campo libero alla PGE2 la quale, a quel punto, non può essere più controllata.

Immunità aberrante: quando il tessuto trattiene agenti aggressori (tossine) nelle cellule, a volte può succedere che l’organismo non riconosca più il tessuto come parte integrante di se stesso, ma come agente aggressore. Essendo un estraneo, il corpo deve distruggerlo e produce anticorpi contro le proprie cellule o tessuti. È ciò che accade nelle malattie autoimmuni: miopia, sclerodermia, lupus eritematoso, sclerosi multipla, sclerosi a placche, diabete, morbo di Parkinson, ecc.…

Immunità deviata o perversa: la osserviamo nei tumori dapprima benigni e poi maligni (cancro).

Immunità perduta: l’AIDS e le malattie ad esso associate sono legate alla scomparsa delle difese immunitarie o energia. Secondo la dottoressa Kousmine, l’insorgere dell’AIDS sarebbe la conseguenza logica degli errori alimentari.

Lo squilibrio del sistema immunitario ha origine nel tratto gastrointestinale. Infatti, la mucosa intestinale è formata da un solo strato di cellule che rappresenta approssimativamente una superficie di 250/400 metri con uno spessore di 25 millesimi di millimetro.

Gli oltre 100 milioni di batteri che contiene l’intestino in circostanze normali non sono dannosi. Se la flora intestinale perde tale equilibrio possono insorgere malattie di tipo immunitario. Affinché si conservi questo equilibrio, il nostro organismo rinnova la mucosa ogni 4-5 giorni, ma per svolgere tale funzione il corpo deve avere a disposizione il materiale necessario. Da ciò deriva l’importanza di una dieta sana e completa, in quanto l’impermeabilità della parete intestinale dipende dall’apporto adeguato di acidi grassi essenziali.

In situazioni normali vi è sempre un passaggio minimo di agenti infettivi dall’intestino al sangue e alla linfa, in seguito il fegato si occuperà della disintossicazione da queste sostanze. Per svolgere questa funzione di eliminazione degli agenti infettivi o tossici, il corpo si avvale di emuntori, il cui scopo è espellere i rifiuti dal corpo all’esterno:

  • La pelle attraverso la sudorazione;
  • I polmoni attraverso la respirazione;
  • Il sistema urogenitale attraverso l’urina e le mestruazioni;
  • Il sangue attraverso la circolazione sanguigna e linfatica;
  • L’intestino attraverso le feci.

Questi organi emuntori sono vere valvole di scarico. Se il fegato è sopraffatto quando gli emuntori funzionano male, o non funzionano, il corpo deve utilizzare necessariamente altri meccanismi di scarico per sopravvivere. Con quest’atto ha inizio il processo subdolo della malattia, che se non sradicato fin dal principio, può causare una malattia degenerativa cronica, di tipo allergico, artritico-reumatoide, autoimmune, un tumore benigno o maligno e l’AIDS.

Test

Vi è una fiala che è quella dell’autoimmunità allergie inyectopase di Pascoe. Ma dovremmo verificare altre fiale tra cui quella del sistema immunitario intestinale, della mucosa intestinale, del reticolo endoteliale, tutte quelle che appartengono ad un test basico.

Trattamento: tra i prodotti necessari per equilibrare il sistema immunitario vi sono la vitamina C, la Vitamina A, la Vitamina E, la vitamina P (bioflavonoidi), la vitamina B6, la vitamina B12, l’acido folico, la vitamina F, l’olio di enotera, l’olio di borragine, olio di pesce, olio di lino, l’echinacea, il propoli, la pappa reale, il germanio, il selenio, il ferro, il magnesio, il rame-oro-argento.

Altri test che possono indicare se il sistema immunitario funziona male sono: switching, timo, surrene, midollo osseo e della milza.

Angel Salazar Magaña (angelsalamag@gmail.com)

Kinepharma

Suture del cranio

Nel campo strutturale uno dei problemi più importanti del cranio è a livello delle suture. Le ossa del cranio si muovono e se per qualche motivo si produce un blocco di questo movimento, possono insorgere problemi di salute. Il cranio è formato da molte ossa la cui mancanza di movimento può danneggiare il resto del corpo.

Fino al sesto anno di vita, il tessuto intrasuturale è ancora mobile e spugnoso. In questo periodo, le membrane intracraniche danno stabilità al cranio. Dai sei o sette anni, il tessuto intrasuturale diventa più rigido per poter svolgere la funzione di stabilità, permettendo allo stesso tempo la mobilitazione e l’adattamento delle ossa del cranio. Questa fase della sutura dura fino a età avanzata.

Lo sviluppo delle suture dipende principalmente dalla forza di trazione e dalle tensioni che ricevono. Queste sollecitazioni sono prodotte dallo stesso spostamento delle ossa del cranio e dalla tensione muscolare. Le funzioni principali delle suture sono:

  • Permettere una mobilità minima ma vitale del cranio e il suo sviluppo.
  • Permettere insieme alle membrane, l’unione e il legame delle diverse ossa del cranio.
  • Offrire resistenza e protezione contro le sollecitazioni meccaniche (urti, cadute, ecc).
  • Permettere il passaggio attraverso il canale del parto, grazie alla mobilità e alla flessibilità durante la nascita.

Test delle suture

Test generale per verificare se vi è qualche sutura bloccata: il paziente pone le dita sulla sutura parietale. Per determinare se il blocco è prioritario, senza tirare le braccia chiediamo al paziente di inspirare, se l’AR (Arm Reflex) cambia, vi è  una lesione primaria. Se quest’ultimo non cambia, è una lesione secondaria (il test può essere effettuato anche attraverso il mudra).

