Apr 7, 2016

Come può la kinesiologia aiutarci a combattere l’allergia al polline?

Come può la kinesiologia aiutarci a combattere l’allergia al polline?

 L’arrivo della primavera è solitamente accompagnato dall’arrivo delle allergie stagionali. Proprio per questo motivo è definita la stagione delle allergie stagionali per antonomasia, in particolare dell’allergia al polline.

Non appena gli alberi cominciano a fiorire e il polline a circolare nell’aria, chi soffre di allergia inizia il proprio rito annuale fatto di muco e starnuti.

Sebbene non esista una cura definitiva per le allergie primaverili, si può combatterne gli effetti in diversi modi.

In questo periodo dell’anno, gli starnuti diventano un’abitudine, proteggendo il corpo tramite l’espulsione per via nasale di possibili batteri e virus. Quando nel naso entra una particella irritante, si attiva nel cervello il segnale dello starnuto, in particolare nel tronco cerebrale inferiore. Questi segnali vengono inviati rapidamente, in modo da, attraverso un impulso, farci chiudere ermeticamente la gola, gli occhi e la bocca ed evitare così l’entrata dell’agente esterno.

Successivamente, i muscoli del torace si contraggono velocemente per rilasciare l’aria trattenuta e la gola si rilassa affinchè essa possa uscire. Grazie a questo meccanismo, l’aria, la saliva e il muco sono costretti a uscire dalla bocca e dal naso.

Attraverso uno starnuto è possibile espellere più di 100.000 germi a una velocità di100 km/h.

allergia al polline

Il Polline è uno dei responsabili dell’allergia primaverile e degli starnuti. Come ben sappiamo, il polline proveniente dagli alberi, dai pascoli e dalle erbe spontanee. Esso viene liberato nell’aria con lo scopo di fertilizzare altre piante. Quando i granuli di polline si depositano nella cavità nasale di una persona allergica, viene inviato un segnale d’allarme al sistema immunitario.

Il sistema immunitario identifica, per errore, il polline come invasore e invia anticorpi. Generalmente, gli anticorpi hanno il compito di riconoscere e attaccare i batteri, i virus e qualsiasi organismo causante malattie, ma in questo caso il loro obiettivo è il polline.

Per attaccare l’allergene, viene rilasciata nel sangue una sostanza chiamata istamina, che favorisce l’aumento della secrezione nasale, del prurito agli occhi e di altri sintomi allergici.

Esistono molti tipi di polline in quanto le piante impollinano in diversi periodi dell’anno. A seconda dei mesi in cui si soffre d’allergia, si può risalire al tipo di polline in questione. Alcuni degli alberi responsabili di una grande quantità di polline rilasciato nell’aria in primavera sono: l’Alisso, il Frassino, il Pioppo, il Faggio, il Cedro, il Cipresso, l’Olmo, il Noce, il Ginepro, l’Acero, il Gelso,la Quercia, l’Olivo,la Palma, il Pino e il Salice.

 Con la kinesiologia si può verificare se la sintomatologia è dovuta effettivamente a un’allergia al polline e, soprattutto, determinare da quale albero o pianta proviene il polline che la causa. Per fare ciò, utilizziamo il kit del test diagnostico per allergie a pollini con provette contenenti le principali piante, alberi, graminacee, cerali ed erbe che più comunemente colpiscono le persone.

Un altro aspetto importante che deve essere valutato durante il test diagnostico è lo stato del nostro sistema immunitario, così da determinare se sta effettivamente reagendo alla presenza del polline. In tal caso, passeremo all’utilizzo del Kit dell’immunità, costituito da provette contenenti i principali anticorpi e altri elementi correlati al sistema immunitario.

Analía Iglesias (analia@sibuscas.com)

Kinepharma

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