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Feb 4, 2016

L’importanza delle vitamine nella prevenzione e nel miglioramento delle patologie

vitamine

Le vitamine, a differenza dei farmaci chimici, lavorano insieme all’organismo per il corretto sviluppo di tutte le funzioni vitali.

In uno stato ottimale di salute il nostro corpo ha bisogno di dosi molto ridotte di vitamine per soddisfare le sue necessità di base. Tuttavia, una persona può essere soggetta a una carenza vitaminica per diverse cause.

Il nostro corpo non può produrre quasi nessuna di esse, motivo per cui dobbiamo ottenerle in misura maggiore attraverso la nostra dieta.

Il caso di deficit vitaminico più comune deriva da un’alimentazione inadeguata o povera di nutrienti; ad ogni modo, si possono anche rilevare delle carenze dovute a complicanze dell’apparato digerente originate da problemi di assorbimento di tali nutrienti.
Possiamo distinguere chiaramente due gruppi di vitamine in base alle loro caratteristiche:

Vitamine idrosolubili, ossia solubili in acqua.
Queste vengono eliminate mediante l’urina e dobbiamo assumerle quotidianamente per raggiungere la percentuale necessaria per il buon funzionamento organico.
Sono vitamine idrosolubili la vitamina C e le vitamine del gruppo B.

Vitamine liposolubili, ossia solubili nei grassi.
Queste restano depositate nel nostro organismo per un tempo maggiore, quindi è più difficile che il corpo presenti una loro carenza.
Sono vitamine liposolubili la vitamina A, D, E e K.

carenza vitaminica

Tuttavia, le vitamine non contribuiscono solamente al funzionamento della maggior parte delle azioni biochimiche dell’organismo, mantenendo la nostra salute in ottimo stato, ma con il tempo stanno anche rivelando le loro grandi proprietà di regressione e cura di numerose malattie.

Ad esempio, è stata dimostrata dalle ricerche scientifiche l’efficacia della vitamina E in pazienti con problemi cardiaci, con una riduzione della percentuale di attacchi cardiaci del 70% rispetto al gruppo placebo.

 Le vitamine possono essere la soluzione a diversi problemi, consentendo la regressione o rallentando lo sviluppo di molte malattie; non c’è bisogno di dire che l’inclusione nella nostra dieta quotidiana di alimenti che forniscono una buona fonte di vitamine e minerali inciderà positivamente sul nostro futuro.

Abituandoci a una dieta ricca di frutta e verdura, negli anni potremo verificare una minore tendenza ad ammalarci rispetto agli altri. Ad esempio, ciò riguarda patologie comuni come quelle legate a un livello di colesterolo elevato, alla pressione sanguigna alta o ai dolori alle ossa e alle articolazioni in generale.

Il processo di invecchiamento si verifica in misura maggiore o minore a seconda dello stato delle nostre cellule. Tenendo conto del fatto che queste si mantengono energiche e vivaci grazie in parte agli effetti positivi delle vitamine, possiamo far sì che i nostri organi e apparati siano regolati da cellule sane e non danneggiate, consentendo così un cuore che pompa con più forza, un pancreas poco danneggiato e una pelle più curata e flessibile.

La kinesiologia è un buon sistema per determinare se il nostro corpo soffre di carenze vitaminiche. Per questo, è possibile eseguire un test delle vitamine con il kit di test per ciascuna di esse e suggerire il trattamento con integratori vitaminici, se necessario.

Analía Iglesias (analia@sibuscas.com)

Kinepharma

Gen 14, 2016

Cose interessanti da sapere sugli aminoacidi

aminoacidi

Le proteine sono le molecole indispensabili per la formazione degli ormoni, degli enzimi, degli anticorpi e dei neurotrasmettitori del nostro organismo.

Determinano la struttura del nostro corpo e delle cellule e partecipano come strumento di controllo e regolazione di tutte le regolazioni chimiche di base della vita.

Le proteine sono formate dall’unione di diverse piccole molecole, chiamate aminoacidi, che si uniscono come se fossero gli anelli di una catena. Le catene possono essere costituite da un numero molto variabile di anelli ed esistono proteine formate da migliaia di aminoacidi uniti tra loro.

Alcune proteine sono formate da catene composte da meno di 100 aminoacidi e altre da più di mille. Tuttavia, esistono solo 24 tipi diversi di aminoacidi in funzione della loro composizione chimica.

Questa particolare composizione chimica assegna a ciascun tipo di aminoacido delle proprietà ben distinte, ad esempio: aminoacidi con carica positiva, aminoacidi con carica negativa, aminoacidi con avversione all’acqua (idrofobi), affini all’acqua (idrofili), di dimensione più grande o più piccola, ecc.

In base alla somma dei diversi aminoacidi che formano la catena proteica, la proteina acquisirà una forma oppure un’altra, ad esempio, gli aminoacidi che fuggono dall’acqua si nasconderanno o si piegheranno verso l’interno della catena per non entrare in contatto con il liquido, mentre gli aminoacidi affini all’acqua resteranno più in superficie.

