Avvertenze relative al collutorio a base di Clorexidina

La prima ricerca che ha analizzato l’effetto del collutorio a base di clorexidina sulla globalità del microbioma orale ha rilevato che il suo utilizzo aumenta significativamente il livello di batteri produttori di lattato che riducono in modo considerevole il pH della saliva e possono incrementare il rischio di carie dentaria.

Un team guidato dal dottor Raul Bescos della Facoltà di Scienze della Salute dell’Università di Plymouth ha trattato i candidati del trial con un collutorio placebo per sette giorni, seguito da un trattamento sempre per un periodo di sette giorni con collutorio a base di clorexidina.

Alla fine di ogni periodo, i ricercatori hanno analizzato la concentrazione e la diversità dei batteri presenti nel cavo orale, il microbioma orale e misurato il pH, la capacità tampone della saliva (la capacità di neutralizzare gli acidi nella bocca), e le concentrazioni di lattato, glucosio, nitrato e nitrito.

La ricerca, pubblicata su Scientific Reports, ha rilevato che l’uso di collutorio a base di clorexidina durante il periodo di somministrazione settimanale ha determinato una proliferazione significativa di specie delle famiglie Firmicutes e Proteobacteria e una minore presenza di Bacteroidetes, TM7 e Fusobacteria. Tale differenza di concentrazione è stata associata a un aumento dell’acidità, osservato in un pH salivare decisamente più basso e in una minore capacità tampone.

Nel complesso, la clorexidina ha dimostrato di ridurre la diversità microbica nella bocca, anche se gli autori hanno evidenziato la necessità di ulteriori ricerche per determinare se tale riduzione della diversificazione batterica aumenta il rischio di malattie orali.

Una delle principali funzioni della saliva è quella di mantenere nel cavo orale un pH neutro, poiché i livelli di acidità variano a seconda di cosa si mangia e cosa si beve. Se il pH della saliva si abbassa eccessivamente, possono insorgere delle alterazioni dentali e delle mucose, dei tessuti paradontali nonché la comparsa di problematiche all’interno del cavo orale.

La ricerca ha altresì confermato i risultati di studi precedenti indicanti che la clorexidina altera la capacità dei batteri orali di convertire il nitrato in nitrito, una molecola chiave per ridurre la pressione arteriosa. Sono state riscontrate concentrazioni inferiori di saliva e nitrito nel plasma ematico dopo l’utilizzo di collutorio a base di clorexidina, con conseguente tendenza all’aumento della pressione arteriosa sistolica. I risultati, che hanno supportato precedenti ricerche condotte dall’Università, dimostrano che l’effetto di abbassamento della pressione arteriosa derivante dall’esercizio fisico si riduce significativamente quando le persone si risciacquano la bocca con un collutorio antibatterico piuttosto che con acqua.

Il dottor Bescos ha affermato: “Esiste una sorprendente scarsità in termini di conoscenze e di letteratura sottesa all’uso di questi prodotti. Il collutorio alla clorexidina è ampiamente utilizzato, ma la ricerca è stata circoscritta all’effetto che esercita su un ristretto numero di batteri legati a particolari patologie del cavo orale, inoltre la stragrande maggioranza di tali ricerche è stata condotta in vitro.

Riteniamo che questa sia la prima ricerca che esamina l’impatto provocato dall’impiego settimanale sull’intero microbioma orale umano”.

Le Dottoresse Zoe Brookes e Louise Belfield Professoresse della Facoltà di Odontoiatria Peninsula Dental School dell’università di Plymouth sono coautrici della ricerca.

La Dottoressa Belfield ha dichiarato: “In passato abbiamo decisamente sottostimato la complessità del microbioma orale e l’importanza che riveste. Storicamente, l’opinione diffusa è che i batteri sono nocivi e causano patologie. Tuttavia, ora siamo consapevoli che la maggior parte dei batteri: sia presenti nel cavo orale che nel tratto intestinale risultano indispensabili per preservare lo stato di salute dell’organismo”.

La Dottoressa Brookes ha inoltre aggiunto: “Come medici odontoiatri, necessitiamo di ulteriori informazioni su come i collutori alterano l’equilibrio dei batteri nel cavo orale, in modo tale da poterli prescrivere appropriatamente. Questo contributo è un primo passo importante per raggiungere tale obiettivo.

In considerazione della recente epidemia di COVID-19, molti odontoiatri utilizzano attualmente la clorexidina come trattamento preliminare prima di eseguire le procedure odontoiatriche. Servono urgentemente maggiori informazioni relative all’effettiva azione anti-virus”.

  • Università di Plymouth (24 marzo 2020). Il collutorio comunemente utilizzato potrebbe rendere la saliva significativamente più acida, modificare la carica microbica. ScienceDaily. Retrieved June 27, 2020)

 

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