Mag 5, 2016

Rilevare metalli pesanti attraverso la kinesiologia

alimentazione, metalli pesanti

I metalli pesanti provengono in gran parte dalla contaminazione ambientale prodotta dalle industrie. Una volta depositati nell’aria, nell’acqua e nella terra, sono soliti giungere a noi attraverso l’agricoltura, l’allevamento o la pesca, quindi con la nostra alimentazione quotidiana.

Per questo motivo, possono essere assorbiti durante la digestione o entrare dalle vie respiratorie sotto forma di fumo e polvere, mentre è più difficile che avvenga un assorbimento per via cutanea.

I metalli tossici che più comunemente ci colpiscono sono: l’Arsenico, l’Alluminio, il Piombo, il Mercurio, il Cadmio, il Nichel e il Rame.

L’Arsenico proviene per lo più dai pesticidi, dagli insetticidi e dall’acqua.

L’Alluminio si trova in quasi tutti gli utensili da cucina, nelle lattine, nei fogli di alluminio e negli antiacidi.

Il Piombo proviene dai gas di scarico delle macchine, dalle vernici, dalle tubature dell’acqua, dalle ossa di vitello, ecc.

Per quanto riguarda il Mercurio, esso è contenuto nell’amalgama dentale, nel pesce, nei molluschi e nelle alghe.

Il Cadmio si trova nel fumo delle sigarette. Il Nichel nei trucchi e il Rame nelle tubature di rame.

Una volta entrati nel nostro organismo, si uniscono alla prima proteina del sangue, per poi diffondersi nei diversi organi e tessuti, a seconda delle loro proprietà.

I metalli pesanti vengono eliminati principalmente per via renale (urina), come nel caso del mercurio e del cadmio, oppure per via biliare (cistifellea – fegato – feci), come nel caso dell’arsenico o dell’alluminio che vengono espulsi attraverso le feci.

Rilevare metalli pesanti

Testare la presenza di metalli pesanti con la kinesiologia

L’intossicazione da metalli pesanti è un problema molto comune al giorno d’oggi. Tuttavia, è difficile da identificare attraverso una semplice analisi delle urine o del sangue, dal momento che tendono a sedimentarsi nel nostro organismo e non vengono eliminati così facilmente. Per questo motivo, la kinesiologia gioca un ruolo molto importante nella diagnosi di questo problema.

Sebbene si possa realizzare un test completo su tutti gli organi per determinare dove si siano accumulati i metalli, quelli solitamente più colpiti sono il fegato, i reni e il cervello. Subito dopo segue la ghiandola tiroidea.

Pertanto, questi organi saranno la nostra priorità al momento della realizzazione del test diagnostico.

Per realizzare il test diagnostico di metalli pesanti con la kinesiologia olistica, stendiamo le braccia e poi le incrociamo. L’eventuale cambiamento dell’AR segnalerà la presenza di metalli pesanti.

Successivamente, dobbiamo verificare quale metallo ha colpito l’organismo. Per fare questo, proviamo tutti i testimoni di metalli pesanti del Test di Base.

Quando sappiamo il tipo di metallo, lasciamo il testimone sul paziente sdraiato e passiamo al secondo punto importante: identificare quali sono gli organi compromessi. Per fare ciò, poniamo i testimoni di ogni organo sul paziente con le braccia tese e testiamo. Il testimone che modifica nuovamente l’AR ci indicherà l’organo che deve essere curato e liberato dai metalli pesanti.

Per una purificazione dell’organismo dai metalli pesanti, si consiglia di realizzare un trattamento con alghe come la chlorella, piante come il cardo mariano, o l’aglio selvatico. Possiamo poi utilizzare i testimoni delle piante depurative o drenanti del test generale di fitoterapia.

Analía Iglesias (analia@sibuscas.com)

Kinepharma

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