Alcuni scienziati paragonano le proteine agli utensili, potendo disporre di proteine che acquisiscono la forma di martelli, dadi o chiavi inglesi. Tutti gli utensili saranno utili per un aspetto diverso dell’organismo.

Alimenti

La routine quotidiana genera un logorio continuo delle proteine dei tessuti ed è indispensabile ripararle; quando l’organismo non riceve quotidianamente le proteine di cui necessita per la formazione dei tessuti, cerca nei propri tessuti le proteine mancanti dando origine a una disintegrazione delle proteine organiche.

Dei 24 aminoacidi che contengono le proteine alimentari, ne esistono 10 che il nostro organismo non può sintetizzare, ossia quelli chiamati aminoacidi essenziali. Dovremo integrarli nella nostra dieta per poterli ingerire abitualmente.

Tra i 10, è importante sottolineare la lisina e il triptofano, che devono essere controllati maggiormente poiché alcuni alimenti non li contengono in quantità sufficienti a coprire i fabbisogni nutritivi del corpo umano. In caso di una loro carenza, non potremo formare le nostre proteine nella quantità necessaria per far fronte a questo deficit.

È stato riconosciuto che gli aminoacidi essenziali devono essere somministrati quasi simultaneamente affinché l’effetto fisiologico si verifichi. Alcuni scienziati affermano che 1 ora di ritardo è sufficiente perché l’utilizzo degli altri sia impossibile, mentre altri ricercatori sostengono che il margine oscilla tra le 4 e le 6 ore.

La mancanza di un solo aminoacido essenziale produce perdita di appetito, irritabilità nervosa e sensazione di fatica. Tuttavia, non appena si compensa questa carenza spariscono i sintomi.

Alimenti ricchi di LISINA: uova, latticini, soia, carne, pesce, legumi e la maggior parte degli ortaggi e delle verdure.
Quasi non ne contengono i cereali e i semi oleosi.

Alimenti ricchi di Triptofano: uova, spinaci e latte materno.
Non ne contengono molto la carne, il pesce, i cereali, i legumi (meno la soia), i semi oleosi e la maggior parte delle verdure.

Test kinesiologico

Per rilevare la carenza di aminoacidi dovremo eseguire il test degli aminoacidi con le prove per ogni tipo di aminoacido. Inoltre, è possibile rilevare la mancanza di aminoacidi toccando il punto 25VG del paziente: il cambiamento dell’AR indica la carenza di qualche aminoacido.

Analía Iglesias (analia@sibuscas.com)

Kinepharma

Dic 17, 2015

Come curare la fobia con la kinesiologia

Fobia

La paura è una risposta emotiva in un certo modo adattiva a ciò che ci circonda. Questa emozione innata ci consente di sopravvivere a molte situazioni di pericolo, in quanto la paura è da sempre uno strumento di sopravvivenza, ovvero una reazione che persone e animali mettono in atto in presenza di una minaccia.

Tuttavia, a volte, la paura si estremizza e diventa patologica o si trasforma in fobia.

La paura patologica è quella che supera una certa soglia di normalità, in cui l’essere umano si blocca e diventa incapace di reagire in modo adattivo alle circostanze.

La fobia è una paura molto intensa di qualcosa che in realtà costituisce una minaccia minima o inesistente che può sfociare in un attacco di panico e procurare una sofferenza estrema.

La persona che ne soffre evita in ogni modo di venire a contatto con l’oggetto o la situazione fobica. Questa sensazione di fuga è incontrollabile e influenza, in funzione dei casi, la qualità della vita delle persone che ne soffrono.

Nonostante gli adulti siano consapevoli del fatto che tali timori siano irrazionali, spesso il fatto di dover affrontare, o anche il semplice pensare di dover affrontare l’oggetto o la situazione causa di fobia, provoca in loro uno stato di ansia intensa o un attacco di panico.

Tra le fobie più comuni si riscontrano la paura di luoghi elevati, scale mobili, tunnel, guidare, spazi ristretti come ascensori, aghi, acqua, volare, serpenti, cani, ragni o ferite sanguinanti.

Panico e ansia intensa originati dalla fobia, provocano sintomi o reazioni fisiche, quali:

– Sudorazione
– Respirazione anomala o affanno
– Battito del cuore accelerato
– Tremori
– Vampate di calore o brividi
– Sensazione di soffocamento
– Dolori o oppressione al petto
– Farfalle nello stomaco
– Intorpidimento o formicolio
– Secchezza delle fauci
– Confusione e disorientamento
– Nausea
– Mal di mare
– Mal di testa

Ascensori, fobia

Test

Attraverso un test kinesiologico possiamo curare le fobie per fare in modo che le persone smettano di soffrire di questa paura irrazionale e paralizzante.

Prima di cominciare il test, dovremo verificare se esista un “Ribaltamento psicologico”, vale a dire, se il soggetto non riesce a superare la fobia perché, inconsapevolmente, questa gli è utile o vantaggiosa per raggiungere un qualche scopo, per esempio, riuscire a richiamare l’attenzione, ricevere amore, riposare, avere considerazione, ecc.

