Test chinesiologico per la carenza di sali minerali e di oligoelementi

Solitamente quando si impiega la chinesiologia olistica in ambito chimico, il metodo più semplice per testare la carenza di sali minerali e di oligoelementi consiste nell’uso di una fiala unica. Si tratta di una fiala composta da Cuprum metalicum 200 DH e cobalto metallico 200 DH. Normalmente il filtro deve essere inserito nell’ombelico del paziente, all’interno di un’anella nera o del risuonatore di frequenze. Se c’è AR (Arm Reflex o l’accorciamento del braccio)  significa che è presente una carenza di sali minerali o di oligoelementi.

A partire da questo momento, la cosa più logica è cercare quale sia il sale minerale o l’oligominerale di cui è carente il paziente. E lo si fa in maniera progressiva con un test dei sali minerali o per oligoelementi, fino a capire quale sia prioritario.

Un’altra modalità di esecuzione del test per la carenza di sali minerali consiste nel toccare il 4TR bilateralmente. Nel caso in cui si noti una variazione nelle informazioni, significa che ci troviamo in presenza di una carenza di sali minerali. Il terapeuta può poi procedere con una TL (Terapia di Localizzazione o toccare lievemente un punto) nei punti riflessologici dei sali minerali o usare le fiale per i vari minerali per stabilire quali siano necessari.

Anche per la carenza di oligoelementi esiste un punto indicatore, ovvero il punto intermedio del muscolo sternocleidomastoideo sinistro. In caso di presenza di AR significa che ci troviamo davanti a una carenza di oligoelementi e, come per i sali minerali, cerchiamo le informazioni necessarie e usiamo le fiale per oligoelementi oppure il terapeuta esegue una TL sui rispettivi punti riflessologici.

Per testare la carenza o l’eccesso di sali minerali e di oligoelementi è possibili utilizzare soltanto la TL sui punti riflessologici. Durante la TL eseguita dal terapeuta, la presenza di AR indicherà una carenza di sali minerali o di oligoelementi. Nel caso in cui sia il paziente a eseguire la pressione, la presenza di AR indicherà un eccesso. Non bisogna dimenticare che la carenza di sali minerali e di oligoelementi è solitamente correlata a disturbi della valvola ileocecale e/o della flora intestinale. Spesso è dunque opportuno trattare questi disturbi, prima di somministrare il prodotto. In caso contrario non sarà possibile risolvere le carenze nel paziente.

 

Angel Salazar Magaña

Kinepharma

La scelta dell’alimentazione corretta

 

In questi giorni di eccessi alimentari è opportuno stabilire nuovamente una direzione corretta a livello nutrizionale nonché chiederci come dovrebbe essere la nostra alimentazione e se stiamo agendo correttamente.

 Gli alimenti freschi non solo fanno bene all’organismo per via della loro freschezza, ma perché contengono numerosi enzimi e non sono ossidati; come sappiamo, l’ossidazione è un processo chimico che si verifica quando la materia entra in contatto con l’ossigeno. Ciò accade molto spesso con il ferro o con i metalli, ma anche con gli alimenti, ad esempio quando utilizziamo l’olio per friggere notiamo che questo scolorisce e annerisce.

Bisogna sapere che quando questi alimenti ossidati entrano nel nostro corpo si formano i radicali liberi, in grado di danneggiare il nostro organismo a causa della notevole capacità di ossidazione, di gran lunga superiore a quella dell’ossigeno.

Gli alimenti ossidati non sono gli unici che producono radicali liberi, ma li generano anche una serie di elementi come il tabacco, l’alcol e lo stress; in primo luogo, i radicali liberi vengono prodotti perfino quando respiriamo. Noi esseri umani respiriamo ossigeno e bruciamo glucosio e grasso nelle cellule, fonti della nostra energia, ma il 2% di ciò che entra nel nostro corpo è formato da radicali liberi.

Tuttavia, benché siano considerati i cattivi, i radicali liberi ricoprono anche una funzione essenziale che permette di uccidere virus, batteri, funghi e di eliminare infezioni. Tuttavia, quando il numero di radicali liberi supera un certo livello, essi iniziano a distruggere la cellula e il suo DNA.

