Nov 12, 2015

Come proteggere la nostra aura o campo elettromagnetico?

Campo elettromagnetico

Il nostro campo elettromagnetico è formato da particelle di energia che sono sospese intorno al corpo umano in uno strato di forma ovale.

Questa fascia aurica sporge di circa un metro dal corpo fisico, estendendosi sopra la testa e oltre i piedi e unendosi al suolo. Potremmo definire il campo elettromagnetico come la nostra forza vitale. È l’energia irradiata in base ai nostri pensieri, emozioni, sentimenti, ecc.

Il campo elettromagnetico viene definito in modo diverso in funzione della cultura a cui si applica, per esempio, nella tradizione cinese l’energia viene chiamata Chi, in Giappone Ki, in Polinesia Mana, nella lingua indiana è conosciuta come Orenda, gli indù la chiamano Prana, gli ebrei Ruach, i paesi islamici Baraka, gli esoterici corpo astrale e i terapeuti più attuali e occidentali, come Wilhelm Reich, la definiscono energia orgonica.

Il nostro campo elettromagnetico o aura umana interagisce costantemente con altri campi energetici dell’ambiente circostante, partendo da quelli che irradiano energia della stessa natura come montagne, spiagge, fiumi, minerali e piante fino, ovviamente, ai campi elettromagnetici degli animali e di altre persone.

Se non favoriamo l’armonia tra tutti i campi energetici con cui interagiamo ogni giorno, le nostre fasce si restringono o si bloccano, a causa dello scontro energetico e della mancata assimilazione armonica con altri campi energetici.

Alcune persone sono più sensibili di altre ai campi elettromagnetici che le circondano poiché la copertura del loro campo abbraccia uno spazio circostante più grande, intersecandosi facilmente con quelli di altre persone.

Da un lato, questo è positivo perché consente alla persona di entrare facilmente in sintonia con le vibrazioni positive ma è anche un male perché assorbe quelle negative del suo ambiente più vicino, per esempio in un ascensore o in un autobus.

Zucchero

Per scoprire l’ampiezza della nostra aura, o campo elettromagnetico, e poterne controllare le dimensioni in base all’ambiente circostante, è possibile realizzare un test kinesiologico molto semplice.

Come campione per questo test possiamo utilizzare dello zucchero, in bustina o zolletta, come preferiamo. Il campo elettromagnetico dello zucchero ruota verso destra, esattamente come quello dell’essere umano, per cui quando l’avviciniamo al nostro corpo, entrambi i campi si respingono. Per questo motivo, lo zucchero ci indebolisce e origina una risposta stressante del corpo.

Quindi, per misurare l’ampiezza del nostro campo elettromagnetico, collocheremo la bustina di zucchero al di sopra della persona sdraiata a una distanza di un metro e mezzo circa e ridurremo la distanza poco a poco testandola ogni volta fino a ottenere un AR. L’ottenimento di un AR indicherà l’urto con il nostro campo elettromagnetico e la conseguente emissione della risposta stressante provocata dallo zucchero.

Se consideriamo che l’ampiezza della nostra aura è molto grande, immagineremo per un minuto il colore che crediamo che abbia e ne ridurremo la grandezza fino ad arrivare al punto che riteniamo adeguato per proteggerci.

Successivamente possiamo effettuare un nuovo test per verificare se siamo riusciti a ridurre il nostro campo elettromagnetico. Con questo facile test, ci renderemo conto che con la semplice immaginazione è possibile modificare l’aura per adattarla alle diverse circostanze, in base a quanto desideriamo essere ricettivi.

Nel nostro articoloCorrezione dell’aura e delle relative alterazioni, del 26 maggio 2015, è anche possibile apprendere in che modo cicatrici e incidenti si ripercuotono sul nostro campo elettromagnetico e come ovviarvi.

Se non riusciamo a controllare la nostra aura, possiamo utilizzare il kit dei chakra per verificare la presenza di chakra interessati da qualche interferenza elettromagnetica o dai nostri stessi pensieri, emozioni, sentimenti e porvi rimedio.

 Analía Iglesias (analia@sibuscas.com)

Kinepharma

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