Dopo aver eliminato qualsiasi motivo inconsapevole vantaggioso, la persona che soffre della fobia dovrà pronunciare una volta una frase positiva che identifichi la paura intensa che le provoca tale fobia, per esempio “mi sento tranquillo quando guardo in basso da un luogo elevato”.

Dopo aver pronunciato la frase testeremo le braccia. Se si ottiene un AR, ci troveremo di fronte a una fobia e registreremo le informazioni per lavorare con queste.

Tutte le fobie interessano un meridiano in particolare. Per riuscire a curare la fobia, in primo luogo dovremo individuare il meridiano che è interessato dalla stessa.
A questo scopo, possiamo utilizzare il test dei meridiani, collocando i filtri uno a uno sul paziente fino a trovare quello che modifica l’AR: questo sarà quello da curare.

Per il trattamento della fobia:

Innanzitutto, testeremo i fiori di Bach che ci portano le emozioni o sensazioni necessarie per correggere la fobia.

In secondo luogo, dovremo stimolare mediante tapping (picchiettamento) il primo punto dell’agopuntura del meridiano interessato.

Effettuiamo il tapping su entrambi i lati del corpo contemporaneamente. Mentre realizziamo il tapping, il soggetto deve ripetere la frase positiva utilizzata all’inizio del test, vale a dire “mi sento tranquillo quando guardo in basso da un luogo elevato”.

Dopo 1 o 2 minuti di trattamento, verificheremo di nuovo facendo ripetere la frase.
Se l’AR è stato corretto, significherà che abbiamo ottenuto il risultato sperato.

Analía Iglesias (analia@sibuscas.com)

Kinepharma

Nov 5, 2015

Come curare un trauma psichico con la kinesiologia

Trauma psichico

Il trauma psichico è un’esperienza che rimane archiviata nella memoria della persona come conseguenza di un episodio doloroso vissuto nel passato.

Solitamente, il termine trauma si associa a qualcosa di grande ed evidente, tuttavia, occorre ricordare che può trattarsi anche di qualcosa di piccolo e cumulativo.

In molti casi, un trauma non risolto è all’origine di depressione, ansia e sintomi psicosomatici.

Quando ci approcciamo a ciò che percepiamo come qualcosa di inevitabile o come una minaccia opprimente per la nostra vita, istintivamente ci prepariamo a lottare o fuggire e, se per qualsiasi ragione, non riusciamo a reagire in questo modo perché mettiamo in pericolo la nostra vita, il cervello trascura i nostri impulsi e istinti, portandoci all’immobilizzazione o congelamento.

Il corpo non riesce a portare a termine la sua reazione istintiva di lottare o fuggire da quello che percepisce come minaccioso o inevitabile, mantiene intrappolata nell’organismo l’energia e le sostanze chimiche che genera producendo il trauma o le conseguenze dello stress post-traumatico che determinano la manifestazione di sintomi di varia natura:

Fisicamente: sensazioni di dolore persistente nel corpo, fatica cronica, dolore al torace o mal di schiena, tensione muscolare, fibromialgia, emicrania, nausea, gastrite, ulcera, ipereccitazione, ipervigilanza, intrusione di immagini del trauma, incubi, esagerate risposte di soprassalto, attacchi di panico, ipersensibilità a suoni, odori, tatto.

Emotivamente: cambi bruschi di temperamento, capacità ridotta di gestire lo stress, difficoltà a relazionarsi con gli altri, isolamento, pianto frequente, reazioni emotive esagerate impossibili da controllare. Difficoltà a controllare il tremore e persistenza di terrore anche dopo il verificarsi dell’evento. Sentimenti di sconforto, impotenza, scoraggiamento, depressione, perdita di interesse per la famiglia, il lavoro e verso attività che prima procuravano piacere.

Mentalmente: paranoia, pensieri ossessivi e compulsivi, confusione, difficoltà di concentrazione, poca tolleranza per le diversità.

Molte persone non sono consapevoli dei loro traumi ma convivono, tuttavia, con i suoi sintomi; attraverso un test kinesiologico potremo aiutare queste persone ad acquisirne consapevolezza e a recuperare l’equilibrio della psiche.

 Kit del Test basico ampliato

Test kinesiologico per il trauma psichico

Se il paziente richiede un trattamento di tipo emotivo, verificheremo se ha sofferto di un trauma che ancora lo destabilizza. A tale scopo, collocheremo la fiala della psiche del Kit del Test basico ampliato sul paziente: il verificarsi di un AR implica che il paziente deve elaborare un trauma del passato.

Dopo aver registrato le informazioni in AR, chiederemo al paziente di dire la sua età e di tornare indietro con gli anni fino a quando uno di questi non elimini l’AR.

Al raggiungimento di tale anno, registreremo nuovamente le informazioni e interrogheremo il paziente in merito a possibili situazioni difficili a livello emotivo verificatesi in quel particolare momento della sua vita. Per aiutarlo nella ricerca, testeremo diverse emozioni o più ambiti della sua esistenza.

Successivamente, effettueremo il Test dei Fiori di Bach per trovare i fiori legati all’emozione del trauma passato e daremo al paziente tre gocce allo stato puro del fiore di Bach appropriato.