 

Qual è il meccanismo dell’organismo per difendersi dai radicali liberi?

Si tratta di un enzima antiossidante chiamato superossido dismutasi (SOD). Questa fiala è disponibile in un Kit del sistema endocrino.

A partire dai 40 anni la quantità nell’organismo diminuisce, ecco perché molti autori collegano questa età all’aumento delle malattie connesse allo stile di vita.

In conclusione, continuando a mangiare gli alimenti ossidati genereremo una grande quantità di radicali liberi nel nostro organismo; inoltre, gli alimenti ossidati contengono pochissimi enzimi, dunque il corpo avrà molte difficoltà a produrre enzimi madre ed entreremo in un circolo vizioso di radicali liberi non neutralizzati che causeranno malattie.

Al contrario, l’alimentazione con alimenti freschi ricchi di enzimi, oltre a limitare la quantità di radicali liberi limita anche il deterioramento degli enzimi madre del corpo, conservando per molto più tempo la salute generale del nostro organismo e della nostra energia.

 

Ángel Salazar

Kinepharma

Test sugli organi e sul sistema immunitario attraverso la kinesiologia

I kinesiologi sanno che gli organi o le ghiandole vengono testati chimicamente. I test sugli organi possono essere realizzati in due modi:

  • Con la Terapia di Localizzazione (TL) sulle punti riflessi corrispondenti agli organi stessi. Per verificare la presenza di una ipofunzione di un organo, il terapeuta deve esercitare una pressione sui punti riflessi, realizzando così la TL, qualora si generi un AR (Arm Reflex). Se, al contrario, l’AR si origina dalla pressione del paziente stesso sull’organo, si avrà una iperfunzione dell’organo o della ghiandola in questione. Ad esempio, se l’AR si manifesta in seguito al tocco del fegato da parte del terapeuta, ci troviamo di fronte a una ipofunzione dell’organo, mentre se è il paziente a effettuare la TL sul fegato, l’AR che si genera significherà una iperfunzione dell’organo stesso.
  • Con filtri o fiale come quelle fornite nel test di organi. Il filtro o la fiala contiene una diluizione omeopatica dell’organo o della ghiandola. Se si genera un AR posizionando la fiala di un determinato organo in corrispondenza dell’apparato risuonatore o di un centro energetico del paziente, questo ci indicherà che l’organo in questione non funziona nel modo corretto.

La fiala ci informa del malfunzionamento (strutturale, chimico, energetico o emotivo) di un organo o una ghiandola, per questo motivo sarà necessario verificarne il livello con i mudra. Nel caso di impregnazione cellulare o malattie croniche, è consigliabile l’utilizzo di prodotti organo-preparati per trattare questa carenza.

Test sul sistema immunitario

L’essere umano nasce con un sistema immunitario in grado di reagire a ciò che è interno e a ciò che proviene dall’esterno. Durante le prime fasi di sviluppo, il sistema impara a riconoscere ciò che è nostro. Questo processo si chiama tolleranza immunologica e quando quest’ultima viene persa possono manifestarsi malattie autoimmuni. Si generano reazioni di ipersensibilità, come allergie o reazioni esagerate del sistema immunitario a sostanze da sempre innocue. I principali organi e ghiandole responsabili di questo controllo sono:

  • Il midollo osseo: la fabbrica di cellule, sia di quelle madre che di quelle sanguigne.
  • Il timo: dove maturano i linfociti T.
  • La milza: dove maturano i linfociti B.
  • La membrana dell’intestino: molto importante a livello immunitario, la sua funzione più importante è quella di impedire l’ingresso di agenti patogeni nel sangue e nella linfa. Qui troviamo le placche di Peyer, che controllano l’immunità di tutte le membrane del corpo.

Vediamo ora come effettuare il test. Per il test generale, utilizzeremo le seguenti fiale o filtri:

  • Milza D4.
  • Timo D4.
  • Sistema Reticolo Endoteliale (RES).

