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Test sugli organi e sul sistema immunitario attraverso la kinesiologia

I kinesiologi sanno che gli organi o le ghiandole vengono testati chimicamente. I test sugli organi possono essere realizzati in due modi:

  • Con la Terapia di Localizzazione (TL) sulle punti riflessi corrispondenti agli organi stessi. Per verificare la presenza di una ipofunzione di un organo, il terapeuta deve esercitare una pressione sui punti riflessi, realizzando così la TL, qualora si generi un AR (Arm Reflex). Se, al contrario, l’AR si origina dalla pressione del paziente stesso sull’organo, si avrà una iperfunzione dell’organo o della ghiandola in questione. Ad esempio, se l’AR si manifesta in seguito al tocco del fegato da parte del terapeuta, ci troviamo di fronte a una ipofunzione dell’organo, mentre se è il paziente a effettuare la TL sul fegato, l’AR che si genera significherà una iperfunzione dell’organo stesso.
  • Con filtri o fiale come quelle fornite nel test di organi. Il filtro o la fiala contiene una diluizione omeopatica dell’organo o della ghiandola. Se si genera un AR posizionando la fiala di un determinato organo in corrispondenza dell’apparato risuonatore o di un centro energetico del paziente, questo ci indicherà che l’organo in questione non funziona nel modo corretto.

La fiala ci informa del malfunzionamento (strutturale, chimico, energetico o emotivo) di un organo o una ghiandola, per questo motivo sarà necessario verificarne il livello con i mudra. Nel caso di impregnazione cellulare o malattie croniche, è consigliabile l’utilizzo di prodotti organo-preparati per trattare questa carenza.

Test sul sistema immunitario

L’essere umano nasce con un sistema immunitario in grado di reagire a ciò che è interno e a ciò che proviene dall’esterno. Durante le prime fasi di sviluppo, il sistema impara a riconoscere ciò che è nostro. Questo processo si chiama tolleranza immunologica e quando quest’ultima viene persa possono manifestarsi malattie autoimmuni. Si generano reazioni di ipersensibilità, come allergie o reazioni esagerate del sistema immunitario a sostanze da sempre innocue. I principali organi e ghiandole responsabili di questo controllo sono:

  • Il midollo osseo: la fabbrica di cellule, sia di quelle madre che di quelle sanguigne.
  • Il timo: dove maturano i linfociti T.
  • La milza: dove maturano i linfociti B.
  • La membrana dell’intestino: molto importante a livello immunitario, la sua funzione più importante è quella di impedire l’ingresso di agenti patogeni nel sangue e nella linfa. Qui troviamo le placche di Peyer, che controllano l’immunità di tutte le membrane del corpo.

Vediamo ora come effettuare il test. Per il test generale, utilizzeremo le seguenti fiale o filtri:

  • Milza D4.
  • Timo D4.
  • Sistema Reticolo Endoteliale (RES).

Se in qualcuno di questi test si origina un AR, significa che le difese sono basse. E’ quindi necessario identificare a che livello si presenta questa carenza (la causa può essere anche psicologica, energetica, ecc.).

Si possono anche utilizzare la fiala del Sistema Immunitario dell’Intestino, quella del GALT (sistema linfatico associato alla membrana dell’intestino), MALT (sistema linfatico associato alle membrane) e del midollo spinale.

 

Ángel Salazar

Kinepharma

La segmentazione in kinesiologia

Come già spiegato nell’articolo riguardante l’isolamento attuato dal corpo, nel caso in cui il nostro organismo riceva un’informazione ritenuta pericolosa, quest’ultimo crea una barriera e compie una serie di movimenti compensatori, in modo da circoscrivere o evitare il danno. Uno di questi è la segmentazione, durante la quale l’informazione viene suddivisa in blocchi o porzioni, per poterli così adattare a differenti segmenti di memoria in diverse parti del corpo.

Questo processo porta alla nascita di molteplici sintomi, difficili da definire. Per questo motivo è fondamentale identificare l’informazione molto rapidamente, questa è una delle fasi principali del protocollo kinesiologico. Questo adattamento, però, provoca la depressione immunologica della persona, abbassando le sue difese immunitarie.

Il risultato è che la patalogia si propaga in tutto il corpo, anche se in piccola parte. Le persone che ne sono affette migliorano per alcuni giorni se ricevono un trattamento, ma poi peggiorano nuovamente.

Pertanto, è importante verificare che si sia attuata la segmentazione e localizzare in che parte del corpo è avvenuto l’adattamento alla stessa.

Test

Realizzare il mudra con il dito mignolo verso l’alto, l’anulare, il medio e l’indice piegati verso il basso e il pollice sopra la prima falange del dito indice. È fatto in entrambi i bracci.