Continueremo quindi con la tecnica di Integrazione delle emozioni. Ricordiamo che questa tecnica consiste nella stimolazione dei punti neurovascolari dello stomaco del paziente mentre si chiede a quest’ultimo di ricordare il fatto traumatico e di visualizzarlo.

Dopo alcuni minuti, realizzeremo la tecnica conosciuta come Liberazione della tensione emotiva, in cui il paziente dovrà svuotare la mente e respirare in modo rilassato. Per farlo, collocheremo la mano sinistra sulla sua fronte e la mano destra nella zona occipitale, mantenendo la posizione per alcuni minuti. Con questa tecnica, riusciremo a liberare la tensione provocata dall’esperienza traumatica.

Concludiamo effettuando il controllo della terapia per verificare se il trattamento sia sufficiente o se sia necessario approfondirlo. Se sufficiente, torneremo all’età attuale, facendola pronunciare ad alta voce dal paziente stesso. In seguito, testeremo e verificheremo che non sia cambiato l’indicatore.

Va detto che non è possibile curare più traumi in una stessa seduta ma che è necessario concentrarsi solo su un singolo trauma. Nei giorni seguenti, ripeteremo di nuovo il test per approfondire il livello emotivo successivo, ovvero per trovare un trauma precedente a quello trattato nella prima seduta.

 Analía Iglesias (analia@sibuscas.com)

Kinepharma

Ott 22, 2015

La kinesiologia applicata può regolare il nostro orologio interno?

orologio interno

Quando parliamo di ritmi biologici, bioritmi, ci riferiamo a un orologio interno, tipico di tutti gli esseri viventi, che ci consente di seguire un ritmo costante di attività per mantenere la omeostasi o l’equilibrio nel funzionamento interno del nostro organismo.

Esiste un ritmo giornaliero, settimanale e annuale che ci regola a nostra insaputa. Tuttavia, interrompere la regolarità di questo orologio interno, può, a lungo termine, essere la causa di vari disordini a livello psico-fisico.

Le persone che viaggiano spesso per lavoro e sono soggetti a fusi orari diversi o coloro che cambiano turno di lavoro settimanalmente o mensilmente rischiano di deregolamentare il loro orologio interno e di manifestare alcuni problemi di salute.

Questi disturbi possono essere di natura molto diversa: sintomi di affaticamento, disorientamento e insonnia, disturbi psichiatrici e neurologici, così come bipolarismo e alcuni disturbi del sonno che possono degenerare in potenziali patologie viscerali e che, a lungo termine, portano potenzialmente a conseguenze multi-sistemiche.

Il ritmo biologico ci indica quando è il momento di riposare e quando dobbiamo metterci in moto, ovvero, i periodi di sonno e di veglia.

Il nostro sistema nervoso ha il compito di rilevare i cambiamenti di luce durante il giorno, esortando la ghiandola pineale a secernere melatonina alla percezione del buio.

Tutti gli essere viventi seguono un ritmo interno. I fiori delle piante si aprono al mattino e si chiudono col sopraggiungere del buio, ritirando gran parte delle sostanze contenute nelle parti esposte fino alle radici o ai bulbi durante la notte. Gli animali, per esempio gli uccelli migratori, seguono cicli esatti e precisi nelle loro migrazioni annuali.

Conseguentemente, anche noi, dobbiamo saper ascoltare il nostro orologio interno e concederci un periodo di riposo quando necessario. Questo ci consente di recuperare le energie così che il nostro sistema continui a funzionare nel modo corretto.

E, per quanto forziamo la nostra macchina, la nostra energia non è illimitata e, esattamente come la nostra auto ha bisogno di riposare, anche a noi serve un riposo settimanale e annuale mediante il quale ridurre il corso dell’incessante attività e riposarci, fisicamente o mentalmente.

Se interrompiamo questo ritmo naturale, il corpo ci chiederà in qualche modo di riprenderlo, attraverso la fatica o una determinata forma patologica.

ruota muscolare

La kinesiologia applicata ritiene che esista una correlazione diretta tra i muscoli, gli organi e i meridiani di agopuntura. Tale legame ci permette di conoscere, realizzando il test muscolare, lo stato di forza o debolezza del muscolo esaminato e dell’organo meridiano associato.

La kinesiologia applicata è quindi uno strumento favoloso per restituire l’energia di quegli organi e meridiani che hanno smesso di seguire il ritmo biologico e non stanno funzionando in simbiosi con il resto degli organi.

Il corpo, nel tentativo di ottimizzare l’energia disponibile e trasmettere a ogni organo tutta quella necessaria, fa appello al cosiddetto ritmo circadiano periferico o degli organi. Questo ritmo, si riferisce all’orario naturale prestabilito di maggiore attività per ognuno degli organi del nostro corpo.

Su tale ritmo circadiano periferico si basa il concetto della ruota muscolare con la quale opera la kinesiologia applicata.

Analía Iglesias (analia@sibuscas.com)

Kinepharma

Set 24, 2015

Cosa si capisce per diatesi e che peso ha nella nostra salute

diatesi

L’oligoterapia è bassata nel studio degli oligoelementi essenziali per raggiungere il ricupero della salute, in funzione del terreno organico d’ogni persona.