Se in qualcuno di questi test si origina un AR, significa che le difese sono basse. E’ quindi necessario identificare a che livello si presenta questa carenza (la causa può essere anche psicologica, energetica, ecc.).

Si possono anche utilizzare la fiala del Sistema Immunitario dell’Intestino, quella del GALT (sistema linfatico associato alla membrana dell’intestino), MALT (sistema linfatico associato alle membrane) e del midollo spinale.

 

Ángel Salazar

Kinepharma

L’atopia

L’atopia è la predisposizione anormale a sintetizzare gli anticorpi IgE, generati in risposta agli allergeni naturali entrati nell’organismo, attraverso la pelle, la mucosa del tubo digerente e le vie respiratorie e oculari.

Si pensa che tutto ciò sia dovuto ai molteplici cambiamenti avvenuti negli ultimi anni nei paesi sviluppati, tra cui l’inquinamento, la riduzione della frequenza e della durata della fase di allattamento, del consumo di acidi grassi insaturi in favore di quelli saturi, dell’uso eccessivo di antibiotico o di prodotti per l’igiene personale e di altri fattori che alterano il sistema immunitario fin dalle prime fasi di vita.

La risposta allergica viene prodotta già dentro all’utero. Lo sviluppo della risposta atopica è dovuto alla prevalenza di linfociti di tipo TH2, che troviamo all’origine della produzione degli IgE e delle citochine pro-infiammatorie. Questo perché il feto stesso è circondato da TH2 per impedire che venga rifiutato dall’organismo della madre. Al momento della nascita, il sistema linfocitario del bambino presenta dei linfociti immaturi, senza marcatori specifici.

Nei primi mesi di vita, questi linfociti acquisiscono alcune proprietà funzionali, grazie al contatto con gli antigeni esterni. I primi che incontra sono quelli della flora vaginale della madre, ma nel caso di un cesareo o di un terreno batteriologico materno alterato, il neonato orienta le sue difese in una direzione anormale e verso il tipo TH2, senza sviluppare la capacità di generare una risposta in reazione a infezioni di tipo TH1. Questo, unito all’uso precoce e continuativo di antibiotici, può portare a un alto rischio di asma e allergia.

Altre cause di alterazione del sistema immunitario

L’uso generalizzato di vaccini impedisce lo sviluppo dell’infezione, quindi della difesa dell’organismo dai TH1, promuovendo la proliferazione dei TH2.

Così anche l’eccessiva igiene personale: i bambini che vivono in campagna sviluppano meno allergie di quelli che vivono in città, grazie all’esposizione precoce alle endotossine dei germi gram-negativi presenti negli animali da fattoria.

E’ necessario quindi trattare il terreno atopico quanto prima. E’ possibile prevenire le allergie atraverso la nutrizione: probiotici, acidi grassi essenziali, glutamina rinforzano i meccanismi di difesa della barriera digestiva.

Per questo motivo, è fondamentale cambiare le nostre abitudini per evitare danni al nostro sistema immunitario. Un kit di immunità può aiutarci a identificarli.

Angel Salazar

Kinepharma

La segmentazione in kinesiologia

Come già spiegato nell’articolo riguardante l’isolamento attuato dal corpo, nel caso in cui il nostro organismo riceva un’informazione ritenuta pericolosa, quest’ultimo crea una barriera e compie una serie di movimenti compensatori, in modo da circoscrivere o evitare il danno. Uno di questi è la segmentazione, durante la quale l’informazione viene suddivisa in blocchi o porzioni, per poterli così adattare a differenti segmenti di memoria in diverse parti del corpo.

Questo processo porta alla nascita di molteplici sintomi, difficili da definire. Per questo motivo è fondamentale identificare l’informazione molto rapidamente, questa è una delle fasi principali del protocollo kinesiologico. Questo adattamento, però, provoca la depressione immunologica della persona, abbassando le sue difese immunitarie.

Il risultato è che la patalogia si propaga in tutto il corpo, anche se in piccola parte. Le persone che ne sono affette migliorano per alcuni giorni se ricevono un trattamento, ma poi peggiorano nuovamente.

