Gen 23, 2020

Il ricorso agli antiossidanti nei pazienti oncologici è efficace?

antiossidanti nei pazienti oncologici

Il ricorso agli antiossidanti nei pazienti oncologici è oggetto di numerose controversie. I medici specialisti non concordano tra loro sull’utilizzo di tali molecole. In questa disamina cercheremo di essere i più oggettivi possibili, poiché si tratta di un argomento che non può essere preso alla leggera. I dati che riportiamo sono i risultati di recenti studi sull’utilizzo di antiossidanti in relazione alla terapia oncologica.

 Che cosa sono gli antiossidanti e qual è il loro contributo

Gli antiossidanti sono composti chimici che neutralizzano i radicali liberi. Gli antiossidanti possono essere endogeni, in altre parole prodotti dall’organismo stesso. Oppure, possono essere esogeni, ovvero ottenuti dal tipo di cibo consumato regolarmente o provenienti dall’assunzione d’integratori alimentari.

Occorre precisare che i radicali liberi sono sostanze che possono danneggiare sensibilmente la nostra salute. Ecco perché bloccarli e neutralizzarli è considerato così importante per la prevenzione di alcune malattie come le patologie oncologiche. Questa ipotesi si basa sul principio dello stress ossidativo relativo allo sviluppo delle patologie tumorali. Un argomento che continua a generare alcune opinioni contrastanti tra i medici specialisti.

vitamina C e betacaroteni

Gli antiossidanti possono arrestare il cancro?

In conformità a dati strettamente scientifici, l’utilizzo di antiossidanti può addirittura aumentare il rischio di contrarre una patologia tumorale. Una ricerca in tal senso effettuata su cavie ha evidenziato che gli antiossidanti hanno accelerato la progressione dei tumori polmonari primari. Tuttavia, tale ricerca, non ha fornito indicazioni significative sull’utilizzo di antiossidanti e sulla progressione di altri tipi di tumori.

Altri studi osservazionali analitici e anche studi caso-controllo per stabilire se l’utilizzo di integratori alimentari antiossidanti riduce il rischio di insorgenza di tumori nelle persone non hanno chiarito significativamente la questione. I risultati ottenuti sono contrastanti e privi dei bias che possono influenzare i dati raccolti in questi studi.

In sintesi, è importante considerare con assoluta cautela le informazioni ottenute da qualsiasi studio a mascheramento singolo o su animali. A tale proposito, gli specialisti si affidano maggiormente a studi controllati randomizzati i cui bias limitanti sono molto inferiori rispetto a quelli citati in precedenza. Finora, sono stati condotti pochi studi specifici di questo genere i cui risultati hanno rilevato un aumento dell’incidenza dei tumori polmonari o nessun beneficio/danno associato al consumo di antiossidanti nei pazienti affetti da patologie tumorali. L’unica evidenza ottenuta a favore degli antiossidanti è stata l’utilizzo di vitamina C e betacaroteni che si sono rivelati in grado di ridurre l’incidenza dei tumori cutanei femminili.

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