Gli oligoelementi, nonostante sono presenti nel nostro organismo in piccoli parti, sono il complemento essenciale affinché siano dati in forma giusta tutte le reazioni chimiche che permettono  che nostro organismo esega ogni delle sue funzione.

Gli oligoelementi aiutano il lavoro delle enzime, incaricate di dare luogo a queste reazioni. Il complesso di queste reazioni chimiche constituisce il metabolismo del nostro corpo.

Ognuno di no abbiamo diversi metabolismi, cioè, le reazioni metaboliche o enzimatiche sono dati in forma diferente. La vita del organismo umano, non è più che il risultato delle piccole vite degli innumerabili cellule che lo formano. Il ruolo di ogni cellula e quello di continuare compiendo il suo proprio ciclo vitale, in caso che suo mezzo di vita sia opportuno.

Le caratteristiche biologiche, genetiche e psiquiche specifiche che ci definono come individuo, permettono che le nostre enzime e cellule del corpo lavorano in una direzione o un’altra. In un altro modo, tutti questi fattori individuali confirmano quello che si conosce come il terreno organico.

Considerando le caratteristiche del nostro terreno organico, avremmo più o meno facilità per mantenerci sani, oltre più o meno predisposizione per soffrire certe malattie o disfunzione nel nostro organismo.

Il Dottore Menétrier, si ha centrato nel studio del terreno di ogni dei suoi  pazienti, per determinare il tratamento giusto per le loro malattie.

Ha realizzato un’investigazione di carattere empírico sulle caratteristiche terapeutiche degli oligoelementi nel Instituto Pasteur a Parigi. Cosí, ha somministrato in un modo sistematico, certi oligoelementi a gruppi omogenei di pazienti, cioè, a gruppi di pazienti con terreni organici similari, controllando che per la stessa malattia non servono come cure gli stessi oligoelementi.

Quindi le risposte positive al tratamento con oligoelementi non potevano essere vinculate solo ai problemi di assenza degli oligoelementi, ma dovevano intrattenere uno stretto rapporto con il terreno organico di ogni paziente.

terreno organico, oligoterapia

Menétrier ha chiamato ai cuatro gruppi omogenei della sua investigazione col termino “diatesi”, questo termino fa riferimento alla predisposizione per contrarre una determinata afezione patologica, considerando fattori ereditari, della ricettività o resistenza a certe dolenze e del attegiamento, tanto fisico come psicologico.

Le cuatro diatesi, respondono bene al tratamento con sali diluiti di Manganese, Manganese-Rame, Manganese-Cobalto e Rame-Oro-Argento. Così:

Diatesi numero 1 corrisponde al Manganese

Diatesi numero 2 corrisponde al Manganese-Rame

Diatesi numero 3 corrisponde al Manganese-Cobalto

Diatesi numero 4 corrisponde al Rame-Oro-Argento

Alternamente, possiamo fare una subdivisione:

Diatesi 1 e 2, sono considerate come “Giovani Diatesi”. Siccome le persone che formano parte di questo grupo omogeneo hanno mostrato segni di vitalità e di capacità di autodifesa, organica e psicologica.

Diatesi 3 e 4, si chiamano “Vecchi Diatesi”, perche sono giuste per le persone che hanno un logoramento dei sistemi di difesa, così delle strutture del loro organismo.

Cioè, nella infancia e nella gioventù è normale corrispondersi con le due prime diatesi, tendendo a passare alle altre due nel trascorso della vita.

Se regolarizzamo il metabolismo, prima che una disfunzione diventi lesiva, ci possiamo mantenere nelle prime due diatesi per un periodo più lungo.

Di solito dovremmo inquadrare alla persona in due diatesi, prima in quella che le corresponde in essenza, e poi in quella che le corresponde in questo punto preciso della sua vita.

Grazie al test kinesiologico, possiamo determinare in modo preciso la diatesi predominante di ogni paziente e raccomandare il tratamento più efficace in ogni caso.

Nel nostro articolo anteriore intitolato “Diatesi in Kinesiologia” puoi conoscere un po’ di più sull modo di diagnosticare la diatesi è vedrai ogni tipo di diatesi in profondità.

Analía Iglesias (analia@sibuscas.com)

Kinepharma

Kinesiologia e metabolismo

Senza dubbio mangiare bene è una delle migliori abitudini consigliate per avere un metabolismo adeguato, mentre le cattive abitudini come fumare, bere alcol o la vita sedentaria comportano problemi a volte disastrosi. Per questo motivo le persone che presentano problemi metabolici le devono evitare. Ma vediamo come questi fattori sono connessi al metabolismo.

A volte ci sono persone che sebbene non seguano un corretto stile di vita vivono bene perché hanno la fortuna di avere buoni geni. Le persone che non danno importanza a uno stile di vita “tossico” possono al contrario aver condotto una vita fisicamente attiva curandosi in altro modo come ad esempio, gestendo lo stress in modo efficace ed essendo felice in ambito personale.