Pertanto, è importante verificare che si sia attuata la segmentazione e localizzare in che parte del corpo è avvenuto l’adattamento alla stessa.

Test

Realizzare il mudra con il dito mignolo verso l’alto, l’anulare, il medio e l’indice piegati verso il basso e il pollice sopra la prima falange del dito indice. È fatto in entrambi i bracci.

Terapia

E’ necessario seguire alcuni passaggi:

  • Il paziente deve pensare ai propri problemi e dolori a occhi aperti e chiusi, per poi segnare quale delle due situazioni genera un AR (Arm Reflex), ossia quella prioritaria.
  • Cerchiamo, attraverso un semplice tocco, l’osso che lo corregge: può essere quello occipitale, sacro, frontale o pubico. Tutto questo deve avvenire nella situazione che non ha generato l’AR.
  • Una volta identificato, esercitiamo un tapping nell’osso che lo corregge per circa un minuto, sempre nella situazione degli occhi che non genera l’AR.
  • Verifichiamo se l’AR è sparito.
  • Con un cerchio di rame cerchiamo il punto in cui si origina il problema, soprattutto nelle zone del corpo collegate ai disturbi endocrini, come le gonadi, l’utero, le ovaie, i seni, la tiroide, i reni e i surreni, la prostata ecc.. Quelle in cui si verifica un AR prioritario, le registriamo e le trattiamo usando il mudra, per constatare se il problema è strutturale, chimico, emozionale o energetico. Nel caso fosse chimico, utilizziamo un kit di diagnosi basico.

 Cause principali

A capo della disorganizzazione dell’informazione nell’organismo troviamo tre cause: l’isolamento (Articolo del 13 Maggio 2013: “Come trattare l’isolamento con la kinesiologia”), lo switching e la segmentazione che abbiamo appena visto. Di seguito, le principali cause:

  • La prima costola. A volte, i problemi al collo sono in realtà il risultato di una mancanza di movimento delle vertebre dorsali e delle costole. La prima costola è molto vulnerabile, può rimanere immobile, in rotazione o elevata, comprimendo i nervi contro la clavicola.
  • Assottigliamento della dura madre (la membrana intorno al cervello, nel caso di una torsione il cervello non funziona correttamente).
  • Se l’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) non funziona nel modo corretto, questo avrà ripercussioni su altri sistemi.
  • Occipitale, cicatrici e problemi oculomotori.
  • E’ necessario ricercare sempre candide, metalli pesanti, ecc…

 

Angel Salazar

Kinepharma

Intolleranza al glutine

Il glutine è una miscela proteica presente non solo nel grano, ma in tutte le specie di Tritico, come il frumento, il farro, il kamut, la segale, l’orzo, l’avena e le loro varietà ibride.

L’intolleranza al glutine viene comunemente chiamata “malattia celiaca”. Si manifesta in individui geneticamente predisposti attraverso una reazione infiammatoria, provocata da un problema immunitario causato da questa proteína. Tutto ciò avviene a livello della mucosa dell’intestino tenue, nel quale l’assorbimento corretto delle sostanze nutritive viene meno.

I sintomi che si presentano sono solitamente perdita di appetito e di peso, distensione addominale, anemia, diarrea cronica e vomito. Nei bambini, invece, provoca un ritardo della crescita, che generalmente si verifica poco dopo l’inizio di assunzione di cereali. Molte volte, però, si ha una situazione asintomatica, soprattutto al principio.

Questa malattia viene associata ad altre, come l’anemia, l’infertilità, l’osteoporosi, la malattia tiroidea o la depressione. Per questo motivo lo sviluppo di una di queste patologie può essere dovuto all’intolleranza a questo alimento.

E’ necessario porre molta attenzione alle etichette degli alimenti, perché la maggior parte di essi contengono glutine, anche se in piccole percentuali. Si possono invece consumare cibi naturalmente privi di glutine come il riso, il mais, la frutta, le patate, la verdura e la carne e il pesce non lavorati.

