Mar 17, 2016

Numerose ricerche dimostrano l’importanza della vitamina C

l’importanza della vitamina C

Le vitamine antiossidanti, in particolare la Vitamina C e la E, sono state oggetto di ampie ricerche negli ultimi anni.

L’apporto di dosi addizionali elevate di tali vitamine è un modo efficace e sicuro per ridurre l’impatto dell’invecchiamento nel corpo.

Dal 1951, sono stati pubblicati circa 10.000 studi sulla vitamina C, in cui è stato possibile evidenziare scientificamente l’uso di tale vitamina per garantirsi una maggior longevità e per prevenire e guarire malattie come l’Alzheimer, il tumore o le patologie cardiovascolari.

Nel 1960, Linus Pauling, vincitore di ben due premi Nobel, ha cominciato a raccomandare dosi elevate di vitamina C o acido ascorbico per ridurre i sintomi del raffreddore e dell’influenza.

Alcuni anni più tardi, Pauling ha condotto uno studio su pazienti affetti da tumore allo stadio terminale, dimostrando che somministrando quotidianamente a tali pazienti 10 grammi di vitamina C per via endovenosa, era possibile prolungarne la sopravvivenza da mesi ad anni. Ha inoltre osservato che tali dosi contribuivano a ridurre il dolore intenso che avvertivano i pazienti. In seguito, sono state realizzate altre ricerche che hanno suffragato tali risultati.

L’essere umano non è in grado di produrre autonomamente la vitamina C: tra tutti i mammiferi che camminano, nuotano o volano, l’uomo appartiene al gruppo ristretto che non sintetizza la vitamina C nel fegato a partire dal glucosio. Per questo motivo è così importante assumerla regolarmente.

Partendo dal presupposto che gli animali che producono vitamina C lo fanno proporzionalmente al loro peso corporeo, l’equivalente negli umani in base a questi dati, sarebbe compreso tra 10 e 12 grammi di vitamina C al giorno, mentre la dose minima quotidiana raccomandata per un adulto è pari a 60 a 100 milligrammi.

Come si può notare, la dose raccomandata di vitamina C, è notevolmente inferiore rispetto a quella sintetizzata dal resto degli esseri viventi.

vitamina C

A parte la nota azione antiossidante svolta dalla vitamina C, esistono molte reazioni biochimiche che richiedono la sua partecipazione, per esempio:

-Per sintetizzare il collagene, il tessuto strutturale delle nostre ossa, della pelle, dei vasi sanguigni e dei muscoli.

-Per assorbire correttamente il ferro e soprattutto per permetterci di metabolizzare il calcio.

-La sua efficacia è stata dimostrata nel contrastare le infezioni virali e batteriche.

Inoltre, in base a studi recenti, si è potuto dimostrare che:

– Una dose di 500 milligrammi/giorno può ridurre la pressione arteriosa del 10%.

– Dosi supplementari di 1000 milligrammi al giorno possono contribuire a riparare il danno nei vasi sanguigni causati dal colesterolo. Di conseguenza, si migliora l’elasticità degli stessi.

-Vari studi hanno dimostrato che protegge anche dall’ictus e dai danni che ne conseguono.

-Dosi elevate comprese tra 1000 e 10.000 milligrammi al giorno, aiutano l’organismo a prevenire l’influenza.

-Le creme ricche di vitamina C, riducono le rughe sottili e l’asprezza tipica della pelle invecchiata e migliorano la tonicità e l’incarnato.

-Favoriscono la prevenzione dell’osteoporosi (in base ai dati di uno studio realizzato su donne di mezza età e anziane, che grazie all’assunzione di quantità superiori presentavano una densità ossea ben maggiore rispetto alle altre donne).

Per osservare più nel dettaglio la necessità di antiossidanti nel nostro organismo, tra cui la vitamina C, possiamo realizzare un test kinesiologico, utilizzando la fiala dei radicali liberi del kit per Test basico ampliato, le fiale di SOD e GPSx di un test del sistema endocrino, così come le fiale di vitamine e minerali.

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