Questo tipo di “abitudini” possono non essere così rilevanti dal punto di vista della salute, come le abitudini alimentari e relative al consumo di tabacco, caffè o alcol, ma sono senza dubbio importanti a tale scopo.

Tuttavia nessuno “la spunta” se ha condotto una vita non sana. A volte si beve troppo caffè o si mangiano grandi quantitativi di alimenti raffinati o non si dorme abbastanza.

Nonostante tali violazioni al buonsenso, magari ti senti abbastanza in salute. Ma come puoi abusare del tuo corpo in questo modo e vederlo ugualmente funzionare? La risposta può essere connessa al metabolismo.

 Il funzionamento del metabolismo

Tutte le energie di cui il nostro corpo ha bisogno per funzionare passano attraverso il metabolismo, tramite una serie di reazioni chimiche che avvengono nelle nostre cellule e alle quali prendono parte una serie di enzimi, ormoni e altre sostanze quali vitamine, sali minerali od oligoelementi le quali sono controllate da proteine specifiche responsabili delle varie reazioni chimiche.

Esistono sostanzialmente due tipi di metabolismo:

  • L’anabolismo: è il metabolismo costruttivo che dà vita a nuove cellule, cercando di stoccare e produrre, consumando energia per questo processo.
  • Il catabolismo: è il metabolismo distruttivo, il cui compito principale è ottenere energia con la quale le cellule scompongono molecole di grandi dimensioni in tante più piccole, apportando energia all’organismo. L’energia ottenuta viene utilizzata dal nostro corpo per funzionare, generando prodotti di scarto che vengono poi eliminati dal nostro corpo.

Tutto il corpo è un deposito che custodisce principi nutrienti e altre sostanze vitali. Se si salta un pasto o si vive una situazione di stress, i tessuti non sono immediatamente compromessi perché il corpo è in grado di ottenere ciò di cui ha bisogno dalle proprie scorte. Se le scorte metaboliche non sono come dovrebbero, si presenta un maggior rischio di subire un calo delle difese immunitarie o importanti carenze alimentari.

Test

Le scorte di nutrienti e di altre sostanze vitali nel corpo sono note come riserva metabolica. Questa è un’indicazione generale di salute e nutrizione adeguate. Le tecniche di test muscolare in kinesiologia consentono di verificare se si tratta di una riserva adeguata. A tale fine si può utilizzare un kit di catalizzatori intermedi. Se si presenta qualche carenza o anomalia è possibile eseguire un test per scoprire di quali integratori ha bisogno il nostro corpo, sebbene si possa verificare un problema metabolico per eccesso di tossicità.

È qui che la kinesiologia interviene nel metabolismo. Dopo aver usato le tecniche della kinesiologia per stabilire le esigenze nutrizionali del corpo, è possibile iniziare a ristabilire il giusto equilibrio nutrizionale con una dieta adeguata e un programma di integrazione alimentare.

I requisiti degli integratori potrebbero essere inizialmente piuttosto elevati, per agevolare il ripristino immediato delle carenze, come la pulizia delle mucose determinata dalle reazioni allergiche o dalle intolleranze, il miglioramento della digestione, la pulizia degli organi emuntori, in particolare fegato, reni e intestino e così via.

 

Ángel Salazar Magaña (angelsalamag@gmail.com)

Kinepharma.

Gli effetti della polarità

La mano destra è positiva  la sinistra negativa. E anche le dita hanno la loro polarità: i pollici di entrambe le mani sono neutri; l’indice della mano destra è positivo e quello della mano sinistra negativo; il centro della mano destra è negativo e quello della mano sinistra positivo; l’anulare della mano destra è positivo e quello della sinistra negativo; il mignolo destro è negativo e il sinistro positivo.

Per questo motivo quando mettiamo le dita delle mani uno davanti all’altro facendo toccare i rispettivi polpastrelli, avendo polarità contraria si attraggono: le mani combaciano come se fossero due calamite di polarità opposta e la posizione che ne deriva è piacevole. Se intercaliamo anche un solo dito si verificherà una repulsione e la posizione che ne deriverà sarà poco piacevole.

La parte anteriore del corpo è positiva e quella posteriore negativa. La metà del corpo anteriore destra è più positiva rispetto alla metà del corpo anteriore sinistra.  Ecco perché se vogliamo fare un massaggio al collo, che è negativo, utilizzando la mano destra che è positiva, il massaggio sarà più efficace e piacevole. Al contrario, se tocchiamo la fronte, che è positiva, meglio usare la mano sinistra, che è negativa. Se tocchiamo la nuca con la mano destra e la fronte con la sinistra, la sensazione sarà più piacevole che non effettuata al contrario.

La forza magnetica delle dita è scarsa e non impedisce l’unione di polarità contrarie. Questa piccola variazione ha però un effetto sulla terapia di localizzazione (TL), quindi useremo due dita per evitare errori nel caso in cui si tocchi esclusivamente con il positivo o con il negativo.
È possibile testare qualsiasi punto di agopuntura, ma facendolo con il dito e l’indice della mano destra ci chiediamo: cosa succede se tonifichiamo questo punto? Se tocchiamo con il dito medio della mano destra, ci chiediamo: cosa succede sedando questo punto? Ciò può essere evitato toccando con entrambe le dita contemporaneamente.