Terapia

E’ necessario seguire alcuni passaggi:

  • Il paziente deve pensare ai propri problemi e dolori a occhi aperti e chiusi, per poi segnare quale delle due situazioni genera un AR (Arm Reflex), ossia quella prioritaria.
  • Cerchiamo, attraverso un semplice tocco, l’osso che lo corregge: può essere quello occipitale, sacro, frontale o pubico. Tutto questo deve avvenire nella situazione che non ha generato l’AR.
  • Una volta identificato, esercitiamo un tapping nell’osso che lo corregge per circa un minuto, sempre nella situazione degli occhi che non genera l’AR.
  • Verifichiamo se l’AR è sparito.
  • Con un cerchio di rame cerchiamo il punto in cui si origina il problema, soprattutto nelle zone del corpo collegate ai disturbi endocrini, come le gonadi, l’utero, le ovaie, i seni, la tiroide, i reni e i surreni, la prostata ecc.. Quelle in cui si verifica un AR prioritario, le registriamo e le trattiamo usando il mudra, per constatare se il problema è strutturale, chimico, emozionale o energetico. Nel caso fosse chimico, utilizziamo un kit di diagnosi basico.

 Cause principali

A capo della disorganizzazione dell’informazione nell’organismo troviamo tre cause: l’isolamento (Articolo del 13 Maggio 2013: “Come trattare l’isolamento con la kinesiologia”), lo switching e la segmentazione che abbiamo appena visto. Di seguito, le principali cause:

  • La prima costola. A volte, i problemi al collo sono in realtà il risultato di una mancanza di movimento delle vertebre dorsali e delle costole. La prima costola è molto vulnerabile, può rimanere immobile, in rotazione o elevata, comprimendo i nervi contro la clavicola.
  • Assottigliamento della dura madre (la membrana intorno al cervello, nel caso di una torsione il cervello non funziona correttamente).
  • Se l’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) non funziona nel modo corretto, questo avrà ripercussioni su altri sistemi.
  • Occipitale, cicatrici e problemi oculomotori.
  • E’ necessario ricercare sempre candide, metalli pesanti, ecc…

 

Angel Salazar

Kinepharma

Nov 4, 2016

Diagnosticare il livello di stress con la tecnica di pre-stress in kinesiologia

stressMolte persone soffrono di stress. La nostra routine è solitamente caratterizzata da azioni quotidiane che tutti i giorni provocano in noi stress. Oggigiorno, siamo così abituati a essere stressati che la possibilità di passare del tempo in completo relax ci destabilizza.

Lo stress è una reazione fisiologica dell’organismo, nel quale intervengono diversi meccanismi di difesa grazie ai quali affrontiamo quelle situazioni percepite come pericolose o che richiedono uno sforzo (fisico, di attenzione, di memoria, ecc…).

Possiamo quindi dire che è una reazione a un problemache si presenta.Alcuni sintomi son facili da identificare, come il nervosismo, l’inquietudine e l’ansia, mentre altri meno, basti pensare all’ aumento delle pulsazioni e della sudorazione o alla dilatazione delle pupille.

Nonostante sia una reazione naturale e necessaria per la nostra sopravvivenza, il ritmo di vita e l’eccesso di obblighi provocano un abuso del sistema di difesa e porta con sé problemi di salute.

Quando questo meccanismo avviene troppo spesso, si manifesta un sovraccarico per l’organismo che crea tensione e provoca alcune malattie che ostacolano il corretto sviluppo e il buon funzionamento del corpo.

I primi sintomi che percepiamo sono, ad esempio, problemi di memoria, difficoltà di concentrazione e sbalzi di umore.

Le situazioni che ci causano stress sono varie e molteplici, soprattutto quando qualcosa non va, quando dobbiamo affrontare un cambiamento, iniziare un nuovo lavoro, chiudere una relazione, sposarci, fare un esame, un trasloco, accettare una malattia, quella di un familiare o la perdita di un caro.

Lo stress produce poi alcuni disturbi, come la perdita o la caduta dei capelli, la depressione, l’obesità o il sovrappeso, la diminuzione del desiderio sessuale e della fertilità, un ciclo mestruale irregolare, l’acne, l’ulcera, l’insonnia, problemi digestivi e malattie cardiache.

tecnica di pre-stress

Ci sono persone che manifestano i disturbi provocati da stress solo nel momento in cui si trovano nella situazione scatenante. Se ciò accade, durante il test kinesiologicodell’AR il paziente non darà risposte affermative in relazionealle parti del corpo implicate. Il test muscolare, ossia quello sui muscoli collegati alla sintomatologia da stress, daranno un AR come risposta, dimostrandosi forti.

