Come trattare le fissazioni vertebrali

Un altro problema che può verificarsi è dato dall’unione di alcune vertebre, che essendo bloccate tendono a muoversi insieme, a causa di una lesione chiamata fissazione vertebrale.

Quest’ultima provoca una debolezza muscolare bilaterale e i muscoli che percepiamo deboli ci indicano a livello di quali vertebre si trova:

  • Psoas in D11 e D12.
  • Grande gluteo in C2.
  • Deltoidi in D3 e D4.
  • Grande rotondo in D2.
  • Trapezio in D6.
  • Piramidale in L5.
  • Ischio-tibiali in L4 e L5.

Test

Le fissazioni non si manifestano con la Terapia di Localizzazione (TL), per questo devono essere provocate. Tuttavia, nella prova generale sarà apprezzato un problema strutturale. Sarà utilizzato il mudra strutturale, e dopo vedremo se si tratta di una priorità e in questo caso tratteremo la fissazione.

Per unire due ossa è necessario spingerne uno verso destra e uno verso sinistra: nel caso si verifichi un AR (Arm Reflex), si avrà una fissazione. Se spingendo una vertebra verso sinistra e una verso destra si manifesta un AR, se si spinge in senso contrario fa resistenza.

Si può quindi realizzare un altro test posizionando un oggetto nero a circa 20 cm di distanza dagli occhi del paziente: se guardandolo si verifica un AR, questo indica la presenza di fissazioni, che verranno trattate solo se si tratta di una priorità.

Trattamento strutturale:

Nel momento in cui il paziente espira, è necessario spingere il processo spinoso nel senso in cui fa resistenza, continuando così per tre/quattro volte.

Trattamento basato su appunti Istituto IGEM

 

Angel Salazar

 

 

 

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