Sarebbe possibile anche utilizzare il pollice, che è neutro. Ma è meglio usare entrambe le dita. Queste regole di polarità valgono per tutte le persone, ad eccezione del caso in cui si verifichi uno switching, in tal caso cambiano le polarità.

Una polarità positiva attrae le ossa e ciò indica che le ossa hanno polarità negativa. Se dobbiamo trattare un osso, ad esempio un ginocchio, dobbiamo innanzitutto sapere in che direzione farlo. Se toccando l’osso con il dito indice della mano sinistra si verifica un AR (Arm Reflex) è perché osso e dito si respingono e non vanno in quella direzione. Al contrario quando tocchiamo con l’indice della mano destra non ci sarà AR perché le polarità sono diverse e l’osso va verso il dito. Questa è la direzione in cui va trattato.

Tale azione può risultare molto efficace, poiché se abbiamo un problema al ginocchio, alla colonna vertebrale, ecc. con il dito possiamo scoprire in che direzione effettuare il trattamento.

È molto interessante vedere che alcuni punti del corpo desiderano essere trattati verso l’origine della lesione e altri in direzione opposta. Il dito agisce sulle ossa per conoscere la direzione del trattamento. Ciò non succede con i tessuti molli.

 

Ángel Salazar Magaña (angelsalamag@gmail.com)

Kinepharma.

Test delle allergie

La maggior parte delle allergie aeree e l’asma in Europa si sono moltiplicate per 4 negli ultimi 30 anni, colpendo tra il 15 e il 40 per cento della popolazione. Sono i giovani a soffrire maggiormente del crescente numero di casi di allergia, uno su tre dei quali sono bambini. Negli ultimi 10 anni le reazioni allergiche nei bambini si sono moltiplicate per sette. Molte di queste persone soffrono inoltre di ipersensibilità agli additivi chimici degli alimenti comuni, ai coloranti artificiali e ai conservanti, tra gli altri.

I materiali degli imballaggi alimentari contengono innumerevoli agenti inquinanti ambientali, come ad esempio quelli delle bottiglie o gli involucri di plastica, per non parlare delle emissioni dei tubi di scarico, dei pesticidi, dei vapori che esalano dalle vernici e dai tappeti e di altri prodotti chimici ambientali a cui la maggior parte di noi sono esposti quotidianamente. Sarebbe dannoso che il corpo non reagisse dinnanzi all’attacco di massa dei veleni che deve affrontare ogni giorno. Spesso crescere in un ambiente troppo sterile può far sì che i sistemi immunitari reagiscano in maniera eccessiva quando vengono a contatto con sostanze innocue.

La lavorazione e le modifiche genetiche apportate agli alimenti o la età in cui si inserisce per la prima volta un alimento solido nella dieta dei neonati possono essere fattori che contribuiscono all’aumento delle allergie. Tra gli alimenti più comuni che provocano reazioni allergiche troviamo il latte, le uova, le arachidi, la frutta secca, il pesce, i frutti di mare, la soia e il grano (glutine). Questi alimenti provocano il 90% delle reazioni allergiche in Occidente.

Ci sono poi le allergie primaverili. Solitamente nel periodo della fioritura delle piante molte persone sono allergiche a ogni tipo di polline, ma tutto ciò ha una causa comune: La sempre maggiore difficoltà del fegato di elaborare le tossine.Molte persone hanno potuto constatare che dopo un’intera vita senza problemi di questo tipo, in età intermedie o avanzate iniziano  soffrire di allergie. Nella maggior parte dei casi ciò dipende da un accumulo di calcoli biliari nel fegato. Ne deriva l’importanza di mantenere una ridotta tossicità nell’organismo e se del caso di effettuare una pulizia epatica, come abbiamo già spiegato negli articoli precedenti.

Di fatto è possibile che le reazioni allergiche derivanti dalla congestione dl fegato e la debolezza del sistema digerente e che sicuramente non sono scomparse, siano responsabili della generazione di nuovi calcoli biliari.

Tuttavia, una volta alterato il sistema immunologico, sono necessari altri rimedi per convincere le cellule del sistema immunologico affinché smettano di produrre anticorpi contro gli antigeni presenti, ad esempio nel caso della polvere, del polline, del pelo di animale (come il gatto) o di alimenti come il latte, il grano, le arance, i pomodori, ecc. Qui si potrebbe parlare di una terapia energetica basata sulla biorisonanza o sull’omeopatia.

Negli ambienti della medicina naturale è noto che la maggior parte delle persone che soffrono di una patologia cronica o dilunga durata soffrono di una o più allergie. Anche le persone con otturazioni odontoiatriche fatte con malte a base di mercurio sono allergiche a molti più prodotti, ma soprattutto al latte e ai suoi derivati.  Anche i malati di AIDS e di cancro soffrono di allergie a vari prodotti, tra cui spiccano il latte, il grano e la menta.