Per aiutare il corpo a ricordare un qualunque tipo di stress, possiamo utilizzare la tecnica del pre-stress.

Questa tecnica consiste nello stimolare i punti pre-stress mediante il tapping:

9VC

24VC

26VG

Dopo aver realizzato il tapping in questi tre punti, il nostro corpo ha riattivato o ricordato le reazioni latenti che ci provoca la situazione stressante, mostrandoci quali muscoli sono deboli e sui quali dobbiamo lavorare.

Abbiamo a disposizione circa 20 minuti per realizzare nuovamente il test muscolare. Grazie allo stimolo dei punti pre-stress, verificheremo che i muscoli, gli organi e i meridiani deboli che prima non davano risposta con un AR, ora lo fanno.

Mag 26, 2016

Individuare le geopatie con la kinesiologia

Individuare le geopatie con la kinesiologia

Numerosi studi e il passare del tempo hanno dimostrato quanto sia importante vivere e lavorare in un luogo energicamente equilibrato.

Al giorno d’oggi è risaputo che l’uomo si trova in una posizione di sottomissione all’azione delle innumerevoli forze energetiche, tanto naturali quanto artificiali, alle quali il nostro corpo deve adattarsi attraverso l’autoregolazione delle sue funzioni organiche per non causare alcun danno.

Tuttavia, solitamente una persona non è cosciente di essere sottomessa  a questo tipo di perturbazioni energetiche e convive con la geopatia per anni, portando il suo corpo a lavorare il doppio e a consumare più dell’energia necessaria per mantenere stabile il suo stato organico.

Le radiazioni e i campi energetici finiscono per pregiudicare i processi biochimici ed energetici  delle cellule del nostro organismo, colpendo soprattutto il sistema immunitario e minacciando fortemente l’equilibrio  del sistema endocrino e ormonale.

Il nostro organismo possiede la capacità di adattarsi per poter vivere,  ma nonostante questo ogni  cambiamento comporta un dispendio di energia, così come tutti i processi biochimici. Sottoporre, però, il corpo ad adattamenti e compensazioni continui durante i processi organici affinchè si adegui agli effetti della geopatia porta a una spesa di energia  così grande che alla fine l’organismo non riesce a recuperare.

A questo punto, iniziano a presentarsi le conseguenze di vivere in un habitat geopatico.

Recuperare l’energia di adattamento persa nel compensare questo tipo di manifestazioni significa sopravvivere per la persona.

Per questo motivo, è molto importante considerare sempre la possibilità che la causa di un qualsiasi disturbo o malattia possa essere una geopatia.

La prima cosa da fare è localizzare la zona geopatica e trasferire il nostro luogo di riposo o di lavoro in una zona più sana, in modo da essere meno esposti. Inoltre, se si è rimasti per lungo tempo in questo posto, sicuramente dovremo aiutare il nostro organismo a riprendersi, attraverso la ricerca di carenze a livello olistico, ossia nel campo chimico, energitico, strutturale ed emozionale.

Dobbiamo verificare lo stato di tutti i sistemi del nostro corpo, organo per organo, e individuare quello che ha bisogno di essere curato e in che campo.

A livello chimico, si dovrà rimediare alla mancanza di micronutrienti, vitamine, minerali, oligoelementi ed enzimi, che si sono esauriti durante il tentativo di adattamento e al forte stress vissuto per tutto il tempo.

Inoltre, sarà necessario stimolare o drenare le vie di eliminazione di ciascun circuito danneggiato in modo da depurarlo e incentivarne il corretto funzionamento.

corrente sotterranea di gas

Test per individuare le geopatie

Per verificare se una persona vive o lavora in una zona geopatogena, possiamo utilizzare il filtro della geopatia.

Al momento del test, se il filtro della geopatia sullo stomaco del paziente ne modifica l’AR, allora esiste un problema di questo tipo.

Lasciamo il filtro in posizione per stabilire la geopatia e collochiamo ad uno ad uno i filtri dei differenti tipi di geopatia, tra cui ricordiamo:

La rete di Hartmann, il reticolo di Curry,  la geopatia Yin o corrente d’aqua sotterranea e la geopatia Yang o corrente sotterranea di gas, d’aria, depositi di sali o di minerali nel sottosuolo.

Il filtro che modificherà nuovamente l’AR indicherà, quindi, da dove proviene la geopatia.

Mag 19, 2016

Il sistema immunitario e la kinesiologia

Il sistema immunitario e la kinesiologia

Il sistema immunitario ha il compito di realizzare tutti i meccanismi di difesa per proteggere il nostro corpo dall’invasione di microrganismi (batteri, virus e funghi) che causano malattie, cellule che diventano maligne e cancerogene oppure cellule considerate estranee perché ricevute da un trapianto.

