Stress e salute

Uno stile di vita stressante in cui si dedica poco tempo a sé stessi può alterare il delicato equilibrio dell’organismo. In questo contesto, sussistono fattori scatenanti fondamentali che non si limitano alla sola attività lavorativa. Non avere abbastanza tempo da dedicarsi è di per sé uno dei principali motivi di insoddisfazione che possono determinare un grave squilibrio ormonale.

La collera e l’insoddisfazione provocano un effetto devastante sull’organismo, inducendo la produzione di una quantità eccessiva di adrenalina e noradrenalina rispetto alla secrezione normale prodotta dalle ghiandole surrenali e veicolata nel flusso sanguigno. Di conseguenza, e se questa condizione non è cronicizzata, tale squilibrio ormonale incrementa la frequenza e l’intensità del battito cardiaco, aumenta la pressione arteriosa e comprime i vasi sanguigni delle ghiandole, in particolare della porzione escretrice, annesse all’apparato digerente. Inoltre, riducendo il flusso dei succhi digestivi, compresi i succhi gastrici e la bile, si rallentano i movimenti intestinali quindi la capacità di assorbimento degli alimenti inibendo l’escrezione di urina e feci, cioè, in buona sostanza, si determinano stati costipativi.

Tale condizione comporta, tra l’altro, la non corretta funzionalità dell’apparato digerente, impedendo di fatto la corretta digestione degli alimenti, di conseguenza, favorendo l’accumulo di una notevole quantità di sostanze di scarto nell’organismo. Ciò determina un effetto congestizio sulla risposta allo stress causando un notevole malessere a livello cellulare che l’organismo percepisce come disordine psicologico.

È noto, grazie a una serie di ricerche, che lo stress cronico, o meglio l’incapacità di controllare tale stato, è il responsabile del 90% circa delle patologie comunemente indicate come psicosomatiche. Per ovviare a tale problematica si rende necessario non solo un’accurata depurazione a livello emuntorio (reni, fegato, intestino) e un ristabilimento dell’equilibrio della flora intestinale, ma è anche imprescindibile prevedere un trattamento che concorra a migliorare il rilassamento psicologico e che rafforzi il nostro autocontrollo emotivo.

Test stress cronico

In kinesiologia è possibile dimostrarlo mediante un test diagnostico utilizzando un kit per il sistema endocrino dove è contenuta una fiala della cosiddetta sostanza P, un neurotrasmettitore coinvolto nell’aumento della risposta infiammatoria e nella regolazione della risposta allo stress e all’ansia. Questo neuropeptide è implicato nella permeabilità cellulare. In presenza di uno stimolo da stress, potenzialmente tossico o dannoso per l’organismo, e in condizioni di funzionalità fisiologica ottimale, la sostanza P si attiva, impedendo il transito delle tossine nella Barriera Emato-encefalica (BEE) quindi evitando che raggiungano il cervello danneggiandolo.

È possibile, inoltre, avvalorare questa diagnosi testando la fiala di cortisolo che normalmente risulterà in percentuale più significativa rispetto ai parametri standard nelle fasce pomeridiane e serali, impedendo così un corretto riposo.

Una risposta positiva e prioritaria a queste sostanze nel test rappresenterebbe un vero e proprio ostacolo al controllo dell’ansia e dello stress da parte del paziente e, di conseguenza, comporterebbe anche la possibilità di favorire a lungo termine i processi infiammatori e le malattie degenerative metaboliche e cancerogene.

Pertanto, nel trattamento che dobbiamo instaurare a livello depurativo dobbiamo anche affiancare un cambiamento di abitudini e un percorso che conduca a un rilassamento psicologico e soprattutto che incentivi l’autocontrollo emotivo prevedendo diverse terapie di rilassamento e pratiche come la meditazione, lo yoga, l’esercizio fisico, l’ascolto di musica rilassante, ecc.

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