Test

Per testare le allergie sono disponibili varie fiale, come quelle per l’allergia comune, ovvero l’Histaminum D30 e D60, ma anche la fiala di Istidina. Ma è possibile usare anche un kit per allergie ai pollini se il problema si verifica in primavera, dal momento che molto probabilmente dipenderà da qualche tipo di polline.

Una delle fiale che useremo nel testare le allergie sarà quella di Dimaval e quella di Clorella vulgaris, prodotti particolarmente indicati in caso di metalli pesanti, che come abbiamo già visto in precedenza aumenta la sensibilità del corpo che soffre di allergie, in particolare al latte.  Se il test è positivo, la priorità consisterà sicuramente nell’eliminare i metalli pesanti come fase preliminare per correggere questa disfunzione del sistema immunitario.

Per maggiore informazione sull il test delle allergie, raccomandiamo leggere l’articolo di kinepharma del 11 di  Giugno 2015 “Test allergologici in chinesiologia” e il articolo di ottobre 2012 “Le allergie alimentari“.

 

Ángel Salazar Magaña (angelsalamag@gmail.com)

Kinepharma.

I meccanismi di disintossicazione dell’organismo

L’organismo ha la capacità di eliminare tutte le impurità e le tossine che accumula nel corso del processo di vita. L’organo più importante per questa “pulizia” è il fegato. La disintossicazione è un processo metabolico che consente di trasformare le tossine in prodotti che possono essere eliminati direttamente tramite l’intestino o i reni.

La maggior parte delle tossine sono liposolubili quando sono presenti in eccesso e non possono essere direttamente trasportate dal sangue vengono stoccate nel tessuto adiposo. Lo scopo della disintossicazione epatica consiste nel rendere solubili queste molecole in modo che possano essere eliminate.

L’attività metabolica associata a questa pulizia necessita di tantissima energia, secondo il dottor Fievet l’80% dell’energia (ATP) necessaria per il funzionamento dell’organismo. In questo processo è possibile individuare tre fasi:

  • Fase I: Attivazione.
  • Fase II: Unione.
  • Fase III: Trasporto ed eliminazione.

Nella fase di attivazione si ossidano le tossine liposolubili tramite una serie di enzimi detti citocromi P450. I prodotti di questo processo metabolico sono instabili e se non vengono metabolizzati rapidamente danno vita ai cosiddetti radicali liberi, determinando il cosiddetto stress ossidativo che provoca innumerevoli problemi di salute.

Per questo motivo la fase di unione riduce i prodotti ossidati nella fase precedente tramite ossidanti che captano i radicali liberi, come gli enzimi super-ossido-dismutasi (SOD) o la glutatione-prossidasi (GSPx). Questi enzimi dipendono fortemente dai sali minerali Zn, Cu, Mn e Se, nonché dalla vitamina C e da quelle appartenenti al gruppo B.

La fase I di attivazione è tanto più efficace quanto più siamo regolarmente esposti a una tossina, ma non dimentichiamo che il risultato della medesima consiste in composti instabili estremamente pericolosi per la salute.  Paradossalmente può dunque aggravare l’effetto nocivo di una tossina, come nel caso delle persone dipendenti da caffè o alcol. Per tale motivo è pericolosa.

In quest’ultimo caso la persona affetta da alcolismo cronico sente sempre meno le conseguenze fisiche di un consumo elevato, mentre accumula sempre più derivati tossici, come nel caso dell’alcolismo acetaldeide.

Inoltre, a causa dell’accumulo di questi derivati e dalla carenza di enzimi tipici della fase II di unione, tali composti che danneggiano l’organismo saranno metabolizzati più lentamente tramite un eccesso di radicali liberi, che compromette la salute determinando una maggiore usura e invecchiamento dell’organismo, patologie degenerative, cancro, problematiche cutanee, ecc. Ciò può essere ancora più grave se la persona non dispone del numero adeguato di enzimi o se presenta deficit alimentari, come nel caso della maggior parte degli alcolisti.

Rilevazione di tossicità nell’organismo

Tutto ciò può essere individuato nel dettaglio con il test chinesiologico, tramite la fiala per radicali liberi con un test di base, nonché quella per SOD, GPSx per il test del sistema endocrino o le fiale di sali minerali e vitamine.

Esiste poi una serie di sintomi che può aiutare a individuare il problema:

  • Lingua bianca o impastata
  • Emicrania
  • Alito cattivo
  • Pallore o pelle gialla
  • Disturbi digestivi (insufficienza biliare)
  • Stanchezza
  • Disturbi del sonno (risveglio tra l’1 e le 3 della mattina).

La cosa fondamentale è individuare le fonti delle tossine, concedendo una tregua al fegato per eliminare il maggior numero di tossine, ma sarà necessario anche migliorare l’alimentazione e la mineralizzazione tramite enzimi “vivi” (frutta fresca e verdure), vitamine, amminoacidi solforati (in particolare la taurina) e soprattutto bere molta acqua di buona qualità.

Per maggiore informazione sulla depurazione dell’organismo, raccomandiamo leggere l’articolo di kinepharma del tre di Marzo 2015  “La depurazione“.

 

Ángel Salazar Magaña (angelsalamag@gmail.com)

Kinepharma.

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