Se manteniamo il sistema immunitario in ottimo stato, saremo in grado di respingere o restare immuni di fronte alle minacce più importanti per la nostra salute.

Gli organi di difesa principali nell’esercizio delle funzioni immunitarie sono il timo, la milza, le tonsille e i gangli linfatici. Tuttavia, il sistema immunitario non è solo un piccolo gruppo di organi che operano in modo coordinato ma crea anche una rete interattiva di molti organi e miliardi di cellule con libertà di movimento e milioni di milioni di molecole che fluttuano liberamente in varie zone diverse del corpo, pronte a difenderci da qualsiasi attacco o agente estraneo.

Il sistema immunitario protegge il nostro organismo mettendo in atto tre meccanismi diversi:

– Attraverso le barriere esterne dell’organismo.

Il nostro organismo presenta una serie di sostanze che agiscono come barriera impedendo l’ingresso di agenti dannosi esterni o consentendo l’uscita di quelli individuati all’interno del corpo. Alcune di queste sono le lacrime degli occhi, i villi del naso, gli enzimi presenti nella saliva della bocca, le mucosità delle pareti del sistema respiratorio, gli acidi e i batteri benefici dell’apparato digerente, le ghiandole sebacee della pelle o le mucosità e i batteri della zona genitale.

– Attraverso un meccanismo di risposta infiammatoria.

Nel caso in cui i microrganismi riescano ad attraversare le barriere esterne del corpo, si produce immediatamente una reazione infiammatoria nella zona infettata. Si libera una sostanza chimica chiamata istamina che produce l’infiammazione, attivando i fagociti che raggiungono la zona in cui si è verificata la penetrazione dei microbi e li distruggono.

– Attraverso l’azione dei fagociti o globuli bianchi e dei linfociti.

I fagociti sono globuli bianchi che raggiungono istantaneamente le zone dell’infezione. Stabiliscono un contatto con il microrganismo inglobandolo al loro interno dove viene “digerito” e quindi eliminato come rifiuto.

I linfociti sono le cellule più abbondanti del sistema immunitario. Molti milioni di questi perlustrano continuamente il corpo, alla ricerca di qualsiasi nemico invasore. I linfociti sono presenti soprattutto nelle ghiandole, nella milza, nel timo e nel fegato.

fagociti o globuli bianchi

Test per rilevare carenze nel sistema immunitario.

Oltre alle ghiandole e alle parti del corpo menzionate come il timo, la milza e i vari gangli, che sono strettamente vincolati al sistema di difesa, dobbiamo anche tenere in considerazione il midollo spinale e le ghiandole surrenali che possono provocare disfunzioni nello sviluppo delle azioni del sistema immunitario.

Conseguentemente, per eseguire una diagnosi dello stato del nostro sistema immunitario possiamo utilizzare i filtri del kit del sistema immunitario, in cui testeremo i principali elementi che formano parte dello stesso. Se uno di questi modifica l’AR, significa che esiste una carenza in questo sistema.

Quindi dovremmo testare gli organi inclusi nel buon funzionamento di questo e localizzare se ve ne sia qualcuno che sta operando in eccesso o in difetto.

Infine, cercheremo un trattamento appropriato per fortificare o ristabilire il funzionamento del sistema immunitario.

Analía Iglesias (analia@sibuscas.com)

Kinepharma

Mag 12, 2016

L’importanza dei Sali di Schüssler e come diagnosticare carenze in Kinesiologia

Sali di Schüssler

I Sali di Schüssler possono rivelarsi molto utili per la cura di molte malattie croniche e per evitare la formazione di malattie funzionali, ossia patologie che ostacolano il buon funzionamento di alcuni dei nostri organi.

I Sali di Schüssler non sono altro che il frutto delle ricerche approfondite del dottor Wilhelm Heinrich Schüssler (1821-1898) che, insieme ad altri specialisti del tempo, diede vita a quella che oggi conosciamo come “biochimica”.

Schüssler iniziò le sue ricerche con l’obiettivo di creare una terapia che semplificasse gli infiniti rimedi dell’omeopatia.

Per portare a termine i suoi studi, si dedicò all’analisi delle ceneri dei corpi cremati. Scoprì che nei diversi tessuti e organi dell’essere umano predominano differenti sali minerali. Per questo motivo, i sali presenti in un particolare tessuto avrebbero potuto rappresentare una soluzione nel caso di una malattia riguardante il tessuto stesso.