L’intolleranza al glutine non deve essere confusa con l’allergia al glutine. Per quest’ultima il consumo di glutine è assolutamente vietato, perchè può provocare uno shock anafilattico o addirittura la morte.

Come possiamo identificare questa malattia con la kinesiologia?:

Prima di tutto, si può verificare la presenza di un’intolleranza alimentare grazie alla fiala causticum D 30, che provocherà un AR se posta sul paziente. La fiala di glutine, in contrasto, correggerà questo AR (Arm Reflex o l’accorciamento del braccio). Questo materiale si può trovare nel kit intolleranze alimentari.

 

Angel Salazar

Kinepharma

 

Prevenire il diabete di tipo II in kinesiologia

Per la terapia antinfiammatoria, è necessario trovare quali sono i fattori scatenanti, i chiamati “triggers” in inglese, ad esempio le tossine esogene, endogene, le allergie, le disglicemie e i radicali liberi. Per questo, l’intestino riveste un ruolo fondamentale nel campo delle allergie e delle infiammazioni.

Nel diabete di tipo II, un gruppo di esperti guidati da Gerald I. Shulman dell’Università di Yale, nel New Haven, negli Stati Uniti, ha scoperto che l’insulina blocca la produzione di glucosio nel fegato attraverso l’inibizione della scomposizione dei grassi e che la soppressione del processo normale d’inibizione è dovuta al fatto che, a causa dell’infiammazione del tessuto adiposo (grasso), si verifica un aumento della produzione del glucosio epatico e iperglicemia.

Inizialmente si ha solo un aumento dell’insulina nel sangue, senza alcun sintomo (circa un quarto della popolazione, senza zucchero nel sangue e senza sintomi, ha un livello elevato d’insulina nel sangue). Tutto questo con il passare del tempo innesca un processo infiammatorio che colpisce il fegato, aumentando gli acidi grassi liberi, i trigliceridi e il colesterolo nel sangue, oltre a un aumento della pressione arteriosa e problemi cardiovascolari.

Un’altra conseguenza è l’inibizione della produzione di DHEA (Deidroepiandrosterone), un ormone che produce le surrenali, che a loro volta provocano un aumento del cortisolo e dell’ossidazione del fegato.

 

Come possiamo evitare un aumento di produzione d’insulina? Intervenendo fondamentalmente sui ricettori ormonali dell’insulina, per cercare di ripararli e farli funzionare in modo corretto. L’esercizio, la dieta e tutto ciò che colpisce la membrana cellulare come gli acidi grassi essenziali, lo zinco, la vitamina E, il cromo, il magnesio, l’acido alfa-lipoico svolgono un ruolo molto importante.

Come verifichiamo un livello alto d’insulina? Posizionando l’ampolla sul paziente si verifica un AR (Arm reflex). Se il livello di glucosio nel sangue è alto, ovviamente si manifesterà un AR. Inoltre, dobbiamo cercare problemi o disturbi metabolici, come la mancanza di ormoni sessuali, un eccesso di cortisolo o in particolare un’assenza di DHEA.

 

Ángel Salazar Magaña

Kinepharma.

 

Geopatologie e consigli pratici

La geopatologia, di cui molte volte non ci si rende conto, viene solitamente avvertita nella propria casa o nel proprio ufficio. Per questo motivo, quando facciamo un viaggio è importante utilizzare il mudra per verificare il nostro corretto rilassamento. Se, per esempio, in una camera manifestiamo un AR (Arm Reflex o l’accorciamento del braccio), è necessario cambiare sistemazione affinchè questo AR sparisca, in modo da dormire meglio e assicurare il nostro equilibrio energetico.

Per realizzare il mudra, bisogna collocare il dito indice sul pollice, il medio sotto al pollice, l’anulare sul pollice e il mignolo dritto. Quando il paziente presenta un AR, significa che è affetto da una geopatologia, che provoca un cambio di informazione all’interno del nostro organismo.

Possiamo anche utilizzare la fiala di Silice 60 DH o, in alternativa, di Lithium carbonicum D60, entrambe contenute in un kit di geopatologie.

