Salute delle ossa versus alimentazione

Dal momento che il nostro precedente articolo sui “Fattori importanti nell’osteoporosi” ha scatenato polemica, vorremmo fare una serie di puntualizzazioni e affrontare poi la questione della salute delle ossa rispetto all’alimentazione.

La spiegazione convenzionale al deterioramento della densità ossea che solitamente si dà per le donne consiste nel fatto che quando si interrompe il ciclo mestruale la donna produce pochissimi estrogeni, che aiutano a mantenere il calcio nelle ossa. Ne deriva che spesso si raccomanda alle donne di seguire una terapia di reimpianto ormonale. Ma crediamo che ciò si discosti abbastanza dalla realtà, quindi vediamo due argomenti:

  • Le analisi sui resti ossei dei nostri antenati mostrano che le donne in menopausa non soffrivano solitamente di una riduzione della densità ossea. Si tratta dunque di un fenomeno più recente, che si verifica in particolare nella società occidentale.
  • Gli estrogeni, che stimolano gli osteoclasti, non aiutano la creazione di ossa nuove ma semplicemente arrestano la perdita dell’osso vecchio. Il progesterone, d’altro canto, stimola gli osteoblasti che producono nuova materia ossea. L’assunzione di progesterone naturale aumenta la densità ossea quattro volte di più rispetto agli estrogeni.

Ma si sta iniziando a capire che non è la carenza di estrogeni bensì il relativo eccesso di estrogeni rispetto al progesterone a far precipitare il fenomeno dell’osteoporosi, dal momento che quando si interrompe l’ovulazione si smette di produrre progesterone.

I cambiamenti ormonali non sono tuttavia gli unici fattori importanti, dal momento che le abitudini alimentari sono strettamente legate all’aumento del rischio di essere colpiti da osteoporosi. E forse la loro importanza è anche maggiore se consideriamo che gli effetti di un’alimentazione non corretta si accumulano per tutta la vita.

Sebbene le persone che presentano bassi livelli di calcio possono trarre beneficio dall’assunzione dello stesso, non esiste alcuna associazione diretta tra l’osteoporosi e i livelli di calcio. Ci sono ad esempio tribù bantu in Africa che consumano una media di 400 mg di calcio al giorno, valore di gran lunga inferiore ai livelli raccomandati per le donne in menopausa, e non soffrono tuttavia di tale patologia. Al contrario gli eschimesi che consumano grandi quantità di calcio presentano un’incidenza eccezionalmente elevata di osteoporosi. Perché esiste questa differenza? La risposta potrebbe risiedere nell’eccessivo consumo di proteine. Articolo del Blog Kinepharma “L’ispessimento del sangue” del 23 luglio 2014

Abbiamo spesso parlato del fatto che le proteine formano acidi e che la variazione che determinano nel PH del sangue deve essere neutralizzato prevalentemente da due agenti alcalini quali il sodio e il calcio. Ciò significa che più proteine o alimenti acidificanti si consumano, più calcio sarà necessario.

È già stato dimostrato che una dieta eccessivamente proteica provoca carenze di calcio, ma è anche vero che in caso di dieta iperproteica, nessuna quantità integrativa di calcio potrà correggere tale squilibrio.

Ricerche pubblicate sull’American Journal of Clinical  Nutrition ha dimostrato in un saggio con livelli il consumo quotidiano di proteine pari a 80 g e 240 g quotidiani che la perdita totale di calcio si è rivelata di gran lunga superiore nel gruppo che seguiva una dieta iperproteica, ovvero 137 mg contro i 37 mg di perdita di calcio nei soggetti che seguivano una dieta caratterizzata da una minore assunzione di proteine. Si è inoltre concluso che le diete con elevati quantitativi di calcio non sono probabilmente in grado di prevenire la perdita ossea indotta dalle diete acidificanti.

Secondo un altro studio, un consumo di 95 g al giorno di proteine ha comportato una perdita media di calcio, pari a 58 mg, ovvero una perdita del 2% del totale del calcio osseo all’anno, o un 20% ogni decennio. Gli effetti negativi prodotti da un eccesso di proteine sono stati chiaramente dimostrati nei pazienti affetti da osteoporosi. Un elevato numero di ricercatori medici ritiene ora che una dieta ricca in proteine o alimenti acidificanti, che producono acidi per una vita intera, possa essere la principale causa di osteoporosi.

 

Ángel Salazar Magaña (angelsalamag@gmail.com)

Kinepharma.

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