Trattamento strutturale delle suture

Per il trattamento strutturale di una sutura, poniamo due dita di una mano, uno su ogni lato del punto chiave della stessa e al polo opposto della testa poniamo due dita dell’altra mano (terapia di polarità). Esercitiamo una pressione molto leggera con le due dita posizionate sulla sutura e con le due dita che si trovano al polo opposto inviamo mentalmente energia su quest’asse, come se volessimo sbloccare la sutura.

Si consiglia di trattare qualsiasi anomalia cranica con un trattamento osteopatico in quanto la cura delle stesse non risulta essere facile e solo chi ha conoscenze di Osteopatia dovrebbe cercare di risolverle.

 

Trattamento generale delle anomalie craniche

Vi è un trattamento generale per tutti questi tipi di anomalie:

Il paziente tocca il punto 20 VG e il terapeuta i punti di riflesso neurovascolare (NV) dei flessori del collo (all’angolo della mandibola, all’altezza della bocca) e con l’altra mano tratta i punti neurolinfatici (NL) dello stesso muscolo sul lato opposto (tra le costole 1-2, a 3 e 1/2” dello sterno). Questo trattamento funziona bene se l’anomalia craneale è prioritaria e lo eseguiremo in modo bilaterale.

Vi è un altro modo per risolvere i problemi cranici in generale: si respira da 12 a 20 volte in un sacchetto di plastica. Con questo metodo le suture del cranio sono costrette ad aprirsi, per un aumento della pressione intracranica dovuta a una vasodilatazione delle arterie del cranio, per difendersi dall’aggressione dovuta alla mancanza di ossigeno nel sangue, ma in questo caso bisogna monitorare il paziente nel caso in cui soffra un capogiro.

 

Angel Salazar Magaña (angelsalamag@gmail.com)

Kinepharma.

Test dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM)

I sintomi che indicano una possibile disfunzione dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM) sono  scricchiolio, apertura irregolare della mandibola e dolore alla stessa. Il 50% delle cellule sensoriali e motorie del cervello sono coinvolte nell’area dell’ATM, vale a dire il 50% dei messaggi cerebrali sono filtrati attraverso quest’area. L’ATM è come un computer che indica al corpo cosa fare. È fondamentale testare e correggere l’ATM, per tale motivo le dedicheremo particolare attenzione al tema.

Test generale

Il paziente è sottoposto al test (LT)  nel punto 24 VC (punto del mento). Se il test dà AR, vi è un problema all’ATM, o meglio il paziente si tocca l’articolazione temporo-mandibolare. Se il risultato è AR,  bisogna investigare quale articolazione dà tale AR per poter fissare in tal modo l’informazione.

Effettueremo il trattamento strutturale dei muscoli ipertonici coinvolti nel problema dell’ATM,  in quanto connessi all’80% dei problemi dell’ATM. Realizzeremo test specifici per individuare il muscolo specifico che causa il problema. I tre principali problemi si verificano quando si apre la bocca e per il modo in cui si morde e si mastica.

Test specifici

  • Il paziente apre la bocca e realizziamo il test. Se toglie l’AR, vi è un problema, in quanto il muscolo pterigoideo risulta essere ipertonico. Il muscolo pterigoideo si trova verso la parte più interna della bocca e lo si può trattare solo con un dito. L’origine e l’inserzione sono inaccessibili, di conseguenza si può trattare solo il centro del muscolo. Per il trattamento strutturale, per rilassarlo si pizzicano le anulo spirali con un solo dito, utilizzando un ditale e premendo da un lato all’altro in modo molto veloce, come un tornello. Il punto si trova dietro l’ultimo dente della mascella superiore.
  • Il paziente morde e realizziamo il test. Se toglie l’AR, vi è un problema in cui sono coinvolti due muscoli, il buccinatore e il massetere. Il trattamento strutturale si effettua pizzicando simultaneamente il ventre di entrambi i muscoli, buccinatore e massetere sul lato interessato. Si fa pressione da un lato verso l’altro in modo rapido e con forza (al centro della faccia).
  • Il paziente mastica e realizziamo il test. Se toglie l’AR, vi è un problema in quanto il muscolo temporale risulta essere ipertonico. Tratteremo il muscolo temporale ipertonico e a tal fine lo pizzicheremo a forma di croce, sopra e intorno all’orecchio. Questo muscolo è spesso coinvolto negli schiocchi della mandibola e se abbiamo avuto un problema con essi, bisogna raccomandare al paziente di effettuare tutti i giorni il trattamento sull’articolazione temporo-mandibolare.

In relazione ai problemi connessi all’ATM bisogna tenere sotto controllo quelli relativi alle amalgame dentali. Se dopo diverse sessioni il problema non si risolve, il caso deve essere trattato da un osteopata, in quanto potrebbe essere coinvolto un altro componente dell’articolazione: condilo, legamenti ecc; o potrebbe essere connesso a un’altra disfunzione. Potrebbe essere necessario visitare un dentista specializzato nel trattamento di  riabilitazione neuro-occlusale, ortopedia funzionali della mascella ecc. Può prescrivere una stecca dentale per correggere i problemi strutturali, che altrimenti influenzare negativamente il paziente.

Angel Salazar Magaña (angelsalamag@gmail.com)

Kinepharma.

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