I disturbi più comuni che le geopatologie possono presentare sono:

  • Insonnia
  • Astenia ad alzarsi o cronica
  • Mal di testa o di schiena ad alzarsi
  • Dolori reumatici
  • Problemi circolatori o cardiaci (tachicardia senza causa apparente)
  • Nervosismo, irritabilità
  • Depressione
  • Compromissione del sistema immunitario, malattie autoimmuni o degenerative

 

Consigli

Se abbiamo intenzione di cambiare casa, è fondamentale verificare la qualità biologica del luogo, per accettarsi che non si trovi nelle vicinanze di linee di alta tensione o trasformatori e che non sia caratterizzato da forti anomalie geobiologiche, tra cui i corsi d’acqua sotterranei.

Innanzitutto, vanno evitati i punti geopatogeni connessi alle stanza in cui dormiamo, lavoriamo o viviamo per diverse ore al giorno. I dispositivi che emettono radiazioni elettromagnetiche, come strumenti per ascoltare musica, televisioni, radio, computer e cellulari, devono essere allontanati da questi luoghi.

Dormire con la finestra aperta purifica l’ambiente dalle radiazioni ed evita di respirare aria rarefatta. E’ consigliabile preferire fibre naturali a vestiti sintetici e mobili trattati antisetticamente nella propria abitazione, soprattutto in camera da letto.

 

Angel Salazar Magaña

Kinepharma.

 

Nov 4, 2016

Diagnosticare il livello di stress con la tecnica di pre-stress in kinesiologia

stressMolte persone soffrono di stress. La nostra routine è solitamente caratterizzata da azioni quotidiane che tutti i giorni provocano in noi stress. Oggigiorno, siamo così abituati a essere stressati che la possibilità di passare del tempo in completo relax ci destabilizza.

Lo stress è una reazione fisiologica dell’organismo, nel quale intervengono diversi meccanismi di difesa grazie ai quali affrontiamo quelle situazioni percepite come pericolose o che richiedono uno sforzo (fisico, di attenzione, di memoria, ecc…).

Possiamo quindi dire che è una reazione a un problemache si presenta.Alcuni sintomi son facili da identificare, come il nervosismo, l’inquietudine e l’ansia, mentre altri meno, basti pensare all’ aumento delle pulsazioni e della sudorazione o alla dilatazione delle pupille.

Nonostante sia una reazione naturale e necessaria per la nostra sopravvivenza, il ritmo di vita e l’eccesso di obblighi provocano un abuso del sistema di difesa e porta con sé problemi di salute.

Quando questo meccanismo avviene troppo spesso, si manifesta un sovraccarico per l’organismo che crea tensione e provoca alcune malattie che ostacolano il corretto sviluppo e il buon funzionamento del corpo.

I primi sintomi che percepiamo sono, ad esempio, problemi di memoria, difficoltà di concentrazione e sbalzi di umore.

Le situazioni che ci causano stress sono varie e molteplici, soprattutto quando qualcosa non va, quando dobbiamo affrontare un cambiamento, iniziare un nuovo lavoro, chiudere una relazione, sposarci, fare un esame, un trasloco, accettare una malattia, quella di un familiare o la perdita di un caro.

Lo stress produce poi alcuni disturbi, come la perdita o la caduta dei capelli, la depressione, l’obesità o il sovrappeso, la diminuzione del desiderio sessuale e della fertilità, un ciclo mestruale irregolare, l’acne, l’ulcera, l’insonnia, problemi digestivi e malattie cardiache.

tecnica di pre-stress

Ci sono persone che manifestano i disturbi provocati da stress solo nel momento in cui si trovano nella situazione scatenante. Se ciò accade, durante il test kinesiologicodell’AR il paziente non darà risposte affermative in relazionealle parti del corpo implicate. Il test muscolare, ossia quello sui muscoli collegati alla sintomatologia da stress, daranno un AR come risposta, dimostrandosi forti.

Per aiutare il corpo a ricordare un qualunque tipo di stress, possiamo utilizzare la tecnica del pre-stress.