Il Dottor Schüssler registrò numerose cartelle cliniche, appartenenti alle persone le cui ceneri venivano analizzate, prendendo in forte considerazione la loro data di nascita e il tipo di malattie che avevano contratto. Grazie a ciò, dimostrò che tutti i pazienti presentavano quantomeno la carenza di un sale fondamentale o base e di uno secondario o complementare. Queste carenze di sali minerali nei tessuti, poi, coincidevano con le malattie sofferte.

biochimica

La biochimica di Schüssler afferma che, nella composizione del nostro organismo, esistono in forma naturale 12 sali minerali, fornitici anche attraverso l’alimentazione, a partire dai quali si possono elaborare rimedi al fine di normalizzare le funzioni alterate del corpo, stimolandone il recupero.

Per esempio;

–          se durante il processo di crescita e di formazione delle ossa interviene, tra gli altri sali, il fosfato di calcio, è comprensibile e necessario fornire questa sostanza all’organismo in caso di rottura o di osteoporosi, in modo da permettere un corretto recupero.

–          se i sali che intervengono nel tessuto muscolare sono il fosfato di magnesio e il fosfato di potassio, si può giungere alla conclusione che possano essere utilizzati in modo soddisfacente nel caso si verifichino problemi alla muscolatura.

Un altro passo importante è stato quello di realizzare che, se i sali si presentano sotto forma di polvere, si diluiscono nell’acqua e si bevono a piccoli sorsi, la maggior parte di essi viene assorbita dalla mucosa orale. In questo modo, non seguendo il lento processo digestivo, l’acido cloridrico presente nello stomaco non interferisce e l’assorbimento è sicuramente maggiore.

Con la scoperta della diluizione omeopatica dei sali minerali, vennero rivelati i Sali di Schlüsser, 12 importanti minerali che armonizzano il metabolismo, dal momento che stimolano e regolano la sua capacità autocurativa senza rischi di effetti collaterali.

Ma come possiamo diagnosticare le carenze di sali minerali attraverso la kinesiologia?

Test diagnostico per le carenze di Sali di Schüssler

Per sapere esattamente di quale Sale ha bisogno il nostro corpo, collocheremo sopra il nostro ombelico il filtro diagnostico dei Sali di Schlüssler allo stato neutro, in modo da identificare una possibile carenza di sali minerali. Il cambiamento dell’AR ne indica la presenza.

Successivamente, facciamo passare ognuno dei 12 filtri di Sali di Schlüssler per determinare qual è quello necessario alla cura della nostra carenza.

Possiamo anche far passare direttamente i 12 filtri di Sali di Schlüssler, senza il bisogno di alcun filtro diagnostico, e verificare seduta stante quale sale può migliorare la nostra salute.

Analía Iglesias (analia@sibucas.com)

Kinepharma

Mar 3, 2016

L’importanza dello zinco e come testarne la carenza grazie alla kinesiologia

L'importanza dello zinco

Questo importante oligoelemento fu scoperto nel 1869 come fattore essenziale per la crescita delle piante; nel 1886 fu isolato per la prima volta nelle alghe marine, come il fucus, e più tardi fu individuato nei cereali, nei legumi e in quasi 100 piante commestibili a foglia verde.

Tuttavia, fino al 1950 non si accertò la presenza di zinco nei capelli e nel sangue, fatto che permise di rilevare gravi carenze in molte persone.

Cause delle carenze

Il maggior problema della carenza di zinco rispetto agli altri oligoelementi è la difficoltà della diagnosi, poiché in genere i sintomi sono comuni ad altre malattie.

La causa più comune della carenza è la mancanza di assorbimento del minerale, molto frequente in bambini e anziani.

I bambini alimentati con latte artificiale in genere soffrono di carenza di zinco, ma ciò può essere evitato mediante l’assunzione di integratori di minerali o l’utilizzo di latte arricchito.

Anche l’alcol provoca delle carenze dovute a un’eliminazione maggiore rispetto a quanto ingerito. Lo stesso accade con l’assunzione continuativa di alcuni farmaci, tra cui gli anticoncezionali.

Perché è importante lo zinco?

Lo zinco è necessario per lo sviluppo ottimale di importanti funzioni organiche. Tra queste vi è il corretto funzionamento dell’apparato genitale, specialmente quello maschile, infatti lo zinco interviene sulla formazione del liquido seminale e sul buon funzionamento della prostata.

Inoltre, protegge gli acidi nucleici DNA e RNA, così come la membrana delle cellule.

Stimola il sistema immunitario attraverso i linfociti T-4.

Regola il pancreas, l’ipofisi e gli organi genitali.

È importantissimo per la crescita dei bambini.

Mantiene le ghiandole surrenali in buono stato e ne conserva la capacità di adattamento.

Mantiene in buono stato gli organi del gusto, dell’olfatto e della vista.

Previene l’invecchiamento prematuro.

