Fascite plantare: infiammazione e dolore ai piedi

La fascite plantare si contraddistingue per il dolore o l’infiammazione nella zona del tallone del piede e anche per la comparsa di dolore o di una sensazione di calore nella zona della pianta del piede.

È caratterizzata dall’infiammazione della zona plantare del piede, nella fattispecie dello spesso tessuto del piede, ovvero della fascia plantare, che collega il calcagno alle dita e crea l’arcata plantare. Si tratta di una lesione da sovraccarico accompagnata da dolore che può riguardare tutto il piede.

Comparsa e cause della fascite plantare

Si manifesta prevalentemente nelle persone che presentano un’intensa attività fisica, in particolare in soggetti che praticano atletica, di età compresa tra i 40 e i 70 anni.

Non esiste un’unica causa per la comparsa della fascite plantare e tutti gli studi condotti in merito hanno escluso che tale causa sia connessa alla comparsa di uno sperone nel tallone, come si riteneva abitualmente, e propendono per una connessione con vari punti che ne promuovono lo sviluppo.

Il piede piatto o un’arcata plantare alta, aumenti di peso in brevi periodi di tempo, la corsa o un’intensa attività fisica che veda i piedi come principale “motore” o l’impiego di calzature inadatte sono fattori chiave nello sviluppo di questa patologia.

La fascite plantare non è una patologia medica grave, ma è piuttosto fastidiosa e dolorosa. Può addirittura arrivare a rendere impossibile la normale andatura e rappresenta uno dei più frequenti disturbi di natura ortopedica.

Trattamento

Si consiglia di non effettuare infiltrazioni locali con cortisonici o miscele di farmaci e di consultare rapidamente un fisioterapista, al fine di evitare che l’infiammazione diventi cronica.

Il trattamento della fascite plantare è soggetta al controllo massimo dei fattori di rischio che possono determinarne la comparsa e il peggioramento, alla verifica dell‘utilizzo di calzature adeguate, dell’impiego di appositi plantari e dell’assunzione di integratori quali omega 3, curcuma, ribes nero o liquerizia per citarne alcuni. Si consiglia fortemente un’alimentazione sana con verdure e frutta secca, evitando zuccheri e altri prodotti che accentuano l’infiammazione quali alcol, farine raffinate, caffè, oli fritti, carni rosse e in generale l’eccesso di proteine. Sarà dunque opportuno:

  • Effettuare massaggi con tecniche quali sfregamenti, frizioni, pressione, torsioni e scuotimenti sulla pianta del piede, per una durata indicativa di 10 minuti con l’impiego di oli essenziali antinfiammatori come Lavanda, Basilico, Camomilla romana, Gaultheria, Citronella di Ceylan o Lemon grass come rimedio terapeutico, da due a quattro volte al giorno. È possibile scegliere uno o più oli con un kit di oli essenziali.
  • Compresse calde. Si avvolge la compressa umida calda in un asciugamano ripiegato 4 volte e lo si colloca sulla pianta del piede per 15-20 minuti. È necessario controllare la pelle ogni 5 minuti.
  • Idroterapia, bagni parziali per gli arti inferiori con temperature fino a 45 gradi.
  • È necessario prevedere nel nostro lavoro di allungamento lo stiramento dell’aponeurosi plantare verso di noi mantenendo la posizione per 15-20 secondi. È inoltre opportuno usare diverse paia di scarpe sportive o cambiarle spesso e usare plantari qualora necessario.
  • I corridori devono riprednere l’attività lentamente e in modo progressivo.

 

Ángel Salazar (angelsalamag@gmail.com)

Kinepharma

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