Questa tecnica consiste nello stimolare i punti pre-stress mediante il tapping:

9VC

24VC

26VG

Dopo aver realizzato il tapping in questi tre punti, il nostro corpo ha riattivato o ricordato le reazioni latenti che ci provoca la situazione stressante, mostrandoci quali muscoli sono deboli e sui quali dobbiamo lavorare.

Abbiamo a disposizione circa 20 minuti per realizzare nuovamente il test muscolare. Grazie allo stimolo dei punti pre-stress, verificheremo che i muscoli, gli organi e i meridiani deboli che prima non davano risposta con un AR, ora lo fanno.

Ott 28, 2016

Lo zucchero semplice e i problemi di salute mentale

zucchero semplice

Se vogliamo mantenere a lungo termine un ottimo stato di salute, sia mentale che intestinale, non possiamo ignorare i rischi provocati dal consumo di una grande quantità di zucchero semplice nella nostra dieta.

Lo zucchero semplice non è altro che lo zucchero bianco o raffinato, presente in un’infinità di alimenti, come i dolci, la carne trattata con sostanze chimiche, il pane, i cibi pronti, gli insaccati, le bibite gasate, i succhi di frutta e i carboidrati raffinati.

La presenza di zucchero nel sangue è di vitale importanza per essere sani dal punto di vista mentale. Affinchè il livello di glucosio del nostro organismo non subisca alterazioni, abbiamo a disposizione un organo che svolge questa specifica funzione: il pancreas.

I carboidrati raffinati, ad esempio, provocano un aumento eccessivo dello zucchero nel sangue, così che il pancreas deve compiere un grande sforzo e compensare questo aumento con l’insulina.

Quando basiamo per anni la nostra alimentazione sui carboidrati raffinati (dolci, paste, farine raffinate, riso bianco, ecc…), avviene una rottura dell’equilibrio del nostro organismo.

Cosa succede quando si incrina questa armonia organica?Alcuni importanti neurotrasmettitorivengono colpite: quelli che regolano il sogno, il nostro stato d’animo, la motivazione o l’apprendimento.

 meccanismi di neurotrasmissione

Può poi provocare perdita del controllo di guida, perché lo zucchero inibisce i nostri meccanismi di neurotrasmissione, ossia la capacità di trasmettere l’informazione da un neurone all’altro, che arriva quindi in ritardo o viene persa. Per questo motivo, la nostra capacità di reazione o la nostra memoria possono venire intaccate.

Studi recenti dimostrano che lo zucchero riduce drasticamente la quantità di sostanze con le quali il cervello elabora la maggior parte dei neurotrasmettitori.

Il nostro sistema nervoso utilizza il glucosio dello zucchero semplice come combustibile e nell’ippotalamo ci sono glucorecettori che hanno il compito di controllare e regolare la quantità di glucosio presente nel sangue.

Se è presente in modo insufficiente, lo zucchero immagazzinato nel corpo viene liberato e trasformato in glucosio. Quando invece il livello è troppo alto, il pancreas riceve l’ordine di liberare insulina, in modo da rimediare e metabolizzare questo eccesso anomalo di zucchero. Se ciòaccade, l’organismo si trova costantementesottosforzo.

In più, questo brusco cambiamento di quantità di zucchero nel sangue può generare sbalzi d’umore e instabilità emotiva.

Dopo anni di consumo di zucchero semplice, il nostro organismo ha bisognodi sempre più tempo per stabilizzare nuovamente il sistema nervoso, quello endocrino e gli squilibri comportamentali, rischiando di provocare disordini cronici.

Pertanto, è raccomandabile modificare alcune abitudini basilari, propendere per la pasta, riso e pane integrale, non abusare delle bibite zuccherate e soprattutto leggere attentamente gli ingredienti della carne, degli insaccati e di altri prodotti trattati prima della vendita.

Pagine:«1...11121314151617...30»
  • Spagnolo
  • Francese
  • Italiano
  • Portoghese, Portogallo

Recent Comments

    Archives