Se realizzando il test sugli organi si rileva un’anomalia di una ghiandola, del pancreas o dell’ipofisi, è opportuno eseguire il test kinesiologico delle carenze per verificare se il problema è attribuibile alla mancanza di zinco.

Test diagnostic basic élargi


Alcuni sintomi che ci permettono di rilevarne la carenza sono:

Macchie bianche sulle unghie.

Cattiva guarigione delle ferite.

Infezioni ricorrenti.

Senso del gusto poco sviluppato.

Perdita improvvisa dell’olfatto.

Anoressia.

Ritardo nella crescita del bambino.

Scarsa produzione di sperma.

Infertilità maschile.

Caduta dei capelli.

Anemia.

Inoltre, è opportuno eseguire il test delle carenze di minerali e oligoelementi per verificare i livelli di zinco nelle persone alcoliste, colpite da dismenorrea, malattie epatiche e renali, stress, diabete, caduta dei capelli, acne e, soprattutto, in caso di disturbi relativi a fertilità, impotenza o frigidità, essendo conosciuto come l’oligoelemento della riproduzione.

Test kinesiologico delle carenze di minerali e oligoelementi

Per rilevare la carenza di minerali è a disposizione il test generale dei minerali e oligoelementi nel kit per il Test di base ampliato.

Nel caso in cui si rilevi un problema nel campo chimico del nostro paziente, sarà possibile collocare questo test nel chakra dell’ombelico. In caso di modifica dell’AR, ci troveremo di fronte a una carenza di minerali o di oligoelementi.

Per verificare la presenza di una carenza di zinco, determineremo le informazioni e utilizzeremo il filtro dello zinco del kit dei minerali; se l’AR cambierà nuovamente, ciò indicherà la carenza di zinco dell’individuo.


Analía Iglesias ( analia@sibuscas.com)

Kinepharma

Feb 18, 2016

Il potere di EFT “tapping” e come aiutare noi stessi con la kinesiologia emozionale

 Meridiano Intestino Tenue 3

 EFT è un acronimo inglese che sta per Tecnica di Libertà Emozionale. Questo strumento, dimostratosi altamente efficace, si basa sull’idea che tutte le emozioni negative si originano da uno squilibrio o interferenza nel sistema energetico naturale del corpo, così come, inversamente, qualsiasi emozione negativa quale paura, tristezza o rabbia si manifesta nel nostro sistema energetico causando blocchi e disturbi.

La tecnica EFT Tapping utilizza gli stessi meridiani energetici già noti nell’agopuntura e agopressione. Picchiettando delicatamente con le dita i punti chiave dei meridiani, contribuiamo a ripristinare nel sistema il naturale equilibrio e a restituire al nostro canale di energia la sua libertà di movimento.

Di seguito si indicano alcuni dei punti di agopuntura più rilevanti nell’applicazione del EFT Tapping:

1-      Lato esterno della mano, corrispondente al meridiano Intestino Tenue 3. È conosciuto come punto karate essendo ubicato negli angoli di entrambe le mani che coincidono con la zona con cui un karateka colpisce qualunque oggetto.

2-      Inizio del sopracciglio, ovvero, il lato più vicino al naso. Questo punto è bilaterale e corrisponde al meridiano Vescica 2.

3-      Estremità laterale dell’occhio o coda dell’occhio, ovvero, il lato in prossimità dell’orecchio.  Questo punto corrisponde al meridiano Vescica Biliare 1 ed è bilaterale, quindi il tapping deve essere effettuato su entrambi i lati contemporaneamente.

4-      Sotto l’occhio, proprio sotto l’inizio dell’osso. Questo punto corrisponde al meridiano Stomaco 1.

5-      Sotto il naso, proprio sopra il labbro superiore. Questo punto corrisponde al meridiano Vaso Governatore 26.

6-      Mento, situato sotto il labbro inferiore, corrisponde al punto 24 del meridiano Vaso Concezione.

 Punti di agopuntura

7-      All’inizio delle due clavicole, in corrispondenza del meridiano Rene 27.

8-      Sotto il braccio, al di sotto delle ascelle, nelle costole. Questo punto corrisponde al meridiano Milza 21.

9-      Nell’area dell’apice della testa, localizzata nella parte superiore-centrale del capo. Corrisponde al meridiano Vaso Governatore 20.

 Come già sappiamo, mentre applichiamo la tecnica del tapping, dobbiamo concentrarci su pensieri legati al dolore che proviamo, ricordi infelici, emozioni scomode, dipendenze da cibo o qualsiasi altro problema su cui desideriamo lavorare.

Se realizzata correttamente, i fattori emozionali soggiacenti che contribuiscono al problema, generalmente vengono liberati insieme ai blocchi di energia.

