L’importanza del sole per la nostra salute cerebrale
Un recente studio pubblicato sulla rivista Neurology ha analizzato la vitamina D a proposito della nostra salute celebrale, dimostrando che un suo calo può provocare perdite cognitive. Un gruppo di esperti dell’Università di Padova (Italia) ha monitorato quasi 2000 persone adulte nel giro di quattro anni e mezzo, sottoponendoli a prove di velocità di reazione mentale e di memoria.
Per fare questo, si sono misurati i livelli di alcune sostanze presenti nel siero a proposito della vitamina D, confrontandoli in un secondo momento con i risultati delle prove cognitive. Queste ultime sono state realizzate attraverso una metodologia atta a evitare che fattori esterni influenzassero la nostra salute o il nostro rendimento fisico.
Di seguito, i risultati ottenuti:
- Fattori cognitivi: Le persone carenti di vitamina D manifestano una suscettibilità maggiore a sviluppare un deficit cognitivo rispetto a quelle che presentano livelli nella norma (da 75nmol/l).
- Fattori predittivi: In persone adulte sane, livelli di vitamina D inferiore a 75 nmol/l portano a una disfunzione cognitiva nel giro di 4 anni.
Questi dati si sommano ai risultati ottenuti in altri studi su animali, che dimostrano che la mancanza di vitamina D provoca cambiamenti nelle espressioni geniche nell’ippocampo, una zona del cervello fondamentale per i processi mnemonici e solitamente colpita in caso di Alzheimer.
Nonostante le numerose ore solari alle quali siamo esposti, in Italia si osservano livelli insufficienti di questa vitamina. Le nuove scoperte promuovono il mantenimento di livelli adeguati mediante un’esposizione abituale al sole e un consumo di alimenti ricchi di vitamina D o di complessi vitaminici se necessari. Attraverso il kit delle vitamine si può verificare qualora ci si trovasse di fronte a una mancanza di vitamina D.
Angel Salazar
Kinepharma
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