L’importanza delle vitamine B per il cervello

Affinché il nostro cervello si conservi giovane e sano e gli apparati e le strutture che lo compongono operino in modo ottimale, sono indispensabili sostanze nutritive essenziali. Le più importanti sono le vitamine, sostanze chimiche vitali essenziali che non possono essere sintetizzate dall’organismo e devono essere ricavate tramite gli alimenti.

Il complesso vitaminico B è un elemento di fondamentale importanza per il cervello. Si tratta di un gruppo ampio di otto vitamine idrosolubili, che comprende le vitamine B1 (tiamina), B2 (riboflavina), B3 (niacina), B5 (acido pantenoico), B6 (piridossina), B7 (biotina), B9 (acido folico) e B12 (cobalamina). Ciascuna ha un proprio ruolo nella regolazione dei processi dell’organo e nel loro complesso assolvono a diverse funzioni essenziali che ne assicurano il corretto funzionamento.

 In quanto vitamine idrosolubili, non vengono accumulate nell’organismo. Ciò implica che devono essere continuamente reintegrate, poiché quelle non utilizzate vengono eliminate dall’organismo nelle urine entro poche ore.

Il cervello, un organo per sua natura delicato, è caratterizzato da esigenze complesse e necessita di un mantenimento continuativo onde evitare la comparsa di anomalie. Il suo funzionamento regolare richiede una notevole quantità di energia. La tiamina, la riboflavina e l’acido pantenoico giocano un ruolo essenziale nel metabolismo energetico, convertendo gli alimenti in energia.

 L’ossigenazione cerebrale è un altro processo vitale e viene garantita dai globuli rossi. Senza il contributo delle vitamine B6 e B12, che stimolano la produzione di globuli rossi, il trasporto di ossigeno non avrebbe luogo. L’assenza delle vitamine B6 e B12 causa anemia.

La depurazione del sangue è fondamentale per il corretto funzionamento cerebrale. Concentrazioni elevate di omocisteina, un aminoacido presente nel sangue, hanno un effetto tossico. Questo amminoacido danneggia i vasi sanguigni cerebrali, generando lesioni cerebrali, deterioramento cognitivo e compromissione delle capacità mnemoniche. Le vitamine B6, B9 e B12 consentono di metabolizzare l’omocisteina, riducendone la concentrazione nel sangue.

 Gli alimenti ricchi di vitamine del gruppo B sono numerosi e vari, e per la maggior parte sono largamente diffusi. Sono presenti, se assunti, nei cereali integrali, nelle crucifere, nelle verdure a foglia verde, negli alimenti fermentati come il kefir, i crauti, il kimchi e il miso, nei legumi, nella frutta, nel lievito, nella frutta a guscio e nei semi, oltre che nella carne e nel pesce.

 Le uova e i latticini sono un’ottima fonte di vitamine B1, B2, B6 e B12. Oltre alla vitamina B12, apportano tiamina, riboflavina, niacina e, in misura minore, acido folico.

 I cereali integrali e i loro derivati sono una buona fonte di vitamine B1, B2 e B3.

I legumi come fagioli, fave, soia, piselli, lenticchie e ceci sono particolarmente ricchi di questo gruppo vitaminico e sono un’ottima fonte di acido folico.

La frutta e la verdura contengono, con l’eccezione della B12, quantità variabili di vitamine del gruppo B. L’avocado è un frutto che contiene le vitamine B1, B2, B3 e B9. Le banane apportano il 35% del fabbisogno giornaliero di vitamina B6. Le verdure a foglia verde, come broccoli, bietole o spinaci, sono ricche di acido folico, in particolare se consumate crude.

Noci, mandorle, nocciole, arachidi e semi di girasole, zucca o lino apportano un’elevata quantità di vitamine B3, B6 e B9.

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