A volte, il miglioramento dello stato emozionale o salutare è permanente mentre in altri casi il processo deve continuare; ciò significa che ripeteremo il procedimento ogni volta che i sintomi si ripresentano e verificheremo che si riducano o eliminino rapidamente.

Durante il giorno, si susseguono innumerevoli situazioni emozionali e questo fa sì che, in alcuni casi, il paziente non riesca a individuare correttamente l’emozione o il problema che lo sta interessando. Con la kinesiologia emozionale siamo in grado di scoprirlo.

A questo scopo, possiamo utilizzare un qualsiasi Kit de test emozionale ed energetico.  Con il kit di test emozionale è possibile capire verso che tipo di emozioni tende il paziente mentre con il kit delle emozioni negative, possiamo scavare più in profondità e determinare l’emozione concreta su cui è necessario lavorare con tecniche di liberazione emozionale.

Analía Iglesias (analia@sibuscas.com)

Kinepharma

Gen 28, 2016

Riequilibra i tuoi meridiani con la tecnica di Agganciamento di Cook

riequilibrio energetico

Si deve a Wayne Cook, ricercatore pioniere nel campo della Bioenergetica, la creazione di questa tecnica straordinaria che si è dimostrata efficace per riequilibrare l’intero sistema energetico della persona.

È capitato a tutti di sentirsi a volte distratti, con difficoltà a concentrarsi, nervosi o stressati e di non riuscire a recuperare uno stato di relax; questi sintomi, talvolta, sono indicativi di uno squilibrio dei meridiani e di un’energia corporea disarmonica e caotica.

Con l’agganciamento di Cook, possiamo armonizzare i meridiani dell’agopuntura e la polarità del corpo.

La tecnica sembra efficace anche per il trattamento delle balbuzie, della dislessia o del deficit di attenzione. A livello psicologico, è utile per schiarire la mente quando ci sentiamo confusi, siamo invasi da pensieri ossessivi, depressione o eccesso d’ira.

Permette di riordinare i nostri pensieri, favorisce la lucidità mentale, contribuisce a recuperare la concentrazione, a migliorare la nostra capacità di apprendimento e la capacità di affrontare situazioni difficili o conflittuali senza stressarci al tempo stesso. Secondo Wayne Cook, questo si deve al fatto che consente di riequilibrare gli ormoni legati allo stress.

Come si realizza l’agganciamento di Cook?

La tecnica è composta da 2 posture diverse che devono essere realizzate in modo consecutivo.

Può essere effettuata da seduti, in piedi o da sdraiati. Da seduti è possibile realizzarla in qualsiasi luogo e momento del giorno mentre la realizzazione da sdraiati deve essere riservata a momenti più tranquilli o durante una visita.

L’opzione scelta non influisce sulla sua efficacia anche se è importante sentirsi comodi e fare respiri profondi.

Agganciamento di Cook, da seduti

Da sdraiati o in piedi

1- Con la kinesiologia verifichiamo qual è la posizione che, incrociando una gamba sopra l’altra, ci permette di ottenere un AR.
A tal fine, incrociamo le gambe in entrambe le posizioni mentre intrecciamo le mani e le incrociamo sul petto. La posizione in cui otteniamo un AR dovrà essere mantenuta per alcuni minuti.

2- Successivamente, uniamo i polpastrelli delle dita di entrambe le mani e li collochiamo all’altezza del petto, disincrociamo i piedi e li posizioniamo vicini. Manteniamo la posizione rilassandoci per alcuni minuti.


Da seduti

1-Incrociamo la gamba sinistra sulla destra, afferriamo con la mano destra, ad angolo retto, la caviglia sinistra e passiamo sopra con la mano sinistra, fino a toccare le dita del piede sinistro.

2- La seconda parte è identica a quella realizzata da sdraiati o in piedi. Uniamo i polpastrelli delle dita e li collochiamo all’altezza del petto, disincrociamo i piedi e li posizioniamo vicini.

 Durante la realizzazione della tecnica, seduti, in piedi o da sdraiati, è importante tenere la punta della lingua appoggiata al centro del palato, gli occhi chiusi e visualizzare come l’energia sotto forma di luce bianca fluisca dalla parte centrale del nostro corpo, dalla vescica fino alla testa (meridiano vaso concezione).

Per squilibri più gravi che si ripercuotono a livello organico o che richiedono maggiore attenzione, è consigliabile realizzare il test diagnostico dei meridiani, utilizzando il kit di test dei meridiani di agopuntura. Attraverso questi, è possibile individuare con maggior precisione il punto in cui è presente il blocco di energia.

Analía Iglesias (analia@sibuscas.com)

Kinepharma

Dic 3, 2015

L’importanza dell’equilibro tra ioni positivi e negativi

ioni positivi e ioni negativi

Gli ioni positivi e negativi sono presenti naturalmente nell’aria che respiriamo. In particolare, in condizioni normali ed equilibrate dell’atmosfera, la percentuale è di uno ione positivo per ogni quattro ioni negativi.

Già nel 1910, Albert Einstein sosteneva che le proprietà salutari dell’aria di montagna di Davos fossero dovute alla quantità di elettricità contenuta nell’atmosfera stessa.

Uno ione è un atomo con una determinata carica elettrica (positiva o negativa); nell’atomo, il numero di protoni (+) è sempre uguale a quello degli elettroni (-), vale a dire che possiede cariche equilibrate (neutro).

Quando, per un qualsiasi motivo, perde un elettrone, l’atomo che prima era neutro diventa uno ione positivo perché predomina la carica positiva, e, al contrario, diventa uno ione negativo se acquisisce più di un elettrone.

Gli ioni si formano spontaneamente in natura per varie ragioni, per esempio per fenomeni meteorologici come tempeste, fulmini, vento o pioggia. Possono anche prodursi a causa di radiazioni terrestri o cosmiche, così come nelle cascate, nelle onde del mare e, naturalmente, da alberi e piante.

Un eccesso di ionizzazione positiva dell’aria è dannoso sia per l’essere umano, sia per gli animali e le piante. Alcuni dei sintomi più comuni sono stanchezza, mal di testa, soffocamento, allergie, tendenza a deprimersi, nervosismo e insonnia.

La concentrazione eccessiva di ioni positivi ha subito un incremento negli ultimi tempi come risultato dello sviluppo tecnologico della società umana ed è tipica in tutte le città in quanto la contaminazione atmosferica distrugge gli ioni negativi presenti.

Anche prima di una tempesta si verifica un aumento degli ioni positivi e per questo ci capita di vedere i bambini più agitati del solito. Dopo la pioggia si verifica un aumento degli ioni negativi.

le cascate

L’acqua in movimento, per esempio la pioggia, farsi una doccia, le onde del mare o le cascate producono molti ioni negativi, un fenomeno dovuto all’“effetto Lenard” secondo cui una goccia d’acqua spezzandosi presenta cariche negative nei frammenti più leggeri, che sono quelli che respiriamo.

Anche nell’aria di campagna e di montagna la presenza di ioni negativi è predominante. Caricare energeticamente il nostro corpo con questo tipo di ioni durante la respirazione ha un impatto benefico sulla nostra salute e migliora il nostro stato d’animo e il funzionamento generale del nostro organismo.

Quando respiriamo, alterniamo l’inalazione di aria da una narice all’altra ogni 20 minuti circa.

Secondo la tradizione indù, ogni inalazione dalla narice sinistra carica il corpo con ioni negativi mentre quando avviene dalla narice destra si introducono ioni positivi. Questa alternanza genera una corrente elettrica che fluisce lateralmente alla colonna da cui entrano.

Con ogni esalazione si esalano anche gli ioni negativi dalla narice sinistra e gli ioni positivi dalla destra.

Questo comporta che l’ostruzione di una narice crei uno squilibrio ionico.

È importante mantenere questo equilibrio di polarità se vogliamo avere la mente lucida e uno stato ottimale di salute e di carica energetica.

Per determinare l’esistenza di un eventuale squilibrio nella nostra polarità, possiamo realizzare un semplice test kinesiologico, costituito da 4 semplici passaggi.

1º. Inspirare dalla narice sinistra, tenendo tappata contemporaneamente la destra.
Se il test risulta positivo, significa che è presente un eccesso di ioni negativi.

2º. Espirare dalla narice destra, tenendo tappata contemporaneamente la sinistra.
Se il test risulta positivo, si avrà un eccesso di ioni negativi.

3º. Inspirare dalla narice destra, tenendo tappata contemporaneamente la sinistra.
Se il test risulta positivo, si avrà un eccesso di ioni positivi.

4º. Espirare dalla narice destra, tenendo tappata contemporaneamente la sinistra.
Se il test risulta positivo, significa che sono presenti troppi ioni positivi.

Se alla fine, ci troviamo con un eccesso di ioni negativi, dovremo assumere calcio; se, al contrario, l’eccesso è di ioni positivi il trattamento per riequilibrarci sarà a base di potassio.

Per realizzare questo test, consigliamo il kit del test sali di Schüssler, poiché è composto da tre test di calcio (Calcium) e tre di potassio (Kalium).

Per determinare la dose, consulta la sezione relativa ai test e alla posologia del nostro articolo del 9 aprile 2013 “I sali di Schüssler in Kinesiologia”.

Analía Iglesias (analia@sibuscas.com)

Kinepharma

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